Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 2

si ..in effetti ci ho perso parecchio tempo....:rolleyes:...mi sa che non lo faccio piu':D:lol:......un forum e' importante perche' ci si scambia opinioni...altrimenti se si "passa "solo per vedere quel che scrivoono gli altri:rolleyes::rolleyes:.....per acere bisogna dare....poi capisco che ognuno di noi abbia i suoi casini e i suoi tempi..e non sempre si puo' stare li a postare....ma sono fermamente convinto che ognuno potrebbe contribuire di piu'...( soprattutto i "guardoni" collegati...che non favellano mai...e ditela una kazzo di cosa:-o....se proprio non avete idee...postate news, link utili ecc ecc...bvahh:-o:rolleyes::cool:).....
per quel che riguarda DRACO....gia'detto real time , in assenza di cose clamorose il mercato tende a essere ( stupidamente:D)..ottimista...ergo, o lo si guarda salire sul niente ( a volte ) e ci si incazza:D...o ci si adegua;)...si entra , si,mette un bello stop....e bon..poi si lascia andare e amen:-o

in quanto alla possibile fase di ritraccio leggero sul ns prima di sbiellare i 20000...se e' giusta la mia osservazione sull'OI...la vedremo...altrimenti ciccia...:-o...e se riallungano...tocchera' correrci dietro per metterci il "grosso".......cmq, come sempre, scenari da valutare:D...passo passo...per adesso mi tengo nel taschino lo scenario peggiore...lo mostrero' solo se si vedessero nel prossimo mese segnali di un certo tipo;).....adesso servirebbe solo a fare cacare addosso la gente:lol::lol::ciao:

...e per quello che riguarda i FIBO....quelli servon sempre ;)...come ritraccio.....






ma anche in salita....:fiu:;):ciao:
 
Allora prima devo un paio di risposte e poi faccio due considerazioni: l'altro giorno il buon DD mi ha fatto presente che probabilmente ho chiuso troppo veloce ed ha ragione ma avendo aperto troppo presto ed essendo consapevole della cosa quando una brutta entrata si manifesta come una buona uscita non bisogna che ringraziare la provvidenza e portare a casa... per il resto essendo che sono entrato su titoli italici (per l'esattezza tre titoli di cui due finanziari ed un industriale) attualmente in forza relativa diciamo che ho fatto una brutta entrata su buoni titoli e questo è stato meglio... :)
Ora attendo alcune rotture chiave sugli indici USA per capire se c'è da rilongarsi subito od attendere, le distanze non sono eccessive per cui posso aspettare.

Per quanto riguarda Minack non sapendo esattamente cosa vuole fare della sua società di consulenza che ha ancora il sito in costruzione bisognerà capire se continuerà a produrre il DuD oppure no... Monitoriamo...
 
Da diverso tempo io sto considerando uno scenario che espongo e per il quale chiedo il vostro parere.

Che la situazione attuale possa avere delle somiglianze con il 1996. Un anno che vedeva il mercato azionario uscire da due anni nei quali le borse avevano avuto una crescita del 50% circa (come l'attuale mercato americano).Il rialzo risentiva di una certa stanchezza ma la borsa non è riuscita a correggere veramente; lo storno si è realizzato con un incrocio con la media a 200 giorni dopo la quale il mercato a ripreso a salire, ancora per qualche anno come è noto.

A favore di questa ipotesi stanno secondo me diverse considerazioni e ora verrebbe troppo lungo esporle tutte. Ma tra le altre cose mancano ancora nei mercati quelle profonde divergenze che segnalano che un trend è in via di esaurimento.

Cosa ne pensate?

Effettivamente il comportamento ha messo in atto rotazioni settoriali e di mercati tali che ha tendenzialmente ha impedito lo sviluppo di vere e proprie sopravvalutazioni salvo i mercati USA dove il Russell ad esempio ha valutazioni troppo tirate...
11/12 anni correttivi sono già un buon tempo per uno sviluppo completo di un bear market ma a mio modo di vedere manca ancora qualche cosa sia perché alcuni paradigmi del passato non sono ancora stati abbattuti, sia perché la contrazione dei PE nell'economia dominante non ha ancora concluso il suo cammino, sia perché la posizione debitoria complessiva è elevata in presenza di una crescita economica in lento e graduale calo.
 
Riprendendo questo grafico da internet ho deciso di dividere il bull market ciclico partito dal 2009 in tre fasi ben distinte legato ai brevi o medi fenomeni di crisi che lo hanno caratterizzato.
le correzioni realizzate dall'indice USA fino al 2010 possono essere ricondotte alle tensioni manifestatesi nel periodo precedente e che avevano lasciato il mercato nervoso e quindi suscettibili di tensioni improvvise. In realtà già la crisi del 2010 di metà anno potrebbe rientrare nel secondo ciclo perché connesso alla crisi greca ma all'epoca il mercato interpretò la crisi greca come una crisi locale e non si parlava ancora di una crisi di eurolandia e la correzione violenta fu di natura tecnica e come tale venne identificata, un fenomeno connesso fortemente alla crisi precedente insomma ma foriera di negatività futura solo in maniera modesta (le dimensioni del PIL greco ecc. e il fatto che si manifestò per la prima volta un collettivo flash crash).

Dal 2011 invece la crisi europea entrò prepotentemente nei radar dei mercati e le correzioni che ne seguirono compresa quella profonda del 2011 che a mio modo di vedere determino un minimo ciclico importante perché su diversi mercati segnalo un minimo inferiore rispetto al minimo del 2010. In ogni caso il listino pur patendo dei rovesci importanti continuò la sua corsa anche grazie alla liquidità proveniente da fuori area euro (USA e Cina prima e Giappone poi).

Con fine 2012 ed inizio 2013 il peggio della crisi greca fu dichiarata dai mercati finanziari finita e lo schema preponderante di crisi si è spostato verso i mercati emergenti a causa del rischio rialzi tassi globali da una parte, riduzione della liquidità dall'altra; al momento il mercato ha sempre limitato le correzioni legate a queste tensioni ma è vero che il tempo attualmente dedicato a questo focolaio di crisi in considerazione delle dimensioni degli stessi non si è ancora a mio modo di vedere esplicato al meglio.

Questo per dire che a mio modo di vedere è sconveniente liquidare queste correzioni come correzioni di poco conto perché sono propedeutiche a costruire un sentiment negativo sui mercati che nel caso di un peggioramento delle condizioni di liquidità complessive (cosa che sta avvenendo sia per il rialzo dei tassi su diversi emergenti, sia per il tapering USA che è a tutti gli effetti un drenaggio di liquidità, sia per la politica monetaria Cinese diventata molto più conservativa e che quindi mette a rischio diversi degli investimenti del paese effettuati con troppa leva e con poco controllo) potrebbe pi approfondire la tematica e quindi anche le correzioni conseguenti.

Certo è evidente che tutto questo non è detto che inverta il trend dei mercati ma lo posto per dire che nel corso del 2014 potrebbe avvenire una correzione di una certa profondità da valutare con attenzione.
Allo stato attuale quindi prima di espormi allegramente sul long voglio vedere i mercati più forti se sono in grado di perforare i livelli chiave individuati nelle scorse giornate per verificare se la correzione di queste sedute sia stata solo un modo per scaricare gli eccessi rialzisti e se debba ancora maturare parte del suo potenziale.
Fatto questo è possibile che gli indici più forti vadano a testare ed anche superino i massimi recenti
 

Allegati

  • Bf9mwZ8IUAAG7-5.png
    Bf9mwZ8IUAAG7-5.png
    101,8 KB · Visite: 293
Giusto per confermare la mia esposizione e dargli più forza andiamo ad analizzare gli ultimi mesi dell'ultimo bull market ciclico prima dell'esplosione della crisi subprime. Quello che si può notare che nonostante i primi focolai della crisi si fossero manifestati addirittura a settembre/ottobre 2006 e nonostante la FED avesse già ristretto la liquidità dal 2004 grazie, da una parte al carry consentito dallo YEN, e dall'altro grazie alla forza di momentum il mercato comincio a manifestare situazioni di tensione a febbraio 2007 ma realizzo il top ad ottobre 2007 perché fino a quel momento la crisi venne letta come un fenomeno passeggero e non duraturo.

In considerazione che al momento la liquidità si sta restringendo sia negli USA (tapering) in europa (Restituzione LTRO) e in Cina (limitazione shadow banking) occorre prestare estrema attenzione al comportamento monetario del giappone e della cina che se vanno fuori giri potrebbero creare problemi ad un sistema fortemente indebitato.


Tutto questo non per dire che domani crolliamo (tra parentesi l'italia sta solo recuperando FR da pochi mesi dopo averla persa per anni) ma per invitare ad una cautela operativa quando si parla di rialzo in quanto potrebbe anche essere ancora forte ma è importante monitorare le fonti di liquidità ed il rischio che essa possa improvvisamente restringersi e quindi ridurre i capitali di rischio a disposizione.
 

Allegati

  • S-P-500-Index-2014-02-08-chart4.png
    S-P-500-Index-2014-02-08-chart4.png
    44,1 KB · Visite: 116
  • S-P-500-Index-2014-02-08-chart2.png
    S-P-500-Index-2014-02-08-chart2.png
    32,2 KB · Visite: 119
Giusto per confermare la mia esposizione e dargli più forza andiamo ad analizzare gli ultimi mesi dell'ultimo bull market ciclico prima dell'esplosione della crisi subprime. Quello che si può notare che nonostante i primi focolai della crisi si fossero manifestati addirittura a settembre/ottobre 2006 e nonostante la FED avesse già ristretto la liquidità dal 2004 grazie, da una parte al carry consentito dallo YEN, e dall'altro grazie alla forza di momentum il mercato comincio a manifestare situazioni di tensione a febbraio 2007 ma realizzo il top ad ottobre 2007 perché fino a quel momento la crisi venne letta come un fenomeno passeggero e non duraturo.

In considerazione che al momento la liquidità si sta restringendo sia negli USA (tapering) in europa (Restituzione LTRO) e in Cina (limitazione shadow banking) occorre prestare estrema attenzione al comportamento monetario del giappone e della cina che se vanno fuori giri potrebbero creare problemi ad un sistema fortemente indebitato.


Tutto questo non per dire che domani crolliamo (tra parentesi l'italia sta solo recuperando FR da pochi mesi dopo averla persa per anni) ma per invitare ad una cautela operativa quando si parla di rialzo in quanto potrebbe anche essere ancora forte ma è importante monitorare le fonti di liquidità ed il rischio che essa possa improvvisamente restringersi e quindi ridurre i capitali di rischio a disposizione.


Un grazie anche da parte mia:up:
 

Allegati

  • Key-Events 2014.png
    Key-Events 2014.png
    98,6 KB · Visite: 221
bon adesso mi guardo se c'ho il "granchio " solo nel piatto...o se puo' esserci anche sul mibtel..e poi vado a magna':D:lol::ciao::ciao::ciao:

....anche in considerazione di tutto quello che dice GIPONE...( e che prego di linkare di nuovo il suo blog...stavolta me lo salvo..:bow:..se no poi mi scordo di leggerlo).....secondo me ..al moemto ..e parlo di nostrano...il pacco piu' grosso che potrebbero tirare e' questo....

non un "crab " magari...ma un pippistrello -GArtley....che io terrei in un angolo della capoccia...anche perche' darebbe risultati da "trapanaculi"(e che tornerebbe un po' con il secondo scenario messo ieri su sp)... sia sulle scadenze febbraio -che marzo...a mio parere:-o

percio'...concludendo...long...di medio sempre con ottime prosepttive di realizzazione...ma se arriviamo a scadenze vicino ai 20000...e poi non li sfondiamo e cominciam a girarci sotto....:rolleyes::rolleyes:questo lo rispolvero:D:ciao:
 

Allegati

  • risxhio.PNG
    risxhio.PNG
    102,1 KB · Visite: 136
Ultima modifica:
Un grazie anche da parte mia:up:

MI son permesso di correggere il grafico da te postato mettendoci anche le elezioni europee ce sono di per se insignificanti salvo che bisognera vedere il peso futuro dei no euro e degli euroscettici...
 

Allegati

  • 270593d1391973303-quelli-che-investire-tradare-key-events-2014.png
    270593d1391973303-quelli-che-investire-tradare-key-events-2014.png
    103,6 KB · Visite: 197
Poiché sono un cacciatore di pericoli perché un buon investitore deve sapere a quali rischi il mercato lo può esporre continua con la descrizione della situazione attuale e quindi dei pericoli insiti in essa...; poi l'analisi tecnica mi dirà sul breve che posizione tenere ma nel quadro strategico e di insieme bisogna aver consapevolezza delle situazioni.

Per aggiungere ancora un po di pepe alla discussione e alle mie elucubrazioni vorrei con voi prendere in considerazione da quando la liquidità si sta restringendo e quindi i rischi che il mercato potrebbe subire nelle prossime settimane/mesi.

Se andiamo ad osservare l'azione della FEd degli ultimi mesi non possiamo non notare un calo della tensione monetaria a favore di una lenta riduzione della liquidità immessa nel sistema, ma questo avviene dopo una espansione di asset detenuti e quindi di liquidità liberata in cambio degli acquisti pari a circa 4 triliardi di dollari... un bel 25% del PIL USA. Ora qualcuno pensa che il taper possa avere effetti inferiori al rialzo dei tassi perché impatta in misura minore sul complesso dei mercati ma a mio modo di vedere il taper è un operazione prettamente finanziaria e con meno legami con l'economia reale di un ribasso dei tassi e quindi l'impatto sui mercati finanziari risulta amplificato non tanto sugli effetti reali ma quanto sulle aspettative...
Detto questo però a guardare la politica FED prima di poter parlare di consolidamento delle posizioni dovrebbe passare ancora del buon tempo.

Ma in realtà gli effetti del tapering e della riduzione della liquidità in paesi che hanno deciso di adottare politiche di contenimento monetario hanno effetti ben più radicali e reali di quanto ci si possa immaginare.
La Cina (ne parlo per far contento Kuelo.. :D) tra il 2008 ed il 2011 si è imbarcata in una politica di espansione monetaria senza precedenti ed ha di fatto permesso ai paesi occidentali di non cadere in deflazione perché hanno permesso dal lato economico di confermare e far valutare positivamente gli sforzi monetari occidentali che sono tendenzialmente degli effetti psicologici prima ancora che reali. Se i paesi occidentali si sono potuti aggrappare all'export per salvare la crisi delle loro economie in quel periodo è stato grazie ai consumi dei paesi emergenti stimolati per buona parte dalle politiche reflazionistiche cinesi. Naturalmente le politiche monetarie hanno fatto ma senza una spinta macroeconomica i risultati sarebbero stati ancora di più autoreferenziali.

la segnalazione del taper ed il possibile rialzo dei tassi non ha infettato al momento i mercati obbligazionari high Yield che solitamente anticipano le eventuali crisi di liquidità e/o del debito mondiale (in realtà sono saliti ma in linea con la salita del rendimento treasury) e questo mette una certa sicurezza agli operatori che però perdono di vista una storia abbastanza importante e con un certo peso sullo scacchiere dei mercati...

Lo spread del corporate cinese investment grade ma non safe ha subito nel corso del 2013 un violento rialzo sia del rendimento in termini assoluti sia nei confronti delle obbligaizoni tripla AAA.

Vero è che questi rendimenti vanno confrontati con un andamento economico che vede un PIL crescere comunque a ritmi del 7% e oltre... ma una crescita del costo del debito del 14% rende più difficoltoso approvvigionarsi e rende più difficile la gestione dello stesso...
 

Allegati

  • BfZVsoDIUAAkGeu.jpg
    BfZVsoDIUAAkGeu.jpg
    83,7 KB · Visite: 106
  • BgDqlWVIEAEFSgD.jpg
    BgDqlWVIEAEFSgD.jpg
    53 KB · Visite: 186

Users who are viewing this thread

Back
Alto