Parmalat: assemblea rinviata al 99,9%, si punta a convincere Ferrero
Milano, 30 mar. (Adnkronos) - Il rinvio dell'assemblea Parmalat sara' deciso dal cda di dopodomani "al 99,9%, anche se ci sono rischi di contenzioso". Poi dopo "ci sara' da cucire", con due mesi di tempo per convincere Ferrero a scendere in campo, anche se non si sa se l'operazione "andra' a buon fine", perche' Lactalis "ha il 29%, che non e' poco". Inoltre, non si punta allo spezzatino, "perche' lo scopo e' salvare Parmalat. A quel punto, si crea meno danno se la prende Lactalis". In piu', "l'unica cosa che puo' attirare Ferrero e' la parte estera di Parmalat". Lo apprende l'Adnkronos da una fonte qualificata. Si continua a lavorare, spiega la fonte, ma l'intento principale rimane quello di convincere il gruppo dolciario piemontese ad affiancare Intesa SanPaolo, come partner industriale. Una cordata con piu' soggetti (Equinox potrebbe essere coinvolto nella partita) sarebbe considerata come l'extrema ratio, ma "si punta a far si' che entri dentro Ferrero". L'idea e' avere due pilastri principali, "Ferrero partner industriale e Intesa SanPaolo partner finanziario". Il fatto e', spiega la fonte, che il gruppo di Alba conserva la sua tradizionale prudenza, come avvenne l'anno scorso, quando dopo "mesi e mesi" di lavoro sul dossier "all'ultimo momento" si ritiro' dal lanciare un'offerta su Cadbury. "Ci sono concrete speranze", continua la fonte, che alla fine Ferrero "si decida", ma "non lo sappiamo. Certo, ci sono tali e tante pressioni che forse alla fine si decidera'". Come nel caso di Cadbury, Michele Ferrero sarebbe piu' prudente, mentre i figli sarebbero piu' possibilisti. Difficile, secondo la fonte, che Ferrero e Lactalis possano coabitare in Parmalat: "I francesi sono della stessa pasta di Ferrero: la coabitazione tra i due sarebbe molto molto difficile. Sono entrambi abituati ad essere padroni in casa propria". E' anche improbabile anche si arrivi ad un'opa su Parmalat, perche' "costa una barca di soldi".
(30 marzo 2011 ore 20.48)