Questa a cosa ssomiglia ?
Melius abundare quam deficere.
La sentenza latina sarà sicuramente contenuta in uno dei numerosi libri impolverati e riposti negli scaffali della biblioteca di Montecitorio.
E, nonostante i deputati abbiano di meglio da fare che dedicarsi alla lettura, c'è chi ha comunque pensato alla custodia, distribuzione e "pulizia" del patrimonio librario della
Camera.
Boldrini, che in data 23 maggio ha pubblicato e indetto un bando (scaduto il 9 luglio scorso) dal contenuto a tratti surreale.
Rientra nella categoria di "servizi ricreativi, culturali e sportivi",
si intitola "servizio di gestione dei depositi librari" e riguarda "il complesso delle attività di gestione dei depositi della
Biblioteca della Camera dei deputati, di circolazione e distribuzione delle pubblicazioni, di fotocopiatura, di depolveratura del materiale librario, nonché lo svolgimento di attività ausiliarie”.
Non è un refuso, la depolveratura è proprio una delle mansioni previste.
Chissà quanti acari infestano le copertine dei volumi e chissà quanto tempo è passato dall'ultima volta che qualche parlamentari si è sognato di sfogliarne qualcuno, di questi volumi.
Ma al di là delle battute, come segnalato dal
Portaborse.com, non bastano i 1551 dipendenti di Montecitorio, così come evidentemente serve ad altro lo specifico servizio Biblioteca già esistente a Montecitorio.
Per armarsi di spazzola e pulire i voluminosi tomi ci vuole altro personale.
Precisamente 26 unità "per una prestazione effettiva pari a un monte ore di complessive 37548 ore all'anno", si legge
sul bando pubblicato sul sito della Camera.
Il tutto per un valore complessivo di quattro milioni di euro in 4 anni.
Un milione all'anno per lucidare il patrimonio della Biblioteca.
E, come se non bastasse, alla fine del periodo, è previsto che "l'appaltatore (cioè la Camera, ndr) si obblighi ad assumere ed adibire all'appalto le 26 unità di personale che l'appaltatore uscente ha adibito al servizio nonché a garantire alle medesime unità condizioni economiche e di orario di lavoro non inferiori a quelle praticate dall'appaltatore uscente, attribuendo a tali unità la qualifica di dipendente".
Un politichese per dire che la Camera avrà l'obbligo di assumere i 26 dipendenti