Certo che non c'è solo il delta, io ho parlato di greche.
Tuttavia, in caso di covered call, il gamma è ininfluente (perlomeno ai fini del nostro discorso) dato che non esiste nessun prezzo dell'underlying per cui il gamma ti possa spingere il delta del covered call sopra ad 1 (che è il delta del long spot).
Per la stessa ragione, se covered call (o cash secured put), puoi ignorare il rischio vega.... che poi alla fine - detto in soldini - è anche i motivo per cui non ti chiedono margini aggiuntivi (i rischi opzionari sono anche altri, ma questi tre sono i principali).
Invece, se prendi una posizione in call più grande rispetto al long spot, il call non è più covered ed i ragionamenti cambiano, ma è inutile avventurarcisi finche non si risolve questa, che è la cosa più semplice e quasi banale.
Faccio ancora una considerazione su questo, poi mi devo eclissare per un po'.
MAI parlato io di prendere una posizione in call più grande rispetto al long spot.
Dicevo: tu dici che il rischio è funzione del delta.
Facciamo caso semplice, che sia direttamente proporzionale al delta.
Allora con 1 call short e 100 azioni (mettiamo che il moltiplicatore sia appunto 100), la mia misura di rischio è 0,5, mentre con 100 azioni long e basta, secondo te è 1, giusto?
Quindi, se la mia propensione al rischio è 1, io posso scegliere indifferentemente di longare 100 azioni oppure di longare 200 azioni e shortare 2 call (siamo sempre cash secured), giusto?
Però le 100 azioni matengono rischio 1 anche se il sottostante scende.
Le 200 azioni e 2 call short tendono a rischio 2 allo scendere del sottostante.
In quel senso dicevo che, IMHO, non si può non considerare il gamma...