Educational e FAQ Prezzo di Carico di una obbligazione, Capital Gain e sua Tassazione

14. Confronto fra il Prezzo Mercato (in vendita) e il Prezzo Teorico

Il procedimento, nel presente caso dell’operazione di vendita, è del tutto analogo a quello esposto nell’operazione di acquisto.
Vogliamo determinare il Prezzo Teorico, per il quale vale la formula:


P.Teor.Vend = P.Emis + Rateo.Dsg

A tal fine, occorrono: il P.Emis=99,735 (%) e, ben reperibile dalla Contabile Bancaria, il Rateo.Dsg=1,59 EUR. Ma quest’ultimo, essendo riferito al Vn=2.000 EUR, per venire qui utilizzato, deve essere percentualizzato, ossia riferito al Vn=100. Lasciamo a voi il compito di mostrare, impostando una opportuna proporzione, che diventa 0,080 (%). Quindi il Prezzo Teorico risulta:

P.Teor.Vend = 99,735 + 0,080 = 99,815

Confrontando il P.Mrk.Vend=80,130 con il P.Teor=99,815 si rileva la differenza:

P.Mrk.Vend –
P.Teor =
-19,685
Ciò consente di scrivere che:

P.Mrk.Vend = P.Teor – 19,685


15. Le tre componenti del Prezzo di Mercato (in vendita)

Non è difficile mostrare che anche il Prezzo di Mercato in Vendita si può esprimere nella somma algebrica:

P.Mrk.Vend = 99,735 + 0,080 + –19,685

Di queste componenti, solo la terza:

delta.Cap.Vend = –19,685

esprime una variazione in conto capitale del prezzo del bond, dovuta a cause riferibili ai mutevoli “umori” del mercato finanziario. Si comprende facilmente che essa concorrerà in modo determinante a formare l’IMPONIBILE per la tassazione dell’eventuale Capital Gain.


16. Il Prezzo di Scarico (Prezzo Fiscale in Vendita)

In base a quanto abbiamo detto, anche il P.Mrk.Vend, in generale, si potrà scrivere come somma delle 3 seguenti parti:

P.Mrk.Vend = P.Emis + Rateo.Dsg + delta.Cap.Vend

Al fine di determinare l’imponibile per il Capital Gain, sappiamo già che solo la 3^parte è significativa e quindi utile.
Dobbiamo, pertanto, eliminare la 2^parte, ossia il Rateo.Dsg, poiché già tassato in “conto interessi” a carico del venditore.

In tal modo si passa dal P.Secco al P.SuperSecco: un tipo di prezzo del tutto privo di componenti interessi, sia che provengano da Rateo Cedolare che da Rateo Disaggio. Ossia:

P.SuperSecco.Vend = P.Emis + delta.Cap.Vend

Nel nostro caso numerico si ha:

P.SuperSecco.Vend = 99,735 – 19,685 = 80,050

Ora basterà fare un ultimo passo per giungere dal P.SuperSecco al P.Scarico che volevamo determinare. Allo scopo occorre considerare che il complesso:

Commissioni + Spese + Bolli = 3,21 EUR

grava sul venditore, riducendo il prezzo di vendita. Pertanto, prima lo si rende in %, dividendo per Vn=2.000 EUR e moltiplicando per 100:

(Com+Sp+Bol)% = 3,21 EUR / 2.000 EUR * 100 = 0,160

Poi si sottrae tale valore dal P.SuperSecco ottenendo, infine, il:

P.Scarico = P.SuperSecco.Vend - (Com+Sp+Bol)%

P.Scarico = 80,050 - 0,160 = 79,890


17. Procedura per il Prezzo di Scarico

A scopo riassuntivo, esponiamo ora una procedura sintetica che conduca alla determinazione del Prezzo di Scarico in una generica operazione di vendita di un bond:

PROCEDURA Prezzo di Scarico
INIZIO

A) RILEVARE i seguenti DATI dalla Contabile Bancaria:

Valore Nominale (EUR): Vn
Prezzo di Mercato (%): P.Mrk.Vend = P.Secco
Rateo Disaggio (EUR): Rateo.Dsg
Commissioni, Spese e Bolli (EUR): COM+SP+BOL


B) TRASFORMARE in % il Rateo Disaggio, dato in EUR:

Rateo.Dsg% = Rateo.Dsg / Vn * 100

C) CALCOLARE IL Prezzo Super Secco:

P.SuperSecco.Vend = P.Mrk.Vend - Rateo.Dsg%

D) SOTTRARRE DAL P.SuperSecco le COM+SP+BOL rese in (%):

P.Scarico = P.SuperSecco - (COM+SP+BOL)/Vn*100

E) ARCHIVIARE il P.Scarico

FINE.
 
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18. Capital Gain/Loss

Con i due esempi di negoziazione titoli realmente eseguiti, rispettivamente di acquisto e di vendita dello stesso bond, disponiamo ormai di tutti i dati necessari per determinare il Capital Gain. Allo scopo impostiamo la seguente:


PROCEDURA Capital Gain/Loss
(Calcola la PlusValenza o la MinusValenza nell’ambito delle negoziazioni di un bond, Acquistato e poi Venduto nella stessa quantità nominale)

INIZIO

1) SPECIFICARE IL TITOLO NEGOZIATO:

GE CAPITAL EURO FUNDING TV 22/02/2016

2) ACQUISIRE i dati:
2.1) Valore Nominale Acquistato e poi Venduto:

Vn = 2.000 EUR

2.2) Prezzo di Carico archiviato:

P.Carico = 69,048

2.3) Prezzo di Scarico archiviato:

P.Scarico = 79,890
3) CALCOLARE LA differenza DEI Prezzi:

Diff.Prz = P.Scarico - P.Carico = 79,890 - 69,048 = 10,842 (%)

4) SE (Diff.Prz > 0) MOLTIPLICARE LA Diff.Prz PER IL Vn OTTENENDO IL:

CapGain = 10,842% * 2.000 EUR = 216,84 EUR

5) ESAMINARE SE IL Capital Gain (IMPONIBILE) SIA DA TASSARE al netto DI EVENTUALI MinusValenze REALIZZATE IN PRECEDENZA E ANCORA UTILIZZABILI COME Credito d’Imposta.

6) SE (Diff.Prz < 0) MOLTIPLICARE LA Diff.Prz PER IL Vn OTTENENDO LA NUOVA MinusValenza DA AGGIUNGERE A QUELLE GIA' ACCANTONATE IN OPERAZIONI PRECEDENTI.

FINE.



19. Tassazione del Capital Gain

Il Capital Gain (o PlusValenza) così determinato:

CapGain = 216,84 EUR

si intende lordo in quanto, prima di essere pagato, come tutte le rendite finanziarie, deve essere sottoposto alla Ritenuta Fiscale sul CapGain. Al momento si applica la stessa aliquota del 12,50% già utilizzata per tassare i Redditi da Interessi.

1^Caso) Non vi sono MinusValenze realizzate in precedenza. Allora l’intero CapGain è sottoposto a tassazione:

Rit.Fisc.CapGain = CapGain * 12,50% = 216,84 EUR * 12,50%= 27,11 EUR

CapGain.Net = (216,84 – 27,11) EUR = 189,73 EUR


2^Caso) Vi sono MinusValenze realizzate in precedenza e ancora in vigore. L’utilizzazione come Credito d’Imposta di una Minus deve avvenire entro 4 anni solari dalla data della sua realizzazione, altrimenti si perde. Allora esse possono essere utilizzate per compensare, in tutto o in parte, la Rit.Fisc.CapGain dovuta.

Esempio 1

SE: MinusValenze=1.000 EUR
ALLORA
di esse se ne usano 216,84 EUR per compensare totalmente il CapGain=216,84 EUR, sicché la Rit.Fisc.CapGain si riduce a zero. Restano ancora disponibili le rimanenti:

MinusValenze = (1.000,00 – 216,84) EUR = 783,16 EUR


Esempio 2

SE: MinusValenze=200,00 EUR
ALLORA
si usano interamente i 200,00 EUR di credito per compensare in parte il CapGain=216,84 EUR, sicché la Rit.Fisc.CapGain si calcola sull’imponibile ridotto:

Imponibile = (216,84 – 200,00) EUR = 16,84 EUR

Rit.Fisc.CapGain = 16,84 EUR * 12,50% = 2,11 EUR

CapGain.Net = (216,84 – 2,11) EUR = 214,73 EUR


Osservazione - Tanto il P.Carico quanto il P.Scarico contengono la stessa componente costante costituita dal Prezzo Emissione. Eppure, come abbiamo avuto occasione di dire, questa parte non concorre a formare l'imponibile per il Capital Gain.

E allora perché non è stata eliminata subito dai predetti prezzi, come è avvenuto per i disaggi?

Si è scelto di lasciare il P.Emis poiché, comunque, in sede di differenza:

P.Scarico - P.Carico

essendo il P.Emis presente in entrambi i termini, avviene che essi si eliminano a vicenda. Così il risultato, ossia il Capital Gain, è indipendente dal P.Emis.
 
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20. Programma Excel per il calcolo del Capital Gain e sua Tassazione

Il programma che segue riassume quanto abbiamo esposto in merito al Capital Gain e alla sua tassazione. Vale per una qualsiasi obbligazione in Euro, anche Zero Coupon.

Molto semplice nelle istruzioni della sua struttura, oltre che in Excel gira senza difficoltà anche in Open Office.
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Allegati

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21. Esempio reale di Operazione in Acquisto di uno Zero Coupon

Ricordiamo che uno ZC è una obbligazione a Cedola (Coupon) uguale a 0 (Zero).
L'interesse a favore dell'investitore deriva unicamente dal Disaggio o Scarto di Emissione, ossia dalla differenza tra il P.Scad e il P.Emis, essendo sempre (P.Emis<P.Scad), fissato per definizione alla data di emissione. Di solito gli ZC sono obbligazioni di lunga durata, ma ce ne sono anche di durata molto breve, come i BOT e i CTZ.
Se la data dell'operazione di compra/vendita differisce dalla data di emissione (operazione di sottoscrizione) o da quella di scadenza (operazione di rimborso), allora in luogo del Disaggio - che si riferisce al periodo che va dalla data.Emis alla data.Scad - entra in gioco il Rateo Disaggio, maturato nell'intervallo di tempo che va dalla data.Emis alla data.Reg dell'operazione stessa.
Il Rateo.Dsg è goduto dal venditore (infatti è la 2^ componente, sempre positiva, del P.Mrk), e quindi costui si ritrova l'onere di dover pagare (al compratore) la Rit.Fisc.Rateo.Dsg. Dunque, tale Imposta figura sempre a debito nella Contabile Bancaria del venditore e a credito in quella del compratore.
Solo alla data.Scad questa tassa, conteggiata sull'intera durata T del prestito, viene corrisposta allo Stato (infatti, trattandosi di Rimborso, questa volta non c'è il compratore).
Quando, nel corso di una negoziazione in acquisto e poi in vendita, i P.Mrk si discostano dai P.Teorici a quelle certe date.Neg, si possono generare delle situazioni che conducono al realizzarsi di PlusValenze o di MinusValenze.

Ma la questione è molto delicata e si possono compiere errori madornali, come avremo modo di mostrare in seguito.

In una operazione di negoziazione (acquisto) di uno ZC presso un Trading On Line di una banca è stata inviata all’investitore la seguente Contabile:

------------------------------------------------------------------------
AVVISO DI CONFERMA DI
OPERAZIONI IN TITOLI

ACQUISTO TITOLI
MERCATO MOT

1) Data e Ora di Esecuzione: 06/12/2004 10:00

2) Valuta: 11/12/2004

3) Descrizione e Codice: COMIT–98/28 ZC (IT0001200390)
Più chiaramente, si tratta del bond Zero Coupon, già di nostra conoscenza:

COMIT 1998–17/02/2028 ZC

Emittente: Banca Commerciale Italiana
data.Emis: 17/02/1998
data.Scad: 17/02/2028
P.Emis = 18,65
P.Scad = 100,00
Cedola: 0
Base di Calcolo: Act/Act

4) Divisa: EUR

5) Valore Nominale: 10.000,00 EUR
Quantità acquistata.

6) Prezzo: 30,25
Prezzo di Mercato.

7) ControValore addebitato: 2.922,27 EUR
Somma complessiva da sborsare per inserire il bond acquistato nel proprio deposito titoli. Spieghiamo subito come si ottiene:
7.1) Prima si calcola il ControValore di Mercato:

10.000 EUR * 30,25/100 = 3.025,00 EUR

7.2) Poi si sottrae la Rit.Fisc.Rateo.Disaggio, perché a credito per chi acquista (si veda il valore da usare in Elementi per il Calcolo, qualche riga avanti):

(3.0250,00 – 108,26) EUR = 2.916,74 EUR

7.3) Infine si aggiungono le Com+Spese+Bolli (si vedano i valori da usare in Elementi per il Calcolo):

(2.916,74 + (3,03+2,50+0,00)) EUR = 2.922,27 EUR
ELEMENTI PER IL CALCOLO

8) Imponibile per Scarto Emissione: 866,11 EUR
Rateo Disaggio maturato dalla dataEm=17/02/1998 alla dataReg=11/12/2004

9) Imposta 12,50%: 108,26 EUR
Rit.Fisc sul Rateo Disaggio: 866,11 EUR * 12,50% = 108,26 EUR

10) Commissioni: 3,03 EUR

11) Spese: 2,50 EUR

12) Bolli: 0,00 EUR


Calcolo del Prezzo di Carico - Applichiamo la nota procedura già descritta e utilizzata in un esempio precedente:

A) Rilevare i dati dalla Contabile Bancaria:

P.Mrk.Acq = 30,25
Rateo Disaggio = 866,11 EUR
Commissioni + Spese + Bolli = 5,53 EUR

B) Trasformare in % il Rateo Disaggio dato in EUR:

Rateo.Dsg% = 866,11/10.000*100 = 8,6611

C) Calcolare il Prezzo Super Secco:

P.SuperSecco = 30,25 - 8,6611 = 21,5889

D) Aggiungere al P.SuperSecco le COM+SP+BOL rese in %:

P.Carico = 21,5889 + 5,53/10.000*100 = 21,644

E) Archiviare il P.Carico calcolato, da utilizzare ai fini fiscali per l’eventuale Capital Gain al momento della Vendita o del Rimborso.


Confronto fra Prezzo di Carico e Prezzo di Mercato delllo ZC - Si osservi che, trattandosi di uno Zero Coupon, può facilmente accadere che il:

P.Carico = 21,644

indispensabile ai fini fiscali per la tassazione dell'eventuale Capital Gain, sia molto minore del rispettivo:

P.Mercato = 30,25

Ciò è dovuto al fatto che il P.Carico (=21,644) è stato ottenuto dal P.Mercato (=30,25) sostanzialmente mediante decurtazione del Rateo Disaggio (=8,6611), che negli ZC è valore relativamente “molto pesante”, e tanto più pesante quanto più la data di negoziazione è prossima alla data di scadenza dello ZC.

Bisogna pertanto fare molta attenzione a non fare i calcoli in malo modo o con superficialità. In tal caso, infatti, si potrebbe andare incontro a sorprese sgradite, con Capital Gain e relative tassazioni previste che risultano molto diverse da quelle che poi la Banca applicherà nel reale.
 
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22. Esempio reale di Operazione in Vendita di uno Zero Coupon

L’investitore di cui abbiamo parlato nell’esempio precedente, nel giorno 26/06/2009 decide di vendere lo Zero Coupon, al prezzo di mercato P.Mrk.Vend=34,35, ZC che aveva acquistato circa 4½ anni prima (precisamente il 06/12/2004, al P.Mrk.Acq=30,25), ritenendo di poter realizzare un Capital Gain interessante (visto che il P.Vend supera il P.Acq del 13,55%).

Ma, come vedremo, tale previsione di PlusValenza si rivelerà COMPLETAMENTE ERRATA.

Eseguita l’operazione via Internet, riceve poco dopo la seguente Contabile Bancaria:

------------------------------------------------------------------------
AVVISO DI CONFERMA DI
OPERAZIONI IN TITOLI

VENDITA TITOLI
MERCATO MOT

1) Data e Ora di Esecuzione: 26/06/2009 10:42

2) Valuta: 1/07/2009

3) Descrizione e Codice: COMIT–98/28 ZC (IT0001200390)

4) Divisa: EUR

5) Valore Nominale: 10.000,00 EUR
Quantità VENDUTA.

6) Prezzo: 34,35
Prezzo di Mercato in Vendita

7) ControValore accreditato: 3.221,67 EUR
Somma complessivamente accreditata in C/C per effetto della vendita dello ZC. Spieghiamo subito come si ottiene:
7.1) Prima si calcola il ControValore di Mercato:

10.000 EUR * 34,35/100 = 3.435,00 EUR

7.2) Poi si sottrae la Rit.Fisc.Rateo.Disaggio, perché tassa a carico del venditore, in quanto è costui che gode degli interessi da Rateo.Disaggio (si veda il valore da usare in Elementi per il Calcolo, qualche riga avanti):

(3.4350,00 – 207,39) EUR = 3.227,61 EUR

7.3) Infine si sottraggono le Com+Spese+Bolli (si vedano i valori da usare in Elementi per il Calcolo):

(3.227,61 - (3,44+2,50+0,00)) EUR = 3.221,67 EUR

ELEMENTI PER IL CALCOLO

8) Imponibile per Scarto Emissione: 1.659,12 EUR
Rateo Disaggio maturato dalla dataEm=17/02/1998 alla dataReg=1/07/2009

9) Imposta 12,50%: 207,39 EUR
Rit.Fisc sul Rateo Disaggio: 1.659,12 EUR * 12,50% = 207,39 EUR

10) Commissioni: 3,44 EUR

11) Spese: 2,50 EUR

12) Bolli: 0,00 EUR


Calcolo del Prezzo di Scarico - Applichiamo la nota procedura già descritta e utilizzata in un esempio precedente:

A) Rilevare i dati dalla Contabile Bancaria:

P.Mrk.Vend = 34,35
Rateo Disaggio = 1.659,12 EUR
Commissioni + Spese + Bolli = 5,94 EUR

B) Trasformare in % il Rateo Disaggio dato in EUR:

Rateo.Dsg% = 1.659,12/10.000*100 = 16,5912

C) Calcolare il Prezzo Super Secco:

P.SuperSecco = 34,35 – 16,5912 = 17,7588

D) Sottrarre dal P.SuperSecco le COM+SP+BOL rese in %:

P.Scarico = 17,7588 - 5,94/10.000*100 = 17,699

E) Archiviare il P.Scarico calcolato, da utilizzare ai fini fiscali per l’eventuale Capital Gain al momento della Vendita o del Rimborso.

Osservazione - Mettendo a confronto il P.Scarico=17,699 con il P.Mrk.Vend=34,35, si rileva che il primo si è fortemente ridotto a poco più della metà del secondo.
Ciò è dovuto al fatto che il “grosso” Rateo.Dsg%=16,59 è componente essenziale del P.Mrk.Vend mentre il P.Scarico, per definizione, ne è stato privato nel passaggio dal P.Secco al P.SuperSecco.
 
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23. Capital Gain/Loss di ZC

Con i due esempi di compra & vendita dello stesso ZC, disponiamo di tutti i dati necessari per determinare il Capital Gain aut Loss. Allo scopo impostiamo la seguente:

PROCEDURA Capital Gain/Loss
(Calcola la PlusValenza o la MinusValenza nell’ambito delle negoziazioni di uno ZC, Acquistato e poi Venduto nella stessa quantità nominale)
INIZIO

1) SPECIFICARE IL TITOLO NEGOZIATO:

COMIT–98/28 ZC (IT0001200390)

2) ACQUISIRE i dati:
2.1) Valore Nominale Acquistato e poi Venduto:

Vn = 10.000 EUR

2.2) Prezzo di Carico archiviato:

P.Carico = 21,644

2.3) Prezzo di Scarico archiviato:

P.Scarico = 17,699
3) CALCOLARE LA differenza DEI Prezzi:

Diff.Prz = P.Scarico - P.Carico = 17,699 - 21,644 = -3,945 (%)

4) ESSENDO LA (Diff.Prz < 0) NON SI HA UN Gain MA UNA Loss. MOLTIPLICARE LA Diff.Prz PER IL Vn OTTENENDO LA NUOVA MinusValenza DA AGGIUNGERE A QUELLE GIA' ACCANTONATE IN OPERAZIONI PRECEDENTI.

MinusValenza = 10.000 EUR * (-3,945/100) = -394,50 EUR

FINE.
 
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24. Riflessioni sull’esito della compra/vendita dello ZC

Abbiamo visto che, pur essendo il P.Mrk.Vend=34,35 ben maggiore del P.Mrk.Acq=30,25, si è generata una MinusValenza in luogo del Capital Gain che qualcuno si poteva attendere.
Quindi tale compra/vendita, pur non avendo generato una perdita di danaro fra la somma addebitata in acquisto e la somma accreditata in vendita, non è stata una buona sequenza di operazioni, almeno ai fini del Guadagno in Conto Capitale (Capital Gain).

Cerchiamo di comprendere che cosa à accaduto.

Allo scopo raccogliamo alcuni dati e risultati a nostra disposizione, che ci serviranno per il ragionamento:


IN ACQUISTO

P.Mrk.Acq = 30,25

P.Emis = 18,65
Rateo.Dsg%(Acq) = 8,66

P.Teor(Acq) = 18,65 + 8,66 = 27,31

P.Mrk.Acq – P.Teor(Acq) = 30,25 – 27,31 = 2,94

Evidentemente un "buon acquisto" avviene quando il P.Mrk è minore del P.Teor.
Nel caso, quindi, non si è affatto trattato di un buon acquisto, in quanto è avvenuto a "caro prezzo" (il prezzo di mercato, infatti, era superiore al prezzo teorico).
Il prezzo di mercato può decomporsi nella somma delle tre parti (P.Emis, Rateo.Dsg, delta.Cap) seguenti:

P.Mrk.Acq = 18,65 + 8,66 + 2,94

Come sappiamo, solo la 3^parte concorre all'imponibile per il Capital Gain/Loss. Ma, per ora, fissiamo l'attenzione sul Rateo.Dsg=8,66.


IN VENDITA

P.Mrk.Vend = 34,35

P.Emis = 18,65
Rateo.Dsg%(Vend) = 16,59

P.Teor(Vend) = 18,65 + 16,59 = 35,24

P.Mrk.Vend – P.Teor(Vend) = 34,35 – 35,24 = -0,89

Evidentemente una "buona vendita" avviene quando il P.Mrk è maggiore del P.Teor.
Anche la vendita, perciò, è avvenuto a "caro prezzo", nel senso che il prezzo di mercato era minore - seppure di poco - del prezzo teorico. Quindi, come si comprende facilmente, tutto ciò non può portare a PlusValenze.

Il prezzo di mercato in vendita può anch'esso decomporsi nella somma delle tre parti seguenti:

P.Mrk.Vend = 18,65 + 16,59 + (-0,89)

Si comprende allora che il P.Mrk.Vend=34,35 risulta maggiore del P.Mrk.Acq=30,25 esclusivamente per effetto della maturazione del Rateo.Dsg nel perido che va dalla data.Acq alla data.Vend.

Tale incremento in conto interessi (e non in conto capitale) è di valore:

Rateo.Dsg%(Vend) - Rateo.Dsg%(Acq) = 16,59 - 8,66 = 7,93

ed è, tuttavia, sufficiente a compensare la perdita in conto capitale:

-0,89 - 2,94 = -3,83
 
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In conclusione, quando si negozia uno Zero Coupon occorre fare attenzione a non ritenere che un evidente aumento del P.Mrk di uno ZC corrisponda con certezza a un Capital Gain.

Non è evento raro, infatti, che tale incremento di prezzo - vista la corposità dei Ratei Disaggi tipica degli ZC - sia dovuto esclusivamente alla maturazione del Rateo Disaggio nel periodo di tempo che va dalla data.Acq alla data.Vend (specialmente se tali date non sono ravvicinate).

Per essere certi di ottenere un Capital Gain occorre sempre confrontare i Prezzi Mercato con i rispettivi Prezzi Teorici, chiudendo l'operazione di acquisto quando P.Mrk1<P.Teor1 e l'operazione di vendita solo se P.Mrk2>P.Teor2.

Sono, infatti, gli opportuni scostamenti dei P.Mercato dai rispettivi P.Teorici che producono essenzialmente il:

Capital Gain/Loss % = (P.Mrk2 - P.Teor2) - (P.Mrk1 - P.Teor1)

Poi si moltiplica il risultato ottenuto per il Vn venduto, ottenendo così il controvalore in EUR.

Infine, per perfezionare, si sottraggono i complessivi, in EUR, delle Commissioni, Spese e Bolli (sia in Acq che in Vend), perché in ogni caso vanno sempre a peggiorare il margine di guadagno per l'investitore o trader.

Quanto detto vale per gli ZC ma anche per ogni altro tipo di obbligazione a struttura semplice oggetto di compra/vendita.
 
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Verifichiamo se sia giusto quanto affermato in merito all'ottenimento del Capital Gain/Loss in base essenzialmente agli scostamenti dei P.Mrk dai rispettivi P.Teor Allo scopo riprendiamo i dati occorrenti per il calcolo:

Vn=10.000 EUR

IN ACQUISTO
P.Mrk1=30,25
P.Teor1=27,31
C1+S1+B1=5,53 EUR

IN VENDITA
P.Mrk2=34,35
P.Teor=35,24
C2+S2+B2=5,94 EUR

CapGain/Loss% =
= (P.Mrk2 – P.Teor2) – (P.Mrk1 – P.Teor1) =
= (34,35 – 35,24) – (30,25 – 27,31) =
= -3,83 (%)

CapGain/Loss = 10.000 EUR * (-3,38%) = -383,00 EUR

CapGain/Loss CUM “Com+Spese+Bolli” =
= -383,00 EUR – (5,53+5,94) EUR = -394,47 EUR

Risultato che coincide, a meno di qualche centesimo, con quello ottenuto usando i prezzi di Carico e di Scarico.

Ma allora perché non viene applicato tale metodo? La risposta è evidente: i Prezzi Teorici, sui quali si basa il metodo, non sono dati o risultati facilmente reperibili né calcolabili.
 
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