Parliamo di sorrisi

Si, è una questione di attitudine e di priorità... forse diamo priorità diversa alle cose. Per me stare in una casa ordinata non è prioritario. Quindi un po' trascuro certe attività domestiche. Ma non pretendo che lo faccia l'altra persona al posto mio.
uquel..
ma, ho visto case che voi non immaginate..

una nostra amica d'infanzia.. l'andiamo a trovare, ci riceve in salotto incasinato. nel riprendere l'auto, non parte, chiamo l'assistenza ma era il 23 di Natale e di domenica, mio figlio viene a prendere mia moglie e io
aspetto per vedere se riesco a farmi prendere l'auto..vado in bagno per pissiare e come tanti alzo l'asse del water.. non vi dico.. sotto era tutto rossiccio, mai lavato
la doccia piena di indumenti.. buttati a casaccio dall'alto
.. la cucina.. non aprite quella porta.. piatti sporchi ovunque pile di tegami non lavati.. la cassetta dei gatti in cucina
una pila interminabile di m................... non pulita da settimane.. per fortuna è arrivato il carro attrezzi
 
no, parlo delle faccende domestiche che sono alla portata di entrambi.

Poi ognuno in base alle proprie capacità/attitudini può specializzarsi in qualche attività. Ma a livello di faccende domestiche di base bisogna essere intercambiabili.

E comunque è importante che entrambi contribuiscano economicamente, per non creare sensi di dipendenza o prevaricazione.
È importante anche sottolineare che se lei fino al rientro di lui, ha portato avanti il suo ruolo da sola e lui, fino al rientro a casa, idem, perché lui non collabora in casa e il peso domestico deve gravare ancora solo su di lei? Ad un certo punto la giornata lavorativa finisce per lui ma non per lei che deve continuare da sola fino a quando va a letto? E perché?
Torni a casa e collabori.
È pronta la cena? Bene.
Non lo è? Si prepara.
Non credo che lei venga a farti le pulci su come hai speso fuori il tuo tempo.
 
È importante anche sottolineare che se lei fino al rientro di lui, ha portato avanti il suo ruolo da sola e lui, fino al rientro a casa, idem, perché lui non collabora in casa e il peso domestico deve gravare ancora solo su di lei? Ad un certo punto la giornata lavorativa finisce per lui ma non per lei che deve continuare da sola fino a quando va a letto? E perché?
Torni a casa e collabori.
È pronta la cena? Bene.
Non lo è? Si prepara.
Non credo che lei venga a farti le pulci su come hai speso fuori il tuo tempo.
il caso in oggetto preso in esame però è quello di lui che lavora fuori e lei che sta a casa cioè fa la casalinga... quindi a lei si presume che tocchi, tra gli altri compiti, cucinare
 
È importante anche sottolineare che se lei fino al rientro di lui, ha portato avanti il suo ruolo da sola e lui, fino al rientro a casa, idem, perché lui non collabora in casa e il peso domestico deve gravare ancora solo su di lei? Ad un certo punto la giornata lavorativa finisce per lui ma non per lei che deve continuare da sola fino a quando va a letto? E perché?
Torni a casa e collabori.
È pronta la cena? Bene.
Non lo è? Si prepara.
Non credo che lei venga a farti le pulci su come hai speso fuori il tuo tempo.

Se una fa la casalinga, nelle 8/9 ore giornaliere che dedico al lavoro, riesce a tenere la casa linda, a lavare i panni e a fare da mangiare senza problemi
 

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