QUELLO CHE CHIAMIAMO IL NOSTRO DESTINO E' IN REALTA' IL NOSTRO CARATTERE E IL CARATTERE

Settimana scorsa ho scritto di una "ministra" che vorrebbe utilizzare i "bienvenu" per questo scopo.
Lo penso realmente. Lo propone solo per motivi elettorali.
Perchè la realtà è molto diversa. E la riproporrò sempre. Prima pensiamo a noi Italiani.
Perchè è perfettamente inultile scandalizzarsi - falsamente, dopo - per gli Italiani che
cercano lavoro all'estero.

ROMA – Bidelli scuola: due milioni di domande per 20 mila posti.
Bidello, segretario, assistente di laboratorio: lavoro e mansioni per cui occorre una terza media o al massimo un diploma,
lavoro e mansioni con una retribuzione effettiva di poco superiore ai mille euro mensili.

Eppure sindacati e Ministero prevedono che a fine anno a far domanda per qualcuno di questi 20 mila posti
(in tre anni) saranno circa due milioni di italiani e tra di loro non pochi laureati.
 
L’altra volta, tre anni fa, a far domanda furono circa un milione.

Ci si attende un raddoppio o almeno un marcatissimo aumento delle domande.
Sulla scia dall’altro fenomeno social-lavorativo: i 200 mila che dopo decenni di altro e diverso lavoro si candidano oggi alle supplenze a scuola.

Ragionieri, commercialisti, architetti…ma anche e soprattutto persone che in un tempo lontano
fecero una qualche burocratica domanda per l’insegnamento ma mai entrarono in una classe.

Eccoli in 200 mila a provarci a fare le supplenze. Ne hanno diritto sindacal-legislativo.
A tutto ed evidente danno dei loro eventuali alunni.
 
Ogni giorno ne capita una due tre venti cento, ma nessuno tocchi Caino.

GENOVA – “Vammi a prendere i soldi al bancomat o la ammazzo”:
e mentre lui va davvero al bancomat a prelevare, il rapinatore violenta la sua ragazza.

E’ accaduto a Genova Pegli nella notte tra sabato 7 e domenica 8 ottobre.
Autore della violenza, un giovane immigrato marocchino di 27 anni, irregolare in Italia, che è stato poi arrestato.

L’aggressore, riferisce il Secolo XIX, aveva notato la coppia di giovani che si era appartata in un parcheggio.
Si è introdotto nell’auto passando dalla portiera posteriore e ha minacciato entrambi, dicendo di avere una pistola.
Ha chiesto di dargli i soldi, ma i due ragazzi, entrambi di 24 anni, con sé non avevano nulla.
A quel punto lui li ha costretti ad andare in auto a cercare un bancomat.

Il giovane alla guida ha messo in moto la macchina e una volta arrivato in salita Cataldi, in zona Sestri Ponente,
è sceso dicendo di aver visto uno sportello bancomat. Invece si è appartato e ha chiamato il 112.

Ma nel frattempo l’aggressore ha violentato la giovane rimasta in auto.

Solo l’arrivo delle volanti ha interrotto le violenze.
Il giovane è stato arrestato e si è scoperto che aveva compiuto anche altre due rapine nella stessa zona di Pegli.
 
Una Bce addirittura “rivoluzionaria” con Danièle Nouy – capo della Vigilanza di Francoforte – nei panni di Roberspierre.

A sentire il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, Francoforte ci vuole male e si appresta ad aggiungere
“macigni alle ennesime regole sui crediti deteriorati” con una tempistica da ghigliottina.

A far andare di traverso il caffè mattutino a Patuelli e a molti altri banchieri italiani sono state le linee guida sulle sofferenze,
che la Bce ha pubblicato sotto forma di documento di consultazione: di qui a dicembre verranno raccolti i diversi pareri
e poi – con eventuali modifiche – le nuove regole diverranno operative a partire da gennaio 2018.

Si tratta certamente di linee guida piuttosto stringenti che si applicheranno però solo ai nuovi crediti in sofferenza
e non anche allo stock preesistente, che è uno dei nervi scoperti del sistema bancario italiano.
La ratio è quella di arrivare a un’armonizzazione a livello europeo, prevedendo una tempistica di due anni
per la cancellazione dai bilanci delle banche dei crediti deteriorati non assistiti da garanzie e di sette anni per quelli garantiti.
 
Apriti cielo! Secondo Patuelli le banche italiane subiranno un danno rilevantissimo,
tanto che l’Abi ha già provveduto ad “attenzionare” il governo sulle conseguenze nefaste
di tale provvedimento e invoca una “concertazione” tra varie istituzioni europee per avere risultati concreti
e scongiurare che tali linee guida divengano operative.

E per rendere ancora più incisivo il suo allarme, il presidente dell’Abi non ha esitato a preannunciare
un nuovo credit crunch ai danni delle piccole e medie imprese, perché “se non corrette”
le ultime disposizioni della Bce sulla gestione delle sofferenze rischiano di avere “forti effetti negativi” soprattutto sulle Pmi.

Insomma, la solita tiritera che non entra mai nel merito delle questioni:
i non performing loans sono stati i detonatori della crisi bancaria italiana
e ci si aspettava quindi che su questo tema proprio l’Italia avanzasse delle serie proposte
non tanto e non solo su come smaltire l’enorme stock accumulato negli anni della crisi economico-finanziaria,
ma anche e soprattutto su come impedire che in futuro ci si ritrovi nelle stesse condizioni.
Invece il cosiddetto sistema-Paese si è battuto con Francoforte e Bruxelles per poter tappare
con i soldi dei contribuenti i buchi miliardari prodotti da dissennate politiche del credito
e non ha avanzato una sola proposta su come prevenire il problema.

Ora, due anni di tempo per i crediti non garantiti sono forse un po’ troppo pochi,
ma sono comunque il frutto di una media europea, segno che altrove in Europa due anni sono più che sufficienti.

La questione di fondo è che le sofferenze vanno smaltite in un tempo ragionevolmente breve per evitare di accumularle
e l’Italia sotto questo profilo si trova svantaggiata perché la nostra giustizia civile ha dei tempi biblici, da Paese pre-moderno.
Ma di questo non si può certo incolpare l’Europa.

Inoltre, occorre sottolineare che la gran massa delle sofferenze derivano da pochi grandi debitori,
molto spesso amici degli amici cui sono stati scientemente erogati finanziamenti “a babbo morto”
e che ora godono di una sostanziale impunità, a differenza di tante famiglie
e piccoli imprenditori che invece hanno perso la casa e sono finiti sul lastrico.
 
Patuelli, anziché occuparsi di questa intollerabile diseguaglianza e battersi perché cambi il sistema dell’erogazione dei crediti,
preferisce di gran lunga “usare” i soggetti più deboli minacciando un nuovo credit crunch.

Gli analisti, che conoscono bene come funziona il sistema bancario italiano,
prevedono già un rialzo del costo del credito in Italia e prevedono anche che detto costo venga prontamente scaricato sui debitori.

E Intermonte, che la sa lunga, prevede che le nuove linee guida produrranno
“più alti accantonamenti nel quarto trimestre del 2017”, ma
“non dovrebbero avere un impatto significativo in quanto i nuovi flussi di credito deteriorato
sono destinati a ridursi a causa dalle migliori condizioni economiche in Italia”.

In sostanza, per evitare di dover gestire con le nuove regole crediti attualmente classificati come dubbi
e che tra qualche mese potrebbero divenire inesigibili, le banche italiane tenderanno a iscriverne una quota a sofferenza entro la fine dell’anno.

Ed è proprio questa una delle grandi questioni “italiane”: quanto sono “puliti” i bilanci degli istituti?
Quante rettifiche sui crediti dovranno essere ancora fatte?

Alla luce di queste domande si capisce forse meglio l’agitazione di Patuelli
e l’assoluta necessità di sollevare un nuovo polverone sulla Bce e sulle regole
che “ci penalizzano”, anziché occuparsi della sostanza del problema.

Se in Borsa i titoli bancari sono tornati al centro delle vendite non è certo un caso:
a dispetto delle dichiarazioni tranquillizzanti, il mercato sa bene quanto è debole il nostro sistema bancario.
 
Ti vedo in forma ed abbronzata. La panca deve essere molto comoda.
Sono ancora abbronzata perchè sull'Elba ho ripreso un po' del colore estivo :).
La panca veramente non è comodissima :confused:
Non concordo. Non trovo attinenza fra "destino" e "carattere".
Io invece credo ci sia attinenza... Le scelte si fanno in base al proprio carattere e le scelte influenzano il tuo destino (che è diverso dalla fatalità).
 
Buongiorno a tutti:)
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Vedi l'allegato 447808
 
Sono ancora abbronzata perchè sull'Elba ho ripreso un po' del colore estivo :).
La panca veramente non è comodissima :confused:

Io invece credo ci sia attinenza... Le scelte si fanno in base al proprio carattere e le scelte influenzano il tuo destino (che è diverso dalla fatalità).



Le foto sono sempre bellissime :ola:

ma quelle marine ?;)

Ti rifilo qualcuno dei miei capolavori :d:

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