Il mio riferimento chiaramente è alla annunciata legge che dovrebbe bloccare le scalate su imprese strategiche italiane dei Francesi in Italia.
Anche in questo caso historia magistra vitae, nel senso che ci si oppone solo quando i soldi stranieri non vanno a riempire le proprie (loro) tasche.
A parte che è dal 2006, cioè da quando ENEL fu stoppata in Francia su SUEZ, che l'argomento è all'ordine del giorno nell'agenda politica italiana.
A parte questo sono oltremodo curioso di vedere la posizione che prenderanno i maggiori quotidiani italiani.
Quella del Corriere della Sera già la conosciamo grazie al Dott. Di Vico.
Ma sono curioso di conoscere l'opinione della Repubblica, e gli argomenti che tirerà in ballo per dimostrare quanto siano strategici, per il futuro dei nostri figli, il latte Parmalat e i succhi di frutti Santal e del perchè è fondamentale che restino italiani (fermo restando che devo ammettere, in tutta onestà, che per il futuro dei miei figli è meglio un'OPA, indipendentemente dalla nazionalità, a € 3,5)
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Per poi riflettere, e invitarvi a riflettere, sul fatto se sia più strategica una busta di latte o le telecomunicazioni.
E se qualcuno si è stracciato le vesta, come stanno facendo ora, quando sono state vendute Omnitel, Wind, quando Telecom dopo il saccheggio è stata praticamente imbalsamata con l'eredità di 40 miliardi di debiti, dopo essere stata spogliata perfino della proprietà delle Centrali Telefoniche, da Telco-Telefonica ecc. ecc.
1997 - La ristrutturazione del Gruppo, imposta dai vincoli finanziari, comporta la cessione delle attività nei personal computer e nei mobili per ufficio. Il baricentro aziendale si sposta verso le telecomunicazioni. In settembre Olivetti si accorda con Mannesmann, che acquisisce il 25% di una holding che detiene le partecipazioni in Omnitel e Infostrada. La quota di Mannesmann aumenterà di un ulteriore 24,9% entro marzo 2000
L' Olivetti è in un passaggio delicato: Omnitel "è un successo straordinario e raggiungerà il pareggio nel '98" assicura Colaninno, ma non genera ancora utili e ha bisogno di forti investimenti. A questo proposito l' amministratore delegato è stato esplicito: "Non cederemo più nemmeno un' azione, assicuro che Olivetti manterrà il controllo di Omnitel". E proprio sulle telecomunicazioni, che "sono importanti come il petrolio negli anni Cinquanta", l' Olivetti protesta per alcune minacce che si addensano all' orizzonte.
1999 - Cambia definitivamente il profilo di Olivetti in termini di attività, di organizzazione e struttura societaria. Tramite la controllata Tecnost, in febbraio Olivetti lancia un'Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio (OPAS) del valore di 61.000 miliardi per acquisire il controllo di Telecom Italia. L'OPAS si conclude positivamente con l'acquisizione del 52,12% del capitale ordinario di Telecom.
L'operazione è finanziata con la cessione a Mannesmann delle partecipazioni in Omnitel e Infostrada e con il ricorso a prestiti e aumenti di capitale.