...Il rischio misurato dal delta?
Ma permettimi, non è misurato anche e in maniera cruciale dal gamma?...
E perché allora trascurare il povero speed?
Le greche sono solo momenti che, come diceva GML citando Taleb, non possono certo essere sufficienti a definire il rischio. Anzi, ritengo errato e pericoloso tradando opzioni associare il rischio alle greche, così come ai margini. Ma è solo il mio parere di casalingatuttateorianientepratica
Imho generalmente è meno rischioso (ndr: il covered call), perlomeno se definiamo il rischio come probabilità * perdita e non (anche) come mancato guadagno.
Esatto!!!
(anche senza "generalmente")
Ed è esattamente per questo che ho iniziato questa discussione: per evidenziare che, soprattutto operando con derivati, è assolutamente sbagliato non considerare (anche) il mancato guadagno.
Come già ricordato, diversi anni fa mi sperticai in analoghi ragionamenti per convincere frotte di ragazzini incastrati in trade eterni senza stop loss che la allora trendy "smediata magica" (ovvero la vendita seriale di call) era per loro "rischiosa". Si illudevano di abbassare "gratis" il prezzo di carico del titolo in cui erano incastrati, non riuscendo minimamente a capire il costo (enorme) in termini di "opportunità". Soprattutto per chi è sistematicamente incapace di accettare una sconfitta.
Perché anche questo è mangiare da formica!!!
Alla fine non so quanto siano state utili le mie donchisciottesce discussioni, ma amo pensare che alla lunga, lasciando decantare i ragionamenti, qualcosa di buono possa aver lasciato.
Imho dire:
1) lo short strangle è meno rischioso della singola gamba;
2) una strategia basata sullo short strangle con sottostante lo S&P500 ha dato risultati storici migliori rispetto ad un'analoga strategia basata sullo short put;
sono cose ben diverse (il valore di verità dell'una non determina il valore di verità dell'altra).
Personalmente al momento direi che la prima affermazione è falsa mentre la seconda è vera (i dati di Imar mi parevano attendibili e degni di fiducia, confermati da più fonti).
Esatto! E mi fa piacere tu abbia confermato la (banalissima) falsità della 1
Utilizzare quindi la 2 per dimostrare la 1 è assolutamente errato, sia intendendo per "risultati storici" i semplici rendimenti, sia intendendo qualsivoglia accrocco astrologico-econometrico di misurazione a posteriori del rischio, come del resto io ho sempre inteso e come puntualizza ora Imar in bellissima arrampicata sugli specchi
(altro che interpretazione pretestuosa!!!
)
Per non parlare del numero importante di bias che presuppone la scelta dell'SPX, oltre la tua nota a margine...
Nota a margine:
da un caso generale si può inferire un caso specifico, da un caso specifico non si può inferire un caso generale.
E Imar dice anche di non poter essere più d'accordo!!!
(ed io con lui
)
Speriamo che almeno dopo l'evento eur.chf passi un po' la voglia di misurare il rischio sugli storici
(dell'SPX
)
...Si potrebbe dire che i miei indici di rischio empirici non vogliono dire nulla (che è la seconda subordinata che sottintende PGP), ma non che confondo rischio e rendimento...
Io le accendo entrambe!!!