Mister Pink
Moderatore Piazza Affari
Articolo dal sito del corriere della sera
Polemiche a Strasburgo al termine dell'intervento del premier
Berlusconi ai suoi critici: turisti della democrazia
Il leader italiano ha detto al deputato tedesco Martin Schulz: «La proporrò per il ruolo di Kapò in un film sui lager nazisti»
STRASBURGO - «Siete turisti della democrazia». «Lei può fare la parte del kapò in un film sui nazisti». L'attacco sferrato da Berlusconi contro i deputati che in mattinata hanno criticato il conflitto di interessi in Italia e gli attacchi ai magistrati ha suscitato non solo le reazioni dell'«eurosinistra» ma anche di alcuni leader della maggioranza
di governo italiana presenti a Strasburgo, come Fini e Follini.
Il duro scontro, in particolare, è avvenuto tra il premier italiano e alcuni eurodeputati che lo avevano criticato. Il presidente di turno della Ue ha preso la parola per replicare al termine di un infuocato dibattito dopo la presentazione del semestre italiano.
«Consiglio a molti dei miei critici qui in quest' Aula - ha detto Berlusconi - di venire in Italia e di guardare la televisione per capire come ci sia pluralismo», definendo alcuni parlamentari della sinistra «turisti della democrazia». Durante la replica di Berlusconi, si è creato anche un durissimo diverbio con uno dei suoi critici più duri della mattinata, il deputato tedesco Martin Schulz, della Spd «So - ha detto Berlusconi - che in Italia stanno girando un film sui lager nazisti. La proporrò per il ruolo di Kapò».
LA REPLICA DI SCHULZ: «Il rispetto delle vittime del fascismo e del nazismo mi impediscono di commentare le sue parole. Mi chiedo se chi è capace di dire certe cose, può essere in grado di svolgere una funzione pubblica».
La breve replica di Shulz è stata accolta con un lungo applauso.
BERLUSCONI: «NON RITIRO QUANTO HO DETTO» - «Il signor Schulz mi ha offeso gravemente sul piano personale, gesticolando e su un tono davvero non ammissibile: io l'ho detto con ironia,se non capite l'ironia mi dispiace» ha detto Berlusconi replicando alla richiesta del capogruppo Pse Enrique Baron di ritirare i suoi commenti su Martin Shultz. «Ma non ritiro quanto ho detto, con ironia, se Shulz non ritira le offese personali: io ho parlato con ironia, lui con cattiveria» ha aggiunto Berlusconi.
FINI: «NON CONDIVIDO» - Prende le distanze dalle parole di Berlusconi il vicepresidente del consiglio Gianfranco Fini: «Berlusconi è stato gravemente provocato dall'onorevole Shulz. Purtroppo è caduto nella trappola. Nessuna accusa per quanto faziosa può giustificare l'epiteto di kapò nazista per un avversario politico. Umanamente capisco, ma non condivido, l'ostinazione con cui il presidente Berlusconi ha difeso le sue parole, che certamente volevano essere ironiche. Era molto meglio chiedere scusa».
«Ho detto al presidente del Consiglio quello che penso - ha conlcluso Fini - e sto valutando l'opportunità o meno di dire alla pubblica opinione quello che ho detto al presidente del Consiglio». Durissimo anche il commento del leader dell'Udc Marco Follini, a Strasburgo per un dibattito sul Papa e l'Europa: «Non condivido e faccio fatica a capire».
2 luglio 2003
Polemiche a Strasburgo al termine dell'intervento del premier
Berlusconi ai suoi critici: turisti della democrazia
Il leader italiano ha detto al deputato tedesco Martin Schulz: «La proporrò per il ruolo di Kapò in un film sui lager nazisti»
STRASBURGO - «Siete turisti della democrazia». «Lei può fare la parte del kapò in un film sui nazisti». L'attacco sferrato da Berlusconi contro i deputati che in mattinata hanno criticato il conflitto di interessi in Italia e gli attacchi ai magistrati ha suscitato non solo le reazioni dell'«eurosinistra» ma anche di alcuni leader della maggioranza
di governo italiana presenti a Strasburgo, come Fini e Follini.
Il duro scontro, in particolare, è avvenuto tra il premier italiano e alcuni eurodeputati che lo avevano criticato. Il presidente di turno della Ue ha preso la parola per replicare al termine di un infuocato dibattito dopo la presentazione del semestre italiano.
«Consiglio a molti dei miei critici qui in quest' Aula - ha detto Berlusconi - di venire in Italia e di guardare la televisione per capire come ci sia pluralismo», definendo alcuni parlamentari della sinistra «turisti della democrazia». Durante la replica di Berlusconi, si è creato anche un durissimo diverbio con uno dei suoi critici più duri della mattinata, il deputato tedesco Martin Schulz, della Spd «So - ha detto Berlusconi - che in Italia stanno girando un film sui lager nazisti. La proporrò per il ruolo di Kapò».
LA REPLICA DI SCHULZ: «Il rispetto delle vittime del fascismo e del nazismo mi impediscono di commentare le sue parole. Mi chiedo se chi è capace di dire certe cose, può essere in grado di svolgere una funzione pubblica».
La breve replica di Shulz è stata accolta con un lungo applauso.
BERLUSCONI: «NON RITIRO QUANTO HO DETTO» - «Il signor Schulz mi ha offeso gravemente sul piano personale, gesticolando e su un tono davvero non ammissibile: io l'ho detto con ironia,se non capite l'ironia mi dispiace» ha detto Berlusconi replicando alla richiesta del capogruppo Pse Enrique Baron di ritirare i suoi commenti su Martin Shultz. «Ma non ritiro quanto ho detto, con ironia, se Shulz non ritira le offese personali: io ho parlato con ironia, lui con cattiveria» ha aggiunto Berlusconi.
FINI: «NON CONDIVIDO» - Prende le distanze dalle parole di Berlusconi il vicepresidente del consiglio Gianfranco Fini: «Berlusconi è stato gravemente provocato dall'onorevole Shulz. Purtroppo è caduto nella trappola. Nessuna accusa per quanto faziosa può giustificare l'epiteto di kapò nazista per un avversario politico. Umanamente capisco, ma non condivido, l'ostinazione con cui il presidente Berlusconi ha difeso le sue parole, che certamente volevano essere ironiche. Era molto meglio chiedere scusa».
«Ho detto al presidente del Consiglio quello che penso - ha conlcluso Fini - e sto valutando l'opportunità o meno di dire alla pubblica opinione quello che ho detto al presidente del Consiglio». Durissimo anche il commento del leader dell'Udc Marco Follini, a Strasburgo per un dibattito sul Papa e l'Europa: «Non condivido e faccio fatica a capire».
2 luglio 2003