Quanti strumenti(obbligazioni) vuoi seguire pat? Comunque il percorso è preparare un software di appoggio alle api del broker (non ho idea di quale sia la tua soluzione ideale) che poi si interfacci con quello che vuoi utilizzare(software commerciale o fatto in casa).
Come spiegava brutalmente Cren, nel reddito fisso il problema non e' informatico, ma commerciale.
Non ho dati aggiornati dopo il trasferimento a Londra, ma quando i mercati erano a Milano mediamente gli eseguiti che venivano fatti pagare 2-3 Euro ai privati costavano alle Sim dai 40 centesimi in su, a seconda dell'importanza e dal volume d'affari della sim (banca, broker, commissionaria, etc. probabilmente valevano le stesse considerazioni addotte per le Sim). Quindi puoi immaginarti quali fossero gli utili stratosferici che le banche ricavavano in passato sulle intermediazioni del mercato MTA, composto per la quasi totalita' da piccoli investitori, e fenomeno particolare italiano del tutto atipico ed avulso dalla realta' europea. Ci furono statistiche che mostravano come in Germania il taglio medio di singolo controvalore della PDN sui mercati azionari fosse il doppio di quello italiano.Nei momenti d'oro del 2000 una piccolissima banca come la Bipop che fu pioniera del trading on line in Italia arrivo' a valere in borsa piu' di Fiat, a seguito anche di modelli di valutazione strampalati che valutavano il cliente come potenziale interessato al trading on line per gli anni a venire.
Poi, come d'incanto cambio' tutto: qualcuno di assosim deve aver protestato contro la eccessiva volatilita' dei mercati italiani che poneva serie criticita' sulle strategie quantitative e sulle strategie istituzionali danneggiate dall'eccessiva volatilita' attribuita ai trader privati e cosi' decisero di tarpare loro le ali definitivamente, introducendo con due provvedimenti consecutivi a distanza di solo pochi anni la compressione del tick di step e praticamente la fine del fenomeno del trading on line in Italia. (da qui la fortissima pressione commerciale oggi esistente sul Forex, con si cerca di recuperare i tempi perduti attraverso il richiamo di questi improbabili testimonial che vincono tutti migliaia di Euro ogni mezza giornata sottratta alla loro occupazione principale..) O, almeno, ci fu la fine del fenomeno del trading on line come lo abbiamo conosciuto in passato, con le Sim che si contendevano i piu' frenetici esecutori di eseguiti con sgomitate reciproche di commissioni al ribasso ai gruppi di trader coalizzati in gruppi d'acquisto.
Tutta questa lunga premessa per spiegare che la situazione dei vari mercati obbligazioni, MOT, Eurotlx, HTMF, etc. e' rimasta in tutti questi anni alla finestra per quanto riguarda il trading on line, con l'evoluzione tecnologica che c'e' stata solo su MTA ed IDEM. Non c'e' stata nel retail quell'esplosione di scambi come avvenne sul MTA e IDEM che determino' di conseguenza l'ampliamento della base e nuovi tool, piattaforme, API, etc.
Con il nostro semplice client - anziche' utilizzare i TOL via HTML - noi oggi abbiamo mediamente delle postazioni tecnologiche sul MTA quasi vicine agli standard degli istituzionali, con la possibillita' di eseguire strategie condizionate, strategie a tempo, impostare stop loss e take profit dinamici.
L'evoluzione delle piattaforme di trading azionario e' stata diretta conseguenza di un fenomeno storico che seppure tra alti e bassi e' durato 10 anni, dal 1999 fino al 2008, anno della crisi del credito. Le piattaforme obblgazionarie che non hanno avuto queste dinamiche di spinta propulsiva commerciale sono ovviamente rimaste con gli standard allineati a 10 anni fa e gli eseguiti non hanno avuto le stesse economie di scala, per cui sulle obbligazioni e' quasi impossibile scendere sotto i 5 Euro per eseguito rispetto ai 2 Euro delle azioni.
Questa e' la spiegazione che attribuisco al fatto che le piattaforme obbligazionarie sono cosi' povere di feature e di di articolazione delle possibilita' di operativita' dinamica.
Sara' la mia una interpretazione fin troppo banale e riduttiva, ma credo sia sostanzialmente aderente alla realta' e possa descrivere, almeno in parte, questi processi storici. Se ci sara' in futuro in Italia una base consistente di utenza interessata ai bond, ecco che avremo la tanto attesa da anni evoluzione delle piattaforme, ma sara' un processo, ahime', molto lungo.
ciao