Mentana? "E' un cialtrone, è ignorante. Non ha studiato, non c'è un ***** da fare. Bisogna studiareeee!". E poi: "Quando lui esce dal contesto del telegiornale fa dei danni". E la stangata finale: "Per lui non c'è speranza". A prendere ad insulti Enrico Mentana, è il suo omonimo Enrico Vaime, collega a La7. Secondo Vaime il collega "fa molto bene il telegiornale", ma solo quello. "Perché - spiega l'opinionista - il telegiornale è fatto molto bene, è impaginato bene, buon artigianato. Così si fa il telegiornale. Quando lui esce dal contesto del telegiornale fa dei danni". Nel suo nuovo libro "A sinistra nella foto" (Aliberti), il commediografo picchia duro sul direttore del Tg di La7 ma non lesina insulti anche per altri colleghi: "In Rai l'unico bravo era Ruffini, per il resto il novanta per cento sono delle teste di *****".
La7 come la Rai - L'opinionista di Coffee Break su La7 e conduttore insieme a Costanzo del programma Di che talento sei?, parla della situazione televisiva italiana. E alla domada: "Il duopolio televisivo virtuale ha scarificato la Rai per Mediaset?", il giornalista non ha dubbi: "No, la Rai era già orientata al sacrificio estremo, pullulava di imbecilli, poi è arrivata la politica che l'ha massacrata. La politica prima ha ammazzato la Rai come azienda, le ha tolto l'orgoglio di fare bene le cose, ha messo lì dei politicanti e ha cominciato a magnà. Poi il fatto che è arrivato Berlusconi ha influito poco, poteva arrivare chiunque e le cose sarebbero andate così ugualmente. Se devo essere sincero Berlusconi, contrariamente a quello che può pensare la gente, non ha fatto qualcosa contro la Rai". E sul La7, la rete per cui lui stesso lavora: "La7 è la Rai non ancora invasa, però sta per essere invasa anche lei. Basta aspettare qualche mese e diventa una piccola Rai".