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TdG vs Armenia: gruppo religioso afflitto per la decisione della Corte di Strasburgo







Un Testimone di Geova che ha trascorso quasi un anno di prigione per aver rifiutato di servire nell'esercito armeno, probabilmente si appellerà alla camera superiore della Corte di Strasburgo dopo che l'organo giudiziario internazionale ha decretato il suo caso di "obiettore di coscienza" avverso l'Armenia, in favore di quest'ultima.

Il 27 Ottobre, la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha decretato sul caso di Vahan Bayatyan avverso l’Armenia, di non accogliere l’istanza dei membri dell'organizzazione religiosa dei Testimoni di Geova nei confronti dello Stato, assumendo come fondamento soprattutto la circostanza che durante il suo arruolamento nell'esercito armeno (nel 2001) l'Armenia non aveva una legge relativa al servizio alternativo (la legge è entrata in vigore solo nel 2004) e non aveva ancora ratificato la Convenzione Europea sui Diritti dell'Uomo (lo ha fatto nel mese di Aprile 2002).

Lo stesso giorno, l’organizzazione dei Testimoni di Geova rese nota una deposizione in cui affermava che la Corte Europea non difendeva i diritti dell’obiettore di coscienza.

(La legge sul servizio alternativo dice che un cittadino soggetto alla coscrizione obbligatoria del servizio militare, ha diritto ad un servizio alternativo se la sua fede o le sue convinzioni personali sono contrarie al servizio militare obbligatorio interno ad unità militari, come pure contrarie al trasportare, al custodire, alla manutenzione e all’utilizzo di armi).

Bayatyan, di 26 anni, vive a Yerevan. E’ membro dell’organizzazione dei Testimoni di Geova dal 1997. È stato chiamato per il servizio militare nel mese di Aprile 2001, tuttavia si è rifiutato come obiettore di coscienza. Nel Novembre 2002 è stato riconosciuto colpevole dal tribunale e condannato a 18 mesi di prigione. Il mese seguente, la corte d'appello sui casi criminali e militari pronunciò una sentenza ancora più severo per Bayatyan - 30 mesi di prigione. Nel Luglio 2003, dopo aver scontato 10 mesi e mezzo del suo periodo di condanna, Bayatyan è stato rilasciato sulla parola. Nel 2005 si rivolse alla corte Europea protestando che la sua condanna da parte del tribunale, per aver rifiutato di servire nell'esercito nazionale dell’Armenia, equivalesse ad una violazione dell'Articolo 9 (libertà di pensiero, di coscienza e di religione) della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo.

"Mi rammarica davvero che venne presa una tale decisione. Il mio avvocato ed io abbiamo deciso di appellarci, entro tre mesi, alla Alta Camera della Corte Europea affinché esaminasse di nuovo il caso," ha detto Bayatyan ad ArmeniaNow.

(Sette giudici della Corte Europea hanno ascoltato il caso di Bayatyan; i casi dell’ Alta Camera sono ascoltati da 17 giudici.)

Attualmente, in Armenia sono stati incarcerati 71 Testimoni di Geova che si rifiutano di servire nell'esercito perché obiettori di coscienza. Il presidente del Comitato di Helsinki dell’Armenia, Avetik Ishkhanyan, pensa che la ragione di ciò sia che queste persone non sono state condannate come disertori del servizio alternativo, ma di quello convenzionale.

"Hanno rifiutato il servizio alternativo, perché non lo ritengono pienamente civile. Infatti, sono sotto la supervisione delle forze militari, nel caso che si ammalino vengono trasferiti all'ospedale militare", spiega l'attivista dei diritti umani.

L'organizzazione dei Testimoni di Geova insiste anche sul fatto che la legge sul servizio alternativo non corrisponde agli standard Europei ed alle esigenze degli obiettori di coscienza, in quanto questo servizio alternativo è sottoposto al controllo militare.

L'annuale Rapporto Internazionale sulla Libertà delle Religioni del 2009, rilasciato la scorsa settimana dal Dipartimento di Stato Americano, dice che a tutti i prigionieri [obiettori di coscienza] era stata data l'opportunità di prestare un servizio alternativo a quello militare invece di fare un periodo di prigionia, "ma hanno rifiutato perché hanno contestato il fatto che le forze armate hanno mantenuto il controllo amministrativo sul servizio alternativo".

Il rapporto afferma inoltre che "oltre ai Testimoni di Geova che erano obiettori di coscienza, non c’erano notizie di religiosi prigionieri o con ordine di detenzione nel paese."
 
BIELORUSSIA: "Noi abbiamo ortodossi, cattolici e musulmani - tutti gli altri sono sette"







Da Felix Corley,



Il Vicedirettore del Distretto di Polizia di Frunze a Minsk, Dinas Linkus, ha dichiarato di aver mandato il funzionario della Polizia locale ad interrogare la famiglia Kagramanyan circa la propria fede Pentecostale. “Noi ricevemmo un’istanza da parte del Dipartimento del Comitato esecutivo della città di Minsk alcune settimane precedenti per verificare se alcuni attivisti religiosi si recassero a questo indirizzo, per stabilire se in quella sede era attiva o meno una qualche Chiesa”, ha riferito a Forum 18 New Service. “Noi abbiamo Ortodossi, Cattolici e Musulmani, queste sono le religioni. Tutte le altre sono sette”. Nel frattempo la Chiesa Battista della Trasfigurazione nella Regione di Vitebsk, è stata sanzionata per l’uso di un’abitazione privata in funzione del proprio culto religioso, nonostante avesse il permesso ufficiale per poter usale tale sede. Il Testimone di Geova Dmitrik Smyk è stato punito a causa del rifiuto del servizio militare obbligatorio per motivi religiosi, ma le accuse penali verso un altro obiettore di coscienza, sono state annullate.



Alla richiesta del Comitato Esecutivo della città di Minsk, la Polizia locale visitò la famiglia Pentecostale Kagramanyan nella capitale Minsk e con delle domande invadenti chiedeva se usasse la casa per il culto, quale Chiesa frequentasse e perché fosse credente, Forum 18 News Service ha acquisito. Il Vicedirettore del Distretto di Polizia di Frunz a Minsk che ha la responsabilità della sicurezza pubblica, Dinas Linkus, ha dichiarato a Forum 18 che ora la famiglia ha risposto a tutti gli interrogativi e nessun altro intervento verrà attuato. Nel frattempo una Congregazione Battista è stata sanzionata nella Regione di Vitebsk, sebbene le sanzioni amministrative nei confronti di un’altra Congregazione Battista siano state annullate. Il Testimone di Geova Dmitry Smyk, il quale sta sostenendo una reclusione per il rifiuto del servizio militare obbligatorio a causa di motivi religiosi, è stato invece condannato.

[...]


Processato obiettore di coscienza

Il Testimone di Geova obiettore di coscienza Dmitry Smyk è stato ritenuto colpevole presso il Tribunale del Distretto centrale nel Sud-Est della città di Gomel (Homyel) il 6 Novembre per il rifiuto del servizio militare obbligatorio secondo l’art. 435 Parte 1 del Codice Penale. La sentenza - visionata da Forum 18 - attesta che il Giudice Grigory Dmitrenko lo ha sanzionato con il pagamento di 3.000.000 rubli bielorussi (7.230 corone norvegesi, 862 euro o 1.290 US dollari). Gli è stato anche ordinato di sostenere le spese giuridiche per l’ammontare di 3.000 rubli, è stato bandito dall’uscire dal Paese e bandito dal viaggiare ovunque in Bielorussia senza la prioritaria notifica di una dichiarazione di buona condotta. La pena massima secondo quest’articolo consiste in due anni di reclusione.

La sentenza rivela che il Tribunale non crede che la decisione di Smyk dell’Ottobre 2006, di voler “unificare le persone predisposte religiosamente” su sollecitazione del patrigno della moglie, fosse autentica. Ha ricordato che i suoi genitori non appartenevano a tale gruppo. “Il riferimento dell’accusato all’assenza di una legge per il servizio militare alternativo, che gli impedisce di assolvere il proprio dovere verso lo Stato, viene considerata dal Tribunale un modo per evitare il servizio militare ed eludere le proprie responsabilità penali.” Il Tribunale ha ritenuto che Smyk stesse semplicemente cercando di preservare “il comfort della sua vita quotidiana” e ha rigettato la sua argomentazione secondo cui servire - anche senza armi - in un’unità militare, avrebbe violato le sue credenze religiose. In accordo con la sentenza, il Tribunale credeva che lo statuto dei Testimoni di Geova non specificasse l’esigenza del rifiuto al servizio militare per i propri membri a causa di motivi religiosi, tale rifiuto non poteva essere un elemento fondamentale delle loro fede.

Smyk rifiutò la sentenza del Tribunale. “Il Tribunale ha dichiarato che sono diventato Testimone di Geova soprattutto per eludere il servizio militare, ma non è così”, ha riferito a Forum 18 da Gomel l’11 Novembre. “Io non conoscevo la mia attitudine al servizio militare fino a quando non mi sono arruolato”. Ha dichiarato di preparare un ricorso in appello al Tribunale Regionale di Gomel.

La condanna penale assegnata al ventitreenne Smyk, è la prima nei confronti di un obiettore di coscienza dal 2000, ha annotato Forum 18

Altri tre Testimoni di Geova - anche due di essi a Gomel - sono stati oggetto di perseguimento penale. Comunque Smyk ha riferito a Forum 18 che il Procuratore di Gomel ha annullato le accuse contro uno di loro, Aleksei Boinichev, dicendo che non aveva commesso alcun reato. “Ciò è curioso, visto che egli si trova nella mia stessa situazione”, ha riferito a Forum 18. “ In ogni caso, Boinichev sarà nuovamente convocato nella Primavera del 2010 e se rifiuterà la chiamata alle armi, verrà nuovamente accusato”.


Posticipata la Tavola-Rotonda

Intanto gli organizzatori hanno posticipato una Tavola-Rotonda proposta a Minsk per discutere una Legge Religiosa alternativa, hanno detto a Forum 18. La Tavola-Rotonda è stata programmata per il 13 Novembre, ma è stata posticipata a causa della diffusione del virus H1N1.

Successivi programmi per la detta Tavola-Rotonda sono stati ostacolati dal Comitato Esecutivo della città di Minsk
 
Testimone di Geova della Bielorussia accusato di rifiutarsi di arruolarsi







Un obiettore di coscienza di 23 anni della città Homel della Bielorussia sta affrontando un processo per essersi rifiutato di arruolarsi, Servizio News Bielorusso RFE/RL.

Dzmitry Smyk, un membro dei Testimoni di Geova, è stato accusato ufficialmente l'8 Ottobre di essersi sottratto al servizio militare obbligatorio.

Ha detto a RFE/RL che la sua fede religiosa non gli permette di servire nell'esercito, aggiungendo che sarebbe felice di svolgere un altro servizio come alternativa a quello militare.

"Se divenissi un soldato ciò romperebbe il giuramento che ho fatto a Dio onnipotente; la Bibbia non mi permette di essere un soldato, ma ciò non significa che io voglia evitare il servizio, io sono pronto a fare qualsiasi altra cosa," ha detto nell'aula di tribunale di Homel.

Smyk insiste che ai sensi della Costituzione Bielorussa egli ha il diritto di scegliere un servizio alternativo, non combattente.

Il processo proseguirà il 19 Ottobre.





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Direttive che mirano ad accrescere l'uso di recupero del sangue intraoperatorio riciclato







Nuovi Orientamenti per la sicurezza del paziente, sono stati riconosciuti in relazione ad una tecnica sempre più popolare che consente al sangue perso durante gli interventi chirurgici, di essere riciclato e ritrasfuso nel paziente entro 12 minuti circa.

L’ Associazione degli Anestesisti della Gran Bretagna e dell’Irlanda (AAGBI), si augura che tali direttive portino ad un uso crescente del recupero del sangue intraoperatorio (ICS), che rappresenta il meglio per il paziente rispetto al sangue donato e può anche essere usato dai Testimoni di Geova con il loro consenso.

Un sondaggio effettuato dal Gruppo d’Azione di Recupero Ematico del Regno Unito, riferisce che quasi la metà degli ospedali inglesi non hanno accesso alla tecnica, che opera recuperando il sangue perso durante le operazioni per mezzo dell’uso di una speciale macchina che lo filtra e poi lo reinfonde al paziente.

“ICS è già una tecnica molto popolare in diversi ospedali, ma non è usata così ampiamente come potrebbe”, dichiara il Prof. Mike Wee da Dorset, co-presidente dell’AAGBI Working Party che ha prodotto gli Orientamenti. “Lo scopo principale dei Nuovi Orientamenti dell’AAGBI è quello di promuovere e facilitare l’uso sicuro e competente dell’ICS per migliorare le condizioni del paziente.

“L’uso del proprio sangue dà molti vantaggi. Riduce il rischio di somministrare al paziente il sangue sbagliato che rappresenta un problema in tutto il Paese e non si ha nemmeno il problema del sangue donato che può causare nel paziente reazioni immunologiche le quali a loro volta potrebbero sopprimere le difese alle infezioni.

L’intenzione dell’AAGBI è quella di provvedere consulenze per aiutare i medici a valutare le ultime prove, assieme ai rischi e i benefici per i singoli pazienti. (Dr. Dafydd Thomas).

“Inoltre ci sono i vantaggi per coloro la cui religione non consente l’uso del sangue donato, come i Testimoni di Geova. Essi hanno promosso attivamente il recupero del sangue e hanno anche aiutato alcuni ospedali a reperire il materiale necessario.

“ICS è stato regolarmente usato nella chirurgia ad alta perdita ematica, come quella cardiaca e vascolare e nei trapianti di fegato e del rene”, aggiunge il Dr. Dafydd Thomas dal Galles del Sud, altro co-presidente del Working Party.

“Ma l’opinione è ancora conflittuale circa l’uso dell’ ICS in certi casi, per esempio nel caso del sangue contaminato da un batterio, dal liquido amniotico durante il parto o nel caso di cellule cancerose. La tendenza dell’AAGBI è di provvedere consigli per aiutare i medici a valutare le ultime prove, assieme ai rischi e i benefici per singoli pazienti”.

Altre raccomandazioni chiave per le trasfusioni ematiche e gli Anestesisti: il recupero di sangue intraoperatorio (ICS) deve rivestire una modalità di gestione congrua all’offerta di un sicuro ed effettivo servizio ICS.

Essi sottolineano anche l’importanza di dare spiegazioni di procedura ai pazienti durante gli accertamenti clinici preoperatori e sostengono che i documenti relativi all’uso procedurale dell’ICS aiutano la pianificazione e la sicurezza qualitativa.

“Noi saremmo desiderosi di vedere realizzato un più largo uso di questa tecnica, sia per il costo contenuto per l’NHS, sia perché clinicamente auspicabile per i pazienti”, afferma il Dr. Thomas. "Se dovessi sottopormi ad un intervento chirurgico, non esiterei ad approvare detta procedura e la raccomanderei ad amici e familiari”.





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UZBEKISTAN: Multati di 260 volte la mensilità minima di ciascun stipendio e banditi dalla giuda di comunità religiose?







L’Uzbekistan ha multato tre Battisti per un totale di 260 volte il mensile minimo di ciascun stipendio presumibilmente per evasione fiscale ed insegnamento illegale della religione, ha acquisito Forum 18. I tre hanno dichiarato con veemenza che le accuse sono state fabbricate ed uno di loro ha riferito a Forum 18 che la vera ragione delle accuse era rimuovere la leadership dell’Unione Battista. Tale versione è stata supportata dai tre che sono stati anche banditi da ogni attività amministrativa e finanziaria per tre anni - cosa che può loro impedire qualsiasi ruolo all’interno di ogni organizzazione della comunità religiosa - Non è molto chiaro il significato pratico di questo bando; infatti le Autorità si sono rifiutate di dare alcuna spiegazione sia ai Battisti che a Forum 18. Le sentenze mostrano quanto l’Uzbekistan continui ad incoraggiare l’intolleranza verso la libertà di religione o di culto com’è palesato dall’esempio di un seminario del Ministero della Giustizia sul “Superamento della strumentalizzazione umana, estremismo religioso ed attività missionaria”. La partecipazione al culto rappresenta in Uzbekistan un reato penale ed i media statali riferiscono che ciò avviene anche in “molti altri” Paesi innominati. Si rileva, inoltre che Musulmani, Cristiani e Testimoni di Geova sono prigionieri di coscienza, incarcerati per la loro fede e privati del diritto all’amnistia.


[…]


Si rinnova la spinta dello stato verso l'intolleranza religiosa

Giornali e siti web hanno continuamente pubblicato articoli allarmistici contro l’attività missionaria, con l’inclusione di un articolo del 2 Ottobre riportato nel giornale “Chirchik” che è stato ripreso da altri siti web. La giornalista M. Yusupova deduce - senza fare alcun esempio concreto - che i Testimoni di Geova hanno acquisito adepti e li hanno spogliati delle loro case e del loro denaro. “L’attività missionaria e la propaganda religiosa viola le leggi sia del nostro Stato che di molti altri”, insiste, senza citare il nome degli altri Paesi in cui la partecipazione religiosa sarebbe illegale. Ella conferma che la predicazione religiosa dovrebbe avere luogo “ ad un indirizzo giuridico di un’organizzazione religiosa e non per la strada”.

Per tutto l’Uzbekistan le Autorità hanno mandato in onda film Tv che incoraggiano l’intolleranza verso le minoranze religiose come per la libertà di religione o di culto. Ad esempio per diverse settimane il canale televisivo via cavo Kamalak, ha riproposto in prima serata la visione del film del 2008 “Nelle grinfie dell’ignoranza”, hanno riferito i residenti di Tashkent a Forum 18. “Io ero furioso”, un Protestante anonimo così si è espresso a Forum 18. “Nel film c’era tanta ostilità ed infiniti errori”.

“Nelle grinfie dell’ignoranza”, è un film prodotto dalla Televisione di Stato Uzbeca ed è stato prima trasmesso a Maggio 2008 e poi di nuovo a Giugno 2008. In esso si è rilevato un attacco alle “attività missionarie” in genere, descritte come un “problema mondiale associato al dogmatismo religioso, al fondamentalismo, al terrorismo ed alla droga“. I Testimoni di Geova, gli Avventisti del Settimo Giorno, i Presbiteriani e i Metodisti sono stati descritti come responsabili di questo “problema di portata mondiale”. Il film lamenta che i cittadini uzbechi, “scarsamente politicizzati ed acculturati, divengono un facile bersaglio dei missionari”. Il film ha provocato una lettera di protesta da parte di 26 leader di Congregazioni Protestanti in tutto l’Uzbekistan (vedi F18News 25 Giugno 2008).

[...]

Tra i prigionieri di coscienza che ancora scontano la pena ci sono tre Testimoni di Geova, Abdubannob Ahemedov, Sergei Ivanov e Olim Turaev ed un Pastore Pentecostale da Andjian (Andjion) nell’est dell’Uzbekistan, Dmitry Shestakov, che sta scontando una condanna di 4 anni. (vedi F18News 6 Aprile 2009).

I Testimoni di Geova hanno riferito a Forum 18 che le Autorità carcerarie si sono impegnate per impedire ai loro reclusi di beneficiare delle amnistie. Il 12 Agosto l’avvocato di Turaev ha presentato un ricorso presso il Procuratore del Distretto di Pastdargom nella Regione di Samarkanda perché la successiva sanatoria fosse applicata a lui.

Comunque lo stesso giorno l’amministrazione del Campo di Lavoro in cui era detenuto, lo trasferì in una cella d’isolamento a Kattakurgan dopo averlo accusato di violazione del regime carcerario , accusa che come hanno riferito i Testimoni di Geova a Forum 18, era falsa. Il Tribunale di Pastgardom ha sentenziato che Turaev era colpevole e doveva scontare il resto dei suoi 4 anni di pena, non in una prigione a spazi aperti, bensì in un generale regime di Campo di Lavoro, categoria di reclusione più rigida. Questo fatto lo rese inidoneo all’amnistia.

Venne transferito circa nello stesso periodo di tempo alla prigione di Tashkent, Ahemedov, dopo essere stato pure accusato di violazione del regime carcerario, hanno detto i Testimoni di Geova a Forum 18. “ Queste azioni da parte delle autorità mirano a privare questi prigionieri della possibilità di essere amnistiati nel 2009”. Essi ricordano che una mossa simile è stata usata nel 2008 per impedire che l’allora prigioniero Khamidov potesse essere incluso nell’amnistia di quell’anno.

Khamidov fu liberato il 14 Maggio 2009 dopo avere scontato i due anni di reclusione, ma fu poi deportato nel suo Paese natale in Tajikistan il giorno successivo dopo avere visto il figlioletto di due anni per la prima volta (vedi F18News 4 Giugno 2009).

Oltre a questi detenuti a lungo termine per motivi di coscienza, le Autorità uzbeche stanno cercando sempre più di condannare a tempi superiori di 15 giorni i membri delle comunità religiose di minoranza. Diversi Protestanti e Testimoni di Geova hanno subito sentenze di questo genere quest’anno. Ultimamente due Baha hanno ricevuto una condanna di 15 giorni a Tashkent nel mese di Luglio per “resistenza a pubblici funzionari nell’espletamento del loro dovere”, mentre un Pastore e tre membri di una Chiesa Protestante registrata a Tashkent, sono stati condannati individualmente a 15 giorni di prigione in Agosto per l’accusa di avere gestito un incontro religioso “non autorizzato”. (vedi F18News 24 Settembre 2009). (FINE)
 
Testimoni di Geova completano complesso per la comunità







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I testimoni di Geova completano il complesso



Il complesso per la comunità dei testimoni di Geova nel Koppenland é stato completato in sole 3 settimane di lavori, costruzione record.

La costruzione è stata effettuata solamente da volontari appartenenti alla comunità dei Testimoni di Geova locali e delle vicinanze. Nei fine settimana sul cantiere erano presenti 300 volontari. 400 volontari hanno festeggiato il termine dei lavori. Sono 400 m2 che serviranno per i raduni delle 3 congregazioni di Tuttlingen.

Il 5 dicembre è prevista l'inaugurazione.





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Il "sindic" chiede che i testimoni di Geova possano operarsi senza trasfusioni







Il rapporto rammenta alla Sanità il suo dovere di rispondere ai reclami dei pazienti.



Il sistema sanitario pubblico dovrebbe poter praticare interventi chirurgici senza trasfusioni, per curare pazienti come i testimoni di Geova, che rifiutano lo scambio del sangue. Così intende la questione la Sindicatura de Greuges, che ha incluso questa raccomandazione nel suo ultimo rapporto in risposta ad una protesta presentata dai 15.000 fedeli di questa religione che ci sono nella comunità valenciana.

La dottrina dei testimoni di Geova non ammette le trasfusioni di sangue. Però i consensi informati che ogni paziente deve firmare quando si sottopone ad un intervento includono l'autorizzazione a ricevere una trasfusione se i medici lo ritengono necessario. Davanti a questa circostanza, i Testimoni che desiderano mantenersi fedeli alle proprie credenze e non firmano il consenso vengono cancellati dalla lista d'attesa "senza che venga offerta alcuna alternativa" secondo quanto denunciano.

Malgrado la carta dei servizi della sanità pubblica non accolga l'obbligatorietà di offrire interventi senza trasfusioni di sangue - una possibilità sempre più diffusa - il sindic mette in risalto che "esistono tecniche mediche e chirurgiche che offrono trattamenti senza usare sangue né i suoi emoderivati", per cui raccomanda non solo che si rispetti la volontà dei testimoni, ma anche che si offrano queste alternative nei centri pubblici.

Nel rapporto, il sindic invita inoltre la Sanità ad "estendere al massimo" il proprio dovere di dare risposta ai reclami sollevati dai pazienti nei termini stabiliti dalla legge, visti i diversi reclami presentati per questo motivo.

[...]



n.d.t. - Il "sindic de greuges" nella comunità valensiana o in Catalogna (comunità autonome) è una figura istituzionale avente lo scopo di difendere i diritti e le libertà fondamentali dei cittadini appartenenti a quella comunità.





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I Nazionalisti Bulgari fanno una Mozione contro i Testimoni di Geova







I rappresentanti di due partiti nazionalisti Bulgari Domenica hanno inscenato una protesta Domenica contro un congresso dei Testimoni di Geova che si svolgeva nella città a nord-est di Dobrich.

Circa 100 membri perlopiù giovani dei partiti dell’ Ataka e del VMRO provenienti da Dobrich e dalla vicina città di Varna, si sono riuniti davanti alla Sala di Dobrich dove circa 600 membri della setta religiosa provenienti dal Nord-est della Bulgaria e dall'estero stavano tenendo un’assemblea.
I sacerdoti della Chiesa Ortodossa Bulgara, hanno inoltre sostenuto la protesta dei due partiti nazionalisti, che raramente agiscono insieme in unità.

Il partito del VMRO intende inviare una lettera aperta al Primo Ministro, al Parlamento ed al Direttorato delle “Religioni”, insistendo su cambiamenti legislativi che impediscano a "culti pericolosi come quelli dei Testimoni di Geova”, di stabilirsi permanentemente in Bulgaria. La lettera sarà sostenuta dalle firme di un crescente numero di persone provenienti da Dobrich.

"Vogliamo una nuova procedura per la registrazione delle confessioni religiose non tradizionali in Bulgaria. Se ci sono dubbi - perché tali fedi rovinano le vite umane - non gli dovrebbe essere concessa nessuna registrazione" - ha detto il coordinatore del VMRO, Kostadin Kostadinov, come riportato da Radio Darik.

Nelle sue parole, l'Amministrazione Comunale di Varna non consente raduni dei Testimoni di Geova, mentre Dobrich era una delle poche città in cui la setta aveva un edificio ufficiale, e godeva della cooperazione attiva delle autorità locali.




La Redazione CristianiTestimonidiGeova .net porta all'attenzione dei lettori i seguenti articoli, i quali mostrano chiaramente chi sono i Testimoni di Geova, in che cosa consiste l'opera mondiale che svolgono attivamente e come essa possa essere di valore pratico per la società mondiale.



Immagini collegate Circa 100 membri dell’ Ataka e del VMRO si sono raccolti intorno alla Sala di Dobrich dove Domenica, 600 membri dei Testimoni di Geova hanno avuto un congresso.





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Il Congresso Religioso Supera le Aspettative







L'industria del turismo delle Hawaii potrebbe rilevare un incremento delle spese dei turisti, grazie al congresso internazionale dei Testimoni di Geova.

Oggi è stato fatto il conteggio e risulta che 33.850 persone hanno partecipato alla conferenza.

E' stata così grande al punto che gli organizzatori l'hanno dovuta ripartire in due distinti fine settimana.

"E' stata accresciuta da persone provenienti da 44 paesi diversi, qui tutti gli ospiti in visita hanno apprezzato l'ospitalità delle Hawaii, tutti i siti turistici, i ristoranti e gli alberghi sono stati davvero molto collaborativi e benevoli con noi", ha detto David Fitzgerald.

Questo è stato l'ultimo giorno del Congresso.

Gli organizzatori dicono che il convegno significherà oltre 100 milioni di dollari in più per l'economia delle Hawaii.





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MOSCOW.The Corte Suprema della Federazione russa sentirà l'appello dei Testimoni di Geova dalla città di Taganrog
riguardo alla decisione delle corti locali e di appello di liquidare la loro congregazione e mettere 34 pezzi
delle loro pubblicazioni religiose su un elenco nazionale della "letteratura estremistica."
Le pubblicazioni al cuore di questa controversia sono distribuite in più di 500 lingue mondiale.
Corti più basse in Russia già hanno stabilito che la letteratura è estremistica sotto legge russa.
La Corte Suprema sentirà l'appello dicembre 8 2009.
Taganrog è nella Regione di Rostov, vicino il confine di Ucraina con la Russia.
Due mesi fa, il 11 settembre 2009, il Rostov la Corte Regionale pubblicò la sua decisione
di liquidare la congregazione locale dei Testimoni di Geova in Taganrog e dichiarare 34 pubblicazioni
dei Testimoni di Geova come estremistico. Anche se la decisione è sotto appello e così non è ancora agenzie statali e
rafforzabili, varie già stanno conducendo incursioni e ricerche di edifici religiosi e case private.
La letteratura è stata afferrata, servizi religiosi sono stati interrotti, e spedizioni della letteratura
da all'estero è stato tenuto al confine. Arresti non garantiti e questionings di credenti hanno aumentato in frequenza.
La decisione della Corte Suprema, se avverso, non solo potrebbe creare un precedente
per i Testimoni di Geova, ma per credenti di tutte le confessioni.
Sarebbe il primo internazionalmente di tempo riconosciuto che la letteratura cristiana è stata censurata in Russia.
D'altra parte se la Corte Suprema regole in favore della congregazione locale continuerebbe
il suo recente modello di dominare in favore dei Testimoni di Geova, come ha fatto due volte recentemente,
ed in favore del pluralismo religioso.
Riguardo a questa sessione imminente della Corte Suprema russa, Vasiliy Kalin,
il presidente del comitato governante dei Testimoni di Geova in Russia
determinato: "Questa decisione della Corte Suprema può porre fine alle accuse infondate contro
l'attività e la letteratura dei Testimoni di Geova.
Noi speriamo che la Corte difenderà il diritto costituzionale dei Testimoni di Geova,
e davvero tutti i credenti in Russia, alla libertà di religione."
L'udito avrà luogo il 8 dicembre 2009, a 10:00 a 15 Povarskaya St., Mosca, in sala d'udienza 5038.
 

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