options & derivatives rates n. 1/2014

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VOLANO BUND ed EURO

HIGH 165,16 e 1,1274[/QUOTE]

EURO ... BI-CENTONE RIALZISTA ... E OLTRE !!!

1,1139 - 1,1339 !!!
 

VOLANO BUND ed EURO

HIGH 165,16 e 1,1274[/QUOTE]

EURO ... BI-CENTONE RIALZISTA ... E OLTRE !!!

1,1139 - 1,1339 !!![/QUOTE]

si era visto subito che gli USA ... erano molto molto restii a seguire l'EUROPA nel tracollo post dati ... il massimo che hanno concesso è stato un TEST del MINIMO di ieri l'altro in area 2.083 ... da lì hanno rimbalzato con forza ... e ora li ritroviamo in area 2.100 ... a pochi tick dal quel 2.106 fatto segnare stamattina a CASH CHIUSO ... e che rappresenta il MASSIMO ASSOLUTO DI PERIODO ... avendo superato di 75 centesimi il precedente MASSIMO di 2.105,25 attinto il 20 aprile !!!
 
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si era visto subito che gli USA ... erano molto molto restii a seguire l'EUROPA nel tracollo post dati ... il massimo che hanno concesso è stato un TEST del MINIMO di ieri l'altro in area 2.083 ... da lì hanno rimbalzato con forza ... e ora li ritroviamo in area 2.100 ... a pochi tick dal quel 2.106 fatto segnare stamattina a CASH CHIUSO ... e che rappresenta il MASSIMO ASSOLUTO DI PERIODO ... avendo superato di 75 centesimi il precedente MASSIMO di 2.105,25 attinto il 20 aprile !!!

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non escludo che addirittura ... possano decidere di andare a fare ... NUOVI MASSIMI !!!
 
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non escludo che addirittura ... possano decidere di andare a fare ... NUOVI MASSIMI !!!

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alla fine, Wall Street chiude in territorio negativo, ma con perdite frazionali ... praticamente, 1 nulla di fatto !!! ... segno indubbio di forza degl'indici USA ... pensate, infatti, che il dato del mercato del lavoro è stato drammatico ... il peggior dato da 6 anni a questa parte ... difatti, i nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo sono stati sì in aumento di 38.000 unità, ma drammaticamente sotto le attese che erano di 160.000 unità ... però, attenzione, il tasso di disoccupazione è sceso dal 5% al 4,7% ... questo dimostrerebbe, secondo alcuni analisti, che il dato è farlocco ... si tratterebbe di un'aberrazione, di un dato non reale (influenzato negativamente da fattori non correttamente ponderati, come gli scioperi avutisi nelle ultime settimane) che sarà corretto nelle prossime stime ... esso, dunque, non denuncerebbe un vero rallentamento dell'attività economica ... certo, saremmo in presenza di una crescita economica modesta, ma siamo ben lontani da una recessione ... ecco perché, alla fine, i Mercati lo hanno snobbato !!!

In conseguenza dell'uscita del dato e prima che il mercato lo metabolizzasse, il TNOTE (decennale USA) ha messo a segno un rendimento ai minimi dell'anno ... in Europa, il suo omologo, ossia il BUND è letteralmente volato, marcando come MASSIMO 165,23 ... poco distante dal RIALLINEAMENTO DEI CONTRATTI MARZO - GIUGNO ...

sempre in conseguenza dell'uscita del dato, il FUTURE sui FED FUNDS mostra che le possibilità che i tassi siano aumentati a giugno sono crollate dal 21% al 4% ... ma secondo Peter Cardillo è un crollo influenzato dal dato sul mercato del lavoro ... ma resta pressocché intatta la possibilità che a luglio la FED possa aumentare i tassi ...
anche il Petrolio è stato influenzato dai dati sul lavoro, registrando 1 calo dell'1,1%, ma si fa giustamente notare che dal mese di febbraio, l'oro nero è cmq salito dell'80% !!!
 
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alla fine, Wall Street chiude in territorio negativo, ma con perdite frazionali ... praticamente, 1 nulla di fatto !!! ...

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BUON SABATO A TUTTI

R.it
Gli Usa creano meno lavoro del previsto, contraccolpo sui listini

A maggio vengono attivati soltanto 38mila posti di lavoro, ai minimi da sei anni e contro attese per 160mila. Torna incertezza intorno alle mosse Fed.

Dopo la parentesi dedicata alla Banca centrale europea, che ieri ha lasciato invariato il costo del denaro e rivisto leggermente al rialzo le stime su Pil e inflazione per quest'anno, gli Stati Uniti tornano padroni della scena internazionale. Ma lo fanno con un dato deludente sul mercato del lavoro. A maggio la prima economia al mondo ha creato soltanto 38mila nuovi posti contro i 160mila attesi dagli analisti: è il peggior risultato da sei anni (per altro il dato di aprile è stato rivisto da 160 a 123mila nuovi posti).
Gli analisti notano che ci sono alcuni fattori straordinari che possono aver influito, come il maltempo in alcune regioni e un maxi-sciopero da 35mila addetti in Verizon. Forse anche per questo il tasso di disoccupazione, che viene calcolato su differente base statistica, è calato al 4,7% dal precedente 5% e contro attese per un 4,9%. Nel caso dei nuovi posti, poi, vengono conteggiati i contratti attivati sulla base delle dichiarazioni di 400mila imprese (agricoltura esclusa). Nel secondo caso, si intervistano le famiglie e si conteggiano gli individui che hanno occupazione (quindi una persona può avere più contratti attivi).


Tra i pochi segnali positivi del report si può leggere la crescita dei salari, con un +2,5% annuo che ha superato le attese; ma d'altra parte non è positiva la diminuzione della partecipazione al mercato del lavoro da parte degli americani (62,6%, livello minimo dell'anno).
I dati scombinano le attese della vigilia: gli analisti si aspettavano dal rapporto sull'occupazione la spinta decisiva per il prossimo rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve, atteso per il prossimo luglio.
Stando alle previsioni scontate dai mercati, prima dei dati sul lavoro il rialzo del costo del denaro il prossimo mese era accreditato del 55% di possibilità, poi crollate al 29%.
La sorprendente debolezza mostrata dai nuovi posti creati, per quanto sia discordante rispetto al dato della disoccupazione in sé, torna dunque a generare incertezza intorno alla Banca centrale Usa.

Sensibili ripercussioni sul fronte dei cambi, con l'euro che chiude in deciso progresso a 1,1337 dollari dopo aver toccato un massimo di giornata di 1,1351 dollari, un rialzo pari a quasi il 2% rispetto ai minimi di seduta: i mercati vedono meno probabile un immediatorialzo dei tassi Usa.
Il biglietto verde arretra di oltre due punti percentuali rispetto alla divisa nipponica, passando di mano per 106,13 yen. La moneta giapponese avanza anche sull'euro a quota 120,50 per via della scarsa propensione al rischio degli investitori.
Lo spread tra i Btp decennali e i corrispettivi Bund tedeschi tratta a 126 punti base. Il rendimento dei titoli di Stato italiani è all'1,37%.

Ormai l'attenzione è quasi interamente catalizzata dalla politica monetaria Usa e dal rischio di Brexit, il referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea che si terrà il prossimo 23 giugno. Come nota Bloomberg, infatti, l'annuncio di ieri della Bce è stato seguito solo da minimi riflessi sul mercato valutario: era dal gennaio 2015 che l'euro non si muoveva così poco nel cambio con il dollaro durante una conferenza stampa di Draghi. Questo sottolinea come la Bce sia per un po' ritenuta 'fuori dai giochi', nel senso che ha annunciato tutti i provvedimenti che doveva mettere in campo e che ora - in attesa che entrino in funzione anche gli ultimi dispositivi, come le aste di liquidità agevolata per le banche e l'acquisto di obbligazioni corporate - rimane alla finestra per vedere se gli effetti del suo lavoro saranno soddisfacenti.

In questo contesto, il petrolio resta un punto di riferimento importante: l'Opec, nella sua riunione di Vienna, non ha decretato nessun congelamento della produzione, che d'altra parte non era atteso dai mercati. Al di là del nulla di fatto sulla produzione, dalla riunione austriaca si è registrata l'elezione, dopo 4 anni di tentativi andati a vuoto, di un nuovo segretario generale, il nigeriano Mohammed Barkindo. E' tornato poi in scena il Gabon, che ha portato a 14 Paesi il numero di membri del Cartello, un record nei suoi 56 anni di storia.
Negli Usa le scorte di greggio hanno continuato a segnare una discesa, sebbene inferiore alle attese.
Dopo una mattinata poco mossa, il greggio è tornato a indebolirsi nel pomeriggio: alla chiusura delle Borse europee il Wti e il Brent cedono un punto percentuale rispettivamente a 48,7 e 49,6 dollari.
L'oro torna invece protagonista con un balzo del 2,5% circa a 1.240 dollari l'oncia.
 
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alla fine, Wall Street chiude in territorio negativo, ma con perdite frazionali ... praticamente, 1 nulla di fatto !!! ...

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BUONA DOMENICA A TUTTI

è interessante dare 1 sguardo agli OI STOXX e, segnatamente, alla RIPARTIZIONE e all'OPTION PAIN su base bi-settimanale !!!
ebbene la RIPARTIZIONE ci mostra che il CROSSOVER si identifica praticamente col VALORE DEL SETTLEMENT !!!


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BUONA DOMENICA A TUTTI

è interessante dare 1 sguardo agli OI STOXX e, segnatamente, alla RIPARTIZIONE e all'OPTION PAIN su base bi-settimanale !!!
ebbene la RIPARTIZIONE ci mostra che il CROSSOVER si identifica praticamente col VALORE DEL SETTLEMENT !!!


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l'OPTION PAIN disegna 1a SHORT PUT ... con tendenza ad 1 LONG FUTURE !!!

certo, il dato si riferisce agli OI di giovedì 2 giugno !!! ma se sarà confermato domani ... sta a significare che ...

I COMPRATORI NON DEMORDONO !!!

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eccolo, invece, il GAP in alto (ellisse rossa con freccia) ... contrariamente al precedente (che è 1 GAP UP) ... questo è 1 GAP DOWN ... ed è molto ampio ... precisamente, tra 3.270 e 3.214 ... quale sarà chiuso per primo ? ... faccio il tifo per il GAP UP lasciato aperto a 3.011 !!!

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e ho colto nel segno ... infatti, è il GAP che è stato CHIUSO PER PRIMO !!! ... per carità, era 1 GAP piccolissimo ... ma conta poco ... 1 GAP è 1 GAP ... anche se solo di qualche tick ... ed è fondamentale che venga CHIUSO !!!

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e ho colto nel segno ... infatti, è il GAP che è stato CHIUSO PER PRIMO !!! ... per carità, era 1 GAP piccolissimo ... ma conta poco ... 1 GAP è 1 GAP ... anche se solo di qualche tick ... ed è fondamentale che venga CHIUSO !!!

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MARKET PROFILE STOXX

molto interessante è la struttura dell'ultimo profilo ... la discesa è stata veloce e non accompagnata da volumi ... come mostra la parte centrale del profilo del tutto scarnificata ... se combiniamo il MP con gli OI (sia pure fermi a giovedì) ... potremmo concludere che, alla fine della giostra, le chances RIALZISTE restano intatte ... una evenienza assai probabile è che quell'area scarnificata venga ripercorsa dallo STOXX verso l'alto, andando quindi a rendere "cicciotte" quelle zone così esangui !!!

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MARKET PROFILE STOXX

molto interessante è la struttura dell'ultimo profilo ... la discesa è stata veloce e non accompagnata da volumi ... come mostra la parte centrale del profilo del tutto scarnificata ... se combiniamo il MP con gli OI (sia pure fermi a giovedì) ... potremmo concludere che, alla fine della giostra, le chances RIALZISTE restano intatte ... una evenienza assai probabile è che quell'area scarnificata venga ripercorsa dallo STOXX verso l'alto, andando quindi a rendere "cicciotte" quelle zone così esangui !!!

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si apprezza il rischio BREXIT ... e gl'indici s'interrogano sulla piega che prenderanno le cose ... e restano poco mossi e vicino alla parità !!!
 
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