OSSERVA NEL PROFONDO DELLA NATURA E ALLORA COMPRENDERAI MEGLIO OGNI COSA (2 lettori)

Val

Torniamo alla LIRA
Per risolvere un problema bisogna anzitutto parlarne.

Linguaggio significa esprimersi usando le parole, non le formule matematiche.

Usando le parole si può dire tutto e il contrario di tutto; ecco perché tremila anni fa nacque la Logica.

Logica vuole dire produrre un modello matematico: non solo parole, ma formule.

E, infatti, ci vuole la Matematica per stabilire la validità scientifica di cui si parla.

Ma se non c'è la Logica, quindi la Matematica e poi la Scienza, cioè la prova sperimentale,
il clima rimane quello che è: una cosa della quale si parla tanto, senza usare il rigore logico di un modello matematico
e senza essere riusciti a ottenere la prova sperimentale che ne stabilisce il legame con la realtà.

Greta non dovrebbe interrompere gli studi, come ha detto di volere fare, per dedicarsi alla battaglia ecologista,
ma tornare nella sua scuola e dire che bisogna imparare la Matematica delle equazioni differenziali non lineari accoppiate
e le prove sperimentali necessarie per stabilire se quel sistema di equazioni descrive effettivamente i fenomeni legati al clima.

Greta dovrebbe dire che di clima bisognerebbe iniziare a parlarne alle scuole elementari,
mettendo in evidenza che siamo l'unica forma di materia vivente dotata di quella straordinaria proprietà alla quale si è dato il nome di Ragione.

È grazie alla Ragione che abbiamo scoperto Linguaggio, Logica e Scienza, come detto in apertura.

Per risolvere i problemi climatologici è necessario studiare la Matematica delle equazioni differenziali non lineari
e gli esperimenti da fare affinché questa Matematica corrisponda alla realtà. Altrimenti, si parla di clima senza affrontare i problemi legati al clima.

È come se volessimo realizzare le invenzioni tecnologiche per avere la Televisione ignorando l'esistenza dell'Elettrodinamica quantistica,
una delle più grandi conquiste della Ragione. Se i nostri nonni si fossero limitati a dire quanto sarebbe stato bello avere strumenti
per vedere e sentire i nostri amici che si trovano a centinaia di chilometri da noi, non avremmo la Tv.
È stato necessario scoprire le leggi dell'Elettrodinamica quantistica per avere la Tv.
Questo vuole dire che è necessario risolvere prima i problemi scientifici per poi riuscire a inventare le tecnologie necessarie affinché si possano realizzare i nostri sogni.

Il clima è un problema estremamente complesso: la Matematica ci dice che non potrà mai esistere un'equazione semplice,
come quella di Newton (che regola le orbite dei pianeti intorno al Sole), per trattare matematicamente il clima.
Sono necessarie almeno tre equazioni differenziali non lineari accoppiate

. Il clima è un esempio di fenomeno la cui Matematica stabilisce che non ci sono soluzioni analitiche.
Il che vuole dire: nessuno riuscirà mai a descrivere il clima con un'equazione estremamente semplice, come quella di Newton.

Chi pensa di avere la descrizione matematica del clima deve capire che la sua descrizione matematica equivale a dire:
«È così perché l'ho detto io, in modo rigorosamente logico, usando formule non parole».

Quando alla Conferenza mondiale della Scienza a Washington negli anni Settanta dissi che il passaggio dalla materia inerte
alla materia vivente non è stato mai studiato in modo scientifico, dicevano: «Zichichi ce l'ha con Darwin».

Darwin è come Karl Marx. Se ne parla per «sentito dire», come diceva Fermi.
Darwin non ha né un'equazione né una prova sperimentale per sostenere quel che dice.
Descrivere un fenomeno non vuole dire che questa descrizione corrisponde alla realtà.
È necessario un modello matematico corroborato da prove sperimentali.

Molti parlano di Scienza senza avere mai scoperto né inventato alcunché.

È bene precisare che cambiamento climatico e inquinamento sono due cose completamente diverse.

Legarli vuole dire rimandare la soluzione. E infatti l'inquinamento si può combattere subito senza problemi, proibendo di immettere veleni nell'aria.

Il riscaldamento globale è tutt'altra cosa, in quanto dipende dal motore meteorologico dominato dalla potenza del Sole.
Le attività umane incidono al livello del 5%: il 95% dipende invece da fenomeni naturali legati al Sole.

Attribuire alle attività umane il surriscaldamento globale è senza fondamento scientifico.

Non c'è la Matematica che permette di fare una previsione del genere.
 

Val

Torniamo alla LIRA
L'articolo sopra riportato porta la firma di un certo Antonino Zichichi.

Mi piacerebbe però ricordare che :
Si dovrebbe per prima cosa parlare di geoingegneria, e tu lo sai benissimo.

La geoingegneria è quella branca della tecnologia utilizzata per manipolare il clima,
e tu sai benissimo che la stanno usando in modo massiccio e senza dirlo alla gente.

Possono far piovere o causare siccità, provocare alluvioni o grandinate anomale,
per infine dare la colpa all'incolpevole CO2, per motivi di gigantesche speculazioni già in essere.

Non parliamo poi dell'uso a fini militari della geoingegneria (guerre climatiche).
 
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Val

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Oggi Urbis et Orbis il premier Conte ha affermato che “abbiamo scongiurato l’aumento IVA”.

Ci sono voluti due mesi per qualcosa che il governo precedente aveva dato per scontato, ma come ci si è arrivati?

(Se ci si è arrivati, perchè, come riporta il Fatto “”Dunque nessun “aumento selettivo” dell’imposta indiretta su beni e servizi?, chiedono i cronisti.
E Conte risponde che il governo sta lavorando per evitare questa soluzione” , che non vuol dire che non ci sarà).

Da informazioni che ci sono filtrate le prime bozze riportano questi dati:

Maggiori uscire:

30 miliardi per sterilizzazione clausole IVA, un INIZIO di riduzione del cuneo fiscale, quale misura a favore degli asili per i redditi più bassi (leggasi, principalmente per gli immigrati);

Maggiori entrate:

15 miliardi da tagli delle spese, e la cifra è molto elevata. Probabilmente include un forte taglio delle cosiddette “Spese fiscali” come un taglio dei contributi alle attività produttive.
Se saranno rispettate le premesse vedremo un taglio dei contributi al gasolio per autotrasporto ed agricolo.
15 miliardi di tagli sono TANTI, un taglio superiore al 2% che deve essere considerato pesante perchè il grosso delle spese, quello per il lavoro, è in crescita e non comprimibile.

6 miliardi di deficit, che dovrebbe portare il tutto a 2,2% del PIL, superiore quindi al governo gialloverde;

9 miliardi di “Lotta all’evasione”, cioè o di maggior deficit o di maggiore entrate , comunque lo vogliate vedere.



Alla fine sono i Carri Armati dei generali di Mussolini, o, per dirla diversamente, una presa in giro.

Questo per 2 motivi:

a) il PD ha devastato il mondo con l’affermazione che il 2,04% ci avrebbe portato al fallimento,
ed ora si prepara a fare il 2,2%, a dimostrazione che Tria era l’ennesimo ministro piddino;

b) alla fine l’eliminazione, se ci sarà , dell’aumento dell’IVA avverrà con un taglio di altre agevolazioni fiscali.
Se questo avverrà con il taglio dei contributi al gasolio per autotrazione avremo un aumento dei costi di trasporti di TUTTI i prodotti,
per cui l’aumento dei prezzi, evitato con l’IVA, viene a rientrare dalla finestra con l’aumento delle accise sui trasporti.

Inoltre si mette un bel peso al sistema produttivo proprio quando siamo vicini ad una recessione.
Geniale, chissà cosa ne pensa Draghi che chiedeva più spesa pubblica
.

c) si torna a parlare di “Rimodulazione IVA”, quindi non è detto che la “Sterilizzazione dell’IVA” sia completa.

Una finanziaria che è una partita di giro, nulla per la crescita,qualche contentino, ma non per gli italiani.

Fondamentalmente l’ennesima presa in giro.
 

Val

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A giugno Deutsche Bank aveva annunciato una profonda ristrutturazione che avrebbe dovuto portarla nell’ambito dell “Banche normali”
che basano la propria attività nell’intermediazione ordinaria creditizia, abbandonando le attività di trading ed i pericolosi prodotti derivati.

Tutto questo doveva avvenire con la cessione del trading a Societé Generale, la creazione di una “Bad Bank” da 78 miliardi,
e con la progressiva chiusura dei derivati.

Insomma la banca doveva diventare una Banca Commerciale “Normale”, anchese poi la normalità era relativa
anche perchè DB risultava coinvolta nello scandalo Danske con tanto di perquisizioni della polizia.

Però la “Banca Buona” sembra già finita.

Da notizie pubblicate da Bloomberg la DB ha deciso di rivitalizzare il settore dei derivati
concentrandosi sui CDS, Credit Default Swap, contratti che fungono da “assicurazione” per titoli emessi da terze parti.

Una decisione che viene spiegata con il fatto che oggi questi strumenti non sarebbero più così pericolosi perchè non più “OTC”, Over the counter,
quindi regolati solo dai contratti fra le controparti, ma sottoposti ad una clearence, cioè ad una camera di compensazione,
ufficiale e regolata negli USA dal CFCT ed in Europa dall’ESMA.

Insomma questo settore, essendo più regolato, sarebbe più “Normale” e meno rischioso.

Quindi, puntando su mercati più efficienti e trasparenti e meno costosi per questo tipo di prodotti,
DB avrebbe deciso di ributtarcisi dentro ed avrebbe perfino assunto diversi esperti da altre istituzioni finanziarie per fare le cose per bene.

Nello stesso tempo questa mossa avviene alla probabile vigilia di una probabile crisi economica europea,
e proprio il giorno prima DB si mette ad assicurare prodotti finanziari, anche se solo per società Investment Grade, cioè teoricamente sicure.

In questo modo la DB ritiene che la prossima crisi colpirà il settore reale e non quello finanziario, ma se si sbaglia questa volta andrà a fondo come un sasso.
 

Val

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Bene. Bravi. Bis.

Cambiano le carte in tavola per i forfettari, ai quali il precedente Governo aveva assicurato l’applicazione di una flat tax al 20%
in caso di sforamento del limite dei 65mila euro, entro i quali può essere applicata l’imposta sostitutiva al 15%,
purché si rimanesse nel tetto dei 100mila euro di ricavi/compensi.

Nel 2020 chi dovesse aver superato la soglia limite di ricavi di 65mila euro nell’anno di imposta 2019 potrebbe essere escluso da qualsiasi regime agevolato.

Il neo Esecutivo Conte bis sembra infatti intenzionato a cancellare il regime fiscale con imposta sostitutiva al 20%
per imprenditori e professionisti con redditi tra 65 e 100 mila euro che sarebbe dovuto entrare in vigore dal 2020.

Siamo oramai ad ottobre, mancano tre mesi alla fine dell’anno e ora i forfettari devono farsi bene i conti
per riuscire a rimanere entro la soglia dei 65mila euro annui, per non rischiare di essere esclusi da qualsiasi regime agevolato il prossimo anno.

Da precisare che il colpo di spugna sulla flat tax al 20% non è ancora ufficiale e definitivo, ma comunque altamente probabile.

Per non rischiare di dover applicare il regime ordinario, o semplificato, è consigliabile verificare gli incassi per tempo e fare le opportune valutazioni.


Il regime agevolato con imposta sostitutiva al 15% è stato introdotto con la Legge di Stabilità 2015 (comma 54 della Legge 190/2014),
la quale ne ha previsto l’accesso ai contribuenti persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti e professioni
che nell’anno precedente abbiano conseguito ricavi ovvero percepito compensi non superiori a 65 mila euro.

Successivamente la Legge di Bilancio 2019 (Legge 145/2018) ne ha ampliato l’ambito applicativo,
innalzando la soglia limite dei ricavi o compensi ed eliminando gli ulteriori requisiti di accesso riguardanti il costo del personale e quello dei beni strumentali.

Per il resto, il meccanismo è il consueto: si determina l’imponibile applicando ai ricavi il coefficiente relativo alla propria attività.

Per fare i dovuti calcoli, è importante ricordare che i ricavi e compensi vanno ragguagliati all’anno
e che al calcolo dell’ammontare conseguito concorrono anche il valore normale dei beni destinati al consumo personale o familiare dell’imprenditore,
di cui all’articolo 85 del Tuir, da attribuire in conformità alle disposizioni contenute nell’articolo 9, comma 3, del Tuir (come disposto dall’articolo 57 del Tuir).


Se si esercitano più attività, contraddistinte da codici Ateco differenti, occorre considerare la somma dei ricavi e compensi relativi alle diverse attività esercitate.

I proventi conseguiti a titolo di diritto d’autore di cui all’articolo 53, comma 2, lettera b),
concorrono alla verifica del limite di 65 mila euro solo se correlati con l’attività di lavoro
circostanza che sarà ritenuta sussistente se, sulla base di un esame degli specifici fatti e circostanze,
gli stessi non sarebbero stati conseguiti in assenza dello svolgimento dell’attività di lavoro autonomo (Circolare 9E/2019 dell’Agenzia delle Entrate).

Per chi dovesse aver già sforato il limite di ricavi e compensi per rientrare nella flat tax al 15%,
o non riuscisse a rientrare nella soglia dei 65 mila euro entro fine anno,
è importante sapere che il comma 71 della Legge n. 190/2014 stabilisce che il regime forfetario
cessa di avere applicazione a partire dall’anno successivo
a quello in cui viene meno anche solo uno
dei requisiti di accesso previsti dalla legge, oppure se si verifica una delle cause di esclusione.
 

Val

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Cosa c’è dietro al sistema Bibbiano, esteso in gran parte dell’Italia?

Soldi, sete di potere, collusione.

Il dottor Francesco Morcavallo, ex giudice del Tribunale dei Minori, spiega il sistematico lavaggio del cervello
e la finta “macchinetta dei ricordi” per “alterare la memoria dei bambini in prossimità dei colloqui giudiziari per l’affido“.

Un meccanismo perverso che riguarda almeno 500 mila bimbi.
 

Val

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Non so se sarà un bene od un male.
Dipende come verrano costruite le circoscrizioni.
Ma nei casi di collina, valli, montagna, saranno molto vaste e si perderà l'identità locale degli eletti.
Solo uno avrà il sopravvento.
Poi la stupidata che ha detto dimaio va bene per i gonzi.

La riforma costituzionale per il taglio dei parlamentari sarà alla Camera il 7 ottobre prossimo per l’ultima lettura e quindi il voto finale.

Il primo pilastro dell’intesa che ha portato alla nascita del governo Conte 2 è stato (almeno per il momento) rispettato:
Montecitorio ha calendarizzato, per una delle prime date utili, il provvedimento a cui i 5 stelle avevano vincolato la partenza dell’intesa con il Pd.

A deciderlo è stata la conferenza dei capigruppo di Montecitorio, fissando le votazioni sul testo per l’8 ottobre a partire dalle 14.

“In questo momento tutti dicono che questo governo è nato per mantenere le poltrone e invece proprio questo governo le taglia,
alla faccia di chi ha fatto cadere il (precedente) governo per non tagliare i parlamentari”.

Il Partito democratico ha sempre votato contro nel merito del provvedimento e per giustificare il cambio di posizione ha chiesto di inserire alcune “garanzie” e “contrappesi”
e soprattutto di discutere una riforma della legge elettorale. “Siamo persone serie e di parola”, ha dichiarato il capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio,
“e siamo molto fiduciosi, la fiducia deve essere la caratteristica di questa nuova coalizione,
che tutti gli emendamenti alla legge costituzionale al Senato sull’elettorato attivo e passivo, quelli che nel programma di governo abbiamo definito le garanzie e i contrappesi,
sono già pronti per essere presentati, insieme alla revisione dei regolamenti, insieme ovviamente ad una bozza di legge elettorale che non è pronta”.

E proprio la modifica del sistema di voto è uno dei punti fondamentali su cui i due dovranno discutere:
“La maggioranza deve darsi il tempo per discuterne, per vedere il modello che più garantisce la rappresentatività dei territori dopo il taglio dei parlamentari,
perché rischiamo di avere sei Regioni senza senatori, quindi è una cosa molto seria. Noi siamo perché la democrazia rappresentativa venga salvaguardata
. Insisto perché la legge elettorale vada fatta il più possibile insieme alle opposizioni”.
 

Val

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Non è riducendo la rappresentanza popolare in Parlamento e in Senato che si risolleva il nostro Paese.
Per un risparmio di 49 milioni l'anno ?
 

Val

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E il pd voterà a favore, dopo aver votato contro le altre 3 volte? ahahahahah buffoni.
 

Val

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Il PD voterà a favore, per vari motivi:

1) non può permettersi di far cadere il governo e andare a nuove elezioni (e il M5S, che ha già calato le braghe su TAV, migranti e Autostrade, non può permettersi di mollera almeno su questa battaglia);

2) tanto il governo verrà tenuto in piedi da Renzi che punta a eleggere il nuovo PdR, che sarà una persona per bene che darà il mandato di premier allo stesso Renzi);

3) poiché si andrà a elezioni a babbo morto (per quella data il PD sarà riuscito a modificare la legge elettorale a proprio favore, senza accorgersi che Renzi sarà riuscito a trarne più vantaggio che non il PD stesso),
allora il PD penserà che gli scranni persi saranno quelli del gruppo di Renzi, mentre Renzi saprà che saranno proprio quelli del PD e non i suoi.
Quindi, sia il PD che Renzi voteranno per il taglio del numero dei parlamentari facendo una cosa giusta, anche se con l'intenzione di farla per un motivo personale.
 

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