Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 2

"Non c'e' una ripresa economica che abbiamo a portata di mano". Lo dice Carlo De Benedetti intervenendo al convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria. "Quando sento parlare di segnali di ripresa che stiamo o che dobbiamo agganciare - ha spiegato - penso subito che l'interlocutore stia provando a fregarmi. Ricordo Monti che vedeva la luce in fondo al tunnel nell'estate del 2012. Ebbene stiamo ancora tutti li' a guardare dall'altra parte del tunnel ma e' sempre nero pesto". L'Europa e l'Italia, in particolare, ha sottolineato De Bendetti, "oggi sono la zavorra della crescita mondiale. Non c'e' un dato che ci induca davvero a essere ottimisti. La disoccupazione, in particolare quella giovanile, continua ad aumentare. Non c'e' settore d'impresa che veda una ripresa degli investimenti. I consumi stanno ulteriormente crollando. Malgrado i nostri sforzi, malgrado la tenacia di molti di voi, il Paese si deindustrializza rapidamente. L'economia si sta fermando. Se continuiamo cosi' - ha concluso - rischiamo che, cosi' come il 2013 e' stato peggio del 2012, il 2014 sara' peggio del 2013, in una tendenza del declino che si fa anno dopo anno sempre piu' strutturale".
 
Standard and Poor's ha confermato i rating sul debito sovrano del Giappone, mantenendo quello a lungo termine a 'AA-' e quello a breve termine a 'A-1+'. Come annunciato dall'agenzia di valutazione del merito di credito, l'outlook sul rating sovrano a lungo termine resta negativo. La valutazione, precisa una nota, riassume da un lato la forte posizione esterna del Paese, l'economia nazionale prospera e diversificata, il miglioramento a livello di stabilita' politica e un sistema finanziario stabile, e dall'altro la debolezza della posizione di bilancio, l'invecchiamento della popolazione e un continuo trend deflazionistico. Secondo S&P, le misure varate dal premier Shinzo Abe nei primi nove mesi del suo mandato hanno, tuttavia, migliorato l'outlook economico di breve periodo.

Abe dichiarò a gennaio 2013 che entro 2 anni si sarebbero visti i risultati :mmmm:

Qui rimango totalmente basito, non ho parole, praticamente i qe sono segnali di benessere e non malessere. Il debito li non è un problema, evidentemente, e qui questo comportamento butta giù dal trono gli €uristi e i catastrofisti dell'uscita dall'€.

L'economia prospera ??? cioè siamo arrivati a sentire questi deficienti che non capendoci più un gazzo si mettono a aprlare di demografia ???? e i numeri li buttimao nel cesso ???

Sempre più giù, serve una guerra planetaria per purgarci.
 
Questo va fermato in assoluto. A questo punto l'unico che può riuscirci, ancora, è il nano. Tocca sperare nel nano, il destino è proprio crudele. :(

Governo sta pianificando la cessione di Fincantieri e del 49% di Terna. A dirlo il presidente del Consiglio, Enrico Letta, in un'intervista rilasciata al Washington Post in occasione della sua visita negli Stati Uniti. "Penso che ora i mercati siano pronti a comprare e noi a vendere gli asset pubblici", ha affermato Letta. "Fincantieri per esempio. Venderemo una parte di Terna, la rete elettrica nazionale. Certo, non il 100% ma il 49%", ha precisato il premier italiano. "Presenteremo questo piano di privatizzazioni e penso che sarà un passo molto importante", ha concluso Letta. Tonfo del titolo Terna a Piazza Affari. L´azione al momento segna un ribasso del 2,53% a 3,472 euro.
 
Ho le variabili solo prezzo sul mibbe in uno stato che mi fa temere, senza un ritracciamento rapido nella prossima, sia difficile tenere questo status e allora mi infognerebbe di nuovo il tutto. Adesso devono assolutamente tenere altrimenti fanno i bastardi.
 
no bèh siamo alle comiche:


Il Governo intende mettere sul mercato il 4,9% di Terna. Lo precisano fonti di Palazzo Chigi, interpellate da Radiocor. Il Washington Post questa mattina aveva riportato alcune dichiarazioni del presidente del Consiglio Enrico Letta, con una imprecisione relativa proprio a Terna (si parlava di un 49% delle azioni). L'orientamento del Governo comportera' una discesa della quota che e' nel portafoglio della Cassa Depositi e prestiti dal 29,85 al 24,95%: un pacchetto che comunque assicurera' alla Cdp la posizione di azionista di riferimento col potere di nominare la maggioranza del consiglio di amministrazione. Ai valori di mercato attuali il 4,9% di Terna vale tra i 340 e i 350 milioni di euro.
 
Ciao a tutti :)

un passaggio velocissimo per salutare tutti, la situazione si sta molto aggravando e quindi non so quanto e quando potrò essere presente prossimamente :(


:ciao::ciao:


quando riesco mi faccio vivo :ciao:
 

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