Parmalat (PLT) Parmalat (a) III cosa sarà da grande ?

2,364 con 2.700.000 mila pezzi

CHE SCHI.FO domani chiudo tuttoooooooooooooo

E perchè mai?

Non penso sia il momento.

Al più alleggerisci se non reggi la tensione.

Anche io avrei la tentazione di mollare tutto, perchè uno può anche sbagliare titolo ecc. ecc. e perdere soldi.

Ci sta anche il discorso che l'intervento dello Stato, con provvedimenti fiscali, di incentivi ecc. ecc. possa far scendere e salire dei titoli.

Ma qui si tratta di un governo che agisce ad aziendam, e lo dice pure.

La qual cosa è talmente devastante per il sistema, tanto che io stesso non riesco ad immaginare l'estensione possibile in senso negativo di questo modo di fare.

Comunque le mie contromisure sono pronte:

1) Mai più titoli di Stato, non sono un investimento a me adatto;

2) Niente più soldi depositati su banche italiane, danno poco di interesse;

3) Questa è la cosa difficile, direi Mission Impossible :wall::wall::wall:, dovrò convincere mia moglie a chiudere il conto alle Poste.:D:D:D
 
Poichè non di solo pane vive l'uomo sarebbe una soluzione che mi farebbe guadagnare tanti soldi, ma mi lascerebbe un amaro in bocca tale da non farmeli godere.

E non dite che non mi credete, che mi incacchio molto.:wall::wall::wall::D:D



PARMALAT +1,5% Si affaccia l'ipotesi di Opa, Tremonti autorizzato ad attivare norme anti-scalata
null.gif
Websim - 31/03/2011 17:06:00
null.gif
null.gif
null.gif
Parmalat (
PLT.MI) si avvicina alla chiusura di Borsa con un rialzo sale dell'1,5% a 2,37 euro in una giornata borsistica appesantita dal calo delle banche.

Poco fa una nota di Palazzo Chigi ha fatto sapere che il Consiglio dei ministri ha autorizzato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti a predisporre ed attivare norme anti scalata a difesa delle società di interesse nazionale. Il comunitao cita "strumenti di finanziamento e capitalizzazione, analoghi a quelli in essere in altri Paesi europei, strumenti mirati ad assumere partecipazioni in società di interesse nazionale rilevante in termini di strategicità del settore, di livelli occupazionali".

Intanto dalla Francia Lactalis ha detto di aver contattato l'Antitrust europeo per aggiornarlo sugli sviluppi della sua entrata nel capitale di Parmalat.

Secondo quanto riportato questa mattina da Il Messaggero, tre banche italiane (Intesa SanPaolo, Unicredit e Mediobanca) avrebbero raggiunto un accordo di massima per sostenere un'azione sistemica di supporto al governo.

A difesa degli interessi nazionali, insieme agli istituti bancari, scenderebbe in campo anche Fintecna, la finanziaria del Tesoro per i settori industriali e i servizi nata dopo lo scioglimento dell'Iri, che avrebbe oltre 2 miliardi di euro di liquidità da investire per "perseguire finalità di interesse pubblico".

La presenza di Fintecna nella cordata pronta a intervenire su Parmalat non avrebbe ostacoli legislativi. Nel suo portafoglio figurano già il 49% di Alitalia Servizi e il 99,3% di Fincantieri. Ci sarebbero ostacoli di tipo giuridico, invece, all'ingresso di della Cassa Depositi e Prestiti, l'altro attore pubblico che potrebbe essere coinvolto nel progetto.

Sempre secondo il Messaggero, la cordata italiana prenderebbe forma in una newco che lancerebbe un'Opa preventiva parziale sul 60% del capitale di Parmalat da 3 miliardi di euro, valorizzando il gruppo circa 5 miliardi ovvero 2,95 euro per azione. Dei 3 miliardi necessari, 1,5 miliardi dovrebbero essere di equity e 1,5 miliardi di finanziamenti.
 
Ultima modifica:
E perchè mai?

Non penso sia il momento.

Al più alleggerisci se non reggi la tensione.

Anche io avrei la tentazione di mollare tutto, perchè uno può anche sbagliare titolo ecc. ecc. e perdere soldi.

Ci sta anche il discorso che l'intervento dello Stato, con provvedimenti fiscali, di incentivi ecc. ecc. possa far scendere e salire dei titoli.

Ma qui si tratta di un governo che agisce ad aziendam, e lo dice pure.

La qual cosa è talmente devastante per il sistema, tanto che io stesso non riesco ad immaginare l'estensione possibile in senso negativo di questo modo di fare.

Comunque le mie contromisure sono pronte:

1) Mai più titoli di Stato, non sono un investimento a me adatto;

2) Niente più soldi depositati su banche italiane, danno poco di interesse;

3) Questa è la cosa difficile, direi Mission Impossible :wall::wall::wall:, dovrò convincere mia moglie a chiudere il conto alle Poste.:D:D:D


ma è il punto più semplice... basta farle vedere un volantino e poi le effettive commissioni e farle vedere che la prendono in giro e le fregano i danè :D
 
Ultima modifica:
Poichè non di solo pane vive l'uomo sarebbe una soluzione che mi farebbe guadagnare tanti soldi, ma mi lascerebbe un amaro in bocca tale da non farmeli godere.

E non dite che non mi credete, che mi incacchio molto.:wall::wall::wall::D:D



PARMALAT +1,5% Si affaccia l'ipotesi di Opa, Tremonti autorizzato ad attivare norme anti-scalata
null.gif
Websim - 31/03/2011 17:06:00
null.gif
null.gif
null.gif
Parmalat (
PLT.MI) si avvicina alla chiusura di Borsa con un rialzo sale dell'1,5% a 2,37 euro in una giornata borsistica appesantita dal calo delle banche.

Poco fa una nota di Palazzo Chigi ha fatto sapere che il Consiglio dei ministri ha autorizzato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti a predisporre ed attivare norme anti scalata a difesa delle società di interesse nazionale. Il comunitao cita "strumenti di finanziamento e capitalizzazione, analoghi a quelli in essere in altri Paesi europei, strumenti mirati ad assumere partecipazioni in società di interesse nazionale rilevante in termini di strategicità del settore, di livelli occupazionali".

Intanto dalla Francia Lactalis ha detto di aver contattato l'Antitrust europeo per aggiornarlo sugli sviluppi della sua entrata nel capitale di Parmalat.

Secondo quanto riportato questa mattina da Il Messaggero, tre banche italiane (Intesa SanPaolo, Unicredit e Mediobanca) avrebbero raggiunto un accordo di massima per sostenere un'azione sistemica di supporto al governo.

A difesa degli interessi nazionali, insieme agli istituti bancari, scenderebbe in campo anche Fintecna, la finanziaria del Tesoro per i settori industriali e i servizi nata dopo lo scioglimento dell'Iri, che avrebbe oltre 2 miliardi di euro di liquidità da investire per "perseguire finalità di interesse pubblico".

La presenza di Fintecna nella cordata pronta a intervenire su Parmalat non avrebbe ostacoli legislativi. Nel suo portafoglio figurano già il 49% di Alitalia Servizi e il 99,3% di Fincantieri. Ci sarebbero ostacoli di tipo giuridico, invece, all'ingresso di della Cassa Depositi e Prestiti, l'altro attore pubblico che potrebbe essere coinvolto nel progetto.

Sempre secondo il Messaggero, la cordata italiana prenderebbe forma in una newco che lancerebbe un'Opa preventiva parziale sul 60% del capitale di Parmalat da 3 miliardi di euro, valorizzando il gruppo circa 5 miliardi ovvero 2,95 euro per azione. Dei 3 miliardi necessari, 1,5 miliardi dovrebbero essere di equity e 1,5 miliardi di finanziamenti.


ma non è più facile ritardare l'assemblea, bloccare i diritti di voto dei francesi e tenere le quote come sono.. con il cda pro intesa che sistema granarolo..

ps. non mi insultate..sto cercando di immaginare il worst case
 
ma non è più facile ritardare l'assemblea, bloccare i diritti di voto dei francesi e tenere le quote come sono.. con il cda pro intesa che sistema granarolo..

ps. non mi insultate..sto cercando di immaginare il worst case

Ma come fanno, a legislazione vigente, e tenendo conto del precedente in Edison, a bloccare il voto dei francesi ?

Quanto al ritardare l'assemblea ne ho già ampiamente discusso.

L'assemblea delle SpA, ma anche delle Srl, DEVE essere convocata entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio.

Può essere rimandata, e fino a 180 giorni, MA SOLO SE IL MAGGIOR TEMPO E' NECESSARIO PER PREDISPORRE IL PROGETTO DI BILANCIO.

Ma qui, almeno allo stato attuale e salvo sorprese che verificheremo domani, il progetto di bilancio è, come sappiamo, pronto da tempo.

E' vero, potrebbero fare un decreto legge, ma non penso che Napolitano lo firmerebbe.

E poi non dimenticare che i Francesi ci tengono al guinzaglio, essendo tra i più grandi detentori di debito pubblico italiano.

La verità per quanto devastante possa sembrare è semplice.

I politici, Tremonti in testa, si sono esposti e hanno parlato troppo a destra e a manca.

Ora non possono fare marcia indietro e dire abbiamo scherzato.

Io piuttosto, se fossi in Voi mi interrogherei sulle possibilità effettive che ci sono per bloccare i Francesi senza creare danni economici e reputazionali all'Italia, che già siamo messi male.

Quindi mi chiederei come funziona questa Opa preventiva al 60%, che allo stato appare l'unica strada percorribile per rendere pan per focaccia ai francesi.
 
Ultima modifica:
La verità per quanto devastante possa sembrare è semplice.

I politici, Tremonti in testa, si sono esposti e hanno parlato troppo a destra e a manca.

Ora non possono fare marcia indietro e dire abbiamo scherzato.

Io piuttosto, se fossi in Voi mi interrogherei sulle possibilità effettive che ci sono per bloccare i Francesi senza creare danni economici e reputazionali all'Italia, che già siamo messi male.

Quindi mi chiederei come funziona questa Opa preventiva al 60%, che allo stato appare l'unica strada percorribile per rendere pan per focaccia ai francesi.

boh.. io l'opa so che funziona mettendoci i soldi o tutt'al più del asset tipo granarolo, questo semplicisticamente..
però non so come possano bloccare un rilancio di lactalis e sinceramente non mi è ancora chiarissimo perchè lactalis non abbia scelto e non possa superare il 30% e lanciare lei l'opa (questo punto mi è sfuggito.. dato che è rimasto sempre sottointeso, dicendo che i poteri forti non volevano..)

inoltre, mi viene in mente che lo stato ha il potere legislativo (e qui la mia fantasia non arriva a pensare qualche legge antifrancesi) ma anche il potere giudiziario: e se l'indagine della magistratura fosse fatta per trovare delle magagne presenti o passate di lactalis e minacciarla/escluderla dalla corsa.. che si tradurrebbe in una passeggiata per intesa&co
 
E perchè mai?

Non penso sia il momento.

Al più alleggerisci se non reggi la tensione.

Anche io avrei la tentazione di mollare tutto, perchè uno può anche sbagliare titolo ecc. ecc. e perdere soldi.

Ci sta anche il discorso che l'intervento dello Stato, con provvedimenti fiscali, di incentivi ecc. ecc. possa far scendere e salire dei titoli.

Ma qui si tratta di un governo che agisce ad aziendam, e lo dice pure.

La qual cosa è talmente devastante per il sistema, tanto che io stesso non riesco ad immaginare l'estensione possibile in senso negativo di questo modo di fare.

Comunque le mie contromisure sono pronte:

1) Mai più titoli di Stato, non sono un investimento a me adatto;

2) Niente più soldi depositati su banche italiane, danno poco di interesse;

3) Questa è la cosa difficile, direi Mission Impossible :wall::wall::wall:, dovrò convincere mia moglie a chiudere il conto alle Poste.:D:D:D

Ero in un momento di rabbia, adesso che siamo alla resa dei conti non mi tiro indietro, non voglio neanche alleggerirmi, tu sai la mia posizione, con tutti i rischi che si possono correre, per andare in pareggio il titolo dovrebbe tornare a 1,78, non credo proprio, anche se dovessero vincerla gli Italianotti
 
Ultima modifica:
Penso che tu abbia troppa fantasia.

Attieniti ai fatti.

Lactalis ha detto sempre che l'Opa non la vuole fare.

Il potere giudiziario in questa vicenda per ora non c'entra nulla.

Intesa non e' il maggiore azionista di Parmalat, dopo Lactalis c'e' Blackrock.
 
Ero in un momento di rabbia, adesso che siamo alla resa dei conti non mi tiro indietro, non voglio neanche alleggerirmi, tu sai la mia posizione, con tutti i rischi che si possono correre, per andare in pareggio il titolo dovrebbe tornare a 1,78, non credo proprio, anche se dovessero vincerla gli Italianotti

A me quello che fa rabbia e' che tutto questo can can e' un modo contorto tipicamente italiano per salvaguardare gli interessi degli allevatori.

Ma che gli diano un sussidio, dopo avergli abbuonato le multe, e facciamo prima.

Che poi il settore e l'agricoltura italiana in generale sia stato devastato da ultratrentennali miopi e fallimentari politiche agricole italiane in ambito CEE, pure questo e' vero e, per onesta', va detto.
 
Ultima modifica:
Penso che tu abbia troppa fantasia.

Attieniti ai fatti.
ok ci provo
Lactalis ha detto sempre che l'Opa non la vuole fare.

Lactalis ha detto che non vuole fare opa, ma non ha mai pubblicato un bilancio: dato che gestire una società in maniera trasparente potrebbe essere una novità.. potrebbe optare per accettare di ricevere solo parte delle attività che gli interessano e uscire poi da parmalat
Il potere giudiziario in questa vicenda per ora non c'entra nulla.
ok per ora lo mettiamo da parte
Intesa non e' il maggiore azionista di Parmalat, dopo Lactalis c'e' Blackrock.
si.
la cassa dei depositi non è neanche azionista, quindi a meno che domani fanno una scalata (mi sembra che domani sia l'ultimo giorno per raccogliere voti..a meno che non fosse già oggi :mumble:)
quindi lactalis nomina il cda che avrà il controllo.


questo come vedo io la situazione ad oggi.. mi manca però l'intervento italiano!!! :eek::eek:




ah un'altra soluzione di fantasia: domani il governo comunica che ha acquistato il 28,97% di Parmalat al prezzo di 3 euro fuori dal mercato :eek::eek:
 
Ultima modifica:

Users who are viewing this thread

Back
Alto