1) sono interessato allo "studio liberamente scaricabile da internet", ma non l'ho trovato subito... ringrazio chi volesse condividere eventuali link.
Ho trovato invece questa cosa qui, che analizza brevemente la vendita di vola su uno spettro più ampio rispetto ai soli equity index:
PIMCO | In Depth - The Volatility Risk Premium
Tutto quanto significativo dello studio è nel mio jpeg.
In realtà, l’ultima cosa che voglio è pubblicizzare/sollecitare metodologie di trading per le quali l’utente medio non è in grado di avere una corretta percezione
qualitativa del rischio (spiego meglio dopo, parlando di Taleb).
Mi piaceva solo sottolineare che il nostro dinamico duo Cavalier Kurt/Pettegolina si fossero rinchiusi in una torre di avorio a parlare di rischio, evitando accuratamente di confrontarsi col mercato (nonostante i miei sommessi e ripetuti inviti…).
Non voglio neanche dire che 24 anni di mercato sono una prova decisiva, piuttosto che non si possono liquidare con
nonchalance, affermando semplicemente un “a fronte della stessa massima perdita raddoppio le probabilità….”
2) "This article examines the performance of options strategies that aim to capture a return premium over time as compensation for the risk of losses during sudden increases in market volatility. We show that these “volatility risk premium” strategies deliver attractive risk-adjusted returns across 14 options markets from June 1994 to June 2012. [..] successful implementation would require diversification across major options markets (equities, interest rates, currencies and commodities)"
Sembra rilevare l'esistenza proprio di un volatility (o variance) risk premium, non (soltanto) di un correlation premium.
Opinioni in merito? Risultati di una lettura più critica e consapevole di quanto possa essere la mia al momento?
Il “correlation premium” riguarda solo gli indici azionari (o comunque rappresentanti un basket di asset) e si evidenzia quando la IV dell’indice è superiore a a quella calcolata dalla media pesata delle IV dei suoi componenti, scontata per un dato livello di correlazione attesa tra gli asset.
La differenza si chiama implied correlation e può essere confrontata con la realized correlation, esattamente come si fa con la volatilità (per dettagli vedere, Colin Bennet, Trading volatility, un ebook liberamente scaricabile qui
Trading Volatility by Colin Bennett).
Dato che il dispersion trading nasce per definizione delta neutral e vega neutral, è ragionevole pensare che la sua passata profittabilità sia dipesa da un correlation premium, che ultimamente sembra essersi ristretto. Marko Kolanovic di JPM spiega in “Why we have a correlation bubble” che le tecniche di HFT e di statistical arbitrage su ETF portano ad una aumento del livello di correlazione medio normale dei mercati.
Nel framework di B&S (che tutti in qualche modo usano, se non altro come standard per avere un linguaggio comune), l’implied correlation non è direttamente osservabile, e si "scarica" sulla IV.
Abbiamo più volte osservato che IV è un nome infelice, avrebbe dovuto chiamarsi “other than above”
, dato che è la grandezza su cui convergono tutti gli input che concorrono a determinare il valore di una opzione non altrimenti esplicitati nella formula di B&S.
Per cui è probabile che quando molti autori parlano di differenza tra IV e HV sugli indici azionari (ed es, come nello studio che hai linkato), stanno parlando anche di “correlation premium” (e non solo, anche di VVol, per esempio)….. ma in maniera del tutto inconsapevole
.
Riguardo all’esistenza del “volatility premium” sul atri mercati, rimando a Illmanen, Expected return.
Qualcosa sembra esserci, ma niente di paragonabile a quanto STORICAMENTE mostrato sugli indici azionari.
Tra l’altro sulle commodities fisiche conta molto il periodo sotto esame (non è la stessa cosa vendere volatilità sulla soia dopo un crollo dei raccolti o con raccolti abbondanti). Inoltre, le FX Options sembrano un mondo a parte (
http://www.nber.org/papers/w18644)
Molto interessante, pur se datato, è anche il backtesting di Gallacher, in "The Options edge".
3) "As always, there is a limit to conclusions that can be drawn based solely on historical-return analysis. Some potential risks may not have been realized during the sample period. However, given the economic rationale for the existence of a volatility risk premium, and the supportive supply-demand situation that emerged following the 2008 financial crisis, we believe an allocation to volatility strategies could enhance portfolio efficiency. An allocation should not be sized solely on historical-return statistics, however, but on conservative estimates of potential future returns.
Questo si ricollega alla mia domanda iniziale (messaggio in cima).
Se non posso stimare la grassezza delle code, come posso sapere se il risk premium che mi offre il mercato sia o meno adeguato al rischio che sto correndo? Leap of faith?
Dietro l'angolo potrebbe esserci l'evento che mi trasforma una coda grassa in una coda obesa...
Al riguardo, Nassim:
Già, più o meno come in tutte le strategie che non siano un arbitraggio chiuso.
Sorry, è un mondo difficile, lo so…. Se avete strategie che non richiedano
leap of faith (btw, anche l’idea di saper determinare il valore meglio del mercato per me è un
leap of faith al 100%, ma lascio perdere sennò rientriamo in loop) e non siano implementabili solo con la velocità di Citadel…. Io sono interessato.
Per lo short option, però c’è un elemento di rischio in più che spesso viene solo intuito o racchiuso genericamente nella parola “LEVERAGE”, che purtroppo non rende tutta l'idea: all’apertura della posizione, il writer non è MAI in grado di determinare con certezza quale sarà la sua esposizione totale, perché questa aumenterà tanto più il mercato “gli va contro” (al ribasso, poi l’effetto è addirittura composto , delta + vega). Usando termini molto banali, atecnici (e sicuramente approssimati) è questo che – IMHO - intende dire Taleb.
Fermo restando che il consiglio di leggere almeno le prime 280 pg di Dymanic Hedging è sicuramente valido (un giorno o l’altro lo dovrò fare anch’io….
).
4) Se per andare short di vola, invece di short strangle o straddle (PIMCO) usassi l'iron fly di cui s'era parlato tempo addietro?
Sarebbe un po' l'unione della strategia "vendi vola" con quella di Taleb (compra opzioni DOTM).
Controindicazioni (a parte le maggiori commissioni visto che raddoppio il numero di opzioni)?
Come già detto, l'ultima cosa che voglio fare qui è dare l'impressione di supportare singole strategie/modelli.
Tra l’altro, le discussioni sulle figure opzionarie, mi sembrano un po’ come le stucchevoli discussioni calcistiche sui moduli,……. è meglio giocare col 3-5-2 o col 4-2-3-1. Servono a far pagare stipendi a giornalisti ed allenatori, ma la verità è che …..è meglio giocare con grandi campioni……….
Mi limito solo a far notare che gli indizi del CBOE di cui abbiamo parlato hanno una esposizione SIA sull’equity SIA sulla volatilità (cioè, sono sia LONG delta che SHORT vega).
Anche uno short strangle simmetrico, di solito è leggermente LONG delta.
E che spesso si ha esposizione short volatility senza esserne consci. In un recente studio, ad esempio, è stato dimostrato che ribilanciare le posizioni equivale ad aggiungere uno short straddle in portafoglio. Aumenti il rischio, non stupisce quindi che debba aumentare anche il rendimento atteso.
Il trading “puro” di volatilità è tutta una altra bestia rispetto a quanto abbiamo visto qui, consiglierei di iniziare con un approfondita lettura del fondamentale thread “nessuno segue il VIX” su FOL (bei tempi allora, capivo perfino quello che diceva PGP…..)
Le mie domande erano anche a Imar, se vuoi spendere qualche parola sii la benvenuta.
Una piccola regola di ........
sopravvivenza per questo thread.
Come avrai notato, PGP al 99% non risponde neanche a domande rivolte direttamente a lei (o meglio risponde sempre, ma con un giro di valzer...
).
Se vuoi avere un minimo di speranza (è un outlier da 6 sigma...ma la probabilità non è mai zero
) di coinvolgerla costruttivamente (come io per primo auspico), non chiedere in primis ad Imar.... ma genericamente a tutto il forum