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BANCA CENTRALE EUROPEA:
1) Prestare è qualità del proprietario, ergo se la banca presta si qualifica proprietario, ergo DEVE registrare all'attivo la moneta emessa.
2) Se non la registra in attivo non si qualifica proprietaria (manca l'atto che lo certifichi), ergo NON ha il diritto di prestarli (non può prestare soldi non suoi).

Delle due una, i due atti sono mutuamente escludentisi
 
A Maggio Nascerà lo Swift Alternativo Russo e dei Brics





A Maggio Nascerà lo Swift Alternativo Russo e dei Brics
RISCHIO CALCOLATO | MER 12 NOV
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Putin lo aveva annunciato e pare che sia quasi pronto, a Maggio 2015 sarà pronto un sistema di pagamenti internazionale, ... Read more
 
Operation
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novembre 13, 2014 Lascia un commento

Dean Henderson 11/11/2014
Due notti fa NBC Nightly News riportava il massacro di 43 studenti universitari a Tlatelolco nello Stato messicano di Guerrero. Anche se gli studenti avevano protestato contro le misure di austerità, e il Guerrero è stato a lungo un focolaio dell’attività dei ribelli dell’Esercito Popolare Rivoluzionario (EPR), l’articolo descrive il massacro come una violenza dei cartelli della droga messicani. La realtà è che la strage è stata commessa da paramilitari di destra in combutta con il corrotto sindaco locale e la polizia. L’analista dell’articolo che ripulisce la vicenda è un membro del famigerato Council on Foreign Relations, che spesso offusca i momenti critici della storia.
Nel 1919 la Business Roundtable dei Rothschild creò il Royal Institute of International Affairs (RIIA) di Londra. Il RIIA subito depose le uova delle organizzazioni sorelle nel mondo, tra cui Council on Foreign Relations (CFR), Asian Institute of Pacific Relations, Canadian Institute of International Affairs, l’Institute des Relations Internationales di Bruxelles, Foreign Policy Society danese, Indian Council of World Affairs e Institute of International Affairs. [1] Altri affiliati sono spuntati in Francia, Turchia, Italia, Jugoslavia e Grecia. Il RIIA è un ente di beneficenza registrato presso la Regina e, secondo le relazioni annuali, è finanziata soprattutto dall’oligopolio petrolifero che ho soprannominato i Quattro Cavalieri: Exxon-Mobil, Chevron-Texaco-Phillips, BP Amoco ARCO e Royal Dutch/Shell-Pennzoil. L’ex-ministro degli Esteri inglese e co-fondatore della Kissinger Associates Lord Carrington è presidente del RIIA e del Bilderberg. [2] Il cerchio interno del RIIA è dominato da Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, Cavalieri di Malta, Cavalieri Templari e massoni di 33° Grado di Rito Scozzese. I Cavalieri di San Giovanni furono fondati nel 1070 e rispondono direttamente ai Windsor. I cattolici Cavalieri di Malta, che rispondono al Vaticano, si ritirarono a Malta dopo la sconfitta delle crociate e trasformarono l’isola nel nodo del contrabbando di droga/armi/petrolio. I Cavalieri Templari inventarono l’assicurazione, il mercato obbligazionario e il concetto di carte di credito, durante la spola dei pellegrini in Medio Oriente durante le crociate. Fondarono il Temple Bar nella City di Londra, amministratore globale del diritto marittimo inglese, legge inglese vigente in molte nazioni, tra cui gli Stati Uniti, dove se si giura in un’aula di tribunale adornata della bandiera statunitense con frange d’oro, non s’è vincolati alla Costituzione degli Stati Uniti, ma al diritto marittimo britannico. I massoni sono agenti subalterni, in gran parte inconsapevoli, dell’impero inglese, mentre sponsorizzano ospedali per bambini e appaiono nei circhi e nelle parate. Sono uno stratagemma della City di Londra per il dominio globale delle “colonie”. Su questo lato del mare, il dominio della City sulla politica estera statunitense e il dipartimento di Stato si esercita tramite il Council on Foreign Relations. Il membro del consiglio della Bechtel/Chevron ed ex-segretario alla Difesa di Reagan George Pratt Schultz, era un vecchio direttore del Council on Foreign Relations (CFR).
Il CFR fu creato nel 1922 ed ha sede nella Harold Pratt House di New York City. L’edificio fu donato dalla vedova Pratt, il cui marito fece fortuna come partner di John D. Rockefeller nella Standard Oil Company. Schulz è un parente della signora Pratt e sostituì il membro del CFR Alexander Haig come segretario di Stato di Reagan. Il CFR è la filiale statunitense del Royal Institute for International Affairs (RIIA) di Londra. Entrambi i think tank in politica estera ospitano i potenti leader dell’industria, del mondo accademico e del governo. Ha un’enorme potere sulla politica estera inglese e statunitense, fornendo il collante del cosiddetto “rapporto speciale” tra Stati Uniti e Gran Bretagna, grazie a cui le fanatizzate colonie mercenarie degli Stati Uniti pagano e combattono le guerre che la City di Londra desidera e ritiene utili. Il CFR pubblica Foreign Affairs, un bimestrale di politica globale considerato da molti nel dipartimento di Stato come una sorta di manuale della politica estera. I membri fondatori del CFR includevano i fratelli John Foster e Allen Dulles, il giornalista Walter Lippman, l’ex-segretario di Stato Elihu Root e il colonnello Edward Mandell House, il consigliere del presidente Woodrow Wilson che tramite il Federal Reserve Act, creò la banca centrale privata degli Stati Uniti di proprietà di un paio di ricche famiglie di banchieri. Nel 1912, un anno prima che la Federal Reserve venisse creata, House scrisse Philip Dru: Administrator. Il libro descrive una cospirazione negli Stati Uniti per costruire una banca centrale, imporre una tassa progressiva sul reddito e controllare i partiti politici. Il finanziamento del CFR proveniva dai finanzieri internazionali David Rockefeller, JP Morgan, Bernard Baruch, Jacob Schiff, Otto Kahn e Paul Warburg. Le banche internazionali Kuhn Loeb, Lazard Freres, Lehman Brothers e Goldman Sachs, la cui direzioni e famiglie si sono incrociate, influenzano pesantemente le decisioni del CFR. [3]
I membri del CFR sono tenuti al segreto su obiettivi e operazioni. Ma l’ammiraglio Chester Ward, vecchio membro del CFR, si lasciò sfuggire che l’obiettivo del gruppo è “porre fine a sovranità e indipendenza nazionale degli Stati Uniti… In primo luogo, vogliono un monopolio bancario mondiale libero da qualunque potere nel controllo del governo globale“. I membri del CFR hanno dominato ogni amministrazione da FDR e la maggior parte dei candidati presidenziali proviene dalle sue file. Adlai Stevenson, Dwight Eisenhower, Richard Nixon, John F. Kennedy, Lyndon Johnson, Hubert Humphrey, George McGovern, Walter Mondale, Jimmy Carter, George Bush Sr. e Al Gore erano tutti ex-allievi del CFR. David Rockefeller fu presidente del CFR per un certo periodo, lasciando il posto al collega John McCloy, presidente di Chase Manhattan e consigliere di Aramco. Quasi ogni direttore della CIA da Allen Dulles è stato membro del CFR, tra cui Richard Helms, William Colby, George Bush Sr., Bill Casey, William Webster, James Woolsey, John Deutsch e Robert Gates. È interessante notare che l’attuale direttore della CIA dell’amministrazione Obama, Leon Panetta, non è un membro del CFR. Foreign Affairs del CFR sostiene costantemente l’intervento militare statunitense ed è il periodico più letto al dipartimento di Stato degli Stati Uniti. Secondo l’ex-vicedirettore della CIA Victor Marchetti e l’ex-analista del dipartimento di Stato John Marks, il CFR è il collegio elettorale principale della CIA dato che le élite che gestiscono il CFR possiedono quei beni all’estero che CIA e militari degli Stati Uniti sorvegliano. [4] E’ attraverso il CFR che i banchieri internazionali e la comunità d’intelligence globale si mescolano. I banchieri e gli spettri condividono l’obiettivo comune di mantenere al sicuro il capitalismo monopolistico globale e spesso agenti dei servizi segreti sono reclutati dalle banche, dove la loro lealtà verso l’élite bancaria è stata testata. Il fondatore dell’OSS William “Wild Bill” Donovan era stato un agente della JP Morgan. La porta tra banche e intelligenza funge anche in senso contrario. I migliori agenti di CIA, Mossad e MI6 vengono reclutati come spettri privati ben pagati degli imperi aziendali e bancari multinazionali, come documentato da Jim hougan in Spooks: The Haunting of America – Private Use of Secret Agents. Come l’autore Donald Gibson ha scritto: “Agli inizi degli anni ’60 gli interessi di CFR, Morgan e Rockefeller e della comunità di intelligence erano così intrecciati da essere praticamente una sola entità.” [5]
Il CFR è anche l’incubatore di posti nel gabinetto presidenziale. L’amministrazione Nixon aveva 115 membri del CFR, mentre l’amministrazione Clinton più di 100, tra cui il presidente del CFR Peter Tarnoff, il consigliere della sicurezza nazionale Anthony Lake, il vicepresidente Al Gore, il segretario di Stato Warren Christopher, il segretario alla Difesa Les Aspin e il suo successore William Cohen, il segretario al Tesoro Lloyd Bentsen, il direttore della CIA James Woolsey, Colin Powell, Tim Wirth, Winston Lord, Laura Tyson, George Stephenopoulos e Samuel Lewis. Nell’autunno 1998, con l’impeachment che incombeva, il presidente Clinton si precipitò a New York per cercare aiuto dai suoi “gestori” del CFR. Come affermò il caporedattore John F. McManus, “Bill Clinton sa bene che ricopre il ruolo di Presidente perché i membri della ‘società segreta’ a cui appartiene l’hanno scelto e si aspettano che attui i loro piani“. Gli attuali co-presidenti del CFR sono Carla Hills, rappresentante commerciale di Bush padre, capo-negoziatore del NATFA e altre macchinazioni fondamentali dell’OMC, e Robert Rubin, ex-segretario al Tesoro di Clinton e presidente di Citigroup. Gli altri membri del consiglio attuale sono Madeline Albright, Tom Brokaw, generale John Abizaid, Fareed Zakaria, l’ereditiera dell’Hyat Penny Pritzker, l’insider del Blackstone Group J. Tomlinson Hill, il presidente della Caterpillar James W. Owens e il co-fondatore del Carlyle Group David Rubenstein. [6][1] Fourth Reich of the Rich. Des Griffin. Emissary Publications. Pasadena, CA. 1978. p.77
[2] The Robot’s Rebellion: The Story of the Spiritual Renaissance. David Icke. Gateway Books. Bath, UK. 1994. p.195
[3] The Rockefeller File. Gary Allen. ’76 Press. Seal Beach, CA. 1977. p.75
[4] Rule by Secrecy: The Hidden History that Connects the Trilateral Commission, the Freemasons and the Great Pyramids. Jim Marrs. Harper-Collins Publishers. New York. 2000. p.36
[5] Battling Wall Street: The Kennedy Presidency. Donald Gibson. Sheridan Square Press. New York. 1994. p.133
[6] Council on Foreign Relations

Robert Rubin​
Dean Henderson è l’autore di: Big Oil & Their Bankers in the Persian Gulf: Four Horsemen, Eight Families & Their Global Intelligence, Narcotics & Terror Network, The Grateful Unrich: Revolution in 50 Countries,Das Kartell der Federal Reserve, Stickin’ it to the Matrix & The Federal Reserve Cartel. Il suo sito, a cui è possibile iscriversi gratuitament è Left Hook.
Traduzione di
 
L'Italia del dopoguerra si può comprendere solo attraverso gli intrecci tra Mafia, Massoneria, Vaticano e parti deviate dello Stato. Quattro mondi che si incrociano nelle vicende più oscure della nostra Repubblica. Il libro: "Vaticano S.p.A." grazie all'accesso, quasi casuale, a un archivio sterminato di documenti ufficiali spiega per la prima volta il ruolo dello IOR nella prima e nella seconda Repubblica.
Passi dal libro "Vaticano S.p.A.":
"...Paolo VI affida il trasferimento all'estero delle partecipazioni a un sacerdote e a un laico...già conosciuto da Montini quando era arcivescovo di Milano. Si chiama Michele Sindona. Porta i capitali della mafia. Il sacerdote che mastica di finanza ed è amico degli Usa si chiama Paul Marcinkus... E' lo stesso Sindona a presentare a Marcinkus il banchiere Roberto Calvi... I tre arrivano a manipolare gli andamenti della Borsa di Milano con le società del Vaticano che finiscono a Calvi via Sindona... Viene eletto papa il patriarca di Venezia Albino Luciani, uomo di altissimo rigore morale... il giornalista Mino Pecorelli pubblica i 121 nomi di esponenti vaticani che sarebbero affiliati alla massoneria... Luciani intende far piazza pulita allo IOR e trasferire tutti: Marcinkus, de Bonis, Mennini, de Strobel. Lo confida al segretario di Stato Jean Villot la sera del 28 settembre 1978. La mattina dopo il corpo senza vita di Giovanni Paolo I viene rinvenuto nel suo letto... Karol Wojtyla recupera la politica di Paolo VI e assicura a Marcinkus la continuità sull'indirizzo finanziario.. L'Ambrosiano di Calvi rischia il crack... si scopre che i crediti dell'Ambrosiano riguardano le società estere legate allo IOR... Il ministro del Tesoro Andreatta dispone la liquidazione del Banco Ambrosiano... Marcinkus gode della protezione incondizionata di Giovanni Paolo II... dovuta soprattutto ai fondi per oltre 100 milioni di dollari che il Vaticano inviò al sindacato polacco Solidarnosc... Triplice mandato di cattura, emesso il 20 febbraio 1987 dalla magistratura milanese contro Marcinkus e i dirigenti dello IOR Luigi Mennini e Pellegrino de Strobel..."
"Si può vivere in questo mondo senza preoccuparsi del denaro? Non si può dirigere la Chiesa con le Avemarie"
(Monsignor Paul Marcinkus, presidente dello IOR)
"Non potete servire contemporaneamente Dio e Mammona"
(Gesù, Vangeli di Matteo 6,24 e Luca 16,13)
Testo intervista:
L'Archivio di Mons. Dardozzi
"Blog: Gianluigi Nuzzi autore di Vaticano S.p.a. edito da Chiarelettere. Un libro che sta facendo discutere. Che cosa hai scoperto di questo Vaticano?
G.Nuzzi: emergono le finanze occulte del Vaticano. E' un viaggio tramite atti, documenti interni della santa sede negli affari più imbarazzanti e nascosti dell'Istituto opere di religione, che è la banca del papa. Questo viaggio avviene grazie ad un archivio. Un archivio di monsignor Renato Dardozzi, che è stato prima il consigliere del cardinale Casaroli, poi del segretario di Stato Sodano e doveva proprio occuparsi di sistemare raddrizzare le vicende più tormentate della Santa Sede.
Monsignor Dardozzi ha raccolto del materiale. Ha raccolto documenti bancari dello IOR che raccontano storie di tangenti, storie di soldi dell'eredità, di soldi che dovevano andare per le commemorazioni dei defunti. E ha fatto un archivio di circa 5 mila documenti, che ha lasciato in eredità affinché dopo qualche anno dalla sua morte diventassero pubblici. Io ho avuto la fortuna di avere a disposizione questo archivio che i custodi mi hanno dato e io ho fatto un lavoro di ricerca perché questi documenti raccontano come si è sviluppato, dopo Marcinkus, un sistema di conti segreto all'interno dello IOR, intestato fittiziamente a delle fondazioni benefiche per la lotta alla leucemia, per aiutare i bambini poveri, che benefiche erano solo sulla carta perché in realtà questi conti e queste fondazioni venivano utilizzate o per proteggere clienti eccellenti, intoccabili, oppure per far transitare soldi di tangenti. Un fiume di denaro arriva su questi conti parliamo di circa 260 milioni di euro di oggi in pochissimi anni, con la dovuta rivalutazione, in contanti e poi vengono distribuiti fra paradisi fiscali, conti a Montecarlo... Andando a vedere poi chi erano i reali titolari di questi conti vengono fuori dei nomi sorprendenti! Nella documentazione dell'archivio Dardozzi si usano e si preferiscono usare dei nomi in codice. Allora c'era Ancona, omissis, Siena, Roma perché anche in queste documentazioni riservate si cercava di proteggere i nomi di questi clienti importanti.
Firma autorizzata: Giulio Andreotti
La fondazione del cardinale Francis Spellmann, parliamo di circa 40 miliardi di movimentazione in pochissimi anni, la firma autorizzata: GIULIO ANDREOTTI. Quando i magistrati di Milano nel 1993 bussano al portone di bronzo per sapere dove era finita la tangente Enimont, che era nel maxi processo di Mani pulite, una tangente pagata a tutti i partiti della prima Repubblica per concludere il divorzio tra Eni e Montedison. Ebbene quando i magistrati di Milano vanno lì e chiedono come mai parte di questa tangente è finita allo IOR, dove è andata ecco l'archivio Dardozzi racconta delle verità che noi non sapevamo!
Racconta come all'interno del Vaticano si sono attrezzati per depistare le indagini di Mani pulite, per fornire loro delle risposte parziali e fuorvianti, per soprattutto proteggere alcuni conti visto che per esempio Andreotti era, all'epoca, candidato alla presidenza della Repubblica. E poi questa è una storia della tangente Enimont, del depistaggio... c'è una frase su un fax che mi è rimasta impressa. Si dice tra un cardinale e uno degli avvocati che li stava seguendo: "mi raccomando! non diciamo tutto ai magistrati per, tra virgolette, non indurli in tentazione..." ecco io non so cosa sia la tentazione ognuno ha la sua visione laica, cattolica, religiosa, certo di tentazioni lì ce n'erano molte perché il denaro raccoglie gli interessi ovviamente di ogni tipo. Marcinkus diceva che la chiesa non si amministra con l'Ave Maria. Aveva ragione! La chiesa deve avere un suo potere finanziario, deve avere una sua gestione per fare anche del bene. Ecco io racconto invece il bene che non è stato fatto. Questo non è un libro contro la chiesa, è un libro di documenti, non va per tesi. E' un libro che racconta storie di denaro sporco, perché la parola riciclaggio non la utilizzo a caso, la utilizzano loro nella loro corrispondenza con la segreteria di Stato.
E poi c'è un altro aspetto che è inquietante secondo me. E' che quando si accorgono all'interno di questo malcostume istituiscono una commissione segreta per andare a scoprire la profondità di questo IOR parallelo no?
Chiamiamolo come bisogna chiamarlo. Scavano, indagano e fanno una relazione. Siamo nel febbraio '92. Questa relazione Angelo Caloia presidente dello IOR, alIora spedisce a Dziwiscz che all'epoca era il segretario di papa Wojtila. Quindi immagino che fosse per il papa evidentemente. Non accade assolutamente nulla!
Questi personaggi non vengono rimossi, non vengono spostati, non vengono segnalati. Fino al marzo '93 quando Enimont comincia a gorgogliare, comincia a diventare un problema giudiziario il Vaticano non adotta nessuna contromisura.
Delitto in Vaticano?
Blog: C'è un papa che voleva rimuovere Marcinkus che è campato solo 33 giorni.
G.NUZZI: Sì, secondo David Yallop autore di uno splendido libro che si intitola "In nome di Dio" ritiene che papa Luciani sia stato ucciso perché voleva rimuovere tutta una serie di personaggi. Ecco, uno di questi personaggi è l'uomo protagonista del mio libro cioè Donato De Bonis, segretario di Marcinkus. Lui costruisce questo sistema di conti occulti, fa transitare questi soldi, protegge la famiglia Ferruzzi, questi avevano dei conti criptati allo IOR, presidenti di squadre di calcio nel libro ci sono nomi e cognomi. Rimane talmente impresso nella sua opera che nella sua nativa Pietragalla hanno fatto dei bassorilievi alla chiesa che lo raffigurano in bronzo. Magari avrà preferito in oro... questo credo sia permesso di dirlo.
Blog: Da quello che racconti nel libro ne viene fuori uno IOR, quindi un Vaticano roccaforte di evasori fiscali e di...
G.NUZZI: No direi una cosa diversa. Ci sono persone che hanno goduto di fiducia mal riposta. Queste persone hanno fatto scempio della fede e per tutti gli anni '90 il mio libro racconta come ci sia stato uno scontro violentissimo tra fazioni opposte all'interno del Vaticano. Ci sono persone che hanno cercato di fare ordine, ci sono persone che sono state bloccate, ci sono persone illuminate come cardinali che volevano pulizia e chiarezza. Quindi non facciamo come si suo dire di tutta l'erba un fascio.
Il Paradiso (fiscale) in Terra
Blog: Il Vaticano di oggi?
G.NUZZI: Il Vaticano di oggi ha una banca all'interno che si chiama sempre IOR, che è presieduta sempre dallo stesso presidente dell'epoca che cercò di fare pulizia seppur con parecchie difficoltà, ed è una banca che non risponde a nessun tipo di controllo. Nel senso che noi abbiamo una banca in piazza San Pietro che non aderisce ad alcuna convenzione antiriciclaggio, che non è sottoposta a nessuna normativa internazionale dell'Unione europea che implica dei sistemi di controllo automatici sui flussi di denaro. Quindi diciamo che è una banca assai appetibile per chi ha desiderio di far transitare soldi poco puliti. Credo che questo nel centro di Roma sia obiettivamente una contraddizione in termini. Anche perché è inimmaginabile pensare che lo IOR finisca in una black list, però obiettivamente è una banca dove basta presentarsi all'ingresso di porta Sant'anna con una ricetta medica per entrare nello Stato Città di Vaticano, arrivare al torrione quinto che è una torre con mura spesse 9 metri che custodisce il forziere dei cardinali. Io non so oggi cosa accade lì dentro perché l'archivio di Dardozzi è molto dettagliato: racconta delle suore Ancelle della divina provvidenza di Bisceglie, sorelle che all'epoca si occupavano dei malati di mente, che avevano un saldo di 55 miliardi di lire sul conto. Come abbiano ottenuto questa somma non lo so, però so che la retta che lo Stato italiano versa per questi matti è di 100 euro a testa. Nessun a inchiesta penale ha mai dimostrato responsabilità di sottrazione indebita in questo istituto di cura... il libro racconta queste vicende e si spinge - stavo dicendo - fino alla fine degli anni '90 io non ho elementi su quello che è accaduto dopo. Di certo la banca gode di un sistema autoreferenziale di autocontrollo che ovviamente è privilegiato. Infatti quando arriva la rogatoria da Milano dei magistrati di Mani pulite, dai documenti si capisce che in Vaticano quei documenti della magistratura milanese già li avevano! Passati da qualche amico che li voleva mettere a conoscenza prima.
E chi è sotto scacco giudiziario sa bene che prima si hanno le carte dell'accusa meglio ci si può difendere.
Sul sito di Chiarelettere c'è la possibilità di consultare i documenti gratuitamente. Affinché ogni internauta si faccia la propria idea. Lo abbiamo voluto fare proprio per far sì anche che ciò che è scritto nel libro abbia un riflesso immediato in questo archivio. Anche perché è la prima volta in assoluto che filtrano dalle mura leonine del Vaticano una quantità così incredibile... non si è mai vista una carta dello IOR e qui abbiamo 5 mila documenti che un patrimonio di informazione che è dovere del giornalista farlo diventare pubblico:D;);)semper laudatus sit..... e se vuoi l'assoluzione,bacia pure sto' cordone;):D
 
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