Overfitting (2 lettori)

Cren

Forumer storico
Nel caso di una variabile continua avrai funzioni invece che vettori.
Sicuro? Pr(X = x) = 0... direi che non possiamo fare altro che limitarci a relazioni di disuguaglianza da quantificare integrando in dx, ad es. Pr(X > x).

Eppure, applicando...
GiveMeLeverage ha scritto:
rischioPGP = payoff(x) * probabilità(x)
...mi pare che si rischi un po' troppo poco, non ti pare? :D

Comunque hai ragione tu: aspettiamo di capire cosa dobbiamo fare di quel vettore.
 

GiveMeLeverage

& I will remove the world
Nel caso di una variabile continua avrai funzioni invece che vettori.

Sicuro? Pr(X = x) = 0... direi che non possiamo fare altro che limitarci a relazioni di disuguaglianza da quantificare integrando in dx, ad es. Pr(X > x).

Non ti seguo...
Nel caso generale (strumenti finanziari anche diversi dalle opzioni, variabili continue) il rischioPGP sarà nella forma

r(x) = f(x) * x

dove f(x) è la pdf e x non è più il prezzo del sottostante ma il guadagno
P.e. se i guadagni avessero una distribuzione normale standard:
21c57d8db2822a928fde8b738250cf03.png


r(x) = 1 / (2*pi)^0.5 * e^(-x^2/2) * x
 

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Imar

Forumer attivo
Nel mio nuovo ruolo auto-attribuitomi di esegeta PiGiPesco, oserei dire che la domanda dovrebbe essere "qual è" invece di "quant'è" il rischioPGP.

:eek::eek:

Eh no, passiamo pure prima per "qual'è" ma poi dobbiamo arrivare a "quant'è".

O non siamo neanche d'accordo che il rischio - pur con tutte le difficoltà del caso - vada in qualche modo quantificato?? :mmmm::mmmm:

Sicuro? Pr(X = x) = 0... direi che non possiamo fare altro che limitarci a relazioni di disuguaglianza da quantificare integrando in dx, ad es. Pr(X > x).

Eh, ma così non arriviamo ad una specie di VAR, pur con una PDF diversa dalla gaussiana?

Tutto 'sto casino per tornare al VAR???????? :mmmm:

Non vorrai mica parlare di sistemi differenziali su un forum? :lol:

Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna. (Albert Einstein) :help: :prr:
 

GiveMeLeverage

& I will remove the world
:eek::eek:
Eh no, passiamo pure prima per "qual'è" ma poi dobbiamo arrivare a "quant'è".

O non siamo neanche d'accordo che il rischio - pur con tutte le difficoltà del caso - vada in qualche modo quantificato?? :mmmm::mmmm:

Certo, era solo che se uno domanda "quant'è" solitamente la risposta è uno scalare e non un vettore o una funzione...
 

GiuliaP

The Dark Side
...Eh, ma così non arriviamo ad una specie di VAR, pur con una PDF diversa dalla gaussiana?

Tutto 'sto casino per tornare al VAR???????? :mmmm:

:clap:

Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna. (Albert Einstein) :help: :prr:

Mia nonna ha l'alzheimer! :(

Il caffè no, non mi pare proprio la bevanda adatta.
Suggerirei del Darjeeling...

_389418_queen300.jpg

:clap: :clap:

Certo, era solo che se uno domanda "quant'è" solitamente la risposta è uno scalare e non un vettore o una funzione...

Per arrivare a "quant'è" come scalare hai bisogno di una serie abbastanza ampia di dati, soprattutto sul piano operativo, ed una richiesta assolutamente specifica che ti forniscano con precisione dimensioni e intervalli di integrazione della funzione di rischio.

Se siamo retail dilettanti (ma seri) ci accontentiamo anche di integrare ad occhio, talvolta :eek: :D

Ma iniziamo a metabolizzare le basi, tra short, strangle, covered e ironfly! :up:
 
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GiveMeLeverage

& I will remove the world
Per arrivare a "quant'è" come scalare hai bisogno di una serie abbastanza ampia di dati, soprattutto sul piano operativo, ed una richiesta assolutamente specifica che ti forniscano con precisione dimensioni e intervalli di integrazione della funzione di rischio.

Se siamo retail dilettanti (ma seri) ci accontentiamo anche di integrare ad occhio, talvolta :eek: :D

Ma iniziamo a metabolizzare le basi, tra short, strangle, covered e ironfly! :up:

Se integri la funzione rischioPGP su tutto il dominio, allora ottieni il valore atteso (che certamente ci interessa, ma non vedo perché chiamarlo "rischio" visto che ha già un nome diverso e più adatto).
Se invece integri solo su parte del dominio, allora bisognerebbe capire come scegli quella parte.
Io p.e. sceglierei soltanto la parte sinistra (integrando quindi tra -inf e 0), però in tal modo si perderebbe la parte più originale del tuo discorso, l'upside risk.
Se non integri, allora risulta difficile un ordinamento degli strumenti in base al rischio: guardando l'intera funzione, come fai a dire se è più rischioso lo strumento A piuttosto che lo strumento B?
 

GiuliaP

The Dark Side
Se integri la funzione rischioPGP su tutto il dominio, allora ottieni il valore atteso (che certamente ci interessa, ma non vedo perché chiamarlo "rischio" visto che ha già un nome diverso e più adatto).

Ma noi non abbiamo ne tempo ne capitale infinito, quindi non integreremo mai su tutto il domino :)

Se invece integri solo su parte del dominio, allora bisognerebbe capire come scegli quella parte.
Io p.e. sceglierei soltanto la parte sinistra (integrando quindi tra -inf e 0), però in tal modo si perderebbe la parte più originale del tuo discorso, l'upside risk.

La scegli in funzione del tuo piano operativo, con le dovute precauzioni. Nello spazio e nel tempo (ma che fatica!!! :()

Scegliere solo la parte "sinistra" (ma sarebbe più corretto dire la parte "negativa") taglia appunto fuori, e completamente, tutto il discorso che ti ho fatto sul vedere un possibile mancato guadagno (quasi) allo stesso livello di una possibile perdita. "Per me" sarebbe sbagliatissimo, anche volendo pesare maggiormente "risk of ruin" e "decreasing marginal utility of money". Al limite puoi sottopesare la parte "positiva", se proprio ci tieni.

Se non integri, allora risulta difficile un ordinamento degli strumenti in base al rischio: guardando l'intera funzione, come fai a dire se è più rischioso lo strumento A piuttosto che lo strumento B?

Integrando! :up:

Ma se dopo la teoria si va finalmente in acqua e ci si sporca le mani, è molto facile dire, ad esempio, che, per una qualunque opzione, lo short è sempre più rischioso del long! :)
 
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Imar

Forumer attivo

:eek:
.... guarda che l'osservazione era rivolta soprattutto a te... :(:D:D


Ma iniziamo a metabolizzare le basi, tra short, strangle, covered e ironfly! :up:

Ottimo consiglio, iniziamo a metabolizzare le basi, e soprattutto, - sempre in ossequio al grande Albert - riguardo allo short strangle....

"Se i fatti e la teoria non concordano, cambia i fatti." :eek::eek::eek::clap::clap::clap::lol::lol::lol:


Ma se dopo la teoria si va finalmente in acqua e ci si sporca le mani, è molto facile dire, ad esempio, che, per una qualunque opzione, lo short è sempre più rischioso del long! :)

Magari aggiungendo che - dato che le comodità si pagano ed avere un rischio limitato in partenza è sicuramente comodo - in un mercato che tende all'efficienza questo aspetto è già ricompreso nel pricing dell'opzione (more often than not).

Quindi, SE DIPENDE dal PRICING, non puoi trarre conclusioni assolute: a volte le cose che appaiono meno rischiose in teoria, in pratica lo sono di più.

Per inciso, una biona parte dell'intervista di Cornwall che ho citato due volte in pochi giorni, si basa sulla ricerca di acquistare gamma a prezzi inferiori a quello delle opzioni plain vanilla.
L'edge di Cornwall, non è nel semplice essere lunghi di gamma (per questo ho detto a Smodato che quell'intervista è molto interessante, ma bisogna leggerla bene, chi ne conclude che bisogna sempre essere compratori.... IMHO non ci ha capito nulla.....).
 
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Cren

Forumer storico
Devi analizzare statisticamente tutti i lanci dal 1928ad in poi! :(

Ma io mi chiedo: com'è possibile che un ingegnere gestionale faccia una serie tanto lunga di figuracce sul rischio? Capisco l'orgoglio ferito, ma c'è un limite a tutto!!! :(

Io non mi sto divertendo neanche più!!! :(

E non mi venire a raccontare che Andrea (e non certo Unger) ragiona come te!

P.S. Dev'essere vero che siete figli di un'ingegneria minore :prr:

P.P.S. E basta con le lezioni di morale spicciola da forum, ti prego!!! Sarà anche lusinghiero che le riservi sempre esclusivamente a me, ma mi risultano ... volgari! :D
Pensa che sono talmente «figlio di una ingegneria minore» che non sono ancora riuscito a vedere nemmeno una delle mie «figuracce».

Ma la cosa più sorprendente è che tu mi scriva tutta questa cosa qua per aver posto una semplicissima domanda sulla quantificazione del rischio secondo la tua definizione, sparata sulla morale inclusa che qui - dopo tutti i messaggi precedenti - c'entra davvero poco.

Però andate pure avanti, ve ne prego: prima di commentare vorrei capire che uso si fa di questo vettore... perché - come giustamente fa notare Imar - ovunque decidiate di troncarlo per poi integrare tra i due estremi ricadrete per forza in una misura di rischio nota e scalare... e questo lo escludiamo a priori, no?

Quindi vi resta per forza un'applicazione vettoriale: leggo in silenzio finché non vedo qual è.
 

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