Radio24 c'è oscar giannino che sta incaz zato (1 Viewer)

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tontolina

Forumer storico
ritengo quesyta decisione molto importante
e noto che anche VerdeMoneta è attento

BRICS – Banca Sviluppo senza Dollari, declino delle vecchie potenze economiche | Verdemoneta

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I veri problemi per le istituzioni europee e statunitensi, inizieranno quando i BRICS, come da intenzione ufficializzata incrementeranno gli scambi commerciali tra di loro nelle proprie valute locali e non più in Dollari.
Dato che rappresentano il 45% della popolazione mondiale e un quarto delle economie mondiali, la cosa comincia ad essere preoccupante.
Qui si apre il vero nocciolo del problema, perché questi paesi sono arrivati a tanto ?...
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Per cui pari opportunità e pesi, questo sembra essere il reale avvertimento al Fondo Monetario Internazionale ( FMI), a cui si è unita una nota in cui si esprime preoccupazione per la lentezza delle riforme necessarie a creare un sistema di regole “più integrate ed equilibrate”.
E in questo contesto i BRICS hanno data un’ altra spallata al sistema odierno decidendo che per sostenere le attività del FMI effettueranno le proprie offerte nelle loro valute locali, questo li isolerà dalla fluttuazione del dollaro, ma soprattutto dal ruolo di moneta di riferimento.
 
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tontolina

Forumer storico
già l'IRAN vende a Cina ed India
il suo petrolio
con le monete locali senza passare per l dollaro

ed OBAMA è diventato Nervoso e minaccia sanzioni economiche

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=1e9aNSBHmVk&list=UUkvi23qr2ZWGIBmgS1QogzQ&index=1&feature=plcp]Petrolio batte rame e gas naturale, ma se avessi una caverna di sale sarei ricco - YouTube[/ame]
 

kuelo

C'e' grosssa crise...
già l'IRAN vende a Cina ed India
il suo petrolio
con le monete locali senza passare per l dollaro

ed OBAMA è diventato Nervoso e minaccia sanzioni economiche

Petrolio batte rame e gas naturale, ma se avessi una caverna di sale sarei ricco - YouTube

...se le notizie hanno qualche fondamento serio sui fatti ( non sto dubitando dite..ci mancherebbe....anzi ti ringrazio per postare sempre news:bow:)....e' cioe' se seguiranno fatti e non solo chicchiere...beh ..allora vuol dire che c'e' da stare parekkio in orekkia...:rolleyes::rolleyes::rolleyes:

in effetti mi stupivo che questi paesi non c'avessero ancora pensato:rolleyes::D....perche' continuare ad accettare una moneta il cui valore e' molto soggettivo....cioe':

in europa c'e' l'euro, ma abbiam uno stato in pratica fallito ( grecia...a meno che non jammolino gli 800 mld a fondo perduto:D:D:D)...e almeno un altro paio sul ciglio del precipizio, gli altri zoppicano vistosamente...e solo uno direi abbastanza tosto...ora , la moneta, dovrebbe essere l'espressione del potere economico.....e l'euro sta a 1,33 sul dollaro?:-?:-?:-?:-?:lol:

allora ...che e' sta manfrina del PIL da +3 ecc ecc che fan le rekkie?:rolleyes: dove' tutta sta forza si sta economia USA:rolleyes::specchio:?

si dira'...ehhh ma an stampato tanto:-o....appunto:D:D:D:D( per me son anni che non hanno "copertura " di quel che stampano;))
perche' me devi paga' quindi con carta straccia o quasi ?:cool::D
giusto l'atteggiamento dei BRIC quindi ( fossi stati in loro li avrei sfanculizzati da un po' i dollari:D)....se seguiranno messe in pratica VERE DI STA POLITICA ...SECONDO ME NE VEDREMO DELLE BELLE:-D:DD::ciao:
 

tontolina

Forumer storico
LA FOLLIA DI MARZO
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28/03/2012 [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]La Febbre di Febbraio diventa la Follia di Marzo: le dimissioni di massa dei banchieri continuano senza sosta[/FONT]

[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Articolo di Madison Ruppert per Wake Up World[/FONT] [http://wakeup-world.com] [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]
[/FONT][FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Traduzione e riadattamento di Jacopo Castellini[/FONT]


[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Il mese scorso, avevo fatto qualche considerazione in merito al crescente numero di dimissioni dai vertici di istituzioni finanziarie in tutto il mondo e, con mia sorpresa, il fenomeno non è affatto cessato.[/FONT]
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]All'epoca, pubblicammo una lista di 40 dimissioni, ma ora il numero è schizzato incredibilmente a ben 450. La lista include i principali ruoli dirigenziali in ogni istituzione finanziaria, dai fondi di risparmio ai fondi pensione, fondi azionari, fondi sovrani, banche, organi d'investimento.[/FONT]
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]La grande domanda, tuttora sospesa, è: perché?[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Ad oggi nessuno è in grado di fornire una risposta, se non a livello di semplici speculazioni.[/FONT]
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Una delle dimissioni più recenti è quella di Tarek Amer, amministratore delegato della Banca Nazionale dell'Egitto. Amer ha annunciato che lascerà il suo attuale incarico alla fine del 2012, secondo il settimanale egiziano Al Ahram. Degno di interesse il fatto che non abbia ricevuto offerte da nessun altra banca ed abbia rifiutato di rivelare le motivazioni delle sue dimissioni. Sembra che Amer avesse rassegnato le proprie dimissioni per iscritto nel Febbraio 2011 ma non sarebbero state accolte.[/FONT]
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Negli stessi giorni, anche Jonathan Moulds, del ramo britannico della Bank of America Corporation, annunciava le proprie dimissioni. Oltre a Moulds, anche Andrea Orcel ha dato le dimissioni dal medesimo istituto, per approdare ai vertici della svizzera UBS.[/FONT]
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Moulds si occupava del controllo del debito e di vendite di capitali e commerciali in Europa e in Asia, oltre ad avere un ruolo importante nella creazione di pratiche di negoziazione dei derivati e nella loro vendita nel mondo. Anche in questo caso, non vi sono chiare motivazioni che giustifichino la sua scelta.[/FONT]
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Lo stesso giorno in cui Moulds annunciava le dimissioni, lasciava il suo incarico anche Bert Tippen, capo dell'ufficio investimenti del Fondo Pensione Nedlloyd[/FONT]
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Sempre nello stesso giorno, il 22 Marzo 2012, prendeva la stessa decisione anche Neil Rogan, capo dell'azionariato globale alla Henderson Investors.[/FONT]
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Il 21 marzo, ugualmente, non si erano avute meno di cinque dimissioni. Tra queste, il capo dei servizi azionari globali del Royal Bank of Scotland Group, Gregory Wagner; Mike Muller, dirigente regionale per l'Ontario e l'Antartico della National Bank Financial canadese; John Botham, il capo dell'azionariato europeo di Arviva Investors; Eric Dean, il capo del servizio informativo della Liquidity Services Inc.; e Wolfgang Hammes, co-presidente di Deutsche Bank AG.[/FONT]
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]La natura misteriosa e repentina di queste dimissioni è molto interessante e ci spinge a chiederci che cosa ci sia sotto. Forse sanno qualcosa che noi non sappiamo? Stanno preparando qualcosa o cercando di limitare le proprie perdite? Sfortunatamente, ne sappiamo così poco che è difficile fare delle ipotesi e se affermassi di conoscere la reale motivazione di questi accadimenti, affermerei il falso.[/FONT]
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[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Esiste una pagina Facebook che sta seguendo le dimissioni di massa, che io vi incoraggio a visitare per seguire in modo aggiornato la lista di dimissioni delle principali figure all'interno di istituzioni finanziarie, governi e grandi aziende. [/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif][http://www.facebook.com/MassResignations][/FONT]



[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]L'Autore[/FONT]
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Madison Ruppert è autore e redattore del sito di informazione alternativa End The Lie [[/FONT]http://endthelie.com [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]] e non ha alcuna affiliazione con ONG, partiti politici, dottrine economiche o altre organizzazioni e cause. È disponibile per interviste in podcast e via radio. Se avete domande, commenti od accorgimenti, sentitevi liberi di contattarle all'indirizzo [email protected] [/FONT]
 

tontolina

Forumer storico
Ho fatto uno studio, approfondito, sul mio bilancio famigliare e la conclusione è che il duo Berlusconi-Monti mi sta lentamente strozzando. Non sono d’accordo ma mi dicono che è per salvare l’Italia, le banche.

 

tontolina

Forumer storico
Italia 10 paperoni ricchi come 3 milioni di poveri

Crisi: in Italia 10 paperoni ricchi come 3 milioni di poveri

Bankitalia, giovani sempre piu' poveri,

Crisi: in Italia 10 paperoni ricchi come 3 milioni di poveri - Economia - ANSAMed.it


02 aprile, 09:32
ANSAmed) - ROMA, 1 APR - In Italia i dieci 'paperoni' più benestanti hanno la ricchezza dei tre milioni di italiani più poveri. E' quanto emerge da uno studio della Banca d'Italia che analizza l'evoluzione della ricchezza e della disuguaglianza nel nostro Paese. La ricchezza dei dieci più ricchi d'Italia è valutabile in circa 50 miliardi di euro. In Italia sono i giovani ad essere sempre più poveri e la ricchezza, in generale, è costituita sempre più dal patrimonio accumulato in passato e sempre meno dal reddito. Negli ultimi anni si è invertita dunque la distribuzione della ricchezza tra le classi di età: oggi al contrario che in passato gli anziani sono più ricchi dei giovani che non riescono ad accumulare. E' quanto emerge dallo studio di Bankitalia che analizza l'evoluzione della ricchezza e la diseguaglianza nel nostro paese. Se da un lato i dati evidenziano l'esistenza di un conflitto generazionale in termini di redditi, lo studio conclude che il livello di diseguaglianza è comparabile a quello di altri paesi europei, anche se in Italia i 10 individui più ricchi posseggono una quantità di ricchezza più o meno equivalente ai 3 milioni di italiani più poveri. Nel 2010 la ricchezza complessiva delle famiglie nel 2010 era pari a circa 8.638 miliardi di euro, più di 7,5 volte il valore del 1965 misurato a prezzi 2010, con una crescita media annua del 4,6%, ma con una riduzione rispetto ai valori del 2009 con 8.767 miliardi.

Per quanto riguarda il dato procapite la ricchezza è passata dai 21.875 euro del 1965 ai 142.481 del 2010, una crescita notevole che però si è bruscamente arrestata dopo il 2007 quando il valore aveva raggiunto quasi i 150 mila euro a testa. La perdita, in appena tre anni, è stata di quasi il 5%. Tra il 1965 e il 2010, inoltre, il rapporto tra ricchezza e Pil è praticamente raddoppiato (da 2,7 a 5,6), dice lo studio, sottolineando come il paese in questi cinquanta anni abbia incrementato la ricchezza più di quanto abbia incrementato la produzione; la ricchezza che ci viene dal passato, insomma è sempre più rilevante rispetto a quella che è possibile procurarsi giorno dopo giorno con l'attività lavorativa e d'impresa. Un dato rilevante è quello che mostra il cambiamento della ricchezza tra classi d'età: mentre nel 1987 le famiglie di giovani (fino ai 34 anni) erano sui livelli medi (fatto 100 l'indice il livello era 82,5) a partire dal 2000 queste famiglie vedono peggiorare nettamente la loro condizione (61,7 nel 2008), mentre accade l'inverso per quelle degli anziani (da 65,5 a 100,2). Ma a mutare è stata anche la distribuzione tra le varie classi sociali: tra il 1987 e 2008 la ricchezza familiare netta degli operai passa dal 61,9% al 44% e scendono anche tutte le altre categorie anche se mantenendo un indice abbastanza elevato, ad eccezione di quella dei pensionati che cresce dal 61,6 al 97,8, anche se i dati sono fermi al 2008. Per distribuzione territoriale invece è evidente il peggioramento delle condizioni del Mezzogiorno (da 80,2 a 69,6) a fronte di un miglioramento in tutte le altre aree geografiche.(ANSAmed).
 
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