tontolina
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http://www.investireoggi.it/news/manovra-monti-moodys-cambia-idea-e-recessiva/
Economia Italia, Hot News
Manovra Monti: Moody’s cambia idea, “è recessiva”
L'agenzia di rating non si smentisce e scopre quello che tutti già sapevano
Oggi, ore 12:21
L’agenzia di rating Moody’s boccia la manovra correttiva di dicembre del governo Monti, giudicando i suoi effetti sul settore immobiliare “credit negative”, per quanto resti nel suo complesso “credit positive”. Si tratta di un’inversione di tendenza clamorosa, che si concretizza per la prima volta da quando Monti ha varato la famosa manovra lacrime e sangue, i cui effetti benefici sull’economia erano stati benedetti dalle agenzie di rating e dagli organismi internazionali.
Moody’s spiega che la maggiore tassazione sugli immobili ne determinerà un calo dei prezzi e questo aggraverà le perdite sugli immobili ipotecati.
Inoltre, i sacrifici che gli italiani delle classi medio-basse dovranno fare a causa delle misure di dicembre porteranno a un deterioramento dei “residential mortgage-backed securities”, ossia dei titoli emessi in riferimento a finanziamenti di tipo immobiliare.
Non solo: la manovra avrà un impatto certamente recessivo sull’economia, con la previsione di un pil in calo dell’1% nel 2012, che farà aumentare il tasso di disoccupazione dall’8,2% all’8,8%. Questo aggravamento della situazione sociale e occupazionale comporterà maggiori probabilità di sofferenze e difficoltà nel pagamento dei mutui immobiliari, aumentando i casi complessivi di default, come si evidenzierebbe dal trend delle ultime settimane, seppur solo leggermente in peggioramento. A proposito di cifre, si noterà come la recessione sia qui prevista solo dell’1%, contro il -2,2% del Fondo Monetario Internazionale. Tuttavia, come spiegano gli stessi analisti, i dati fanno riferimento alla fine di novembre, pertanto, anche questo aspetto temporale dimostra quale portata di aggravamento recessivo stia avendo la manovra di Monti, che alla fine potrebbe al netto pure impattare negativamente sui conti pubblici, anziché risanarli.
Molte cose potrebbero dirsi dell’analisi di Moody’s, che sembra avere preso atto degli effetti negativi sull’economia delle misure, mentre soltanto a dicembre il decreto salva Italia veniva giudicato positivamente, rilevando come il risanamento fiscale avrebbe messo i conti pubblici italiani su un piano di credibilità e sostenibilità.
La stampa finanziaria e nazionale, nel suo complesso, non sta dando granché risalto alle valutazioni dell’agenzia, perché frantuma quel clima di consenso a prescindere che esiste da un paio di mesi attorno alle misure intraprese o solo annunciate dal nuovo esecutivo tecnico.
Certo, l’agenzia boccia allo stesso tempo pure la BCE, perché anche la sua messa a disposizione di liquidità per le banche è giudicata “credit negative”, in quanto indurrebbe queste ultime a rimpiazzare il debito in scadenza con i fondi collateralizzati della banca centrale. Resta il fatto che dopo l’iniziale “sbornia” pro-Monti, i dati ufficiali degli organismi internazionali e delle agenzie sembrano suggerire un giudizio meno benevolo.
Economia Italia, Hot News
Manovra Monti: Moody’s cambia idea, “è recessiva”
L'agenzia di rating non si smentisce e scopre quello che tutti già sapevano
Oggi, ore 12:21
L’agenzia di rating Moody’s boccia la manovra correttiva di dicembre del governo Monti, giudicando i suoi effetti sul settore immobiliare “credit negative”, per quanto resti nel suo complesso “credit positive”. Si tratta di un’inversione di tendenza clamorosa, che si concretizza per la prima volta da quando Monti ha varato la famosa manovra lacrime e sangue, i cui effetti benefici sull’economia erano stati benedetti dalle agenzie di rating e dagli organismi internazionali.
Moody’s spiega che la maggiore tassazione sugli immobili ne determinerà un calo dei prezzi e questo aggraverà le perdite sugli immobili ipotecati.
Inoltre, i sacrifici che gli italiani delle classi medio-basse dovranno fare a causa delle misure di dicembre porteranno a un deterioramento dei “residential mortgage-backed securities”, ossia dei titoli emessi in riferimento a finanziamenti di tipo immobiliare.
Non solo: la manovra avrà un impatto certamente recessivo sull’economia, con la previsione di un pil in calo dell’1% nel 2012, che farà aumentare il tasso di disoccupazione dall’8,2% all’8,8%. Questo aggravamento della situazione sociale e occupazionale comporterà maggiori probabilità di sofferenze e difficoltà nel pagamento dei mutui immobiliari, aumentando i casi complessivi di default, come si evidenzierebbe dal trend delle ultime settimane, seppur solo leggermente in peggioramento. A proposito di cifre, si noterà come la recessione sia qui prevista solo dell’1%, contro il -2,2% del Fondo Monetario Internazionale. Tuttavia, come spiegano gli stessi analisti, i dati fanno riferimento alla fine di novembre, pertanto, anche questo aspetto temporale dimostra quale portata di aggravamento recessivo stia avendo la manovra di Monti, che alla fine potrebbe al netto pure impattare negativamente sui conti pubblici, anziché risanarli.
Molte cose potrebbero dirsi dell’analisi di Moody’s, che sembra avere preso atto degli effetti negativi sull’economia delle misure, mentre soltanto a dicembre il decreto salva Italia veniva giudicato positivamente, rilevando come il risanamento fiscale avrebbe messo i conti pubblici italiani su un piano di credibilità e sostenibilità.
La stampa finanziaria e nazionale, nel suo complesso, non sta dando granché risalto alle valutazioni dell’agenzia, perché frantuma quel clima di consenso a prescindere che esiste da un paio di mesi attorno alle misure intraprese o solo annunciate dal nuovo esecutivo tecnico.
Certo, l’agenzia boccia allo stesso tempo pure la BCE, perché anche la sua messa a disposizione di liquidità per le banche è giudicata “credit negative”, in quanto indurrebbe queste ultime a rimpiazzare il debito in scadenza con i fondi collateralizzati della banca centrale. Resta il fatto che dopo l’iniziale “sbornia” pro-Monti, i dati ufficiali degli organismi internazionali e delle agenzie sembrano suggerire un giudizio meno benevolo.