OT: Topic del cazzeggio

ma vale per tutto lo sport in genere. Prendiamo il tennis. Guardando oggi le partite di Borg e Mc Enroe appare di evidenza solare che costoro contro Federer, Nadal e compagnia bella avrebbe fatto a malapena un paio di games in due set.
Le racchette di legno avevano un ovale che non arriva alla metà delle racchette in uso oggi (per non parlare di incordature); ad armi pari, molti campioni di oggi opposti a McEnroe farebbero il tergicristallo. Escluderei Federer da qualsiasi paragone, lo ritengo in grado di competere anche impugnando un battipanni.
 
Ultima modifica:
ma vale per tutto lo sport in genere. Prendiamo il tennis. Guardando oggi le partite di Borg e Mc Enroe appare di evidenza solare che costoro contro Federer, Nadal e compagnia bella avrebbero fatto a malapena un paio di games in due set. Anzi, avendo praticato e praticando ancora il tennis a livello agonistico, ti posso dire senza tema di smentita che il numero 200 o 250 della classifica ATP di oggi batterebbe senza alcuna difficoltà i più grandi campioni degli anni 80 e in parte 90. Improponibile poi ogni discussione per gli anni addietro

Concordissimo,
nel nuoto Pedersoli (Bud Spencer) è stato nel 1950 il primo italiano a scendere nei 100sl sotto il minuto.
Ora qualsiasi R2 (adolescenti di prima superiore) nuota sotto il minuto.
Mai però direi che questi ragazzini siano migliori di Pedersoli.

Prova a guardare Owens a Berlino...(lo considero, comunque, con il Figlio del Vento :bow:, superiore a quel giocatore del campionato di calcio australiano ...) fa quasi ridere.

PS
sarei curioso di vedere Maradona nel 2018 : ora (basta una strattonatina e ti becchi l'ammonizione, fallo da ultimo uomo e sei fuori etc etc) farebbe sfracelli.
Se avessero giocato Italia Argentina del 1982 con il regolamento attuale Gentile sarebbe rimasto in campo 4 minuti...

Con questo non so dire chi sia superiore tra i due, proprio perchè appartengono a due epoche diverse (anche se le mie simpatie vanno a Messi), ma per chi attacca, ora, le cose sono più semplici (dal punto di vista disciplinare ) invece sulla velocità e sull'intensità nulla da dire.
 
Ultima modifica:
Le racchette di legno avevano un ovale che non arriva alla metà delle racchette in uso oggi (per non parlare di icordature); ad armi pari, molti campioni di oggi opposti a McEnroe farebbero il tergicristallo. Escluderei Federer da qualsiasi paragone, lo ritengo in grado di competere impugnando un battipanni.
Mc Enroe, così come altri campioni, ebbero la racchetta di legno solo ad inizio carriera. Dopo non più (la dunlop max 200 G non era di legno); certo non si trattava degli attrezzi di oggi.
 
Concordissimo,
nel nuoto Pedersoli (Bud Spencer) è stato nel 1950 il primo italiano a scendere nei 100sl sotto il minuto.
Ora qualsiasi R2 (adolescenti di prima superiore) nuota sotto il minuto.
Mai però direi che questi ragazzini siano migliori di Pedersoli.

Prova a guardare Owens a Berlino...(lo considero, comunque, con il Figlio del Vento :bow:, superiore a quel giocatore del campionato di calcio australiano ...) fa quasi ridere.

PS
sarei curioso di vedere Maradona nel 2018 : ora (basta una strattonatina e ti becchi l'ammonizione, fallo da ultimo uomo e sei fuori etc etc) farebbe sfracelli.
Se avessero giocato Italia Argentina del 1982 con il regolamento attuale Gentile sarebbe rimasto in campo 4 minuti...

Con questo non so dire chi sia superiore tra i due, proprio perchè appartengono a due epoche diverse (anche se le mie simpatie vanno a Messi), ma per chi attacca, ora, le cose sono più semplici (dal punto di vista disciplinare ) invece sulla velocità e sull'intensità nulla da dire.
Oggi i giocatori sono in primis degli atleti. la preparazione fisica è curatissima fin da piccoli. certi tennisti sembrano dei pugili (vedasi nadal). Basta confrontare i metodi di allenamento di una volta con quelli di oggi. Ricordo giocatori considerati all'epoca dei supermen perchè dotati di grande fisico (si pensi a Vilas, a Tanner, ad Alexander e Roche) che oggi al confronto dei giocatori moderni sono dei tisici. All'epoca si diceva che i giocatori alti non avrebbero potuto sfondare nel tennis, sport considerato per "piccoli"; oggi se non sei COME MINIMO 1,90 non sfondi nemmeno nei tornei di terza categoria!
 
Oggi i giocatori sono in primis degli atleti. la preparazione fisica è curatissima fin da piccoli. certi tennisti sembrano dei pugili (vedasi nadal). Basta confrontare i metodi di allenamento di una volta con quelli di oggi. Ricordo giocatori considerati all'epoca dei supermen perchè dotati di grande fisico (si pensi a Vilas, a Tanner, ad Alexander e Roche) che oggi al confronto dei giocatori moderni sono dei tisici. All'epoca si diceva che i giocatori alti non avrebbero potuto sfondare nel tennis, sport considerato per "piccoli"; oggi se non sei COME MINIMO 1,90 non sfondi nemmeno nei tornei di terza categoria!

Vero, sono migliorati in tutto, alimentazione, preparazione atletica ma anche la medicina e il doping hanno fatto passi da gigante.
Un Nadal negli anni '80 con i problemi che ha avuto alla schiena avrebbe già appeso la racchetta al chiodo da un bel po' di anni.
Infortuni che allora richiedevano recupero di mesi al giorno d'oggi si possono recuperare in poche settimane.
Quando ho lavorato in Spagna, ( nel 2008 la Spagna ha vinto il primo europeo, dove noi perdemmo contro di loro ai quarti ai rigori) ci prendevano ogni lunedì per i fondelli, ci surclassavano in qualsiasi sport, moto, auto, calcio, tennis, pallacanestro, atletica, ciclismo....

Poco anni dopo saltò fuori lo scandalo doping e dopo queste dichiarazioni del medico incriminato tutti abbassarono i toni e pare che l'abbiano pure assolto!!!:rolleyes:

Eufemiano Fuentes: "Si abro la boca, no tendríamos ni Mundial ni Eurocopa"
 
Barron: La fine dell'euro è più vicina di quanto pensiamo - l'Italia non è la Grecia


Ultima modifica il 19/11/2018 - 16:54

Il giorno della crisi per l'euro era arrivato dal 2012, quando la BCE ha affermato che avrebbe "fatto tutto il possibile" per salvare la valuta comune






"La fine dell'euro è più vicina di quanto pensiamo", poiché l'Italia non è la Grecia, afferma Avi Tiomkin, consulente di diversi fondi hedge e esperto in analisi macroeconomiche globali, in un articolo su Barrons.com.
Secondo Tiomkin, è ovvio che in Europa, con così tante differenze nazionali, culturali, linguistiche, politiche ed economiche, l'euro è stato condannato a fallire sin dall'inizio.

Il giorno della crisi dell'euro è arrivato dal 2012, quando la BCE ha dichiarato che avrebbe "fatto tutto il possibile" per salvare la valuta comune adottando un programma di allentamento quantitativo.
Prima della crisi del 2011-12, creata dall'incapacità di alcuni paesi di ripagare i loro debiti e salvare le loro banche, nessuno credeva che l'UE avrebbe sacrificato tutti i principi della sua politica monetaria, adottando politiche di austerità fiscale draconiane, che ha causato danni irreparabili a gran parte della popolazione nella regione.

Tuttavia, i problemi dell'Europa non sono stati curati, poiché nel 2015 l'Eurozona è tornata in crisi a causa della Grecia, il cui sistema bancario era in pericolo.
In queste circostanze, la BCE ha quindi proceduto ad un programma di acquisto di titoli di stato per un valore di 80 miliardi di euro al mese. A tre anni, la BCE ha convogliato 3,5 trilioni di euro nell'economia europea. e tassi di interesse ridotti a uno 0,4% negativo.

Draghi era il salvatore dell'Europa, ma la politica monetaria e l'austerità applicate alla maggior parte degli europei si dimostrarono disastrose, portando a sconvolgimenti socio-politici e gravi livelli di disuguaglianza economica.
Non è un caso che in Francia il partito di estrema destra di Marine Le Pen abbia rappresentato il 34% delle elezioni presidenziali, e oggi è in testa al presidente Macron nei sondaggi per le elezioni europee.
Successi analoghi nelle elezioni regionali in Germania hanno riguardato sia l'AfD di estrema destra che il Partito verde di sinistra.

Oggi l'onere grava sul bilancio dell'Italia, la cui dimensione non ci consente di superarla come se fosse la Grecia.
Matteo Salvini, leader della Lega Nord, ha definito il presidente dell'Europa, Jean Claude Juncker come "il nemico dell'Europa", e l'euro "valuta della Germania", aggiungendo: "È stato, è e rimarrà un errore".


Molti sperano che l'attuale impasse sarà risolta dalla politica fiscale espansiva implementata in tutta l'area dell'euro.
Anche se la Germania e i suoi satelliti concordano di attuare tale politica, anche se incerta, sarà su una scala tale da provocare un aumento dell'inflazione, destabilizzazione valutaria, fuga di capitali e un drammatico aumento dei tassi di interesse a lungo termine.

La soluzione più ragionevole nell'ultima impasse sarebbe l'uscita dell'Italia dalla zona euro.
Date le dimensioni dell'economia italiana, una tale uscita porterebbe allo scioglimento dell'Eurozona.
E come ha detto di recente Salvini sull'euro, "solo la morte è irreversibile",
conclude Tiomkin.

www.bankingnews.gr
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto