Parmalat (PLT) Parmalat (a) III cosa sarà da grande ?

Buongiorno.

Cosa dire?

Che altro che Parmalat, siamo veramente messi male grazie alla politica estera del lettone di Putin.

Senza voler dare un giudizio sui fatti in Libia e su Gheddafi, qualcuno di Voi pensa che domani qualche altro Capo di Stato straniero se la sentirà di firmare un Trattato Commerciale detto di amicizia con l'Italia.

Che amici siamo se senza, per quanto mi risulta, nemmeno denunciare formalmente il Trattato pugnaliamo alle spalle?

Che autogoal.
 
Ultima modifica:
Buongiorno.

Cosa dire?

Che altro che Parmalat, siamo veramente messi male grazie alla politica estera del lettone di Putin.

Senza voler dare un giudizio sui fatti in Libia e su Gheddafi, qualcuno di Voi pensa che domani se la sentirà di firmare un Trattato Commerciale detto di amicizia con l'Italia.

Che amici siamo se senza, per quanto mi risulta, nemmeno denunciare formalmente il Trattato pugnaliamo alle spalle?

Che autogoal.


concordo siamo davvero pessimi..

comunque il vero rischio è qui:

The National Security and Foreign Policy Commission of Iranian Parliament (Majlis) issued a statement in support of the Bahraini people and called on Saudi Arabia and the United Arab Emirates to leave Bahrain's soil immediately, the Satellite Press TV reported on Saturday.

"The oppressed people of Bahrain are a part of the Islamic world and the Islamic Republic of Iran feels obligated to support them," the statement was cited as saying on Saturday. The United States is definitely responsible for the murder of Bahrainis by ordering its "regional mercenaries" to invade the country and repress peaceful protesters, the statement added.


se questi attaccano sono c.azzi amari!! :wall::wall:
 
Il vero rischio e' l'Arabia Saudita.

Se va in fibrillazione l'Arabia Saudita.

Dell'Iran non mi preoccupo.

Sono dei codardi, al piu lavorano sottobanco.

se volevano fare qualcosa l'avrebbero fatto ai tempi dell'Iraq, quando praticamente gli americani gli entrarono in casa.
 
Comunque nel 1994, il grande Montanelli che lo conosceva bene per essere stato il Direttore de Il Giornale, di cui Silvio era editore.

Nel 1994 Indro disse che gli Italiani l'avrebbero dovuto provare Silvio, di cui aveva evidentemente un giudizio negativo come potenziale leader, per immunizzarsi da questa malattia, così come si prende un vaccino.

Insomma disse che BerluscONU leader sarebbe stato il modo migliore perché gli italiani capissero che era meglio non averli leader di questo genere.

All'epoca pensavo esagerasse, anche perché di la' c'era Occhetto e la macchina da guerra dei comunisti, ora penso che avesse ampiamente sottovalutato gli effetti collaterali nefasti del vaccino.
 
Ultima modifica:
Il vero rischio e' l'Arabia Saudita.

Se va in fibrillazione l'Arabia Saudita.

Dell'Iran non mi preoccupo.

Sono dei codardi, al piu lavorano sottobanco.

se volevano fare qualcosa l'avrebbero fatto ai tempi dell'Iraq, quando praticamente gli americani gli entrarono in casa.

si è esattamente quello il rischio che l'iran attacchi l'arabia/ ribellioni che non si riescono a fermare in arabia con la distribuzione di petrodollari
Comunque nel 1994, il grande Montanelli che lo conosceva bene per essere stato il Direttore de Il Giornale, di cui Silvio era editore.

Nel 1994 Indro disse che gli Italiani l'avrebbero dovuto provare Silvio, di cui aveva evidentemente un giudizio negativo come potenziale leader, per immunizzarsi da questa malattia, così come si prende un vaccino.

Insomma disse che BerluscONU leader sarebbe stato il modo migliore perché gli italiani capissero che era meglio non averli leader di questo genere.

All'epoca pensavo esagerasse, anche perché di la' c'era Occhetto e la macchina da guerra dei comunisti, ora penso che avesse ampiamente sottovalutato gli effetti collaterali nefasti del vaccino.

si la conoscevo questa affermazione di Montanelli, il problema che noi Berlusconi l'abbiamo assaggiato troppe volte e gli effetti collaterli si fanno e si faranno sentire con tutta la loro forza.

Per quanto riguarda il trattato è stato sbagliato fin da subito l'interlocutore: non si può dire che adesso MrB. sia inaffidabile e voltagabbana, visto che geddafi è anche peggio ed ha minacciato la persona stessa di Berlusconi! (per non averlo appoggiato nel non supportare i ribelli?!)

cmq stiamo all'erta perchè le posizioni azionarie sono le prime che risentono di effetti geopolitici così importanti..
devo ancora capire se in caso di una eventuale crisi sistemica, sia meglio tenere liquido, obbligazioni o oro.. forse un mix.. ma non ho esperienza di come reagiscano le obbligazioni di stato, estere..(quelle americane sto osservando che si riprendono violentemente in caso di crisi, a causa della fuga da asset più rischiosi per rifugiarsi sui treasuries.. però per obbligazioni di stati minori (quali turchia, italia, brasile, messico, norvegia...) non ho abbastanza esperienza)
 
Ultima modifica:
Non esagerare con i pensieri di rivoluzionare il portafoglio.

L'affaire Libia conta nello schacchiere geo-politico economico come il due di picche, quindi di per sè non è tale da determinare alcun sconvolgimento tale da dover ridisegnare a 360° un portafoglio finanziario.

Questo ovviamente dando per scontato, come io do per scontato, che la cosa finisca lì e non si estenda ad altri paesi, come appunto l'Arabia Saudita.

Perchè lo do per scontato?

Perchè abbiamo visto tutti come è andata a finire in Egitto e Tunisia, paesi a forte influenza francese e americana, dove la situazione si è normalizzata rapidamente, come se niente fosse stato.

In Libia, invece, la situazione è precipitata e chiediamoci perchè.

E non crediamo alla fiaba che Gheddafi è peggio di Mubarak ecc. cosa che per carità è anche vera, ma non è certo la causa del precipitare degli eventi.

In Libia la cosa è precipitata perchè nessuno, eccetto l'Italia, aveva interesse ad evitare che precipitasse, anzi.

Quindi distinguiamo gli effetti economici del caso Libia:

a) praticamente nulli a livello mondiale;

b) pesanti per l'Italia.

Quindi al più io liquiderei, ma già l'ho fatto da tempo, le azioni e i titoli di Stato italiani.

Eccetto Parmalat, va da sè.


Siamo come quei cani che per voler servire due padroni finiscono per essere presi a calci un culo da tutti e due.
 
Non esagerare con i pensieri di rivoluzionare il portafoglio.

L'affaire Libia conta nello schacchiere geo-politico economico come il due di picche, quindi di per sè non è tale da determinare alcun sconvolgimento tale da dover ridisegnare a 360° un portafoglio finanziario.

Questo ovviamente dando per scontato, come io do per scontato, che la cosa finisca lì e non si estenda ad altri paesi, come appunto l'Arabia Saudita.

Perchè lo do per scontato?

Perchè abbiamo visto tutti come è andata a finire in Egitto e Tunisia, paesi a forte influenza francese e americana, dove la situazione si è normalizzata rapidamente, come se niente fosse stato.

In Libia, invece, la situazione è precipitata e chiediamoci perchè.

E non crediamo alla fiaba che Gheddafi è peggio di Mubarak ecc. cosa che per carità è anche vera, ma non è certo la causa del precipitare degli eventi.

In Libia la cosa è precipitata perchè nessuno, eccetto l'Italia, aveva interesse ad evitare che precipitasse, anzi.

Quindi distinguiamo gli effetti economici del caso Libia:

a) praticamente nulli a livello mondiale;

b) pesanti per l'Italia.

Quindi al più io liquiderei, ma già l'ho fatto da tempo, le azioni e i titoli di Stato italiani.

Eccetto Parmalat, va da sè.


Siamo come quei cani che per voler servire due padroni finiscono per essere presi a calci un culo da tutti e due.

ti ringrazio per il consiglio lucido, però il mio voleva essere un prevedere come muovermi nel caso peggiore.

ritornando sui treasuries come rifugio, non sono neanche convinto al 100% in quanto la difficoltà del giappone potrebbe portare il governo ad alleggerire la sua posizione nel debito americano che se non sbaglio è intorno al 25% di tutti i treasuries esistenti.


Ps. faccio notare come altro petrolio stia uscendo dal golfo del messico!!
cavoli mi stanno facendo preoccupare :rolleyes::rolleyes:
 
ti ringrazio per il consiglio lucido, però il mio voleva essere un prevedere come muovermi nel caso peggiore.

ritornando sui treasuries come rifugio, non sono neanche convinto al 100% in quanto la difficoltà del giappone potrebbe portare il governo ad alleggerire la sua posizione nel debito americano che se non sbaglio è intorno al 25% di tutti i treasuries esistenti.


Ps. faccio notare come altro petrolio stia uscendo dal golfo del messico!!
cavoli mi stanno facendo preoccupare :rolleyes::rolleyes:

Non capisco dove tu ti voglia rifugiare.

Non pensare a soluzioni complesse, ed accollarti rischi inutili, come possono essere quelli valutari se non sei in grado di gestirli in maniera economica.

In questo momento il rifugio vero è quello di essere liquidi quanto più e possibile, stare alla finestra, osservare gli eventi, cercare di valutare le evoluzioni possibili ed essere pronti a cogliere le opportunità se e dove si manifesteranno.

Può sembrare cinismo, ma non lo è.

E' l'applicazione del principio sopra enunciato dell'operare con serenità e tranquillità.

Quindi la parola preoccupazione VA BANDITA dal lessico del buon investitore.:D:D

Non fosse altro perchè è proprio quando mi sono preoccupato che ho fatto le peggiori cazzate ( marzo-aprile dell'anno scorso) inanellando un errore dopo l'altro.

Ma ho l'attenuante che, come te, sono (ero) un novellino che fino ad allora aveva solo guadagnato in maniera iperbolica.
 
La serenità consiste nell'essere preparati a tutti gli eventi.

Tipo domani Parmalat fa +10%? Benissimo.

Fa -10%? Bene.

Fa prima +10% e poi -10% ? Meglio ancora.

Se poi la tua preoccupazione è riferita a quello che succede nel mondo, allora tranquillizzati.

Il mondo è così da quando esiste e se la cosa ti può consolare più vai indietro nel tempo peggio era.
 
Ultima modifica:
Non capisco dove tu ti voglia rifugiare.

Non pensare a soluzioni complesse, ed accollarti rischi inutili, come possono essere quelli valutari se non sei in grado di gestirli in maniera economica.

In questo momento il rifugio vero è quello di essere liquidi quanto più e possibile, stare alla finestra, osservare gli eventi, cercare di valutare le evoluzioni possibili ed essere pronti a cogliere le opportunità se e dove si manifesteranno.

Può sembrare cinismo, ma non lo è.

E' l'applicazione del principio sopra enunciato dell'operare con serenità e tranquillità.

Quindi la parola preoccupazione VA BANDITA dal lessico del buon investitore.:D:D

Non fosse altro perchè è proprio quando mi sono preoccupato che ho fatto le peggiori cazzate ( marzo-aprile dell'anno scorso) inanellando un errore dopo l'altro.

Ma ho l'attenuante che, come te, sono (ero) un novellino che fino ad allora aveva solo guadagnato in maniera iperbolica.

ok cerco di imparare dagli errori altrui :D
cmq se dovesse scoppiare la terza guerra mondiale (ammesso che ce ne accorgiamo, visto che le dichiarazioni di guerra ormai non si fanno quasi più) li permettemi 1po' di preoccuparmi hihi

ps. non voglio certo rifugiarmi nei treasuries, le mie erano domande per

-cercare di capire le reazioni dei mercati sui diversi assets
-diversificare il portafoglio per difendersi da un euro eventualmente in caduta (per ora sui massimi relativi)
-evitare il più possibile interventi da parte dello stato sul mio patrimonio con la scusa di guerre/debito pubblico ecc e che il debito privato italiano è tra i più bassi (il fatto che tremonti abbia ottenuto da parte dell'europa il riconoscimento di tenere conto del debito/credito pubblico e privato è positivo solo se non si dovrà ricorrere al secondo per riparare il primo!)
-assicurarmi una fonte di ricchezza tangibile nel caso proprio più drammatico dove la carta o il numero virtuale sul cc non fosse più accessibile..(il primo assaggio l'hai avuto con fineco che non ti faceva prelevare eheh)
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto