Titoli di Stato area Euro PORTOGALLO Operativo titoli di stato (4 lettori)

tommy271

Forumer storico
Scusa tommy, se il PIL del Porto ha ripreso a crescere, addirittura più di tutti quelli del resto della UE, pensi ci sia ancora il pericolo d'una ristrutturazione più o meno greca? Non possono, sia pur lentamente, farcela 'con le buone'?


Il PIL è stata un'ottima sorpresa.
Il quadro politico rimane piuttosto instabile ... ed in attesa della Troika a metà mese gli spread hanno ripreso ad allargare. Sarà piuttosto impegnativo implementare nuovi tagli, da parte dell'Esecutivo.

Al momento la Commissione Europea spende buone parole, accostando Lisbona più verso Dublino ... che verso Atene.
Le difficoltà le conosciamo tutti, inutile spendere altre parole.

Mi auguro vivamente che non si debba intervenire sui PT, ma in una "vision negativa" credo che una possibile "ristrutturazione" possa passare attraverso un taglio cedolare e un allungamento delle scadenze... credo sia sufficiente.

In "vision positiva" un aumento dell'export insieme ad una crescita del PIL potrebbe rendere il percorso del debito "sostenibile".
Ma serve una crescita più solida e stabilità della maggioranza. Se questo avverrà lo sapremo più avanti... e mi auguro che accada.
 
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arkymede74

Forumer storico
Nei mesi scorsi avevo ipotizzato una possibile soluzione per il Portogallo in una "ristrutturazione" del debito emesso in "PT" consistente in uno slittamento delle scadenze e riduzione del flusso cedolare. Senza alterazione del nominale ... visto che non si vuol ripetere l'esperimento "Grecia" a livello di Eurozona.
Mantengo l'idea ...

non potrebbero accontentarsi solo di questo??? :rolleyes: che, tutot sommato, potrebbe starmi piu' che bene....
 

drbs315

Forumer storico
Il PIL è stata un'ottima sorpresa.
Il quadro politico rimane piuttosto instabile ... ed in attesa della Troika a metà mese gli spread hanno ripreso ad allargare. Sarà piuttosto impegnativo implementare nuovi tagli, da parte dell'Esecutivo.

Al momento la Commissione Europea spende buone parole, accostando Lisbona più verso Dublino ... che verso Atene.
Le difficoltà le conosciamo tutti, inutile spendere altre parole.

Mi auguro vivamente che non si debba intervenire sui PT, ma in una "vision negativa" credo che una possibile "ristrutturazione" possa passare attraverso un taglio cedolare e un allungamento delle scadenze... credo sia sufficiente.

In "vision positiva" un aumento dell'export insieme ad una crescita del PIL potrebbe rendere il percorso del debito "sostenibile".
Ma serve una crescita più solida e stabilità della maggioranza. Se questo avverrà lo sapremo più avanti... e mi auguro che accada.

Senza dimenticare che il problema, eventualmente, non sarebbe tanto quello di toccare i PT ma nell'onda d'urto che ne subirebbero, in particolare, gli ES; e lì la faccenda si complicherebbe molto, in termini sia quantitativi che qualitativi (OMT? ESM retroattivo?).
Può non sembrare, ma imho il Portogallo è più sistemico di Slovenia, Grecia, Cipro, Malta o Irlanda (quest'ultima mi sembra sostanzialmente fuori dal pantano). Cercheranno di tirare avanti il più possibile, di trovare sostitutivi alle iniziative bocciate dalla CC, di allungare, probabilmente, i prestiti europei e, se necessario, avviare un secondo pacchetto condizionato.
Il SD potranno utilizzarlo come extrema ratio, in caso di crisi politica (possibile) o solo dopo che tutto il resto è andato in fumo; ma non penso avranno la stessa noncuranza mostrata per i titoli domestici ciprioti..
 

tommy271

Forumer storico
Senza dimenticare che il problema, eventualmente, non sarebbe tanto quello di toccare i PT ma nell'onda d'urto che ne subirebbero, in particolare, gli ES; e lì la faccenda si complicherebbe molto, in termini sia quantitativi che qualitativi (OMT? ESM retroattivo?).
Può non sembrare, ma imho il Portogallo è più sistemico di Slovenia, Grecia, Cipro, Malta o Irlanda (quest'ultima mi sembra sostanzialmente fuori dal pantano). Cercheranno di tirare avanti il più possibile, di trovare sostitutivi alle iniziative bocciate dalla CC, di allungare, probabilmente, i prestiti europei e, se necessario, avviare un secondo pacchetto condizionato.
Il SD potranno utilizzarlo come extrema ratio, in caso di crisi politica (possibile) o solo dopo che tutto il resto è andato in fumo; ma non penso avranno la stessa noncuranza mostrata per i titoli domestici ciprioti..

Direi che l'Irlanda si avvia ad uscire dal "memorandum" della Troika. La BCE dovrà solo assicurare il sostegno sulle nuove emissioni.

In Portogallo ci sono forti interessi di Madrid che potrebbe risentirne piuttosto pesantemente. In Spagna hanno qualche problema ... ed in questo concordo con te nel ritenere più "sistemico" il Portogallo, perchè poi si tirerebbe dietro la Spagna.

Però (ipoteticamente) se intervengono sui PT salvando il nominale, le banche ne soffrirebbero meno, creando meno squilibri di bilancio (e questa era anche una mia vecchia idea sulla Grecia, se accolta risparmiavano i soldi per ricapitalizzare l'intero sistema).
 
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drbs315

Forumer storico
Direi che l'Irlanda si avvia ad uscire dal "memorandum" della Troika. La BCE dovrà solo assicurare il sostegno sulle nuove emissioni.

In Portogallo ci sono forti interessi di Madrid che potrebbe risentirne piuttosto pesantemente. In Spagna hanno qualche problema ... ed in questo concordo con te nel ritenere più "sistemico" il Portogallo, perchè poi si tirerebbe dietro la Spagna.

Però (ipoteticamente) se intervengono sui PT salvando il nominale, le banche ne soffrirebbero meno, creando meno squilibri di bilancio (e questa era anche una mia vecchia idea sulla Grecia, se accolta risparmiavano i soldi per ricapitalizzare l'intero sistema).

Vero, potrebbe essere un'opzione sul tavolo; il problema è che mi pare il Portogallo abbia 25 mld circa di bonds in english law e + o - una cifra analoga in mano alla Bce; ne rimarrebbero circa 55-60 mld in domestic law, gli unici su cui si potrebbe agire. Ho dei seri dubbi sul fatto che il solo SD in forma di allungamento scadenze/taglio cedole su questi ultimi risolverebbe granchè, anche perchè l'allungamento sarebbe ovviamente del tutto superfluo su titoli con scad>5y; il taglio ced (diciamo al 2%) può invece portare risparmi strutturali per, diciamo, 1,5 mld l'anno, a fronte del quale però in assenza di taglio del nominale si va verso una lontananza dai mercati piuttosto consistente (il debt/pil rimarrebbe molto alto e la situazione politica pur sempre molto complessa per un paese in crisi strutturale) mentre il taglio del nominale (consistente, diciamo almeno un 30% per essere molto ottimisti) darebbe respiro e consentirebbe, probabilmente, un rientro un pò + rapido sui mercati (se tutto gira per il verso giusto) ma riproporrebbe il problema sui bilanci bancari ecc...
Certo, ora l'intervento su azionisti, sub, senior e depositanti potrebbe ridurre in modo consistente l'esborso pubblico in caso di problemi, secondo le nuove direttive UE, ma torno daccapo alla catena che immediatamente si creerebbe: ES, banche spagnole di medie dimensioni.. da ES a IT poi il passo è breve - considerando anche il marasma politico che, in modalità diverse, questi tre paesi stanno affrontando, che inibisce tra l'altro il confronto sulle problematiche economiche strutturali.

Prima cercheranno di raccattare le poche centinaia di milioni che mancano all'appello in altro modo, con metodi persuasivi e/o dissuasivi, ancora x qualche mese almeno; poi un secondo piano condizionato; solo poi, penso, se fallissero, andrebbero al SD - tra l'altro il Portogallo fallirà l'obiettivo di riportare il deficit/pil al 5,5% per fine anno (anche perchè si è già giocato l'una tantum sui fondi pensione) e con il costante aumento ancora in essere di spesa pubblica, spesa per il personale e spese in conto capitale il sollievo di un haircut del debito sarebbe, per ora, del tutto inutile. Diverso il discorso quando, eventualmente, le partite correnti saranno tornate in buon attivo e il deficit sarà sceso, per dire, almeno al 3%.
 

C.Bonacieux

Forumer attivo
Vero, potrebbe essere un'opzione sul tavolo; il problema è che mi pare il Portogallo abbia 25 mld circa di bonds in english law e + o - una cifra analoga in mano alla Bce; ne rimarrebbero circa 55-60 mld in domestic law, gli unici su cui si potrebbe agire. Ho dei seri dubbi sul fatto che il solo SD in forma di allungamento scadenze/taglio cedole su questi ultimi risolverebbe granchè, anche perchè l'allungamento sarebbe ovviamente del tutto superfluo su titoli con scad>5y; il taglio ced (diciamo al 2%) può invece portare risparmi strutturali per, diciamo, 1,5 mld l'anno, a fronte del quale però in assenza di taglio del nominale si va verso una lontananza dai mercati piuttosto consistente (il debt/pil rimarrebbe molto alto e la situazione politica pur sempre molto complessa per un paese in crisi strutturale) mentre il taglio del nominale (consistente, diciamo almeno un 30% per essere molto ottimisti) darebbe respiro e consentirebbe, probabilmente, un rientro un pò + rapido sui mercati (se tutto gira per il verso giusto) ma riproporrebbe il problema sui bilanci bancari ecc...
Certo, ora l'intervento su azionisti, sub, senior e depositanti potrebbe ridurre in modo consistente l'esborso pubblico in caso di problemi, secondo le nuove direttive UE, ma torno daccapo alla catena che immediatamente si creerebbe: ES, banche spagnole di medie dimensioni.. da ES a IT poi il passo è breve - considerando anche il marasma politico che, in modalità diverse, questi tre paesi stanno affrontando, che inibisce tra l'altro il confronto sulle problematiche economiche strutturali.

Prima cercheranno di raccattare le poche centinaia di milioni che mancano all'appello in altro modo, con metodi persuasivi e/o dissuasivi, ancora x qualche mese almeno; poi un secondo piano condizionato; solo poi, penso, se fallissero, andrebbero al SD - tra l'altro il Portogallo fallirà l'obiettivo di riportare il deficit/pil al 5,5% per fine anno (anche perchè si è già giocato l'una tantum sui fondi pensione) e con il costante aumento ancora in essere di spesa pubblica, spesa per il personale e spese in conto capitale il sollievo di un haircut del debito sarebbe, per ora, del tutto inutile. Diverso il discorso quando, eventualmente, le partite correnti saranno tornate in buon attivo e il deficit sarà sceso, per dire, almeno al 3%.

sicché, se ho capito bene, dici che il porto sta troppo inguaiato per trarre giovamento da un haircut?
paradosso mica male! :bow::bow:
 

drbs315

Forumer storico
sicché, se ho capito bene, dici che il porto sta troppo inguaiato per trarre giovamento da un haircut?
paradosso mica male! :bow::bow:

Diciamo che è ancora abb lontano dal riportare il deficit/pil sotto limiti decenti ed ha una struttura economica poco "reattiva"; di un secondo piano di aiuti mi pare avrà senz'altro bisogno, quindi l'haircut a breve (fino a metà 14 almeno) non lo vedo probabile - tanto sui mercati non riuscirebbe a tornare cmq.
Non dimentichiamoci che il problema attuale sui PT è nato, oltre che dai sussulti del governo, da 3 sentenze della CC la cui ultima incide per una cifra, se ben mi ricordo, inferiore ai 200mln annui. Fino ad ora la retorica europea ha avuto l'ambizione di far passare il Portogallo come allievo modello, un pò come l'Irlanda una storia di successo, in un contesto in cui, opportunisticamente, gli haircut sui tds vengono sostanzialmente negati (non perchè non ci saranno, ma perchè Spa e Ita sono ancora elefantino ed elefante nella cristalleria).
Il problema per il Por, attualmente, è la ristrutturazione del settore pubblico, non ancora del debito pubblico; tagliare il secondo non farà tagliare il primo, quindi non mi pare che la direzione sia quella.

Poi, a cose fatte (riforma amministrazione pubblica e deficit diminuito) le cose potrebbero cambiare..
 

C.Bonacieux

Forumer attivo
Diciamo che è ancora abb lontano dal riportare il deficit/pil sotto limiti decenti ed ha una struttura economica poco "reattiva"; di un secondo piano di aiuti mi pare avrà senz'altro bisogno, quindi l'haircut a breve (fino a metà 14 almeno) non lo vedo probabile - tanto sui mercati non riuscirebbe a tornare cmq.
Non dimentichiamoci che il problema attuale sui PT è nato, oltre che dai sussulti del governo, da 3 sentenze della CC la cui ultima incide per una cifra, se ben mi ricordo, inferiore ai 200mln annui. Fino ad ora la retorica europea ha avuto l'ambizione di far passare il Portogallo come allievo modello, un pò come l'Irlanda una storia di successo, in un contesto in cui, opportunisticamente, gli haircut sui tds vengono sostanzialmente negati (non perchè non ci saranno, ma perchè Spa e Ita sono ancora elefantino ed elefante nella cristalleria).
Il problema per il Por, attualmente, è la ristrutturazione del settore pubblico, non ancora del debito pubblico; tagliare il secondo non farà tagliare il primo, quindi non mi pare che la direzione sia quella.

Poi, a cose fatte (riforma amministrazione pubblica e deficit diminuito) le cose potrebbero cambiare..
analisi geniale, speriamo sia anche giusta!
:bow::violino::clapclap::yeah::cin::baci::ola:
 

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