Overfitting (2 lettori)

GiveMeLeverage

& I will remove the world
:lol:

(era una battuta, giusto? :eek: Se non lo era suggerisco di guardare/leggere il ted completo prima di ulteriori commenti imbarazzanti :prr:)

:up:
Dopo aver acceso il phon e bloccato le ventole, il mio PC mi ha spiegato la corrispondenza tra gradi di libertà & entropia.
Purtroppo subito dopo si è autosvincolato della propria materialità ripiegandosi in una delle 7 dimensioni nascoste.
Ho chiesto ad Entropica di cercarlo.
 

GiveMeLeverage

& I will remove the world
(Edit: da rischio come "quantità" torni al rischio come "probabilità"! :( Arriverai alla possibiltà di considerarne il prodotto? :mumble:)
La pdf è probabilità in funzione della quantità, comprende entrambi gli aspetti anche senza farne il prodotto.
Come già detto in altri messaggi, io mi accontenterei della pdf, l'attributo che le manca non è la completezza bensì la conoscibilità (stesso problema che ha la distribuzione dei prezzi del sottostante che usi tu).
 

GiveMeLeverage

& I will remove the world
E' ragionevole moltiplicare un payoff per una probabilità, la funzione che ne risulta è parente di una Г e quindi perfettamente trattabile. Semmai i puristi potrebbero dire che la pdf non la conosciamo realmente, che forse non ha valore atteso etc etc. Lasciamo perdere.

Però devi stare attento quando parli di correlazioni. Pensa ad alcune cosette:

a) il fenomeno fisico che sta dietro una correlazione potrebbe cambiare (vedi la storia del baltic Index ad es.)

b) la correlazione non la dice tutta: ISP e MPS saranno sì correlate, ma una è andata da una parte e l'altra dalla parte opposta

c) la correlazione è un fenomeno in media nello spazio dei rendimenti: esplodi nel piano i rendimenti di due asset A e B per decili. Troverai qualcosa di piuttosto diverso da ciò che ti aspetti

d) Nel fare i conti userai barre daily, weekly, monthly o addirittura quarterly. Più la tua correlazione risulta stabile, più celi ciò che avviene nel mezzo e che non vedi. Ciò che non vedi è che per la legge di Murphy succederà quello che non doveva MAI succedere.

by

D'accordissimo, anche la correlazione ha una sua distribuzione di probabilità, ma per arrivare alla non-sommabilità dei rischi questo è overkill.
 

GiuliaP

The Dark Side
Ma io ancora non capisco di cosa stiamo parlando...
Il payoff lo conosco (lo posso perfino complicare a piacere attraverso le strategie...), la pdf in quel preciso istante me la dà il mercato.
Payoff * pdf (integrato e scontato) = fair price (stimato dal mercato ed in quel preciso momento).
Ho una pdf diversa? Fine, prendo posizione.
Qualcuno ha una pdf diversa e io riesco a hedgiarmi con la pdf di mercato? Fine, gli faccio da controparte.
Etc...
Come tengo a bada i miei rischi? What-if, ad esempio... Magari poi decido di hedgiare i fattori che mi danno più fastidio...

Quindi?

Quindi confondi anche tu rischio con convenienza :)D)

Già nella prima parte della discussione è stata evidenziata la necessità di separare la fase di modellazione del trading da quella di valutazione del rischio. Ovvero la necessità di valutare il rischio "fuori" dal modello.

Quando valuti il rischio non stai (ri)valutando la tua strategia: quello può farlo solo il mercato. Stai ipotizzando mercato efficiente, ovvero modello errato, e cercando di misurare quanto "potresti perdere/guadagnare". Se considerassi (erroneamente) il modello giusto a priori, il rischio diventerebbe comunque nullo/inutile (caso GML ante truppe cammellate).

Del resto nella tua accezione di rischio, in ipotesi di mercato efficiente, non saresti mai in grado di dire cos'è rischioso: tutto avrebbe lo stesso rischio.

Eppure sappiamo bene, anche istintivamente, che vendere un'opzione sarà sempre e comunque più rischioso che comprarla. Indipendentemente dal suo prezzo, che ripeto dobbiamo considerare, in questa fase, efficiente.

Mi ero perso la regola che non si poteva cambiare sottostante.
E' una regola implicita o esplicita?
Cmq vediamo come aggirarla: anche in un calendar spread sullo stesso sottostante il rischio non si somma (nemmeno algebricamente).
Aspetta...
:futuro:
...scommetto che i calendar spread sono esclusi dalla strategia perfetta. ;)

:lol:

Ti lascerò a bocca aperta: io il rischio lo sommo, in ipotesi assumibili, anche con sottostanti differenti e strategie orizzontali :eek:

Ma qui il discorso si fa lungo ed un filo più complesso, per vari motivi non era mia intenzione arrivarci: e se ci abbiamo messo tanto tempo per capire che il rischio si valuta "fuori" dal modello, che si considera nel suo insieme, e che si deve accettare come funzione di spazio e tempo, quest'altro piccolo passo quanto meno richiede la sedimentazione di queste prime "aperture" di vedute :)

D'altro canto il mio intento sin da principio era quello di evidenziare esattamente la necessità di considerare il rischio anche nella sua parte positiva: fatto questo, se ti senti "insoddisfatto" e vuoi che ti lasci un contentino sulla (non) sommabilità del rischio sotto determinate ipotesi, te lo lascio volentieri!!! :up: :bow:

:up:
Dopo aver acceso il phon e bloccato le ventole, il mio PC mi ha spiegato la corrispondenza tra gradi di libertà & entropia.
Purtroppo subito dopo si è autosvincolato della propria materialità ripiegandosi in una delle 7 dimensioni nascoste.
Ho chiesto ad Entropica di cercarlo.

:clap:

La pdf è probabilità in funzione della quantità, comprende entrambi gli aspetti anche senza farne il prodotto.
Come già detto in altri messaggi, io mi accontenterei della pdf, l'attributo che le manca non è la completezza bensì la conoscibilità (stesso problema che ha la distribuzione dei prezzi del sottostante che usi tu).

:no:

Molto grave! Hai fatto un gran casino!!! :-o

Il rischio non può essere una quantità, e neanche una probabilità. Inoltre la pdf NON è funzione del payoff. Ed il prodotto è necessario.

Questi sono errori molto banali, dovresti arrivarci da solo, ma se hai bisogno ci torno sopra con qualche esempio semplice ;)
 

GiuliaP

The Dark Side
...Come tengo a bada i miei rischi? What-if, ad esempio... Magari poi decido di hedgiare i fattori che mi danno più fastidio...

Il tuo rischio è sempre e solo quello di "perdere/guadagnare".

Tutto il resto sono filtri.

"Hedgiare i fattori che ti danno fastidio" lo puoi fare dopo la valutazione del rischio, qualora avrai stabilito come e dove non lo puoi accettare e deciderai di fare un passo indietro al tuo modello per modificarlo (e stravolgerlo).
 

GiveMeLeverage

& I will remove the world
La pdf è probabilità in funzione della quantità, comprende entrambi gli aspetti anche senza farne il prodotto.
Come già detto in altri messaggi, io mi accontenterei della pdf, l'attributo che le manca non è la completezza bensì la conoscibilità (stesso problema che ha la distribuzione dei prezzi del sottostante che usi tu).

:no:

Molto grave! Hai fatto un gran casino!!! :-o

Il rischio non può essere una quantità, e neanche una probabilità. Inoltre la pdf NON è funzione del payoff. Ed il prodotto è necessario.

Questi sono errori molto banali, dovresti arrivarci da solo, ma se hai bisogno ci torno sopra con qualche esempio semplice ;)

Mi consenta, ma nel messaggio citato io non ho detto che:
1) il rischio sia una quantità
2) il rischio sia una probabilità
3) la pdf sia funzione del payoff

Ho detto che la pdf è una probabilità in funzione della quantità, dove naturalmente la quantità non è il payoff bensì il rendimento.
 

skew

Nuovo forumer
Ma io non sto parlando di modelli, quanto vale la call x me lo dice la put x, la call x+d, la call x-d, e cosí via. A me sembra che il mercato sia model-free. Tutto è poi filtrato da B&S, ma non potrebbe essere altrimenti...
 

GiveMeLeverage

& I will remove the world
Ti lascerò a bocca aperta: io il rischio lo sommo, in ipotesi assumibili, anche con sottostanti differenti e strategie orizzontali :eek:

Ma qui il discorso si fa lungo ed un filo più complesso, per vari motivi non era mia intenzione arrivarci: e se ci abbiamo messo tanto tempo per capire che il rischio si valuta "fuori" dal modello, che si considera nel suo insieme, e che si deve accettare come funzione di spazio e tempo, quest'altro piccolo passo quanto meno richiede la sedimentazione di queste prime "aperture" di vedute :)

D'altro canto il mio intento sin da principio era quello di evidenziare esattamente la necessità di considerare il rischio anche nella sua parte positiva: fatto questo, se ti senti "insoddisfatto" e vuoi che ti lasci un contentino sulla (non) sommabilità del rischio sotto determinate ipotesi, te lo lascio volentieri!!!

Veramente io sto solo cercando di capire il tuo concetto di rischio e come lo usi.
Le domande che ti pongo mi nascono da delle (apparenti) mancanze di coerenza all'interno della tua definizione di rischio, non dal raffronto con il rischioGML (che non è cambiato granché dall'inizio della discussione, e lo dico con dispiacere).
 

GiveMeLeverage

& I will remove the world
Ma io non sto parlando di modelli, quanto vale la call x me lo dice la put x, la call x+d, la call x-d, e cosí via. A me sembra che il mercato sia model-free. Tutto è poi filtrato da B&S, ma non potrebbe essere altrimenti...

Mi ricorda un'affermazione di Taleb, dove diceva che i modelli nascono per giustificare i prezzi, non sono i prezzi ad essere determinati dai modelli.
Per questo diceva che i modelli, anche i migliori, sono sempre un passo indietro rispetto al mercato.
 

GiuliaP

The Dark Side
Mi consenta, ma nel messaggio citato io non ho detto che:
1) il rischio sia una quantità
2) il rischio sia una probabilità
3) la pdf sia funzione del payoff

1 l'hai detto diverse volte in passato ma non nel messaggio citato, 2 lo hai detto proprio nel messaggio citato, 3 non l'hai detto, ed è esattamente quello che ti ho fatto notare.

Ho detto che la pdf è una probabilità in funzione della quantità, dove naturalmente la quantità non è il payoff bensì il rendimento.

Appunto! :)

...A me sembra che il mercato sia model-free. Tutto è poi filtrato da B&S, ma non potrebbe essere altrimenti...

:up:

Ma potrebbe essere benissimo altrimenti, e già te lo dissi molto tempo fa a proposito delle IV.

...il rischioGML (che non è cambiato granché dall'inizio della discussione, e lo dico con dispiacere).

Per questo ti dicevo di fare un passo alla volta: devi far sedimentare, riflettere, e collegare tante cose, a cominciare dall'illusione dell'ironfly :)

Mi ricorda un'affermazione di Taleb, dove diceva che i modelli nascono per giustificare i prezzi, non sono i prezzi ad essere determinati dai modelli.
Per questo diceva che i modelli, anche i migliori, sono sempre un passo indietro rispetto al mercato.

:bow:

Per questo ti dicevo di non essere troppo sbrigativo nella classificazione di Taleb, anche con periodi ipotetici del secondo tipo (anche sugli "infiniti momenti" ha ovviamente ragione ;))
 

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