Ciao, dico come mi comporto io e quindi non necessariamente come ci si dovrebbe comportare.
Sviluppo strategie solo In-Sample per evitare il circolo vizioso del passo indietro qualora l'OOS desse risultati negativi.
L'esperienza maturata mi permette di capire se il tipo di ingressi/uscite utilizzati possano incontrare problemi in realtime (parlo di problemi ripetitivi come per esempio un ingresso limit in orari di bassa volatilità, non del problema una tantum dovuto a fattori casuali) e quindi il mio "test di robustezza" consiste nel dimenticarmi della strategia per qualche mese (la durata dell'oblio va ovviamente tarata in base al numero di trade/mese della strategia).
Alle volte mi dimentico proprio e ritrovo script "antichi" su cui curiosare ma se i compiti sono fatti bene dopo il periodo di cassetto guardo come si sarebbe comportata la strategia e, se soddisfatto e convinto decido se metterla live.
La fase di sviluppo usa iterazioni tra pattern ed altri setup ma viene sempre posta al vaglio cercando di identificare la logicità o meno di quanto trovato. Questo credo sia un processo molto discrezionale e credo dipenda dalla sensibilità di ciascuno a meno che non si utilizzino ovviamente metodi "nudi e crudi".
In base alla risposta dei sistemi ai pattern utilizzati ho l'impressione (illusione nel vocabolario di PGP) di leggere i cambiamenti dei mercati e quindi l'input per un lavoro di analisi e studio aggiuntivo.
Se una strategia zoppica vistosamente valuto il da farsi. Se il problema nasce immediatamente alla partenza live di solito ammetto l'errore e la spengo per sempre, non cerco di "aggiustarla" manovrando i parametri a meno che non "veda" qualcosa di evidente (ma è molto raro).
Credo che il fattore umano in tutto ciò incida parecchio, non sono infatti un fan di software di ricerca automatica di sistemi né dell'uso di reti neurali al pure scopo di sviluppo, il confine poi tra questi approcci e quello che faccio io credo non sia chiaro nemmeno nella mi testa

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Alle volte mi viene il dubbio se un approccio puramente discrezionale (non di istinto ovviamente ma di pianificazione manuale dell'operatività) non possa essere una valida alternativa a parità di lavoro, se è vero che i sistemi girano in automatico (compatibilmente con le mie capacità prossime al solo utilizzo del pallottoliere) è pure vero che il lavoro di ricerca è continuo e assiduo e si potrebbe immaginare di utilizzare la sensibilità acquisita negli anni per decidere direttamente cosa fare, sto facendo dei test (molto costosi per ora

) in questa direzione, vedremo

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Smodato