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PREVISIONI AUTUNNALI / ECCO COSA ACCADRA' DOPO L'ESTATE, QUANDO INIZIERA' A FARE DAVVERO CALDO, IN EUROPA...

sabato 5 luglio 2014
Il primo semestre 2014 se ne è andato, per cui è possibile trarre un primo bilancio,ma soprattutto iniziare a fare previsioni su cosa ci aspetterà per l’autunno prossimo, che si preannuncia piuttosto freddo per l’economia italiana.
Vediamo un quadro riassuntivo degli ultimi dati macro forniti dai principali istituti di ricerca italiani.
Per quello che riguarda il PIL, secondo gli ultimi dati elaborati dall’ISTAT, si parla di una forchetta che oscilla tra -0,1% a +0,3% su base annua, ben lontana dalle previsioni iniziali del governo e comunque distanti da quelle pur riviste al ribasso sfornate dal ministero dell’economia.
La disoccupazione, come è facilmente prevedibile con dati così negativi, ha raggiunto nuovi picchi assoluti: a maggio 2014 era cresciuta di ben il 4,1% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, toccando quota 12,6% complessiva e 43% per quella giovanile. Si tratta di dati sconcertanti, che rendono bene l’idea di quanto sia drammatica la situazione occupazionale in Italia e, di conseguenza quella imprenditoriale, che vede difatti la chiusura di ben 3800 attività da inizio anno: una vera e propria strage silenziosa compiuta per mano di un governo che nel frattempo ha messo in campo una serie assurda di rincari di vecchie tasse e l’applicazione di alcune nuove di zecca, alla faccia della declamata volontà di far ripartire l’economia.
Di fronte ad un simile sfacelo, ci si augurerebbe che almeno il famigerato rapporto debito/PIL segnasse un andamento positivo, con una riduzione consistente. Nulla di tutto questo: il governo Renzi sta passando alla storia come il governo con l’incremento più repentino della massa di debito pubblico, con un aumento di circa 8,3 miliardi al mese (oltre 16.000 miliardi di vecchie lire al mese!).
Se osserviamo questi dati,appare di tutta evidenza come l’andamento dell’economia sia totalmente fuori controllo da parte del governo, che deve continuamente rivedere le proprie stime riguardo il rapporto deficit/PIL e debito/PIL.
Cosa possiamo dunque attenderci a settembre? Con buona probabilità una bella manovra correttiva, leggasi tasse, da 28-30 miliardi, per rispettare i diktat ue che il nostro paese, regnante Monti, ha sottoscritto pronamente, senza porsi minimamente il dubbio se essi fossero o meno fattibili.
Chi pensa che Renzi abbia sbattuto i pugni al discorso inaugurale del semestre italiano, non si è soffermato con la dovuta attenzione su una frase detta dal premier non eletto italiano. Renzi, infatti, ha sì ammesso che il debito pubblico italiano è molto elevato, ma che la ricchezza degli italiani è ben maggiore.
Occhio: questa frase NON rappresenta un gesto di sfida all’establishment europeo. Anzi, essa rappresenta la resa totale dell’Italia. Con quella frase, il premier non eletto ha fatto capire che all’occorrenza, il debito pubblico italiano verrà ripianato con il patrimonio dei cittadini, ovvero con un bel prelievo forzoso stile Cipro.
Fantascienza? Secondo noi no, soprattutto alla luce delle nuove raccomandazioni del FMI rivolte ai paesi fortemente indebitati sull’effettuare un bel prelievo forzoso a sorpresa ai danni dei cittadini.
D’altra parte, da un governo che sta sfornando tasse (vedasi l’innalzamento dell’aliquota al 26% sugli interessi) o tagli (quello allo studio sugli incentivi agli impianti fotovoltaici) retroattive, non possiamo attenderci nulla di diverso che una patrimoniale, magari fatta di notte e con valore retroattivo al mese precedente, giusto per evitare fughe di capitali.
L’autunno che ci aspetta si prospetta piuttosto come un inverno estremamente rigido per i cittadini, che potrebbero vedere i risparmi di una vita divorati da uno stato incapace ed inconcludente.
Renzi passerà sicuramente alla storia: o avrà il coraggio di far uscire l’Italia dall’euro, riappropriarsi della sovranità monetaria ed imitare quanto fatto dall’ottimo primo ministro ungherese Orban, oppure dovrà effettuare un maxi prelievo sui patrimoni dei cittadini, dopo il quale, del paese non resterà che un cumulo di macerie, per la gioia del cancellierato tedesco, che si sarà tolto per molto decenni a venire un pericoloso rivale in campo industriale.
Si può passare alla storia per il coraggio o per la pavidità: il curriculum dell’ex sindaco di Firenze sembra deporre per la seconda strada.
Speriamo di essere smentiti, per il bene del paese.
Luca Campolongo

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18 fatti che dimostrano come la crisi stia accelerando sempre di più!


17:25 | Pubblicato da admin | http://www.blogger.com/email-post.g?blogID=940154310737607589&postID=6880520441634427147| Modifica post

Di Michael Snyder - theeconomiccollapseblog.com


In questi giorni molte delle persone con cui parlo vogliono sapere "quand’è che le cose avranno inizio". Beh, sono senz’altro in vista dei tempi difficili, ma tutto quello che dovete fare, per vedere come andrà a dispiegarsi la crisi economica globale, è solo di tenere gli occhi aperti.
Vedremo in seguito che i banchieri centrali hanno lanciato degli avvertimenti piuttosto inquietanti al riguardo delle "nuove e pericolose bolle speculative", mentre anche la Banca Mondiale ha dichiarato che "è il momento di cominciare a prepararsi", in vista della prossima crisi.

La maggior parte degli americani tende a prendersi cura solo di ciò che accade negli Stati Uniti, ma la verità è che delle gravi difficoltà economiche stanno emergendo in Sud America, in tutta l’Europa ed in alcuni potenti paesi asiatici, come ad esempio la Cina ed il Giappone.
I conflitti senza fine del Medio Oriente, inoltre, potrebbero sfociare in una guerra regionale in qualsiasi momento. Viviamo in un mondo che sta diventando sempre più instabile, e la gente deve capire che il periodo di relativa stabilità, di cui ora stiamo godendo, è estremamente vulnerabile, e non durerà a lungo.
I seguenti 18 segnali ci dimostrano che la crisi economica globale economica inizierà ad accelerare nel secondo semestre del 2014.
I 18 SEGNALI
1 – La BEI (Banca dei Regolamenti Internazionali) ha pubblicato un nuovo report in cui avverte che si stanno formando delle "nuove e pericolose bolle speculative", che potrebbero portare, potenzialmente, ad un’altra grave crisi finanziaria. Ed allora, i banchieri centrali sanno qualcosa che noi non sappiamo, oppure stanno solo cercando di addossare la colpa a qualcun altro, per il gigantesco pasticcio che hanno creato?
2 – L’Argentina ha mancato il pagamento di un debito pari a 539 milioni di Dollari , ed è sull'orlo del suo secondo importante default in 13 anni.
3 – La Bulgaria sta disperatamente cercando di calmare la massiccia “corsa agli sportelli” delle sue banche, che minaccia di andare fuori controllo.
4 – Il mese scorso i mutui immobiliari, nell’ambito dell’Eurozona, sono diminuiti ad una velocità che non era mai stata precedentemente registrata. Perché le banche europee si tengono i soldi così stretti, in questo momento?

5 – Il numero dei disoccupati, in Francia, ha appena fatto segnare un nuovo record.
6 – Le economie dei paesi europei mostrano o una mancata crescita o una riduzione. Basta andare a vedere quello che un recente articolo di Forbes aveva da dire sulla questione ...
“Nel primo trimestre del 2014 l’economia italiana si è ridotta dello 0,1%, analogamente alla media dei tre precedenti trimestri. Dopo l'espansione dello 0,6% del 2° trimestre del 2013, la Francia ha registrato una crescita pari a zero. L’economia portoghese, dopo i numeri positivi dei tre precedenti trimestri, si è ridotta dello 0,7%. Non sono ancora disponibili i numeri delle economie greche ed irlandesi (1° trimestre 2014), è comunque evidente che nessuno dei due paesi sta mostrando dei progressi. Nell’ultimo trimestre del 2013 il PIL greco è sceso del 2,5%, mentre l'Irlanda ha avuto una crescita modesta, pari allo 0,2%”.
7 – Pochi giorni fa è stato segnalato che i prezzi al consumo, in Giappone, stanno aumentando al ritmo più rapido degli ultimi 32 anni.
8 – I consumi delle famiglie, in Giappone, sono in calo dell'8 % , rispetto ad un anno fa.
9 – Le aziende statunitensi stanno notoriamente annegando nei debiti, ma la bolla del debito-societario (corporate-debt), in Cina, è così grande da aver ormai attualmente superato quella degli Stati Uniti.
10 – Un Revisore cinese ha avvertito che prestiti per un ammontare pari a 80 miliardi di Dollari , in Cina, sono garantiti da false transazioni in oro. Che cosa succederà al prezzo dell'oro, ed alla stabilità dei mercati finanziari cinesi, quando questo pasticcio andrà a dispiegarsi?
11 – Il tasso della disoccupazione, in Grecia, è attualmente pari al 26.7 %, mentre quello giovanile è pari al 56.8 %.
12 – Il 67.5 % dei disoccupati, in Grecia, lo è da oltre un anno.
13 – Il tasso di disoccupazione, nel complesso dell’Eurozona, è pari all’ 11.8 % . Molto vicino al record storico del 12,0%.
14 – La Banca Centrale Europea è a tal punto disperata, nel vano tentativo di far muovere i soldi nel sistema, che ha effettivamente introdotto dei tassi d’interesse negativi.
15 – Il FMI sostiene che c'è una probabilità del 25% che l’Eurozona vada in deflazione, verso la fine del prossimo anno.
16 – La Banca Mondiale avverte che "è giunto il momento di prepararsi", in vista della prossima crisi economica globale.
17 – Il conflitto economico tra gli Stati Uniti e la Russia continua ad approfondirsi. Questo ha indotto la Russia a prendere le distanze dal Dollaro, dirigendosi verso le altre principali valute. Tutto ciò avrà delle conseguenze molto gravi, nel corso del tempo, per il sistema finanziario globale.
18 – In questo momento anche l'economia americana, naturalmente, sta aspramente lottando. Essa si è ridotta del 2,9%, nel primo trimestre del 2014 … un risultato molto peggiore di quanto chiunque avesse previsto.
Ma se i numeri economici statunitensi sembra che stiano un po' migliorando nel secondo trimestre del 2014, ciò non significa che siamo “fuori dal bosco”.

Come ho tante volte sottolineato, le tendenze ed i numeri del bilancio di lungo termine sono molto più importanti rispetto a quelli di breve termine.
Se oggi qualcuno, ad esempio, fosse andato in un centro commerciale e avesse speso un migliaio di Dollari in caramelle e videogiochi, la sua "attività economica" di breve termine avrebbe raggiunto un picco notevole. Ma la sua salute finanziaria, nel lungo termine, avrebbe subito un significativo peggioramento.
Beh, quando si parla della salute dell'economia statunitense, o dell'intero sistema finanziario globale, dobbiamo fare le stesse considerazioni.
Anche per gli Stati Uniti, quindi, non è veramente importante se il livello dell’attività economica (a debito) di breve termine va un po' verso l’alto oppure verso il basso. Ciò che conta davvero, invece, è che i debiti-societari (corporate-debt) hanno raggiunto quasi 60 miliardi di Dollari .
La stessa cosa vale per il mondo preso nel suo complesso. In questo momento, i cittadini del pianeta hanno debiti per più di 223.000 miliardi di Dollari, , e le banche "troppo grandi per fallire" di tutto il mondo hanno almeno 700 miliardi di Dollari di esposizione nei derivati​​ .
Nella realtà, quindi, non è molto importante se i numeri economici di breve termine vanno un po' in su oppure un po’ in giù. L'intero sistema è una specie di “schema Ponzi”, intrinsecamente viziato, che inevitabilmente crollerà sotto il proprio peso.
Speriamo che questo periodo di relativa stabilità possa durare per un po'. Sarebbe una buona cosa per avere il tempo necessario a prepararsi. Ma dovremmo essere assolutamente folli per pensare che la più grande bolla del debito nella storia dell’umanità non possa mai scoppiare.


Michael Snyder
Fonte: 18 Signs That The Global Economic Crisis Is Accelerating As We Enter The Last Half Of 2014
2.07.2014
 
Che storia quella di Erste Bank, la racconta il solito ZeroHedge in un post imperdibile, questo.
Sintetizzo: c’è questa banca austriaca, Erste Bank, la terza del paese già salvata una volta nel 2009 e che per “tradizione” è molto esposta nei paesi dell’est europa. Oggi Erste bank, oooooops, annuncia un “leggerissimo” aggiustamento nel conteggio dei suoi NON PERFORMONG LOAN (tradotto in italiano: crediti in soffernza) di un “sobrio” 40% e che tale aggiustamento comporta un “irrilevante” perdita di bilancio da 2,2 miliardi di dollari.
Il titoli Erste non l’ha presa bene:
20140704_erste_0.jpg

E per la verità, per simpatia, neppure tutto il settore banche d’europa:
20140704_EU1_0.jpg

Bene.
Ma la parte interessante è il motivo per cui Erste ha dovuto rivelare di avere bilanci truccati (si truccati, la valutazione dei crediti è l’elemento fonadamentale per la correttezza di un bilancio di una banca).
Si tratta di una legge Ungherese (Orban rulez) e di un’altra legge Rumena, da Bloomberg:
The provisions are caused by new rules due to be approved by Parliament in Hungary today, forcing banks to refund “unfair” loan fees, and by the Romanian central bank’s push for faster bad-debt reduction amid the European Central Bank’s bank health check, Erste said. Writedowns on goodwill and deferred tax assets, triggered by the loan-loss provisions, may reach as much as 1 billion euros.
“By taking these measures, we have done everything in our power to avoid one-off effects from 2015 onward,” Chief Executive Officer Andreas Treichl said in the statement. “We are convinced that these measures will also help us pass the asset-quality review and stress test comfortably.”

Hungary contributed to Erste’s loss with a new law forcing it to repay some loan costs to customers. New rules due to be approved by Parliament in Budapest today will require banks to refund certain expenses on as much as 6.5 trillion forint ($28 billion) of loans going back as far as 10 years, according to the draft bill.
Higher bad-debt provisions in Romania, the Black Sea country of 20 million where Erste bought Banca Comerciala Romana SA for 3.75 billion euros in 2005, were caused by the central bank’s pressure on banks to clean up their balance sheets as part of the ECB’s bank health check, Erste said.
In particolare la legge Rumena costringe le banche che operano sul suo territorio di ….. dire la verità e fare pulizia di bilancio.
Cosa ovviamente inaudita ed anche vagamente nazista per il banchiere europeo medio.
Ma come, dobbiamo svelare la ***** che abbiamo a bilanco? Come vi permettete!
Divertente notare come alcune povere nazioni dell’Est Europeo stanno facendo il lavoro che avrebbe dovuto essere fatto da anni dal regolatore, la BCE.
 
''SALVA ITALIA'' DI MONTI (CONFERMATO DA RENZI) HA AMMAZZATO IL PAESE. CON LE LIBERALIZZAZIONI 100.000 POSTI IN MENOvenerdì 4 luglio 2014
La liberalizzazione delle aperture del commercio, introdotta due anni fa dal Salva-Italia del Governo Monti con lo scopo di rilanciare consumi e occupazione, è stata un vero flop: i previsti effetti benefici sono tuttora 'non pervenuti', ed il settore ha perso tra il 2012 e il 2013 oltre 100mila posti di lavoro, registrando allo stesso tempo 28,5 miliardi di minori consumi di beni da parte
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"Ma a che serve nella crisi attuale estendere il credito alle banche od all'industria , quando banche ed industria nulla possono fare per ravvivare il consumo ? Attualmente si dice che il produttore debba strappare del credito che gli è negato; ma le banche possono tuttalpiù sovvenzionarlo per trattenerlo sull'orlo del fallimento, ma non possono assorbire la sua produzione. Nella ridda di discussioni e di teorie sembra che sia stata dimenticata una verità banalissima: che la produzione va assorbita dal pubblico e non dalle banche; che la maggior parte del pubblico trae il credito di cui può disporre per il consumo collaborando al ciclo di produzione delle merci, e che il credito all'industria e alla agricoltura sotto forma di sovvenzioni non può modificare le condizioni esistenti, perché - oggi può sembrare strano - lo scopo di un produttore è di vendere i suoi prodotti con profitto e non di regalarli, o tanto meno di trarre il corrispettivo delle sue merci in parte soltanto dal prezzo di vendita ed in parte da sovvenzioni e da nuovi indebitamenti. "

- Enrico Cuccia, Londra, luglio 1932 (X)

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Due cancellerie europee stanno studiando la fine dell'euro.

lunedì 7 luglio 2014
Vi sarete resi conto che alcuni personaggi di primo piano della scena europea si sono di colpo ammutoliti. Cameron è tornato in Inghilterra lasciando a Bruxelles una maledizione: "Vi pentirete di aver scelto Juncker per la presidenza della Commissione europea". Poi, il silenzio.
Manuel Valls, primo ministro francese nominato da Hollande per "salvare la Francia", due settimane fa ha dichiarato: "Il cambio attuale dell'euro è inaccettabile, deve calare del 20%. La Francia non può sopportare un euro così". Poi, anche lui s'è trincerato dietro un silenzio impenetrabile.
Marine Le Pen e Nigel Farage, manco si fossero messi d'accordo quando invece fanno fatica a salutarsi se s'incontrano, sono entrambi muti come pesci, che è tutto dire, se pensate chi sono. Lo stesso dicasi per Angela Merkel. Rajoy e via di seguito tutti gli altri.
L'esperienza mi dice che quando la politica tace è perchè qualcosa di grosso sta maturando. Se poi a tacere sono capi di stato e di governo di un'Europa dilaniata dalla crisi che ora ha aggredito addirittura la Germania, con la produzione industriale per il terzo mese di fila in ribasso (quello di giugno è dell'1,8%, fosse poco) allora questo "qualcosa" non è grosso, è enorme.
Renzi per due volte di fila nell'arco di 7 giorni ha detto che l'Italia è pronta ad abbandonare l'euro. La prima volta che l'ha minacciato ha fatto riferimento alla tragedia dell'immigrazione dal nord Africa che dissemina il Mediterraneo di morti e riempie l'Italia di disperati senza che la UE muova un dito o spenda un soldo. La seconda volta, due giorni fa, quando ha detto: "Non ha senso una moneta comune senza un destino comune", per poi aggiungere "no all'Unione Europea dei banchieri e delle burocrazie"
Chiunque pensi siano voci dal sen di Renzi fuggite, si sbaglia. Perchè Renzi è stato l'unico a parlare dicendo quello che altri stanno facendo. Sì, avete capito bene. Ho notizia che in almeno due cancellerie europee, e una di queste ha sede a Berlino, non si stia lavorando sulla presunta "flessibiltà" ricercata dall'Italia, ma sull'uscita dell'Italia, della Francia, della Spagna dalla Zona euro.
E' ormai chiaro a tutti i partner dell'euro, che la valuta unica europea ha fallito lo scopo di creare sviluppo, crescita, integrazione e benessere ed è fallita anche come modello per l'Europa unita, dato che ha creato violente divisioni.
Due cancellerie europee stanno alacremente studiando quale sia la via meno dolorosa e più rapida per far finire la follia dell'euro. La nomina di Juncker è uno schermo protettivo. Serve a nascondere il piano per evitare l'assalto della speculazione planetaria contro l'euro. Deve rassicurare mentre tutto ciò sta per accadere.
In questo senso non dovrà stupire se nelle prossime settimane alcune banche europee dovranno ammettere d'essere prossime al default. Una, austrica, l'ha già fatto.
Così pure, i mercati hanno fiutato che la Fed si sta preparando a qualcosa di enorme, sia con la drastica e inarrestabile diminuzione degli "stimoli" sia con l'abile mossa di dire e non dire che tra poco i tassi d'interesse sul dollaro riprenderanno a salire. Che è come suggerire: mollate l'euro che non rende niente e comprate dollari (depositandoli in banche americane) che vi renderanno un bel gruzzolo.
Quanto al resto, è evidente che Juncker darà ragione a tutti, tanto che gli costa? Darà ragione ai socialisti europei (tra i quali trovate il Pd) sulla crescita e lo sviluppo, darà ragione al PPE sul rigore e sulla "stabilità" e infine riuscirà a dare ragione perfino ai detrattori, continuando col suo scellerato stile di vita. Perchè lui sa.
Sedetevi in prima fila e godetevi lo spettacolo: Deep Impact in arrivo.
max parisi

 

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