SE LA FELICITA' E' DIETRO L'ANGOLO... LA MiA VITA E' UN CERCHIO!

I senatori forzisti si ritrovano in 43 ancora 2° gruppo di Palazzo Madama, tallonati dai 36 rispettivi sia di Ncd-Udc che del M5S. Stanno poi per fare capolino le 3 senatrici Bisinella, Bellot e Munerato del nuovo partito di Tosi, Fare in attesa dell’arrivo dell’Italia Unica passeriana. Anche Martino e Moles si preparano a costituire la liberale, Rivolta l’Italia. Attorno all’eredità forzista, la contesa è tra sigle nuove, mai viste dall’elettore, o confuse nel gioco di coalizione. Game cui si è adattato lo stesso Berlusconi che in pochi mesi ha ideato almeno tre nuove formazioni: Partito repubblicano, Altra Italia, Casa delle speranze, chiamando improbabili 20 saggi a decidere per la migliore. Partiti e nomi ben più noti si nascondono sotto dizioni anonime, come il Psi nel gruppo autonomie, oppure come Sel e Italia dei Valori nel gruppo misto ed i Verdi nel Gal. Ironia della sorte vuole che l’ex movimento dipietresco rinasca da due senatori ex grillini. Il fato scherza con nomi noti, membri del governo presente e del passato come Della Vedova e Bondi, ed anche notissimi come l’expremier Monti, tutti costretti a convivere con fedeli di Tsipras e comunisti vari. Paradossalmente Tremonti vivacchia nel gruppo della ex Lega Sud che ha da sempre due sostenitori del governo.
Qua in grecia è più facile. O stai con tsipras o con alba dorata.
 
Da anni ne sono convinto....VINCOLO DI MANDATO ....se si vuole "purificare" il mandato.

Il reclutamento di Denis Verdini non va oltre le previsioni. Alla fine, dopo una lunga gestazione, l'ex coordinatore del Pdl raggiunge la soglia minima dei dieci senatori, convoca una conferenza stampa alla Sala Nassirya, formalizza l'addio a Forza Italia e presenta il gruppo «Alleanza liberalpopolare - Autonomie».

«Nel nostro gergo specialistico «Ala» sta per Acido linoleico, che è importante per il sistema nervoso centrale e così speriamo che anche il nostro gruppo risulti importante per la democrazia e le istituzioni». Il portavoce Vincenzo D'Anna, però, lo stoppa e gli rinfaccia con ironia: «Ma se da buon socialista non hai mai lavorato in vita tua...».

Verdini potrà mettere a bilancio circa seicentomila euro.
 
Altra inculata per la nostra agricoltura ........

I prodotti agroalimentari provenienti dall’Occidente e arrivati in Russia violando l’embargo imposto l’anno scorso da Mosca saranno regolarmente distrutti a partire dal 6 agosto.
1434698806-putin-microfono.jpg





Lo ha ordinato il presidente russo Vladimir Putin con un decreto firmato oggi.
Nell’agosto del 2014 la Russia ha bloccato le importazioni di frutta, verdura, prodotti caseari, carne e pesce da Usa, Paesi Ue e altri Stati che le avevano imposto delle sanzioni per la crisi ucraina. L’import di questi prodotti aveva un valore di 9 miliardi di dollari l’anno. Ma alcuni beni sanzionati arrivano illegalmente in Russia, soprattutto attraverso Bielorussia e Kazakistan, che fanno parte dell’Unione economica euroasiatica guidata da Mosca.
 
GOSSIP

Dalle oscuri uffici della Cgil, alla leaderhisp nazionale di Rifondazione comunista, fino alle vette di Montecitorio, da presidente, una carriera luminosa quella di Fausto Bertinotti, dal sol dell'avvenire alle notti della grande bellezza (si fa per dire) dei poteri romani. Tanto da meritarsi il soprannome di «Bertynights», lui e la moglie Lella, grandi amici di Valeria Marini e altri personaggi delle notti romane più pop (se non trash).
Non è che faccia la fame da quando non è più parlamentare, visto che riceve un vitalizio da circa 100mila euro, ma gli amici a che servono sennò?
 
Il Messaggero ha scoperto un lascito che lascia sorpresi nel testamento di Mario D'Urso, principe delle serate mondane romane da poco scomparso, uomo di mondo, amico dei reali e dei Kennedy, gran presenzialista di feste e serate (anche quattro di fila), già banchiere di Lehman Brothers a soli 28 anni, senatore in quota Dini con base a Capri (memorabile la descrizione della sua campagna elettorale fatta da Buttafuoco:

«Si spostava e dormiva a bordo del suo yacht personale, con sei camerieri a servizio, tre nordafricani, due pidiessini e uno di Rifondazione») .
 
A parte l'infinità di vestiti, tutti di squisita eleganza, che «ovunque siano, essi sono destinati a mio nipote Francesco», ai beni lasciati a nipoti e ai domestici cingalesi,

ci sono 500mila euro da versare non a parenti o eredi naturali, ma ai coniugi Bertinotti. A cui vanno pure due serigrafie di Andy Warhol.

Mica male. L'ex leader comunista, cresciuto a lotte operaie contro la Fiat (mentre D'Urso era grande amico dell'Avvocato) ma più tardi sedotto dalle coccole del jet set con servitù a casa, incassa l'eredità con sincera commozione:

«Mario era un uomo profondamente buono. Lo definivano snob, ma non era vero».

Erano diventati, nelle serate romane, ottimi amici.
«Con lui sto in silenzio e ascolto, ho tutto da apprendere» diceva D'Urso, non certo un taciturno, dell'ex presidente della Camera.
 
C'era una volta il contadino che col suo trattore perlustrava i campi e con l'occhio dell'esperienza valutava quando e come intervenire.
1436340510-3889.jpg




Un drone delle Poste svizzere, impegnato in un test




C'era una volta. Perché il nuovo agricoltore, oggi, sul trattore ha montato un sistema Gps che segnala il percorso di semina e lo guida tramite sistema satellitare. Non solo. Il nuovo agricoltore usa droni e radar per conoscere in tempo reale lo stato del terreno e intervenire di conseguenza.
L'agricoltura cambia il passo. E il futuro è già presente. Come succede ad Alba dove il tartufo ora ha un chip che lo rende tracciabile tramite satellite. Una App legge il codice di provenienza e certifica la qualità. Sono solo due esempi della cosiddetta «Precision Farming», ovvero l'Agricoltura di Precisione, un settore in crescita in cui un gruppo come Finmeccanica è all'avanguardia con una gamma di capacità e di soluzioni integrate che comprendono tanto i sistemi e i sensori in situ e remoto (ottico, radar, multispettrale e iperspettrale) quanto le piattaforme che li impiegano (ovvero satelliti, aerei, droni), oltre all'elaborazione dei dati e ai sistemi di geolocalizzazione per la tracciabilità dei prodotti. Come quello del tartufo di Alba appunto, rilevabile e identificabile grazie al chip che può illustrarne la provenienza direttamente sullo smartphone.
 
“A chi si lamenta e nel 90% dei casi non ha diritto all’asilo politico e alle ”solidali” cooperative che hanno trasformato l’immigrazione un business, ricordo che lo Stato italiano spende 30 euro al giorno per immigrato. Soldi che l’Italia non prevede invece per i suoi anziani, per i disoccupati, per le famiglie che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese e a mettere in tavola la cena”.

A prescindere dalla percentuale, che potrebbe essere errata......il resto è chiaro. Lampante.

Ecco come un giornalista travisa la dichiarazione :

Lo Stato italiano dà 30 euro al giorno a ogni immigrato La storia dei 30 euro, è bene ribadirlo, è falsa: lo Stato italiano non dà soldi agli immigrati ma agli enti incaricati di gestire i centri di accoglienza. La storia dei 30 euro nasce da una (volutamente?) errata interpretazione dei bandi delle prefetture per la gestione dei centri, che prevedono un tetto massimo di spesa di 35 euro a persona accolta. Si tratta di un bando, quindi per vincerlo le cooperative presentano progetti a costi ribassati, con una diretta ripercussione sulla qualità dei servizi. Agli immigrati non viene dato neanche un euro in contanti ma un buono o una carta prepagata per un valore di 2,50 euro al giorno (ma la cifra non può superare i 7,50 al giorno per nucleo familiare, quindi se si è in quattro si ricevono soldi per tre persone e basta). Inoltre viene consegnata una tessera telefonica da 15 euro all’ingresso nel centro. Nel resto dei 35 euro (se va bene) deve starci tutto: vitto, alloggio, pulizia, affitto dei locali, vestiario, ecc.

Ma nella dichiarazione non si dice che lo stato da i soldi all'immigrato, ma che l'immigrato costa (almeno) 30 euro al giorno .......ed il giornalista giustifica la qualità dei servizxi con il ribasso d'asta.

Mi chiedo "allora, perchè queste "onlus" partecipano all'asta" ???:mumble::mumble::mmmm::mmmm:

....dare i contanti oppure una carta pre-pagata........mi sembra che sempre soldi siano ....o no ?
 
Ultima modifica:

Users who are viewing this thread

Back
Alto