great gatsby
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I Cosacchi (in russo: казаки[?], kazaki; in ucraino: козаки́, kozaky; forse dalla parola turco-tartara qazaq', nomade o uomo libero) sono un'antica comunità militare, che vive nella steppa dell’Europa dell'Est (Ucraina) e dell'Asia (Siberia e Kazakistan).
Inizialmente con tale termine furono individuate le popolazioni nomadi tartare (mongole) delle steppe della Russia meridionale.
Tuttavia, a partire dal XV secolo, il nome fu attribuito a gruppi di slavi (per lo più russi e ucraini) che popolavano i territori che si estendevano lungo il basso corso dei fiumi Don e Dnepr (questi ultimi erano noti come cosacchi dello Zaporož'e); in questo senso, i cosacchi non costituiscono un gruppo etnico in senso proprio.
Altre zone di colonizzazione successiva furono la pianura ciscaucasica (bacini dei fiumi Kuban' e Terek), il basso Volga, la steppa del bacino dell'Ural e alcune zone della Siberia orientale nel bacino del fiume Amur.
Il nome cosacco apparirebbe per la prima volta nel 1395, nelle Cronache della Rutenia, ma secondo altri storici solo nel 1444, in un manoscritto russo, per designare soldati mercenari nomadi e liberi (ovverosia non soggetti agli obblighi feudali), che spesso offrivano i loro servigi ai vari principi.
Durante la guerra civile russa (1919-1923) i cosacchi, che inizialmente avevano appoggiato la rivoluzione contro lo Zar, si schierarono in gran parte con le Armate Bianche in opposizione ai bolscevichi, nella seconda guerra mondiale lottarono invece sia per gli Alleati che per l'Asse.
Quelli che appoggiarono i Tedeschi (perlopiù esuli costretti ad abbandonare la Russia dopo la sconfitta subita nella guerra civile) al termine della guerra furono massacrati insieme alle loro famiglie.[1]
Cosacchi - Wikipedia
Inizialmente con tale termine furono individuate le popolazioni nomadi tartare (mongole) delle steppe della Russia meridionale.
Tuttavia, a partire dal XV secolo, il nome fu attribuito a gruppi di slavi (per lo più russi e ucraini) che popolavano i territori che si estendevano lungo il basso corso dei fiumi Don e Dnepr (questi ultimi erano noti come cosacchi dello Zaporož'e); in questo senso, i cosacchi non costituiscono un gruppo etnico in senso proprio.
Altre zone di colonizzazione successiva furono la pianura ciscaucasica (bacini dei fiumi Kuban' e Terek), il basso Volga, la steppa del bacino dell'Ural e alcune zone della Siberia orientale nel bacino del fiume Amur.
Il nome cosacco apparirebbe per la prima volta nel 1395, nelle Cronache della Rutenia, ma secondo altri storici solo nel 1444, in un manoscritto russo, per designare soldati mercenari nomadi e liberi (ovverosia non soggetti agli obblighi feudali), che spesso offrivano i loro servigi ai vari principi.
Durante la guerra civile russa (1919-1923) i cosacchi, che inizialmente avevano appoggiato la rivoluzione contro lo Zar, si schierarono in gran parte con le Armate Bianche in opposizione ai bolscevichi, nella seconda guerra mondiale lottarono invece sia per gli Alleati che per l'Asse.
Quelli che appoggiarono i Tedeschi (perlopiù esuli costretti ad abbandonare la Russia dopo la sconfitta subita nella guerra civile) al termine della guerra furono massacrati insieme alle loro famiglie.[1]
Cosacchi - Wikipedia