Può essere utile una associazione che faccia lobbying a favore degli investitori?

Può essere utile un'associazione che faccia lobbying a favore degli investitori?

  • Votes: 105 95,5%
  • No

    Votes: 3 2,7%
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    110
Cosa è possibile fare per tutelare i consumatori e far sì che quando scendono le materie prime, come il grano ad esempio che è ai minimi,
calino anche i prezzi al dettaglio?
Non ho mai visto un'adeguamento in questo senso in tanti anni, è chiaro
che, il nostro potere d'acquisto verrà eroso in modo perpetuo.
Come al solito a guadagnarci sono le aziende e lo stato che incassa più IVA.
 
Governo, la manovra rischia di far morire il trading italiano

29 Giu 20:39

(Finanza.com) Sono ore di apprensione per il mondo del trading italiano. In attesa dell'effettiva approvazione da parte Consiglio dei ministri della manovra finanziaria 2011-2014 da 47 miliardi di euro, le indiscrezioni che stanno circolando circa la possibile introduzione da parte dell'Esecutivo di una tassa su tutte le transazioni finanziarie compiute hanno gelato tutti. Grandi e piccoli, semplici risparmiatori e broker. La necessità di raccogliere risorse fresche è evidente, il fine è scongiurare il declassamento del Paese da parte delle agenzie di rating e di veder contestualmente crescere il costo di finanziamento del debito, con conseguenze anche drammatiche per le già dissestate casse del Bel Paese. Quella che il Ministro dell'economia Giulio Tremonti sta cercando di far passare appare una proposta alquanto dietrologica: se è vero che la crisi economica creata dalla finanza speculativa ha mostrato in modo evidente i limiti e i pericoli connessi a una finanza senza regole, dall'altro rischiare di mettere in ginocchio un intero settore dell'economia rischia di diventare demenziale.
Fonti che sostengono di aver visto le bozze della manovra dichiarano che la tassa potrebbe essere pari allo 0,15% del capitale investito, per ogni eseguito. Comprando e vendendo un titolo accumulo già una minusvalenza dello 0,3% del capitale, indipendentemente dal fatto se il trade verrà chiuso in guadagno o in perdita. I più ottimisti parlano di una tassa allo 0,05%, il concetto, seppur in scala ridotta, non cambia. "Il problema è uno: Tremonti è un ottimo Ministro dell'economia, ha avuto il merito di tenere a galla i conti pubblici. Ma di finanza con capisce nulla", ha dichiarato un esponente di un broker che per ovvie ragioni preferisce mantenere l'anonimato. Difficile dare torto a una considerazione del genere se si considera che proprio i broker sono tra coloro più a rischio dall'entrata in vigore di una simile norma. E' facilmente ipotizzabile che dovendo affrontare una simile barriera all'entrata i già pochi trader e scalper rimasti attivi sul mercato italiano decidano di dedicarsi ad altre attività. Provati dal massiccio utilizzo degli high frequency trading system da parte degli operatori più grandi, alle prese con un'evoluzione dell'economia sempre più difficile da interpretare difficilmente riuscirebbero a resistere alla voglia di gettare la spugna e smettere di operare. Borsa Italiana ne è completamente consapevole, spaventata come è dalla caduta dei volumi negoziati. Ieri, in scia alle prime indiscrezioni si è affrettata ad esprimere profonda preoccupazione circa una simile eventualità poiché ritenuta "estremamente dannosa per la liquidità, la trasparenza e lo sviluppo dei mercati". Soprattutto in assenza di analoghe e concordate misure prese a livello europeo. L'attesa è molta, molti si interrogano se quello in atto non sia un depistaggio per giungere invece ad un semplice, seppur elevato in termini percentuali, innalzamento dell'aliquota del capital gain. Nella realtà molti broker aspettano al varco la definizione della manovra: più di uno sibilla che se dovesse entrare in vigore una simile iniziativa i rischi di chiusura delle filiali italiane sarebbe più che concreto. Sorte analoga potrebbe capitare alle Sim. Senza contare che i trader più fortunati, e ricchi, riuscirebbero a salvarsi spostando la loro residenza in altre nazioni, con conseguente perdita della loro capacità di spesa e gettito fiscale, i rischi sono anche di lasciare in mano le sorti del mercato finanziario agli operatori stranieri. Magari gli stessi, avvolti dalla bandiera a stelle e strisce, che la crisi finanziaria l'hanno provocata a monte. Per una volta mondo retail e istituzionale sembrano aver un punto di vista comune: il no a questa miope scelta. Sempre le solite voci che circolano nell'ambiente finanziario parlano di una ricerca di convergenza che porti alla nascita di una Lobby del trading in grado di far sentire la propria voce. "Che si riferiscano all'idea del neg? E bravo neg ti hanno dedicato anche due righe su Borsa Italiana :)"
Molto spesso accusati di essere avvantaggiati da una tassazione del reddito particolarmente favorevole rispetto ai lavoratori dipendenti, i trader non si sono al momento espressi in termini negativi su un eventuale incremento delle tasse sul capital gain. Lo stesso non si può dire per la tassa sulle transazioni finanziarie.
Per averne riprova basta fare un rapido giro sul forum di Finanzaonline.com, il più frequentato in assoluto in Italia tra coloro che operano quotidianamente o comunque sono particolarmente sensibili alle vicende della Borsa, per imbattersi in affermazioni del tipo "meglio un capital al 30% che sta roba qua...". Talvolta i post possono avere un taglio provocatorio ma sintomatico, come quello di stefanog23 secondo cui è "la fine del trading, non solo intraday ma la fine di tutto il trading da casa". Divertente in tal senso il sarcasmo di Bito, che chiosa la vicenda con un "che botta per l'Italia...circondata da tre mari abbattuta da Tremonti!". La speranza è che il Ministro riesca a riflettere bene: perché se è molti intermediari, lavoratori del settore e trader dovessero cercare fortuna in altri Paesi, probabilmente anche il loro commercialista cambierebbe nazione. Riccardo Designori

http://www.borsaitaliana.it/borsa/n...a-dettaglio.html?newsId=N331482&type=TOP_NEWS
 
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Cosa è possibile fare per tutelare i consumatori e far sì che quando scendono le materie prime, come il grano ad esempio che è ai minimi,
calino anche i prezzi al dettaglio?
Non ho mai visto un'adeguamento in questo senso in tanti anni, è chiaro
che, il nostro potere d'acquisto verrà eroso in modo perpetuo.
Come al solito a guadagnarci sono le aziende e lo stato che incassa più IVA.
A questo ci pensa il Garante per la sorveglianza dei prezzi detto anche "Mister Prezzi "un funzionario del ministero dello sviluppo economico che ha il compito di vigilare sul corretto andamento dei listini e dei prezzi sul mercato.
Però la legge non dà a Mister Prezzi nessun potere di sanzione praticamente è come un cane da guardia senza zanne.:(:(:(
Ciao
 
A questo ci pensa il Garante per la sorveglianza dei prezzi detto anche "Mister Prezzi "un funzionario del ministero dello sviluppo economico che ha il compito di vigilare sul corretto andamento dei listini e dei prezzi sul mercato.
Però la legge non dà a Mister Prezzi nessun potere di sanzione praticamente è come un cane da guardia senza zanne.:(:(:(
Ciao


Ti ringrazio per la risposta ma, era proprio qui che volevo arrivare: come il tribunale del malato ( mia esperienza personale ), anche il povero Mister Prezzi hanno una funzione monca e quindi inutile che, purtroppo costano!
 
Scrivo col telefonino dall'Isola d'Elba. Appena letta la bella notizia sul giornale.:rolleyes:
Il bollo sul deposito titoli a 120 € disincentiva ulteriormente il fai-da-te a favore dell'industria del risparmio gestito.
Per i piccoli risparmiatori e' un vero salasso, a molti converrà chiudere il conto.
Resto più che mai convinto che occorra fare qualcosa, o almeno provarci. Appena ho tempo riprenderò il discorso.
 
Scrivo col telefonino dall'Isola d'Elba. Appena letta la bella notizia sul giornale.:rolleyes:
Il bollo sul deposito titoli a 120 € disincentiva ulteriormente il fai-da-te a favore dell'industria del risparmio gestito.
Per i piccoli risparmiatori e' un vero salasso, a molti converrà chiudere il conto.
Resto più che mai convinto che occorra fare qualcosa, o almeno provarci. Appena ho tempo riprenderò il discorso.

Ciao
Negusneg

Anch'io sono in ferie :D mangiate di pesce e sole
leggi qui
Con Finance Watch arrivano i lobbisti del settore finanziario. Ma dalla parte dei cittadini | Leonardo Martinelli | Il Fatto Quotidiano

mi sa che ti hanno rubato l'idea;) spero che l'iniziativa trasversale europea porti a qualcosa.
Sul deposito titoli è verramente scandaloso :down: :wall:
a presto
 
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Appena registrato. Ho votato SI convinto.
Si potrebbe iniziare dal basso ?
Ad esempio radunare membri del forum disponibili ad aprire nuovi conti e depositi on line e dare mandato ad uno di trattare con più banche (beninteso qudrupla A, aderenti al fondo di garanzia ed altro che non saprei indicare ... ah si: garanzie ipotecarie su beni immobili della Banca) una convenzione di condizioni di favore per gli aderenti al gruppo (commissioni di ogni tipo non superiori a 0,00000001; bolli a carico Banca; tassi creditori su giacenze altissimi ecc ecc.
E' un sogno. Magari potremmo accontentarci anche di meno.
Ma se 40 o 50 membri aderissero con un patrimonio complessivo di una certa entità credo che più di una banca ci farebbe un pensierino serio
 
Ciao Negus, l'idea della lobby è estremamente interessante e direi da coltivare.
Ottimo l'intervento di Arancia che ha richiamato Finanza Watch, la cui nascita stavo segunedo con interesse. Forse i tempi sono maturi per fare un grande passo avanti nel senso della trasparenza. Remano contro secoli di prassi bancaria molto ma molto difficile anche solo da ridimensionare ma qualcuno deve iniziare.

Ho qualche modesta esperienza nel settore del lobbismo, un importante contatto a bruxellers (studio legale) e qualche (scarsa) conoscenza di finanza.
Possiamo parlarne ma temo che il forum per un tema così delicato e "incisivo" sia davvero poco adatto.
 
Ciao Negus, l'idea della lobby è estremamente interessante e direi da coltivare.
Ottimo l'intervento di Arancia che ha richiamato Finanza Watch, la cui nascita stavo segunedo con interesse. Forse i tempi sono maturi per fare un grande passo avanti nel senso della trasparenza. Remano contro secoli di prassi bancaria molto ma molto difficile anche solo da ridimensionare ma qualcuno deve iniziare.

Ho qualche modesta esperienza nel settore del lobbismo, un importante contatto a bruxellers (studio legale) e qualche (scarsa) conoscenza di finanza.
Possiamo parlarne ma temo che il forum per un tema così delicato e "incisivo" sia davvero poco adatto.

.... :up: partecipa al prossimo meeting 'investireoggi' (a ottobre nell'Italia del Nord -Est !) :up::up:
 

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