Fondi_comuni Risparmio gestito: il costo per il servizio che non c'è (2 lettori)

Run the Park

Forumer storico
PS: vedo che nessuno ha risposto all'aneddoto, quindi o non lo sapete o non ve ne sbatte una turbominchia.

La risposta è: promotore finanziario per un'assicurazione :-o
 

Catullo

Forumer storico
Faccio il promotore finanziario per una assicurazione.........(davvero)

Ma non sono quello del ventilatore............... :)
 

Spike V

Forumer storico
giuseppe.d'orta ha scritto:
Quale servizio viene erogato dai distributori in cambio di questo esborso continuativo?
Nella maggioranza dei casi: nessuno o quasi.
Nel caso degli sportelli bancari (che hanno la quota più importante del mercato) il servizio è totalmente assente, nel caso dei promotori finanziari dipende molto dal caso specifico, ma mediamente si può affermare senza ombra di dubbio che non vi è un servizio di consulenza continuativa che possa, in qualche modo, giustificare la commissione annuale.

che cattivo che sei, conosco pf che offrono ai clienti degli ottimi caffè al bar :D
 
Run the Park ha scritto:
Non è questo!

Stavo pensando che se la dovessi cercare io una persona di fiducia, non saprei neanche da dove iniziare.
Per prima cosa ,buondì a tutti ,dato che sono nuovo nel forum.
Anch'io effettivamente non saprei dove cercarla questa "persona di fiducia".
Adesso si parla tanto di consulenza finanziaria indipendente,che,in linea di principio, sarebbe la soluzione ottimale.Ma se dalla teoria passiamo alla realtà dei fatti...,voi cosa ne pensate?
:-?
 

Catullo

Forumer storico
magellan ha scritto:
Per prima cosa ,buondì a tutti ,dato che sono nuovo nel forum.
Anch'io effettivamente non saprei dove cercarla questa "persona di fiducia".
Adesso si parla tanto di consulenza finanziaria indipendente,che,in linea di principio, sarebbe la soluzione ottimale.Ma se dalla teoria passiamo alla realtà dei fatti...,voi cosa ne pensate?
:-?

In teoria sarebbe la soluzione migliore.
In teoria, perchè, oggi in Italia, il consulente lo potrebbe fare anche il tuo parrucchiere.
Senza nulla togliere al tuo parrucchiere il quale, probabilmente, ha una cultura finanziaria superiore a molti PF.
Il PF, d'altronde, è troppo soggetto a pressioni da parte della società per la quale lavora.
Anche se la situazione è migliorata ed oggi molte società collocano i fondi di altri gruppi il pericolo che il promotore consigli prodotti più utili a lui che al cliente è sempre vivo.
Difficilmente un PF consiglierà un ETF al posto di un fondo obbligazionario laddove i vantaggi di quest'ultimo sono difficili da trovare; resta da capire se i maggiori costi sono giustiicati da un servizio di consulenza che, altrimenti dovresti pagare a parte.
Il consulente agisce in maniera autonoma ma, nel caso dovesse consigliare un fondo comune(e le motivazioni ci possono essere se azionario o per motivi di protezione del cambio) il cliente pagherebbe 2 volte le commissioni: quelle del fondo e la parcella al consulente al quale non vengono retrocesse parte delle spese di gestione.
Verrebbe da consigliare al cliente di fare da se; ma ho visto risparmiatori che si sono rovinati con le proprie mani avendo la possibilità di acquistare titoli e fondi in tempo reale seguendo le performance e dimenticando le motivazioni che avevano provocato determinate scelte.
Purtroppo anche scegliere sulla base del portafoglio del promotore o consulente non è una scelta azzeccata; i miei colleghi più "grossi" sono quelli che hanno meno pelo sullo stomaco e più faccia di c.ulo; spesso i più ignoranti.
Il fatto che siamo un gradino sopra i bancari è una magra soddisfazione :(

Non ti ho dato un grande aiuto..........
 

tommaso2

ingrosso maiali SPA
giuseppe.d'orta ha scritto:
Recentemente è stato imposto l'obbligo di inserire nei prospetti informativi dei fondi comuni di investimento la percentuale delle commissioni di "gestione" dei fondi che viene retrocessa alla reti di distribuzione degli stessi.
Stiamo parlando, si badi bene, non delle commissioni di sottoscrizione, bensì della commissione continuativa che (almeno in teoria, a giudicare dal nome) dovrebbe coprire il servizio di gestione del denaro conferito.

Dai prospetti informativi si evince che la stragrande maggioranza di queste commissioni vengono rigirate ai venditori (sportelli bancari, reti di promotori finanziari, ecc.).
Nei casi dei grandi gruppi bancari, questa percentuale di retrocessione si aggira intorno all'80%.
In alcuni casi si arriva a superare il 90% (SanpaoloIMI Am ad esempio retrocede il 92,1%)! Per i gestori più "indipendenti" questa percentuale oscilla intorno al 60% (Anima: 62,%, Azimut 63,4%). Per la parte maggioritaria della cosi' detta industria del risparmio gestito, le commissioni di gestione, in larga maggioranza, non servono a gestire i soldi affidati dagli investitori ai gestori bensì a pagare i venditori che li hanno persuasi ad investire in quel fondo invece che in prodotti efficienti.

Un investitore che affida ad un fondo comune d'investimento, ad esempio, 100.000 euro pagherà, mediamente, circa 1.500 euro all'anno di commissioni, così dette, di "gestione".
Di questi, 1.500 euro all'anno, solo 300 euro andranno ai gestori (che dovranno pagare non tanto i gestori, quanto tutta la parte amministrativa della società di gestione), e 1.200 andranno ai distributori.
Quale servizio viene erogato dai distributori in cambio di questo esborso continuativo?
Nella maggioranza dei casi: nessuno o quasi.
Nel caso degli sportelli bancari (che hanno la quota più importante del mercato) il servizio è totalmente assente, nel caso dei promotori finanziari dipende molto dal caso specifico, ma mediamente si può affermare senza ombra di dubbio che non vi è un servizio di consulenza continuativa che possa, in qualche modo, giustificare la commissione annuale.

Si dimostra, ancora una volta, che la così detta industria del risparmio gestito si fonda su una colossale presa in giro dei clienti.
La "favola" della gestione professionale del risparmio è niente di più che una scusa per mettere le mani nelle tasche degli investitori, grazie alla loro ignoranza.

L'unica difesa, come diciamo sempre, è l'informazione.


Immagine sostituita con URL per un solo Quote: http://www.investireoggi.it/phpBB2/immagini/1158137977consob.gif


le banche azioniste dei fondi
scaricano spesso i loro scarti nel portafoglio dei loro fondi

e fanno pure di peggio
 
Catullo ha scritto:
In teoria sarebbe la soluzione migliore.
In teoria, perchè, oggi in Italia, il consulente lo potrebbe fare anche il tuo parrucchiere.
Senza nulla togliere al tuo parrucchiere il quale, probabilmente, ha una cultura finanziaria superiore a molti PF.
Il PF, d'altronde, è troppo soggetto a pressioni da parte della società per la quale lavora.
Anche se la situazione è migliorata ed oggi molte società collocano i fondi di altri gruppi il pericolo che il promotore consigli prodotti più utili a lui che al cliente è sempre vivo.
Difficilmente un PF consiglierà un ETF al posto di un fondo obbligazionario laddove i vantaggi di quest'ultimo sono difficili da trovare; resta da capire se i maggiori costi sono giustiicati da un servizio di consulenza che, altrimenti dovresti pagare a parte.
Il consulente agisce in maniera autonoma ma, nel caso dovesse consigliare un fondo comune(e le motivazioni ci possono essere se azionario o per motivi di protezione del cambio) il cliente pagherebbe 2 volte le commissioni: quelle del fondo e la parcella al consulente al quale non vengono retrocesse parte delle spese di gestione.
Verrebbe da consigliare al cliente di fare da se; ma ho visto risparmiatori che si sono rovinati con le proprie mani avendo la possibilità di acquistare titoli e fondi in tempo reale seguendo le performance e dimenticando le motivazioni che avevano provocato determinate scelte.
Purtroppo anche scegliere sulla base del portafoglio del promotore o consulente non è una scelta azzeccata; i miei colleghi più "grossi" sono quelli che hanno meno pelo sullo stomaco e più faccia di c.ulo; spesso i più ignoranti.
Il fatto che siamo un gradino sopra i bancari è una magra soddisfazione :(

Non ti ho dato un grande aiuto..........



Ti dirò,che per non essendo uno che si si lasci "impressionare" da pomposi titoli accademici,tuttavia,il fatto che chiunque possa esercitare l'attività di cfi,effettivamente,non mi sembra molto rassicurante.Cmq.martedì parteciperò ad un seminario sul tema che terrà a Treviso una società denominata Consultique,Mah... staremo a sentire. :)
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
La Consob, le immagini degli articoli ed un buontempone...

Mi è stato riferito che un buontempone avrebbe scritto alla Consob per segnalare il potenziale abuso del logo della Commissione che accompagna l'articolo sulle commissioni dei fondi retrocesse alla rete di vendita. Addirittura sarei, assieme al responsabile del sito, passibile di reclusione da uno a cinque anni più multa per aver contraffatto un sigillo di Stato :eek:

Il logo (prelevato dal sito Consob, e trattandosi di ente pubblico non vi è certo bisogno di farsi autorizzare) è presente in quanto accompagnava il titolo al centro della home page (chiunque passi per IO sa bene che l'articolo principale è sempre accompagnato da un'immagine: in questo momento il logo dell'Inps). Ed è pertinente, in quanto nell'articolo si affronta un tema oggetto di recenti modifiche normative da parte della Commissione.

Cosa dire? Mi fa molto piacere che i nostri articoli siano sviscerati fino a questo punto.
 

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