Titoli di Stato area Euro PORTOGALLO Operativo titoli di stato (2 lettori)

tommy271

Forumer storico
Portogallo, Pil trim2 +1,1%, torna crescita dopo 2 anni e mezzo

mercoledì 14 agosto 2013 10:53








LISBONA, 14 agosto (Reuters) - Balzo dell'economia portoghese che, reduce da una profonda recessione, nel secondo trimestre è cresciuta dell'1,1% su base trimestrale, dopo il -0,4% segnato nel periodo gennaio-marzo.

E' quanto emerge dai dati diffusi stamane dell'istituto nazionale di Statistica Ine.

Si tratta della prima lettura congiunturale positiva del Pil dopo 10 trimestri di cali ininterrotti. Le stime degli analisti interpellati da Reuters in un sondaggio prevedevano una crescita del Pil pari allo 0,5%.

A perimetro annuo, il Pil di Lisbona ha rallentato il suo ritmo di caduta, subendo una flessione del 2% dopo il -4,1% segnato nel trimestre precedente.

Secondo Ine, il rafforzamento dell'attività economica è legato all'aumento delle esportazioni e all'allentmaneto della flessione negli investitmenti.
 

C.Bonacieux

Forumer attivo
Il ICGP terrà Mercoledì prossimo, due linee di aste di buoni del Tesoro con scadenza a tre e 12 mesi.
Il IGCP - Treasury Management Agency e il debito pubblico sarà emettere debito il 21 agosto, conducendo due aste linee di debito a breve termine, chiamati Buoni del Tesoro (tra tre e 18 mesi).

Le linee di debito a breve termine hanno scadenza a tre mesi (22 novembre 2013) e 12 mesi (e 22 agosto 2014). L'asta avrà l'importo indicativo complessivo tra 750 milioni e un miliardo di euro, secondo una dichiarazione rilasciata il Venerdì dall'ente presieduto da João Moreira Rato (nella foto).

Nell'ambito del programma di finanziamento della Repubblica portoghese per la seconda metà del 2013, ci sono solo le date per allineare debito a breve termine. Tuttavia, al momento della presentazione del programma di finanziamento nel mese di luglio, IGCP ha lasciato aperta la possibilità di operazioni a lungo termine.
 

tommy271

Forumer storico
comincio a rivalutare i politici italiani

Vediamo ... intanto la pressione sul Portogallo ha spinto in allargamento, in queste ore, anche la Spagna.

La situazione rimane "precaria" e debole, ma non mi aspetto derive particolarmente critiche ... per motivi esclusivamente interni ... tanto per intenderci come l'ultima crisi che ha portato lo spread a 596 pb.
 

tommy271

Forumer storico
Court delivers blow to Portugal bailout programme

By Peter Wise in Lisbon






Portugal’s constitutional court has ruled that legislation enabling the government to fire public sector workers who cannot be retrained is illegal, blocking a reform that Lisbon sees as critical to meeting the terms of the country’s €78bn bailout.

The ruling announced on Thursday night came only five months after the court rejected public spending cuts of up to €1.3bn, forcing the government to rewrite this year’s budget to meet deficit reduction targets agreed with international lenders.

The decision to reject the bill on “public sector requalification”, which would have allowed the state to lay off workers permanently after they spent a year in reserve, means the government will have to rewrite a reform package aimed at cuts totalling €4.7bn.

It is the third time in just over a year that the court has rejected important government reforms that it judged to contravene the constitution.

The decision dealt another blow to Pedro Passos Coelho, prime minister, less than two months after his centre-right coalition was almost brought down by an internal rift over austerity measures.

Arménio Carlos, leader of the CGTP-Intersindical, Portugal’s largest trade union confederation, welcomed the court’s decision, saying the government had been given “three red cards in a year” and should resign.

The court’s ruling is also expected to renew concern among investors over the possibility of legal barriers derailing the three-year bailout programme, which Portugal is scheduled to exit in mid-2014.

Officials from the so-called troika of lenders – the European Commission, the International Monetary Fund and the European Central Bank – are due back in Lisbon shortly to assess the government’s progress with the adjustment programme.

The rejected bill was part of an extensive reform package agreed with the troika that seeks to make “permanent” cuts in public spending by cutting back state services and potentially laying off tens of thousands of public sector workers, particularly teachers and clerical staff.

In a letter sent to the troika in May, the government said it envisaged saving €894m over three years by retraining state employees and terminating job contracts.

The bill envisaged sending home workers that the government judged to be excess to requirements on reduced pay – 63 per cent of their salary in the first six months and then 50 per cent.

If they were not retrained and reallocated to other jobs within a year, they would, according to bill, have continued to wait for work without any pay or agreed to terminate their contracts with a right to compensation and unemployment benefits.

However, the court ruled that the bill contravened Portugal’s constitution, partly because it failed to uphold workers’ rights to employment stability. Joaquim Sousa Ribeiro, president of the court, said the government had “aggressively” changed the rules for retraining workers without providing precise motives.

The court delivered its unanimous decision two weeks before deadline. Six of its 13 judges were on holiday and did not participate in the ruling.
The bill had been sent to the court for vetting by President Aníbal Cavaco Silva.


Court delivers blow to Portugal bailout programme - FT.com
 

tommy271

Forumer storico
Portogallo,Corte respinge disegno legge su statali, rendimenti bond salgono

venerdì 30 agosto 2013 09:57








LISBONA, 30 agosto (Reuters) - La Corte Costituzionale del Portogallo ha inferto ieri un nuovo colpo agli sforzi del governo di tagliare le spese e tener fede alle condizioni del piano di salvataggio Ue/Fmi, respingendo una proposta di legge che avrebbe consentito al governo di licenziare lavoratori del settore pubblico.

Il mercato obbligazionario portoghese ha reagito negativamente alla notizia in apertura stamane, con il rendimento dei bond a 10 anni salito di 10 punti base al 6,77% , mentre quello dui due anni è salito di 12 pb al 5,34%.

Se da una parte il disegno di legge avrebbe avuto un impatto diretto relativamente basso sul deficit di bilancio nel 2014, dall'altra era ritenuto importante per il suo potenziale effetto strutturale a più lungo termine sui tagli di spesa.

La sentenza preoccupa gli investitori in quanto fa pensare che la Corte potrebbe escludere altre misure di austerità previste dal governo, mettendo in pericolo gli obiettivi di disavanzo stabiliti in occasione del rilascio del pacchetto di aiuti da 78 miliardi di euro che si conclude a metà del 2014.

"La Corte ritenere le norme (della proposta di legge) siamno incostituzionali ... a causa della violazione delle garanzie di un impiego sicuro" ha detto la Corte in una dichiarazione letta dal giudice.

Il primo ministro Pedro Passos Coelho non ha voluto commentare la decisione quando è stato avvicinato dai giornalisti durante la visita alle località colpite dall'incendio nel Portogallo centrale.

La corte ha respinto molta parte dei piani di riduzione dei deficit del governo per due volte da quando il paese ha accettato un piano di salvataggio a metà del 2011, di volta in volta costringendolo a trovare misure alternative.

La misura approvata dal parlamento, per un valore stimato di 170 milioni di tagli di spesa nel 2014, fa parte di un pacchetto di riduzione della spesa del valore di 4,7 miliardi che Lisbona ha promesso i suoi creditori internazionali di fare entro la fine del 2014.

"Il compito del governo di consolidamento del bilancio diventa più difficile e ciò ovviamente dovrà essere discusso con gli istituti di credito il mese prossimo" ha detto Filipe Garcia, capo di Informacao de Mercados Financeiros di Porto.

I rappresentanti dei finanziatori di Lisbona discuteranno il bilancio del prossimo anno insieme al governo nel corso di una revisione del piano di salvataggio che inizierà il prossimo mese.

Tale revisione è stata rinviata a causa di una frattura politica ormai superata all'interno della coalizione di governo che in luglio sembrava minacciare il piano di salvataggio. Molti analisti si aspettano che il Portogallo richiederà una sorta di ulteriore programma di sostegno quando questo finirà.

A giugno i dipendenti pubblici in Portogallo erano 575.000, circa il 2% in meno rispetto alla fine dello scorso anno, rispetto a una forza lavoro totale di circa 4,5 milioni.
 

C.Bonacieux

Forumer attivo
Il Portogallo va meglio, esportando | Il Post

Dopo due anni e mezzo di recessione, l’economia portoghese sta vivendo in questo periodo una fase di crescita: nel secondo trimestre, il Prodotto Interno Lordo (PIL) è cresciuto dell’1,1 per cento, rispetto al meno 0,4 per cento del trimestre precedente. Come indicano i dati pubblicati recentemente dall’Istituto Nazionale di Statistica portoghese (INE), la crescita del ciclo produttivo è stata favorita soprattutto da una crescita nelle esportazioni, tra aprile e giugno, il 6,3 per cento in più rispetto al trimestre precedente. Il governo ha celebrato i dati come un ottimo risultato.
Molte aziende portoghesi hanno deciso di puntare sulle esportazioni, per compensare il calo costante dei consumi interni. I produttori sono stati costretti a trovare nuove strategie e la maggior parte ha deciso di investire nelle nuove tecnologie, per cercare di attirare clienti dall’estero. Il New York Times ha raccontato la storia di una di queste aziende, la Herdade de Manantiz, un’azienda familiare che da 127 anni produce olio di oliva. La Manantiz possiede circa 30mila ulivi, piantati su una superficie di circa 529 ettari di terra nella zona di Moura, una delle più aride del sud del Portogallo.
Nel febbraio scorso i dirigenti dell’azienda hanno installato il primo impianto di irrigazione, con un investimento di circa 197mila euro, con lo scopo di quadruplicare la produzione. Le prime vendite all’estero sono state fatte a maggio a un rivenditore brasiliano che ha acquistato 504 bottiglie d’olio, ha raccontato António Morais de Almeida, della quinta generazione della famiglia che ha fondato e ancora gestisce la Manantiz. A causa della crisi economica e per il fatto, soprattutto, di non poter svalutare l’euro, molte aziende europee hanno trovato grosse difficoltà a vendere i propri prodotti all’estero negli ultimi anni, dovendo affrontare la concorrenza di paesi che praticano ciclicamente delle svalutazioni alla propria moneta.
I dirigenti della Manantiz hanno spiegato che per far fronte alla concorrenza con le aziende dei mercati emergenti hanno deciso di puntare su un prodotto di maggior qualità, aumentando i prezzi dell’olio: la prima spedizione inviata in Brasile è stata venduta a poco più di 19 euro a bottiglia, quattro volte di più del prezzo delle bottiglie vendute in Portogallo.
Miguel Morale de Almeida, altro membro della famiglia proprietaria di Manantiz, ha raccontato che l’azienda avrebbe voluto installare l’impianto di irrigazione ancora prima di quando è stato fatto, ma questo non è stato possibile perché le banche portoghesi non le hanno concesso prestiti negli ultimi anni. Alla fine, l’azienda è riuscita a ottenere dei fondi europei e alcuni sussidi statali destinati all’agricoltura, che hanno permesso di coprire circa il 40 per cento dei costi.
Nel 2008, all’inizio della crisi finanziaria mondiale, le esportazioni delle aziende portoghesi che producevano olio d’oliva erano diminuite del 9 per cento in un anno, mentre nel 2012 sono aumentate del 20 per cento rispetto al 2011. Mariana Matos, segretario generale di Casa do Azeite – un organismo governativo che si occupa di studi di settore – ha detto che negli ultimi cinque anni in Portogallo sono stati coltivati circa 200mila ettari di campi di ulivi, anche grazie agli investimenti di alcune aziende estere, soprattutto spagnole, italiane e svizzere.
I dati del secondo trimestre dell’economia portoghese sono risultati positivi anche per fattori stagionali, come il turismo (molti stranieri hanno preferito la regione dell’Algarve al tormentato Nordafrica) e l’aumento del prezzo del petrolio. Le esportazioni di carburante sono aumentate del 37 per cento, anche grazie agli investimenti fatti nella raffineria del porto di Sines. I risultati nelle esportazioni hanno inciso anche sui dati della disoccupazione, che nel secondo trimestre è diminuita al 16,4 per cento, rispetto al 17,7 per cento del trimestre precedente. Si tratta del primo calo in due anni.
La situazione dell’economia portoghese rimane comunque precaria e secondo le previsioni, il 2013 si concluderà con una diminuzione del PIL negativa. Inoltre, il governo guidato da Pedro Passos Coelho – a capo di una coalizione di centrodestra – dovrebbe approvare nei prossimi mesi nuove misure d’austerità, per rispettare gli impegni di deficit e di bilancio, ma sta trovando difficoltà e giovedì la Corte Costituzionale ha bocciato una legge che avrebbe dovuto favorire i tagli nel pubblico impiego. Fino a oggi sono state approvate norme che hanno portato a un aumento generalizzato delle tasse sul reddito e sui consumi, a una diminuzione delle retribuzioni del pubblico impiego e un taglio alle spese di sanità e istruzione: ma il mese scorso su nuove norme di austerità il governo aveva rischiato di cadere. Secondo alcuni economisti – intervistati dal New York Times – il Portogallo si sta avvicinando a una fine della fase recessiva, ma non ne è di certo ancora fuori: per l’Economist quelli estivi sono piccoli segnali, ma segnali benvenuti. Altri commentatori sono ancora più diffidenti di questa prospettiva, e sottolineano il carattere occasionale dei risultati estivi.
 

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