Il problema comunicativo è dato dal fatto che l'investitore inesperto (parlo di me) tende ad accentuare i segnali positivi dati su un titolo ( in passato) piuttosto che gli allarmi suggeriti.. penso sia psicologia dell'investitore..
cmq io cercherò di imparare dai miei errori (anche psicologici
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) o almeno spero. hihi
Vedi caro Dario, quello che conta è sempre l'analisi fondamentale, il vero faro che ti deve guidare.
Se tu tracci una linea immaginaria che rappresenta il fair value, o quello che viene ritenuto il fair value di un titolo, vedrai che questo è una calamita, nel senso che il prezzo di mercato tenderà ad oscillare erraticamente intorno a questo, convergendo verso di esso quanto più il mercato è efficiente, cioè quanto più il titolo è liquido, le informazioni disponibili ecc. ecc..
Ora sapendo questo chiunque che abbia un pò di sale in zucca eviterebbe di investire sulle BANCHE ITALIANE, perchè in questo momento la probabilità di rimetterci andando long, ma anche andando short, è elevatissima.
Poichè quotano nella terra di nessuno, cioè a valori, a questo punto possiamo dirlo, ampiamente superiori al fair value, sono preda della speculazione.
Se il parco buoi si mette long, fanno -10%;
Se il parco buoi si mette short fanno +10%.
Insomma sono titoli che le banche stesse utilizzano per sanare i propri bilanci.
Certo ci puoi anche guadagnare bene.
Ma in un attimo anche perdere tutto quello che hai guadagnato in precedenza.
Io li compro, come altri, solo quando il mercato le schianta bene al suolo.
Avevo fatto un'eccezione per UBI, come tu ben sai, ma solo perchè ritenevo che fosse parzialmente diversa dalle altre banche e in termini di solidità e in termini di serietà.
Ma come hai visto non ci ho messo molto a dovermi ricredere.