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tontolina

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rapita, legata, violentata e venduta ad altri tramite Backpage

CHI C’E’ DIETRO? - Il sito mette a disposizione la possibilità di mettere online annunci personali, fra cui anche quelli di “adulti consenzienti” ma anche, purtroppo, quelli di minorenni spinti nel gorgo della prostituzione – come la ragazza 15enne, di cui parla Kristof, “rapita, legata, violentata e venduta ad altri tramite Backpage”. Kristof, nella sua inchiesta, si è particolarmente interessato al lato finanziario della vicenda: chi ci guadagna? Chi possiede il sito e, dunque, trae profitto da questa pratica illegale? “Il mistero sembra risolto”, scrive Kristof: “Fra i proprietari troviamo un fondo di private equity, che include Goldman Sachs con il 16% delle azioni”. Una percentuale non gigantesca, ma indubbiamente rilevante, di cui la potente banca d’affari sembra essersi letteralmente vergognata, una volta scoperta: “Goldman Sachs sembrava mortificata quando ho iniziato ad occuparmi della sua percentuale nel sito web leader Usa della prostituzione”, dice Kristof.


da GOLDMAN SACHS E I GIOCATTOLI PER BAMBINI ADULTI!icebergfinanza | icebergfinanza
 

tontolina

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04/04/2012 - IL FISCO SULLA CASA
Come si calcola la nuova Imu?

imu.jpg
L'informativa per il calcolo dell'IMU spedita ai comuni


+ Imu, si parte dall'aliquota-base
+ L'Imu di giugno con le aliquote base
+ Imu, i Comuni preparano la stangata



A CURA DI LUIGI GRASSIA

L’Imu ha fatto un nuovo passo avanti con l’approvazione di un emendamento al decreto legge sulle semplificazioni. A che punto siamo?
Il percorso non è ancora completo e molto potrebbe cambiare prima dell’approvazione definitiva (attesa entro Pasqua). Ma quanto deciso ieri dovrebbe mettere alcuni punti fermi. In particolare sembra risolta la spinosa questione sollevata dai Caf (i centri di assistenza fiscale) secondo i quali non sarebbe possibile pagare l’Imu entro giugno, nemmeno se le scadenza di Pasqua fosse rispettata, visto che c’è ancora altro da decidere (per esempio le aliquote dei Comuni) e i tempi stringono. Di conseguenza il 16 giugno verrà pagata solo la prima rata «senza applicazioni e interessi», nella misura del 50% dell’importo ottenuto applicando le aliquote di base e tutte le detrazioni previste.

Ma che cos’è l’Imu e perché se ne parla così tanto in questi giorni?
È l’Imposta Municipale Unica sugli immobili di proprietà che sostituisce sia l’Ici sia l’Irpef sui redditi fondiari. Il motivo per cui se ne parla molto è che si tratta di un’imposta pesante, una vera patrimoniale sulle case e su tutti gli altri edifici. Pesa molto più dell’Ici perché la vecchia tassa (almeno nell’ultima versione) esentava dal pagamento le prime case. Un secondo fattore di aggravio è dovuto al fatto che per l’Imu sono previsti dei moltiplicatori molto onerosi.

Come mai è stata introdotta?
Data la situazione di allarme rosso delle finanze pubbliche (sia statali sia locali) c’era necessità assoluta di fare cassa e da questo punto di vista gli immobili sono una fonte di tasse facile, come per altro verso capita per la benzina e il gasolio auto. D’altra parte è giusto rilevare che un’imposta equivalente all’Imu esiste negli altri Paesi europei, quindi si può ritenere fisiologico. Diverso problema è discuterne il peso.

In che maniera si calcola?
Il punto di partenza è la rendita catastale dell’edificio di cui si è proprietari. La rendita va aumentata del 5% e poi parametrata a un coefficiente di rivalutazione variabile a seconda della categoria catastale dell’immobile. A questo valore si applica l’aliquota (quella di base può essere aumentata o dimimuita dai Comuni) e dal risultato si sottraggono le detrazioni forfettarie.

Quali sono i coefficienti di rivalutazione delle categorie catastali?
Il coefficiente più alto è del 160 e si applica ad abitazioni, box, magazzini e tettoie; all’atto pratico questo vuol dire che per le case la rendita catastale, già aumentata del 5%, va aumentata di un altro 60%. I coefficienti delle altre categorie catastali sono: 130 per i terreni agricoli; 110 per i terreni di coltivatori diretti e imprenditori iscritti alla previdenza agricola; 140 per scuole, uffici pubblici, caserme, laboratori artigiani, palestre e stabilimenti balneari; 80 per banche e assicurazioni; 60 nel solo 2012 (e 65 dal 2013) per gli immobili destinati a usi produttivi; e 55 per negozi e botteghe. Al valore ottenuto si calcola il moltiplicare dell’aliquota.

A quanto ammonta l’aliquota?
Al 4 per mille (detto altrimenti allo 0,4%) per la prima casa e al 7,6 per mille (o 0,76%) per gli altri immobili. I Comuni possono aumentare o diminuire l’aliquota dello 0,2% sulla prima casa (sulla quale si paga quindi fra lo 0,4 e lo 0,6%) e dello 0,3% sugli altri edifici (con un conto finala oscillante fra lo 0,46% e l’1,06%). Da notare che gli immobili concessi in comodato ai parenti che vi risiedono non sono più equiparati alla prima casa e quindi pagano l’Imu (mentre non pagavano l’Ici).



I Comuni hanno già fissato le aliquote nella parte che a loro compete?
La risposta è molto più no che sì, nel senso che per adesso ha deciso che cosa fare (più o meno) un Comune su dieci, mentre gli altri aspettano di vedere il testo definitivo per regolarsi di conseguenza. Comunque si sa già che la tendenza sarà a spremere il massimo, cercando di avere la mano più leggera sulle prime case.

Quali sono le scadenze dell’Imu?
Come detto entro il 16 giugno si paga «il 50% dell’importo ottenuto applicando le aliquote di base e la detrazione previste». In vista del conguaglio, entro il 10 dicembre (e non, come previsto finora, entro il 31 luglio) il governo «provvederà, sulla base del gettito della prima rata, alla modifica delle aliquote». Entro il 30 settembre i Comuni, sulla base dei dati aggiornati, «possono approvare o modificare il regolamento e la deliberazione relativa alle aliquote». Quanto alle detrazioni sulla prima casa è confermato che ammonteranno a 200 euro fissi, a cui si potranno aggiungere altri 50 euro per ogni figlio convivente, anche se maggiorenne (fino a 26 anni di età) per un massimo di 8 figli e quindi un totale di altri 400 euro di sconto. Ci sono poi scadenze specifiche per i terreni agricoli e i fabbricati destinati all’uso agricolo.
 

tontolina

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Premio meritato

Premio Satira Forte dei Marmi: vince anche la Sora Cesira

Tutto ebbe inizio con 'We are the World for Polverini', geniale parodia di 'Usa for Africa' con un accorato inno per sollecitare la riammissione della futura Governatrice alle elezioni regionali 2010 nel Lazio, dopo che la sua lista era stata presentata in ritardo. Seguirono poi 'Aggiungi un posto all'Atac', le piccanti 'Arcore's night' alla 'Grease', fino ad arrivare alle 'Scappatelle di zio Angelino'. In poco più di un anno, i video della misteriosa Sora Cesira pubblicati in anteprima su Repubblica.it, sono diventati un cult della Rete, registrando più di cinque milioni di fans. E ora, il riconoscimento dalla 39ma edizione del Premio Satira Politica di Forte dei Marmi

Premio Satira Forte dei Marmi: vince anche la Sora Cesira - Video Repubblica - la Repubblica.it
 

tontolina

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ho saputo che il 1° effetto dello scorporo della rete gas
sarà la restituzione di 10500 milioni di euro che Eni ha prestato a Snam
e che Snam sarà costretta a ricorrere al mercato delle obbligazioni con un deciso aggravio degli interessi passivi

sapete niente?
non si può rischiare che la vendita del 52% della quota Snam posseduta da Eni finisca, attraverso il metodo dell'asta internazionale, in mani straniere "strategiche" nella partita del gas (come quelle russe o algerine). Né si può rischiare che l'Eni - già il più piccolo tra i colossi energetici con i quali è in competizione - possa essere penalizzato da una cessione della rete gas che sarebbe propedeutica a un downgrading di cui non si sente certo il bisogno. Ad esempio, come spiegato da questo giornale il 14 marzo scorso, se passasse il progetto del ministro Corrado Passera per il quale la Cassa Depositi e Prestiti (che controlla il 26% di Eni, mentre il Tesoro ne possiede il 4%) rileva il pacchetto Snam dando a Eni azioni della società di trasporto del gas lo Stato non paga nulla, gira solo carta (e con essa forse un afflato dirigista un po' vecchio stampo), ma gli azionisti di Eni e Snam non resterebbero certo contenti, per non dire altro. Dunque, seguire lo schema della separazione Enel-Terna è un ottimo punto di partenza. Valutando - nel quadro di una politica industriale che porterebbe un gigante italiano delle reti elettriche e del gas al centro delle politiche europee di integrazione di questi mercati - l'opzione della fusione di Snam con la stessa Terna, in modo da mantenere il presidio pubblico strategico (la Cassa Depositi e Prestiti è col 29,9% l'azionista di riferimento di Terna). Ed evitando, sempre con Terna, di pesare sulle casse statali e di ricorrere a un aumento di capitale, a Eni - chiamato a forti investimenti per la ricerca - potrebbe essere riconosciuto il valore monetario della quota Snam "in separazione". Terna acquisterebbe non il 52% di Snam ma circa il 28% (restando sotto la soglia di Opa) e il rimanente della quota verrebbe messo sul mercato.


Eni-Snam, segnare un gol in contropiede - Il Sole 24 ORE
 

tontolina

Forumer storico
Eni-Snam, segnare un gol in contropiede - Il Sole 24 ORE
l'opzione della fusione di Snam con la stessa Terna, in modo da mantenere il presidio pubblico strategico (la Cassa Depositi e Prestiti è col 29,9% l'azionista di riferimento di Terna). Ed evitando, sempre con Terna, di pesare sulle casse statali e di ricorrere a un aumento di capitale, a Eni - chiamato a forti investimenti per la ricerca - potrebbe essere riconosciuto il valore monetario della quota Snam "in separazione". Terna acquisterebbe non il 52% di Snam ma circa il 28% (restando sotto la soglia di Opa) e il rimanente della quota verrebbe messo sul mercato.
Eni-Snam, segnare un gol in contropiede - Il Sole 24 ORE
 

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Forumer storico
I ricchi sono 500 mila : al fisco ne risultano

I ricchi sono 500 mila : al fisco ne risultano “solo” 30 mila

Con l'evasione fiscale al fisco risultano pochissimi ricchi in Italia, mentre in realtà 611 mila italiani posseggono patrimoni superiori ai 500 mila euro


--------------------------
oddio
500 mila euro è l'equivalente degli introiti che un parlamentare incassa in 2 anni e mezzo


senza contare l'enorme finanziamento dei partiti
e l'enorme finanziamento dei giornali
 

tontolina

Forumer storico
I ricchi sono 500 mila : al fisco ne risultano

I ricchi sono 500 mila : al fisco ne risultano “solo” 30 mila

Con l'evasione fiscale al fisco risultano pochissimi ricchi in Italia, mentre in realtà 611 mila italiani posseggono patrimoni superiori ai 500 mila euro


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oddio
500 mila euro è l'equivalente degli introiti che un parlamentare incassa in 2 anni e mezzo


senza contare l'enorme finanziamento dei partiti
e l'enorme finanziamento dei giornali


611 mila italiani hanno patrimoni superiori ai 500 mila euro

A rendere i dati ancora più “stonati” vi è anche il responso dell’associazione italiana private banking, il quale individua ben 611 mila italiani che possiedono patrimoni mobiliari di valore superiore a 500 mila euro ( nei patrimoni occorre annoverare titoli, fondi, azioni).
I patrimoni di valore superiore ad un milione di euro sono oltre 400 mila

ed i patrimoni dei super ricchi ( oltre 10 milioni di euro) sono 8 mila.
L’incrocio dei dati tra redditi dichiarati e patrimoni posseduti mette in luce anche che oltre 42 mila su 100 mila yacht di oltre 10 metri risulta di proprietà di soggetti che dichiarano al fisco un reddito di circa 20 mila euro.
 

tontolina

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611 mila italiani hanno patrimoni superiori ai 500 mila euro

A rendere i dati ancora più “stonati” vi è anche il responso dell’associazione italiana private banking, il quale individua ben 611 mila italiani che possiedono patrimoni mobiliari di valore superiore a 500 mila euro ( nei patrimoni occorre annoverare titoli, fondi, azioni).
I patrimoni di valore superiore ad un milione di euro sono oltre 400 mila

ed i patrimoni dei super ricchi ( oltre 10 milioni di euro) sono 8 mila.
L’incrocio dei dati tra redditi dichiarati e patrimoni posseduti mette in luce anche che oltre 42 mila su 100 mila yacht di oltre 10 metri risulta di proprietà di soggetti che dichiarano al fisco un reddito di circa 20 mila euro.
dite la vcerità siete voi trader che speculate e vi arricchite sulle disgrazie che questa classe politica infligge all'Italia
 
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