RUBLO e la forza del Dollaro (1 Viewer)

tontolina

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da Giacomo Gabellini: «Cosa guadagnano gli Usa dalla guerra (e cosa perde l’Europa)»


Con lo scoppio della guerra si è assistito a una fuga di capitali dall’Europa agli Stati Uniti. Così imponente che Washington, in sei mesi, ha ridotto il suo passivo di circa duemila miliardi di dollari.

Capitali, armi, stabilimenti ed energia: la guerra è un bell’affare per gli Stati Uniti. Molto meno per l’Europa.
La capacità che avremo di sostenere il costo di questa guerra mi sembra molto ridotta. E sarà sempre più ridotta alla luce di queste dinamiche. Per noi questo conflitto è un’operazione perdente su tutta la linea.

Eppure anche dagli Usa cominciano a levarsi voci contrarie al conflitto. Ad esempio quella di Trump.
E non solo lui: anche nel Pentagono si annidano fronde molto ostili a questa deriva bellicosa. Per due ragioni fondamentali. Primo .........
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Per non parlare della de-dollarizzazione negli Emirati Arabi.
Esattamente. Oltretutto, la confisca delle riserve monetarie della Russia presso le istituzioni occidentali è un provvedimento sanzionatorio mai preso in passato, nemmeno contro la Germania di Hitler. E il congelamento dei beni di singoli cittadini russi, associati in maniera arbitraria al Cremlino, ha avuto un effetto controproducente terribile per gli stessi occidentali.

Cioè?
Ha reso manifesto agli occhi di tutti gli altri Paesi del mondo che, se avessero assunto posizioni contrarie agli interessi statunitensi, le loro riserve sarebbero state confiscate con un clic. E gli arabi, i cinesi, gli africani hanno cominciato a guardarsi attorno e a cercare altre soluzioni. Secondo me anche le difficoltà delle banche svizzere è significativa.

Sotto che profilo?
La Svizzera ha rinunciato alla sua storica neutralità per aderire alla campagna sanzionatoria nei confronti della Russia. E questo ha comportato il ritiro massiccio dei conti dei ricchi di tutto il mondo. Forse non è un caso se oggi il Credit Suisse si ritrova in questa situazione…

Insomma, si assiste a un indebolimento generale del fronte euro-atlantico.
E a un’ascesa complementare dell’Asia e dei Paesi che hanno rifiutato di aderire alle sanzioni contro la Russia. Anche in questo caso, credo che noi europei siamo i primi perdenti.
 
... Esattamente. Oltretutto, la confisca delle riserve monetarie della Russia presso le istituzioni occidentali è un provvedimento sanzionatorio mai preso in passato, nemmeno contro la Germania di Hitler. E il congelamento dei beni di singoli cittadini russi, associati in maniera arbitraria al Cremlino, ha avuto un effetto controproducente terribile per gli stessi occidentali.

Cioè?
Ha reso manifesto agli occhi di tutti gli altri Paesi del mondo che, se avessero assunto posizioni contrarie agli interessi statunitensi, le loro riserve sarebbero state confiscate con un clic. E gli arabi, i cinesi, gli africani hanno cominciato a guardarsi attorno e a cercare altre soluzioni. Secondo me anche le difficoltà delle banche svizzere è significativa.

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