FINMATICA: IN BORSA -20% IN TRE GIORNI,SPETTRO PARMALAT/ANSA
STESSO REVISORE, E' LIQUIDA MA EMETTE BOND; LE RISPOSTE A CONSOB (di Sabina Rosset) (ANSA) - MILANO, 9 GEN - Sale al 20% la perdita messa a segno in Borsa da Finmatica in soli tre giorni, dopo l'emissione di un bond convertibile da 55 milioni di euro digerita a fatica dal mercato, viste le analogie con la situazione di Parmalat alla vigilia del crac. Stessa societa' di revisione, la Grant Thornton, e uguale la passione per le obbligazioni, a dispetto dell'ingente liquidita' a bilancio. Una circostanza che non e' sfuggita agli osservatori, con anche la rubrica 'Breakingviews' di Hugo Dixon a interrogarsi al riguardo in giornata, dalle pagine del Wsj. E ancor meno inosservata per la Consob, che ha chiesto alla societa' di informatica che fa capo a Pierluigi Crudele di alzare il velo sulle poste attive spiegando le ragioni dei nuovi bond. La risposta di Finmatica ha ricalcato la falsa riga di quanto gia' detto all'annuncio del bond. Oltre a ''neutralizzare tutti i rischi di possibile tensione della liquidita''', l'intenzione della societa' e' di avere sufficiente cassa per poter ''cogliere tempestivamente le opportunita' di acquisizione'' previste dal piano industriale, dopo le occasioni di shopping gia' sfuggite con Baan International e Brain International. Le trattative in corso, ha spiegato quindi l'azienda, riguardano in particolare ben sette societa' distribuite tra Usa, Regno Unito, Benelux, Germania e Italia, che complessivamente generano ricavi attorno ai 147 milioni di euro. Il bond convertibile, infine, dovrebbe fare da volano all'ingresso di nuovi soci nel capitale dell'azienda e alla possibile discesa di Crudele sotto il 51% (oggi socio al 55,5%, secondo i piu' recenti aggiornamenti Consob). Secondo quanto si e' appreso da fonti finanziarie, in questo modo circa il 9% della societa' dovrebbe passare ad un fondo indipendente che lavora spesso con Nomura, la banca giapponese che ha curato l'emissione. Quanto alle somiglianze con Tanzi & Co., ''non vengono utilizzati veicoli internazionali - ha precisato Finmatica -. La societa' del resto non ha alcuna partecipazione ne' possiede fiduciariamente alcuna societa' nei cosiddetti paradisi fiscali''. Le diverse precisazioni dell'azienda, pero', non hanno impedito ai titoli Finmatica un tonfo in Borsa dell'8,14% a 7,582 euro, dopo una sospensione al ribasso scattata sin dalle prime battute e prolungatasi per la gran parte della seduta. A fine giornata le azioni passate di mano, 1,6 milioni di titoli, sono risultate pari al 3,3% del capitale sociale. Circa la situazione patrimoniale dell'azienda, indebitata con banche banche e obbligazionisti per 238,35 milioni (a fine settembre) a fronte di una liquidita' complessiva di 161,3 milioni, le precisazioni fornite hanno solo ricalcato quanto gia' evidenziato alla vigilia dalla stampa. Tra le attivita' finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni (72,21 milioni al 30 settembre scorso) 39,358 milioni erano stati investiti in bond Finmatica Real Estate rimborsati a dicembre. In questo modo, 34 milioni dovrebbero essere rientrati in cassa gia' a fine anno. Ben 12,877 milioni, una cifra pari all'8% della liquidita' e delle attivita' non immediatamente disponibili, sono poi investiti in quote della Popolare di Lodi, di Intermobiliare e della societa' di private equity promossa da Emilio Gnutti, Earchimede, oltre che dell'investment company Alerion (l'ex Fincasa 44). Conteggiata in 2 milioni, tra l'altro, la partecipazione in Finmatica Real Estate, assieme ad altri 6,133 milioni di Steeltrading.com, quota destinata alla rivendita. Poco piu' viene aggiunto sulla liquidita' (89,1 milioni), distribuita per 16,3 milioni in depositi bancari e per 72,756 milioni in un prodotto finanziario Generali (un contratto di investimento a gestione separata del fondo Gesav euro ''riscattabile e pro
