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Queste sono le pubblicazioni il cui contenuto è stato considerato
"sovversivo":
(1) Il mio libro di racconti biblici
(2) Cosa insegna realmente la Bibbia
(3) Accostiamoci a Geova

A tavola ci è stata rammentata la necessità che tutti coloro che amano Geova rivolgano ferventi preghiere affinché queste misure restrittive non vengano adottate. Se la Corte Suprema decidesse in tal senso ciòsignificherebbe:

(1) La chiusura delle strutture della Betel
(2) L'impossibilità di tenere adunanze
(3) La cessazione della stampa
(4) L'impossibilità di distribuire letteratura
(5) L'interruzione dell''opera di predicazione

In questo momento i nostri cari fratelli stanno subendo gravi difficoltà come la continua interruzione delle loro adunanze, l'annullamento delle assemblee, bastonature e detenzioni.
 
La Corte Suprema Russa emette una sentenza contro i Testimoni di Geova e la libertà religiosa







MOSCA – In data 8 dicembre 2009 la Corte Suprema della Federazione Russa ha valutato l’appello di una congregazione locale dei Testimoni di Geova ed ha confermato la precedente sentenza di un corte minore di bollare come “estremiste” 34 pubblicazioni di educazione religiosa. La Corte Suprema ha respinto l’appello della congregazione, che ora deve affrontare la “liquidazione”.

Arli Chimirov, legale rappresentante dei Testimoni di Geova, ha condannato la sentenza: “La decisione odierna della Corte Suprema va contro la libertà di manifestare le proprie credenze religiose, e rappresenta un’applicazione erronea della legge federale contro le attività estremiste ai danni dei Testimoni di Geova, che distribuiscono queste pubblicazioni in tutto il mondo. I Testimoni di Geova faranno appello alla Corte Europea dei Diritti Umani per proteggere la libertà religiosa in Russia, inclusa la libertà di utilizzare letteratura religiosa a propria discrezione e di condividere pacificamente le proprie credenze con altri. Nel frattempo temo che ci saranno altri atti di intolleranza religiosa ed odio contro i Testimoni di Geova, a causa di questa sentenza”.

I membri della congregazione di Taganrog (regione di Rostov), al centro di questo caso, così come altri fedeli in tutta la Russia e in tutto il mondo, sono a loro volta molto preoccupati del fatto che questa sentenza porterà una grande ondata di intolleranza religiosa, anche peggiore di quella fomentata dalla precedente sentenza della corte regionale. Ci sono altri 7 casi ancora in sospeso contro i Testimoni di Geova per le stesse accuse di “estremismo” mosse contro la congregazione di Taganrog.

Il presidente del Comitato Amministrativo dei Testimoni di Geova in Russia, Vasily Kalin, ha dichiarato: “Temo che questa sentenza aprirà una nuova era di opposizione contro i Testimoni di Geova, dove i loro diritti di riunirsi pacificamente, ottenere letteratura religiosa e condividere con altri la speranza contenuta nei Vangeli sarà ancora più limitata”. Kalin può parlare per esperienza. “Quando ero giovane sono stato deportato in Siberia per essere Testimone di Geova e perché i miei genitori leggevano La Torre di Guardia, la stessa rivista ingiustamente dichiarata “estremista” in questo processo”.

La Torre di Guardia viene pubblicata da 130 anni, è disponibile in 170 lingue e viene distribuita ogni mese in circa 37 milioni di copie in tutto il mondo. I Testimoni di Geova professano la loro fede in Russia da oltre 100 anni.
 
Una coppa col nome di Yavhè di 2000 anni fa

11 agosto 2009

Archeologi americani hanno trovato, a Gerusalemme, nei pressi della Porta di Zion, una coppa per rituali risalente a 2000 anni fa.
La coppa presenta delle iscrizioni in aramaico o in ebraico ed è unica nel suo genere, in quanto normalmente queste riportavano solo una linea di testo. La coppa ritrovata ne presenta invece due.
Shimon Gibson, archeologo dell’Università del Nord Carolina che guida gli scavi, ha confermato la straordinaria scoperta e ha annunciato che l’iscrizione è particolarmente difficile da tradurre, in quanto chi la realizzò la rese volontariamente criptica e dunque saranno necessari dai due ai sei mesi di studio per comprenderne il significato.
Sinora è certo che contenga la parola YHWH, cioè il tetragrammaton di Yavhè, Dio, e dunque fu usata da un importante sacerdote.
 
La Corte suprema conferma: fuori legge i Testimoni di Geova a Rostov







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Confermata la sentenza emessa a settembre dal tribunale provinciale della città sul Mar Nero. Le comunità delle città di Taganrog, Neklinov e Matveevo-Kurgan non possono più svolgere attività e vanno sciolte. Bandite 34 pubblicazioni dal “contenuto estremistico” e confiscati gli immobili. I Testimoni di Geova si rivolgono alla Corte europea.



Mosca - Le comunità di Testimoni di Geova della città di Taganrog, Neklinov e Matveevo-Kurgan sono fuori legge, non possono svolgere alcuna attività e vanno sciolte. È quanto afferma una sentenza della Corte suprema della Federazione russa che conferma la condanna emessa dal tribunale provinciale di Rostov (vedi AsiaNews, 17/09/2009, “Il tribunale di Rostov mette al bando i Testimoni di Geova: estremisti religiosi”).

In settembre l’organizzazione religiosa era stata accusata di diffondere “materiale estremistico” che promuove uno stile di vita settario e ostile alla pacifica convivenza nella Federazione. L’ufficio del pubblico ministero della Corte federale ha confermato l’imputazione mettendo al bando 34 delle 68 pubblicazioni diffuse dai Testimoni di Geova nella regione. Secondo l’accusa esse “contengono espressioni oltraggiose” ed “in pratica tutta la letteratura [distribuita dall’organizzazione] è attraversata come da un filo rosso che afferma che il cristianesimo tradizionale è una religione falsa”.

All’organizzazione viene inoltre imputata “la violazione dei diritti delle persone non credenti” attraverso “tentativi di entrare nelle loro residenze per pregare e compiere attività di evangelizzazione invadenti”. Al divieto di distribuire riviste e pamphlet si aggiunge inoltre anche la confisca di beni immobili, quali uffici e strutture dell’organizzazione, che passano sotto la proprietà della Federazione.

Vasily Kalin, direttore del Comitato di controllo del Centro amministrativo dell’organizzazione in Russia, teme ora che “la decisione apra una nuova epoca di persecuzione per i Testimoni di Geova” anche perché processi analoghi a quelli di Rostov sono incorso in altri tribunali provinciali (vedi AsiaNews, 5/10/2009, “Anche per la Corte dell’Altai i Testimoni di Geova sono ‘estremisti’ da condannare”). Il rappresentante dell’organizzazione nella Federazione afferma: “Il diritto di assemblea pacifica, di possesso di letteratura cristiana e di condivisione della speranza evangelica con i vicini ha subito una grave restrizione”.

Per Arly Chimirov, uno dei legali che hanno seguito i Testimoni di Geova nella vicenda, “la decisione della Corte Suprema conferma l’applicazione illegale della normativa sull’estremismo”. L’avvocato annuncia “l’appello alla Corte europea” secondo la linea difensiva seguita sin dall’inizio della vicenda nelle aule del tribunale di Rostov. L’organizzazione afferma infatti che le pubblicazioni incriminate sono le stesse distribuite in centinaia di Paesi del mondo, fra cui quelli dell’Unione europea, in cui sono presenti comunità dei Testimoni di Geova.
 
Comunicato







Con la sentenza di martedì 24 novembre 2009, il Tribunale correzionale di Nanterre ha riconosciuto Jacques Myard , deputato-sindaco di Maisons-Laffitte, e Le Point, colpevoli del delitto di diffamazione contro la Federazione Cristiana dei Testimoni di Geova della Francia (FCTJF).

Jacques Myard aveva fatto le seguenti osservazioni in un'intervista pubblicata sul sito internet Le Point : actualité internationale, économie, actualité Française, il 24 febbraio 2008: Dobbiamo invece essere grati di queste sette, che cadono nell'ambito di applicazione della legge. E qui i criteri sono conosciuti: bambini prigionieri, non-assistenza a persone che sono in pericolo, eredità di contenimento, …. a questo proposito (...) i Testimoni di Geova sono decisamente colpevoli di settarismo. I testimoni di Geova rinchiudono i bambini (…) Solo per questo motivo potremo sospettarli di essere settari.

Monsieur Myard e Le Point sono stati condannati ad una multa di 2000 € ciascuno. Devono anche versare alla FCTJF la somma di 5000 € per risarcimento danni e di 3000 € di spese legali.

La Corte ha così sanzionato in maniera esemplare questo attacco ingiustificato recato all'onore e la libertà di credo dei Testimoni di Geova. La FCTJF ricorda a questo proposito che beneficia di un statuto di associazione cultuale disciplinato dalla legge del 9 dicembre 1905, e che le autorità hanno stabilito che i Testimoni di Geova rispettano l'ordine pubblico e non rappresentano alcun pericolo per lo sviluppo sia fisico che morale dei loro figli.

La FCTJF accoglie con favore questa decisione e condanna gli abusi alla libertà di espressione fatti contro i Testimoni di Geova

Monsieur Myard et Le Point hanno fatto appello.





fonte
 
e abbiate fede in me, e affinché comprendiate che io sono lo stesso. Prima di me non fu formato nessun Dio, e dopo di me continuò a non essercene nessuno. 11 Io, io sono Geova, e oltre a me non c’è salvatore”.
 
La Fede sul Piatto della Bilancia



I Testimoni di Geova incrollabili mentre l’emendamento per la legge sulla "caccia all'anima"
è stato posticipato




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I Testimoni di Geova ritengono che la loro missione sia di portare 'la buona notizia' alle persone.



Il figlio primogenito di Satenik Avetisyan è stato recentemente rinviato dalla prigionia, dove anche suo fratello è stato detenuto per tre settimane. I fratelli furono condannati a due anni di reclusione per aver rifiutato il servizio militare come obiettori di coscienza.

Avetisyan, di 55 anni, i suoi due figli (di 20 e di 18 anni), e la figlia (di 24 anni) sono Testimoni di Geova, membri di una organizzazione religiosa riconosciuta, che ha più di 10.000 seguaci in Armenia (il loro numero complessivo raggiunge i sei milioni in tutto il mondo). Per quanto strano possa sembrare, Avetisyan non è molto preoccupata per le incarcerazioni dei suoi figli.

"Gesù Cristo ha detto, rallegratevi ed esultate se siete perseguitati per causa mia. Questa è la nostra parte di persecuzione," Avetisyan spiega così la scelta dei suoi figli.

Attualmente, secondo le informazioni fornite dall’organizzazione religiosa dei Testimoni di Geova, 70 membri della loro organizzazione sono in prigione, perché hanno rifiutato di svolgere il servizio militare. Sebbene l'Armenia abbia una Legge sul Servizio Alternativo Militare, l’organizzazione dei Testimoni di Geova insiste sul fatto che la legge non è di natura civile, dato che coloro che rifiutano il servizio militare rimangono, tuttavia, sotto il controllo militare durante il servizio alternativo militare.

Avetisyan dice che nella Bibbia è scritto che le persone non dovrebbero venire addestrate per la guerra.

"Esse non imbracciano le armi, non fanno giuramento. I miei figli sono andati al Commissariato militare e hanno detto che le loro credenze religiose non gli consentono di usare le armi," dice Avetisyan e aggiunge che due anni di reclusione non hanno influenzato negativamente suo figlio di 20 anni.

Avetisyan ricorda che già nel 1994 i Testimoni di Geova la avvicinarono e le proposero un gratuito studio della Bibbia. Lei ricorda che durante gli anni più difficili della sua vita, quando stava cercando di prendersi cura dei suoi tre figli tutta da sola, senza avere un lavoro, incontrò di nuovo i Testimoni di Geova.

"E' stato nel 1997, due Testimoni di Geova bussarono alla nostra porta, e ci suggerirono che avremmo dovuto studiare la Bibbia. Io, come sempre, dissi loro che sono una bibliografa, e che posso studiare per conto mio", dice.

I Testimoni di Geova, udendo la parola bibliografa, pensarono che Avetisyan fosse una esperta della Bibbia, e così le chiesero il suo aiuto.

"Li ho invitati ad entrare, e in poco tempo, ho percepito che in realtà, ero io che avevo bisogno di aiuto," ricorda Avetisyan.

E così, Avetisyan ha iniziato a studiare la Bibbia con l'aiuto di uno dei Testimoni di Geova, e l'anno successivo, nell'estate del 1998, si è battezzata in quella religione.

Attualmente, come molti Testimoni di Geova, Avetisyan trascorre la maggior parte del suo tempo ad avvicinare la gente nelle strade e ad offrire loro un gratuito studio della Bibbia. Al momento è disoccupata.

La Chiesa Apostolica Armena qualifica le attività dei Testimoni di Geova come "caccia all'anima" e incita alla lotta contro di loro. Nei primi mesi del 2009 l'Assemblea Nazionale Armena ha aperto le udienze sugli emendamenti proposti per la Legge sulla Libertà di Coscienza e sulle Organizzazioni Religiose. La Legge, che ha sollevato il malcontento tra molte organizzazioni religiose in Armenia, ha superato la prima lettura, nondimeno la seconda lettura prevista per Ottobre è stata rinviata di 90 giorni.

La legge definisce proselitismo (caccia all'anima) come segue: "Quel tipo di attività di predicazione imposta sulle persone che hanno o non hanno punti di vista religiosi o confessionali, durante la quale viene offerto materiale incentivante, oppure vengono esercitate la pressione fisica, morale o psicologica, la sfiducia o l’odio nei confronti delle altre organizzazioni religiose, vengono inculcati i loro valori e le loro attività, viene usato un linguaggio offensivo verso altre persone o altre religioni; una persona è perseguitata nel suo appartamento, nel luogo di lavoro, nelle aree ricreative, ecc., così come per mezzo di conversazioni telefoniche senza la sua volontà o il consenso, è proselitismo ".

Gli autori della legge suggeriscono di criminalizzare la "caccia all'anima" rendendola punibile con la reclusione fino a due anni.

Avetisyan è sicura che le sue attività non possono essere definite come una caccia all'anima.

"La Bibbia incoraggia a trasmettere il messaggio di Dio alla gente. Noi dobbiamo trasmettere la buona notizia (che, secondo i Testimoni di Geova, riguarda l’invisibile presenza di Gesù Cristo, e l'imminente venuta del suo Regno dei cieli). Noi non esercitiamo pressioni su nessuno; avviciniamo le persone educatamente e offriamo loro uno studio della Bibbia gratuito. Questo è l'unico motivo per cui ci avviciniamo alle persone", spiega.

Avetisyan dice che dopo aver conosciuto Geova, ha iniziato ad amare Geova più dei suoi figli e di se stessa. Ha molte poesie dedicate a Geova. Avetisyan ha rifiutato di essere fotografata per l'articolo dicendo che ciò avrebbe significato vanità da parte sua.





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La Fede sul Piatto della Bilancia



I Testimoni di Geova incrollabili mentre l’emendamento per la legge sulla "caccia all'anima"
è stato posticipato




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I Testimoni di Geova ritengono che la loro missione sia di portare 'la buona notizia' alle persone.



Il figlio primogenito di Satenik Avetisyan è stato recentemente rinviato dalla prigionia, dove anche suo fratello è stato detenuto per tre settimane. I fratelli furono condannati a due anni di reclusione per aver rifiutato il servizio militare come obiettori di coscienza.

Avetisyan, di 55 anni, i suoi due figli (di 20 e di 18 anni), e la figlia (di 24 anni) sono Testimoni di Geova, membri di una organizzazione religiosa riconosciuta, che ha più di 10.000 seguaci in Armenia (il loro numero complessivo raggiunge i sei milioni in tutto il mondo). Per quanto strano possa sembrare, Avetisyan non è molto preoccupata per le incarcerazioni dei suoi figli.

"Gesù Cristo ha detto, rallegratevi ed esultate se siete perseguitati per causa mia. Questa è la nostra parte di persecuzione," Avetisyan spiega così la scelta dei suoi figli.

Attualmente, secondo le informazioni fornite dall’organizzazione religiosa dei Testimoni di Geova, 70 membri della loro organizzazione sono in prigione, perché hanno rifiutato di svolgere il servizio militare. Sebbene l'Armenia abbia una Legge sul Servizio Alternativo Militare, l’organizzazione dei Testimoni di Geova insiste sul fatto che la legge non è di natura civile, dato che coloro che rifiutano il servizio militare rimangono, tuttavia, sotto il controllo militare durante il servizio alternativo militare.

Avetisyan dice che nella Bibbia è scritto che le persone non dovrebbero venire addestrate per la guerra.

"Esse non imbracciano le armi, non fanno giuramento. I miei figli sono andati al Commissariato militare e hanno detto che le loro credenze religiose non gli consentono di usare le armi," dice Avetisyan e aggiunge che due anni di reclusione non hanno influenzato negativamente suo figlio di 20 anni.

Avetisyan ricorda che già nel 1994 i Testimoni di Geova la avvicinarono e le proposero un gratuito studio della Bibbia. Lei ricorda che durante gli anni più difficili della sua vita, quando stava cercando di prendersi cura dei suoi tre figli tutta da sola, senza avere un lavoro, incontrò di nuovo i Testimoni di Geova.

"E' stato nel 1997, due Testimoni di Geova bussarono alla nostra porta, e ci suggerirono che avremmo dovuto studiare la Bibbia. Io, come sempre, dissi loro che sono una bibliografa, e che posso studiare per conto mio", dice.

I Testimoni di Geova, udendo la parola bibliografa, pensarono che Avetisyan fosse una esperta della Bibbia, e così le chiesero il suo aiuto.

"Li ho invitati ad entrare, e in poco tempo, ho percepito che in realtà, ero io che avevo bisogno di aiuto," ricorda Avetisyan.

E così, Avetisyan ha iniziato a studiare la Bibbia con l'aiuto di uno dei Testimoni di Geova, e l'anno successivo, nell'estate del 1998, si è battezzata in quella religione.

Attualmente, come molti Testimoni di Geova, Avetisyan trascorre la maggior parte del suo tempo ad avvicinare la gente nelle strade e ad offrire loro un gratuito studio della Bibbia. Al momento è disoccupata.

La Chiesa Apostolica Armena qualifica le attività dei Testimoni di Geova come "caccia all'anima" e incita alla lotta contro di loro. Nei primi mesi del 2009 l'Assemblea Nazionale Armena ha aperto le udienze sugli emendamenti proposti per la Legge sulla Libertà di Coscienza e sulle Organizzazioni Religiose. La Legge, che ha sollevato il malcontento tra molte organizzazioni religiose in Armenia, ha superato la prima lettura, nondimeno la seconda lettura prevista per Ottobre è stata rinviata di 90 giorni.

La legge definisce proselitismo (caccia all'anima) come segue: "Quel tipo di attività di predicazione imposta sulle persone che hanno o non hanno punti di vista religiosi o confessionali, durante la quale viene offerto materiale incentivante, oppure vengono esercitate la pressione fisica, morale o psicologica, la sfiducia o l’odio nei confronti delle altre organizzazioni religiose, vengono inculcati i loro valori e le loro attività, viene usato un linguaggio offensivo verso altre persone o altre religioni; una persona è perseguitata nel suo appartamento, nel luogo di lavoro, nelle aree ricreative, ecc., così come per mezzo di conversazioni telefoniche senza la sua volontà o il consenso, è proselitismo ".

Gli autori della legge suggeriscono di criminalizzare la "caccia all'anima" rendendola punibile con la reclusione fino a due anni.

Avetisyan è sicura che le sue attività non possono essere definite come una caccia all'anima.

"La Bibbia incoraggia a trasmettere il messaggio di Dio alla gente. Noi dobbiamo trasmettere la buona notizia (che, secondo i Testimoni di Geova, riguarda l’invisibile presenza di Gesù Cristo, e l'imminente venuta del suo Regno dei cieli). Noi non esercitiamo pressioni su nessuno; avviciniamo le persone educatamente e offriamo loro uno studio della Bibbia gratuito. Questo è l'unico motivo per cui ci avviciniamo alle persone", spiega.

Avetisyan dice che dopo aver conosciuto Geova, ha iniziato ad amare Geova più dei suoi figli e di se stessa. Ha molte poesie dedicate a Geova. Avetisyan ha rifiutato di essere fotografata per l'articolo dicendo che ciò avrebbe significato vanità da parte sua.





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NAGORNO-KARABAKH: “Se violeranno la legge, radunandosi per scopi religiosi, saranno multati"







Forum18 Servizio News ha appreso che i Testimoni di Geova, dell'ente non riconosciuto a livello internazionale del Nagorno-Karabakh, nel Caucaso Meridionale, hanno perso un ricorso contro il rifiuto dell’ente di concedere loro uno status giuridico. Potrebbe venire presentata una richiesta di appello alla Suprema Corte dell'ente. Ashot Sargsyan, capo del Dipartimento per le Minoranze Etniche e gli Affari Religiosi, ha vigorosamente difeso, a Forum 18, il rifiuto di registrare i Testimoni di Geova ed una Chiesa locale Protestante. Sargsyan ha detto che, senza registrazione, i singoli credenti hanno il diritto di svolgere le loro attività religiose - come il pregare - da soli in casa. Ma ha detto che nessuno dei due gruppi potrà riunirsi come una comunità religiosa, neanche in privato. “Se violeranno la legge, radunandosi per scopi religiosi, saranno multati,” – ha promesso Sargsyan. Entrambi i gruppi hanno dichiarato a Forum18 che incontri di poche persone non sono stati attualmente ostacolati.


Forum 18 Servizio News ha appreso che il 28 Ottobre è fallito un ricorso in appello contro il rifiuto del riconoscimento legale dei Testimoni di Geova dell'ente non riconosciuto a livello internazionale del Nagorno-Karabakh, nel Caucaso Meridionale.
A difendere vigorosamente il rifiuto della registrazione sia dei Testimoni di Geova sia della locale chiesa Protestante, è Ashot Sargsyan, capo del Dipartimento delle Minoranze Etniche e gli Affari Religiosi. "La nostra Legge sulla Religione vieta il proselitismo, quindi essi non hanno il diritto di diffondere la loro fede", ha detto a Forum 18, dalla capitale Stepanaker, il 2 Novembre. "La nostra legge dice che non possiamo registrarli."

Sargsyan ha affermato che, senza registrazione, i singoli credenti hanno il diritto di svolgere la loro attività religiosa – come il pregare - da soli a casa. Ma nessuno dei due gruppi potrà riunirsi come una comunità religiosa, neanche in privato. “Se violeranno la legge, radunandosi per scopi religiosi, saranno multati,” – ha promesso Sargsyan. “Ma io non c’entro niente in questo – si tratta di una questione che riguarda le forze dell’ordine.”

Il Giudice Anatoli Tatevosyan, del Tribunale Generale di Prima Istanza di Stepanakert, ha udito la causa dei Testimoni di Geova il 15 e il 16 di Ottobre. La sua sentenza del 28 Ottobre, visionata da Forum18, sostiene che concedere lo status ai Testimoni, permetterebbe ciò che è chiamata “caccia all’anima” (proselitismo), cosa vietata nel territorio del Karabakh a tutte le comunità religiose ad eccezione della Chiesa Apostolica Armena. Pertanto, il Giudice sostiene che il gruppo non può essere registrato. I Testimoni di Geova hanno dichiarato a Forum 18 che stanno considerando di presentare ricorso su questa sentenza alla Corte Suprema del Karabakh. Hanno un mese di tempo per farlo.

[...]

La registrazione era sul punto di diventare possibile - e apparentemente obbligatoria - sulla scia di una nuova Legge sulla Religione saldamente fondata sulla Legge Religiosa della vicina Armenia – entrata in vigore nel Gennaio del 2009. Le principali restrizioni della nuova Legge in Karabakh sono: a quanto pare un bando delle attività religiose non registrate; la censura di Stato sulla letteratura religiosa; il requisito di 100 cittadini adulti sufficiente per registrare una comunità religiosa; un indefinito “monopolio” concesso alla Chiesa Apostolica Armena, nel predicare ed estendere il suo credo, allo stesso tempo ponendo restrizioni all'attività delle altre fedi similmente definite in modo incerto di “radunare alla stessa loro fede”; e la formulazione vaga delle restrizioni, rendendo incerta l'applicazione di molti articoli (vedi F18News del 4 Maggio 2009).

Sargsyan ha ammesso a Forum18 che la Legge di Religione contiene restrizioni verso le comunità religiose ad eccezione della Chiesa Apostolica dell'Armenia, ma ha dichiarato che queste sono in linea con la Costituzione del Karabakh e con le norme internazionali dei Diritti dell'Uomo. "L'Articolo 8 della Legge di Religione vieta il proselitismo - questa non è una limitazione della libertà di parola. Anche in Norvegia tali diritti sono limitati. E se tu vai per le strade a divulgare la tua fede in Grecia, in Azerbaijan oppure in Iran, vieni punito", ha detto a Forum18. "Qui è la stessa cosa.” Egli è diventato estremamente vago quando gli è stato chiesto in che modi precisi ha pensato che altri Paesi limitano i diritti umani.

Forum 18 rileva che la Norvegia, in conformità con i suoi impegni internazionali sui diritti dell'uomo, non limita i diritti umani nel modo che fa invece l'Ente non riconosciuto del Nagorno-Karabakh.

Sargsyan ha detto a Forum 18 che cinque comunità religiose sono state registrate nel 2009, la Chiesa Apostolica dell'Armenia, la Chiesa Cattolica, la Chiesa Ortodossa Russa, la Chiesa Evangelica Armena e il Movimento della Fratellanza associato alla Chiesa Apostolica.

Le altre comunità religiose che esistono in Karabakh, includono l'Unione Battista, il Consiglio delle Congregazioni delle Chiese Battiste, e gli Avventisti del Settimo Giorno. L'Unione Battista dell’ Armenia e la Chiesa Avventista hanno dichiarato a Forum18 che le loro chiese nel Karabakh non hanno presentato domanda per la registrazione, in quanto fanno parte di enti già legalmente registrati in Armenia. Entrambe hanno detto a Forum18 di non aver dovuto fronteggiare alcun problema da parte delle autorità. Il Consiglio delle Chiese Battiste segue una politica di non richiedere la registrazione di Stato in nessuno dei paesi ex-Sovietici dove esse operano.

Che cosa accadrà quando gruppi non registrati si raduneranno per il culto?

Sia la Chiesa del Fuoco della Rinascita che i Testimoni di Geova hanno riferito a Forum18 che essi continueranno ad operare. "Noi continuiamo ad incontrarci nella case private – nessuno ci ha bandito,” ha fatto notare il pastore Sardaryan. "Ma non abbiamo uno status giuridico e non possiamo svolgere alcuna attività pubblica su larga scala.”

Lyova Markaryan, un avvocato Armeno che rappresenta i Testimoni di Geova, ha sottolineato che la sentenza di Ottobre della Corte non vieta specificamente la loro attività. "Noi non possiamo agire come un soggetto giuridico, così come importare ufficialmente letteratura, affittare locali per le riunioni o per i Congressi, oppure edificare una Sala del Regno,” ha detto a Forum18, il 2 Novembre dalla capitale dell'Armenia, Yerevan.

Markaryan ha affermato che le riunioni della comunità non sono state attualmente ostacolate. Ha dichiarato che la persecuzione più recente risale all'8 Giugno, quando le dogane del Karabakh hanno confiscato la letteratura religiosa ai membri che erano di ritorno da un Congresso in Armenia. “Hanno fermato un numero di minibus sui quali stavano viaggiando i nostri membri" ha detto a Forum18. "Hanno detto alla nostra gente che dal momento che non siamo registrati, non abbiamo il diritto di importare la nostra letteratura.”
Markaryan ha dichiarato che essi non capiscono come i funzionari doganali abbiano fatto a sapere quali passeggeri e su quale minibus puntare.

"Le conclusioni degli esperti" portano ai dinieghi della registrazione.

[...]

La domanda di registrazione dei Testimoni di Geova - che è stata firmata da 114 cittadini adulti - è giunta al governo il 22 Giugno. Quindi è stata prodotta una negativa “conclusione da esperto” composta di 12 pagine, firmata da Sargsyan del Dipartimento per le Minoranze Etniche e gli Affari Religiosi. Questa è stata inviata ai Testimoni di Geova da Suren Grigoryan, ‘Capo di Stato Maggiore’ dell’entità governativa, in una lettera del 6 Luglio visionata da Forum 18. Il 3 Agosto la Cancelleria di Stato ha formalmente respinto la domanda. I Testimoni di Geova hanno depositato la loro denuncia contro la cancelleria di Stato il 14 Settembre.

La “valutazione da esperto" riguardo ai Testimoni di Geova asserisce che essi usano "un certo numero di metodi di influenza psicologica nei confronti dei credenti", con il loro predicatori che impiegano "metodi psicologici" di incitamento e di persuasione. "Quando questi metodi sono utilizzati, una persona rientra completamente sotto l'influenza, vale a dire che trasforma il suo pensiero, il suo comportamento e gli stereotipi". Egli sostiene che le persone che soffrono di stress, depressione o di povertà hanno maggiori probabilità di essere sensibili a tali metodi.

“Gli aderenti sono soggetti ad un processo di elaborazione mentale, realizzato attraverso numerosi incontri, seminari, conferenze, addestramento, predicazione e in altri modi simili, il cui scopo è quello di spegnere il pensiero analitico di un individuo per quanto riguarda l'attività, i metodi e la teoria della organizzazione religiosa," asserisce la valutazione.

Il giudizio negativo della valutazione dei Testimoni di Geova è stato relativo al rifiuto delle trasfusioni di sangue, secondo cui "centinaia di credenti ogni anno sono privati di assistenza medica e muoiono", al rifiuto del servizio militare ed al rifiuto di votare. Sargsyan ha ripetuto al giudice queste affermazioni circa i Testimoni di Geova.

Il Ministro Grigoryan, Capo di Stato Maggiore, che ha inviato la valutazione negativa ai Testimoni di Geova a Luglio, non si è reso disponibile per parlare con Forum 18, il 3 Novembre. Il suo assistente ha dichiarato a Forum18 che egli "avrebbe solamente firmato la lettera in rappresentanza del Governo" e che non sarebbe stato pronto a parlare con Forum18 circa il perché siano state emesse tali valutazioni negative contro di loro e contro la Chiesa del Fuoco della Rinascita. (FINE)

Un ulteriore reportage sulla libertà di pensiero, di coscienza e di credo nel Nagorno-Karabah si trova al seguente indirizzo (Articolo tradotto dalla Redazione CTdG: COMMENTO: La Corte Europea dei Diritti Umani – In disaccordo con l'obiezione di coscienza).

Una versione stampabile sulla vertenza nel Nagorno-Karabah è disponibile all’indirizzo: National Geographic all'interno della mappa intitolata 'Azerbaijan'.

 

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