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Su chi e su che cosa ha influito la sentenza della Corte Suprema Russa?







TAGANROG, Russia - "Quarant'anni fa, sono diventato uno dei Testimoni di Geova e per molti anni sono stato membro della Congregazione di Taganrog. Ho allevato i miei figli in questa comunità. Perché la Corte Suprema del mio paese mi direbbe che non posso adorare qui?" Yevdokiya Gluschenko, 69 anni, ha reagito con incredulità alle novità conseguenti la sentenza dell'8 Dicembre della Corte Suprema della Federazione Russa.

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Un’assemblea dei Testimoni di Geova in Taganrog


Altri membri della congregazione, amici Yevdokiya, hanno espresso preoccupazione per la loro sicurezza ora, e per la sicurezza delle loro famiglie. Essi si lamentano che la Corte Suprema non abbia rispettato il loro diritto di continuare a scegliere la propria fede e che abbia anche dichiarato "estremisti" 34 pezzi della loro letteratura biblica. Tra quelle pubblicazioni è il libro Cosa Insegna Realmente la Bibbia? impiegato come principale libro di testo che i Testimoni di Geova usano nel loro ministero pubblico per rispondere alle domande più comuni. Fin dal 2005, il libro è stato reso disponibile al pubblico in generale nei paesi di tutto il mondo, compresa la Russia, ma ora è stato considerato "estremista" da parte dei tribunali Russi.

I membri della congregazione non sono soli nelle loro preoccupazioni. Molti osservatori obiettivi ne stanno discutendo. Lyudmila Alexeyeva, Presidente del Gruppo Internazionale di Helsinki di Mosca, ha commentato che "I seguaci di tutte le religioni ritengono la loro come l'unica sola vera religione, e solo al gruppo non rispettoso della legge dovrebbe essere negato tale diritto dalla Società. Altrimenti si torna all’intolleranza religiosa non solo dell’era Sovietica, ma del Medioevo." La Sig.ra Alexeyeva ritiene che i Testimoni di Geova avranno bisogno di ricorrere alla Corte Europea dei Diritti Umani e che la decisione della corte Russa in ultima analisi, sarà revocata. "Nel frattempo," lei dice, "mi dispiace ammettere che agli occhi della comunità Europea la Russia sembrerà simile ad un paese barbaro, medievale e intollerante verso le minoranze religiose".

Richiamando alla memoria ciò che è accaduto alla Congregazione di Taganrog, un tribunale di grado inferiore di Gorno-Altaysk si è già pronunciato contro la Congregazione di Gorno-Altaysk ed ha dichiarato come "estremiste" 18 pubblicazioni religiose - {Nota a cura della Redazione Cristiani Testimoni di Geova.net} dei Testimoni di Geova. La data 23 Dicembre 2009, era stata fissata per l’udienza in appello alla Corte Suprema della Repubblica Altay. Tuttavia, il 17 Dicembre 2009, la Corte ha restituito gli incartamenti del caso al Tribunale Civile di Gorno-Altaisk. La nuova data per l'udienza non è ancora stata stabilita.
 
La Corte d'appello conferma la condanna di sette donne in Tashkent







TASHKENT, Uzbekistan - Sono stati respinti i ricorsi in appello per sette donne, tutte Testimoni di Geova, che sono state condannate per "lo svolgimento di attività religiose illegali" e per la "violazione delle norme sugli incontri religiosi." Tre delle donne, Nabieva Mamlakat di 57 anni, Farahova Angelina di 39 anni e Tashboltaeva Gulchehra di 38 anni, sono state condannate a cinque giorni di custodia, mentre le altre quattro donne, sono state multate ciascuna con l'equivalente di $ 1.350.

Quando il caso è stato presentato alla corte, le donne hanno spiegato che stavano solo socializzando insieme. Il Giudice Sh. Bakayev chiuse il caso e le donne furono inviate alle loro case, ma gli fu detto di tornare il giorno seguente. Quando sono tornate il giorno dopo, tutte e sette sono state sommariamente condannate e le sono state inflitte le pene. Questi arresti sembrano essere un aggravio dello schema di intolleranza religiosa in Uzbekistan: il numero dei Testimoni di Geova, arrestati e processati solo in quest'anno, ormai ammonta a più di 50.

La continua intolleranza verso le minoranze religiose è sorprendente in considerazione della garanzia alla libertà di religione fornita dall'Uzbekistan a tutti i suoi cittadini, in virtù della Costituzione dell' Uzbekistan. L'Uzbekistan è anche uno dei paesi firmatari della Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici, che, ai sensi dell'Articolo 18, assicura ai cittadini la libertà religiosa.

 
L' Uzbekistan nega l'amnistia dopo "attività religiosa illegale"







TASHKENT, Uzbekistan - Tre dei Testimoni di Geova, che rimangono in carcere per condanne fino a quattro anni con l'accusa di organizzare "attività religiose illegali" sono stati esclusi da considerazioni di amnistia.

Nel 2008, Abdubannob Ahmedov e Sergey Ivanov sono stati condannati rispettivamente a quattro anni e a tre anni e mezzo di carcere, in Margilan, nella Regione Fergana, in Uzbekistan, per aver organizzato attività religiose illegali. Olim Turayev, un medico sposato e padre di tre figli, recentemente ha completato il primo anno dei suoi quattro anni di reclusione in una colonia di lavoro vicino a Samarcanda, anche lui accusato di "attività religiosa illegale" e di insegnare la religione.

Lo stesso giorno che una domanda di amnistia fu presentata a nome di Olim Turayev, egli stesso fu trovato colpevole di "violare la routine carceraria." Ai prigionieri colpevoli di un tale violazione non può essere concessa l'amnistia. Turayev è stato immediatamente trasferito da una colonia di lavoro "aperto" ad una colonia di lavoro "generale" in Tavaksai, nella Regione di Tashkent.

Anche Abdubannob Ahmedov successivamente è stato accusato di "violare la routine carceraria." Di conseguenza, Ahmedov non ha più i requisiti per ricevere l'amnistia ed è stato trasferito alla colonia di lavoro generale di Navoi (nei pressi di Samarcanda). Sergey Ivanov verrà trattenuto nella colonia di lavoro in generale di Tavaksai, nella Regione di Tashkent.

Anche gli appelli sulle condanne di questi tre sono stati negati. Una richiesta formale presentata in loro favore alla Commissione di Stato per gli Affari Religiosi dell'Uzbekistan, a sostegno di una amnistia per i Testimoni di Geova che sono in carcere per aver praticato la loro fede, non ha avuto successo. I Testimoni di Geova continuano a cercare un dialogo costruttivo con le autorità Uzbeke per quanto riguarda questi prigionieri.
 
Tashkent, pesanti multe e carcere per i cristiani







Anche nel periodo di Natale la polizia ha perseguitato gli incontri religiosi. Le multe spesso ammontano all’equivalente di anni di stipendio e per i recidivi c’è la prigione.



Tashkent – La persecuzione della polizia uzbeka contro i cristiani è continuata anche durante il Natale . La polizia ha fatto irruzione durante incontri e funzioni religiose ed elevato pesanti multe. Ma per i “recidivi” c’è anche la prigione.

Domenica 3 gennaio la polizia ha interrotto un incontro di circa 40 fedeli della Chiesa Protestante Holiness Full Gospel in un’abitazione privata nel villaggio Umid, distretto di Yangiyul. La chiesa è riconosciuta dalle autorità e può svolgere attività religiosa, ma l’ufficiale di polizia Bobur Usmanov ha spiegato all’agenzia Forum 18 che “non è registrata nel villaggio Umid”.

La legge sulla libertà religiosa, inasprita negli ultimi anni, prevede che ogni gruppo religioso può svolgere attività solo se registrato nella zona. La norma è interpretata in modo ancora più restrittivo dalla polizia, che spesso chiede uno specifico riconoscimento per ogni piccola città e villaggio. Senza tale approvazione, è considerato illecito persino riunirsi per pregare o parlare di religione, anche in una casa privata.

Ora per i leader della Chiesa, Kholmet Ashirov, Ayazbek Taytaliyev e Rustam Usmanov, è probabile la condanna a pesantissime multe. Gli ultimi due nel 2009 sono stati 5 giorni in carcere, per una sentenza della Corte distrettuale di Yangiyul, sempre per avere organizzato e presieduto incontri religiosi, e rischiano una nuova condanna detentiva in quanto “recidivi”.

Alla fine di dicembre il tribunale penale di Termez ha condannato il pastore Bakhrom Nazarov alla multa di 2..805.000 som (circa 1270 euro) per avere tenuto senza autorizzazione un incontro di preghiera. La paga media mensile nel Paese è stimata pari a 15 euro, per cui la multa corrisponde al guadagno di 81 mesi di lavoro. Nazarov, leader della Full Gospel Church di Urgench, pure non registrata, è stato già più volte minacciato dalla autorità, è stato in carcere e nel 2004 gli hanno confiscato persino la bibbia.

L’agenzia F18 segnala che nel 2009 la situazione dei cristiani è peggiorata e molti fedeli hanno scontato tra i 5 e i 15 giorni di carcere per avere tenuto o partecipato a incontri religiosi. Tra costoro: Mahmudjon Turdiev, Mahmudjon Boynazarov e Ravshanjon Bahmarov, tutti di Kurgantepe; Roman Tsoi, Pavel Nenno, Andrei Sim, Vladimir Tyo, Yuri Tyo e Dmitri Sim di Tashkent. Fonti locali riferiscono che Mahmudjon Turdiev e Ravshanjon Bahmarov sono stati minacciati di subire un’ulteriore detenzione, se insistono nell’appello proposto contro la condanna.

Sono pure finiti in carcere per periodi tra 5 e 15 giorni i Testimoni di Geova Dilshod Akhmedov, Fatima Akhmedov, Ilhamjan Akhmedov, Galina Fris, Ayshe Setablaeva, Mamlakat Nabieva, Angelina Farahova, Gulchehra Tashboltaeva. Alcuni di loro hanno fatto appello e il giudice di appello di Mirza-Ulugbek (Tashkent) ha confermato la condanna e ha pure irrogato pesanti multe: 1.962.800 som, pari a 890 euro per Mamlakat Nabieva, Angelina Farahova, Gulchehra Tashboltaeva e altri 4 fedeli, molti dei quali sono disoccupati.
 
Tagikistan: Più della metà delle comunità religiose sono "illegali"?







A meno di un mese dal nuovo termine per la ri-registrazione, fissato per l'1 Gennaio 2010, dalla nuova restrittiva Legge di Religione del Tagikistan, i funzionari hanno ammesso a Forum 18 Servizio News che sono state ri-registrate meno della metà delle comunità religiose nel paese. Ai sensi della Legge, le comunità che non vogliono registrarsi o che non riescono ad ottenere la re-immatricolazione, diverranno illegali. Il Vice Ministro della Cultura Mavlon Mukhtarov e Idibek Ziyoyev del Capo Dipartimento per gli Affari Religiosi (CDAR) del Ministero - che supervisiona la registrazione - ha detto a Forum 18 che l'attività religiosa non registrata non sarà permessa, nonostante ciò sia in violazione degli standard sui diritti umani internazionali. Ad alcune moschee è già stata rifiutata la ri-registrazione, e molte sono in attesa di registrarsi insieme con l'Unione Battista e con l'unica sinagoga del paese. Mentre alcune comunità non Musulmane si stavano ri-registrando, il CDAR ha imposto restrizioni territoriali alla loro attività. Se il numero delle moschee in una data zona supererà le quote di mosche fissate dalla Legge, il Vice Ministro della Cultura Mukhtarov ha detto a Forum 18 che "noi chiuderemo le moschee che eccederanno le quote."


[...]

Le restrizioni sulle attività religiose si sono fatte sempre più serrate negli ultimi anni. Tutte le attività dei Testimoni di Geova furono vietate nel 2007. La Corte Suprema ha messo al bando la scuola di pensiero Islamico Salafi nel 2009. Molti membri del movimento Musulmano Jamaat Tabligh sono stati arrestati nel 2009. Molte moschee o sale di preghiera Musulmane, e l'unica sinagoga del paese e le chiese Protestanti sono state chiuse, demolite o minacciate di confisca. Procedimenti penali sono stati depositati nei confronti di un certo numero di Testimoni di Geova a Khujand nell'autunno del 2009. Nel mese di Ottobre un tribunale di Dushanbe ha bandito una chiesa Battista che ha scelto di non chiedere la registrazione di stato. I funzionari in precedenza avevano avvertito i membri della chiesa che avrebbero dovuuto chiedere la registrazione, ma i membri della chiesa si sono rifiutati di farlo (vedi F18News 2 Dicembre 2009).

[...]

Verrà annullato il bando nei confronti dei Testimoni di Geova?

Avendogli domandato in merito ai Testimoni di Geova, il Vice Ministro Mukhtarov ha detto che il Ministero della Cultura è pronto ad aiutare i Testimoni di Geova a ricevere la registrazione ufficiale, ma essi devono prima rivolgersi alla Corte Suprema che ha emesso un divieto nazionale sulla loro attività. "Noi non possiamo interferire con la Corte," ha detto. I procedimenti penali contro alcuni Testimoni di Geova continuano, dopo che la polizia e la polizia segreta del Comitato di Sicurezza Nazionale (CSN) hanno fatto irruzione durante un incontro religioso che si teneva in un appartamento privato (vedi F18News 28 Settembre 2009 - traduzione redazione CTdG Tajikistan: "Pare che la lettura biblica associata sia ora un reato penale"). (FINE)


Una più ampio reportage sulla libertà di pensiero, di coscienza e di credo in Tagikistan è alla pagina forum18.org/Archive.

Per ulteriori dettagli vedere l’indagine di Forum 18 sulla libertà religiosa nel Tagikistan alla pagina TAJIKISTAN: Religious freedom survey, November 2003.

Un resoconto sugli impegni presi dall’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) relativamente alla libertà di religione o di credo può essere trovato alla pagina OSCE REGION: OSCE commitments on freedom of religion or belief.

Una sintetica mappa stampabile del Tagikistan è disponibile alla pagina National geographic.
 
Attacco alla Sala del Regno di Sochi







La notte del 9 Gennaio 2010, un gruppo di 5-6 persone hanno lanciato delle pietre contro l’edificio destinato alle riunioni liturgiche dei Testimoni di Geova nella città di Sotchi. I criminali, gridando parole offensive contro la religione dei Testimoni di Geova, minacciavano di violenza fisica le persone che si trovavano all’interno dell’edificio e hanno persino distrutto una parte del muro cercando di entrare all’interno. Chiamata la polizia, due aggressori sono stati arrestati.

In seguito alle decisione della Corte Suprema della Russia per l’eliminazione dell’ORL (n.d.r. Organizzazione Religiosa Locale) dei Testimoni di Geova nella città di Tanganrog, gli attacchi sono divenuti frequenti. Così, nella notte del 1° gennaio, qualcuno ha lanciato due ordigni incendiari, attraverso una finestra, nella Sala del Regno di Volga.
 
Due Testimoni di Geova arrestati per 10 giorni







L’ 8 gennaio 2010, due credenti di 26 e 28 anni, sono stati portati al distretto Pochepskaya ATS della regione di Byansk con l’accusa di “predicazione illegale” e di “distribuire letteratura estremista”. Sebbene avessero con sé i passaporti, sono stati trattenuti per 24 ore “per l’identificazione”.

Quando l’accaduto fu segnalato al servizio di polizia di sicurezza ATS, le accuse cambiarono. Il magistrato Schemelininym VI in tutta fretta adottò la pena (n.d.r. vedi allegato) di 10 giorni (!) di arresto perché “utilizzarono un linguaggio osceno nel rivolgersi ai passanti”. Nello contempo, nei documenti non è stata fatta menzione di testimoni o di vittime. Nell’appellarsi (n.d.r. vedi allegati) ad un tribunale superiore, i giovani sostengono che l’accusa è completamente infondata e assurda. La pena potrebbe non entrare il vigore il 19 Gennaio, tuttavia essi stanno già scontando le pene nel centro detentivo locale.




Immagini collegate La pena di 10 giorni decisa dal Magistrato Schemelininym VI L'appello al tribunale superiore - pagina 1 L'appello al tribunale superiore - pagina 2 L'appello al tribunale superiore - pagina 3 L'appello al tribunale superiore - pagina 4 L'appello al tribunale superiore - pagina 5
 
Insultò Testimoni di Geova: parroco condannato anche in Appello

La Corte d’Appello di Messina ha confermato la condanna a 500 euro di multa per un prete accusato di aver insultato due Testimoni di Geova.
Don Mario Oliva, parroco nella frazione San Basilio di Novara di Sicilia, dal 6 novembre 2004 al 18 febbraio 2005, avrebbe preso di mira Giovanni Rapaglià e Giuseppe Sturniolo, rispettivamente ministro di culto e predicatore dei Testimoni di Geova. Don Mario Oliva in alcune occasioni sarebbe salito sul campanile della chiesa e con un megafono avrebbe apostrofato i due. Successivamente li avrebbe affrontati faccia a faccia ripetendo le ingiurie accusandoli di fare “il lavaggio del cervello alla gente” e di “predicare a scopo di lucro”.
Nel processo di primo grado, il giudice monocratico di Barcellona aveva condannato don Mario per vilipendio e ingiurie. In secondo grado, nel corso della requisitoria, il procuratore generale, Vincenza Napoli, aveva modificato il reato di vilipendio in ingiuria.
 
L’ Ufficio del Procuratore dell’Oblast di Samara ha ritirato le accuse verso i Testimoni di Geova







Samara (Russia) - Nel marzo 2009, il Procuratore della regione di Samara ha fatto appello alla Corte per sciogliere due organizzazioni religiose locali (ORL) dei Testimoni di Geova di Togliatti e Samara.
La prima sentenza fu emessa il 29 maggio 2009: la Corte Regionale di Samara non riscontrò violazioni nei Testimoni di Geova di Togliatti e il procuratore chiuse il caso e la Corte Suprema RF lasciò la decisione in vigore. In riferimento all’accusa sull’eliminazione dell’ ORL di Samara, il 30 dicembre 2009, il Procuratore della stessa ritirò l’accusa. Su questa base il procedimento penale fu interrotto.






 
Speciale Il Giorno della Memoria/Il triangolo viola: i Testimoni di Geova

Nel realizzare lo speciale dedicato al Giorno della Memoria, abbiamo contattato anche i Testimoni di Geova, contrassegnati dal triangolo viola nei campi, che subirono perdite di migliaia di vittime.
Dall'Ufficio Stampa, ci hanno comunicato che, in questo decimo anno di celebrazioni, hanno scelto di affidare i loro commenti al portale internet ufficiale Watchtower, rinunciando a rilasciare interviste e organizzare eventi collaterali.
Dietro autorizzazione, riportiamo nelle nostre pagine un estratto dello scritto:

“Più di 50 anni fa ebbe termine il mostruoso potere di Hitler contrassegnato da razzismo e assassinio, durato 12 anni. Ma tuttora l’umanità soffre per le ferite inflitte dal regime nazista.

La storia riconosce che solo pochi gruppi si opposero con coraggio al terrore nazista e fecero sentire la loro voce. Fra questi c’erano i testimoni di Geova, definiti “una minuscola isola di instancabile resistenza [morale] in seno a una nazione terrorizzata”. La loro coraggiosa presa di posizione è ben documentata da storici stimati.

Qualche oppositore, però, inclusi alcuni che un tempo si associavano con i testimoni di Geova, sostiene che i Testimoni inizialmente cercarono di arrivare a un compromesso con il regime di Hitler. Qualcuno afferma che rappresentanti della Watch Tower Society cercarono senza successo di ingraziarsi il nuovo governo e che, almeno per un periodo di tempo, approvarono l’ideologia razzista dei nazisti, che alla fine portò allo sterminio di sei milioni di ebrei.

Queste gravi asserzioni sono assolutamente false.”
 

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