Notizia interessante:
MANULI RUBBER: IN ATTESA OPA RESIDUALE, FONDI AFFILANO ARMI.
(ANSA) - MILANO, 26 LUG - Manuli Rubber si avvia verso il
delisting. Venerdì si è chiusa con adesioni pari al 64,87% dei
titoli in offerta l'opa lanciata dalla famiglia Manuli che ha
così elevato la propria partecipazione dal 74,16% a circa il
90,92%. Di un soffio è stata dunque superata la soglia che
permette la promozione di un'offerta residuale e ora spetterà
alla Consob stabilire il prezzo dell'offerta.
La strada che porta all'addio a Piazza Affari non è però
completamente spianata, un fronte compatto nella minoranza sta
infatti affilando le armi e si prepara a dar battaglia a un
progetto non condiviso, a partire già dal prezzo offerto per
l'opa di 1,9 euro, ritenuto dai gestori dei fondi "troppo basso
per un gioiellino come Manuli Rubber".
"Il consenso all'operazione - commentano in Borsa - è stato
forzato dall'annuncio, in corso d'opa, della possibile fusione
con Finm". Il 16 luglio il cda di Manuli Rubber aveva dato il
via libera agli adempimenti preliminari, come la nomina di un
advisor per il concambio, per la fusione con Finm, holding della
famiglia Manuli. L'operazione però, veniva ricordato in un
comunicato, era già indicata come possibilità nel documento
per l'opa lanciato dalla holding sulla controllata.
Gli studi legali che assistono i fondi si sono messi subito
al lavoro, valutando l'opportunità di presentare un esposto a
Consob o di invocare la 'passivity rule' ma, per ora, nessuna
iniziativa sarebbe ancora stata presa. "La regola della
'passivity rule - spiega un gestore - non dovrebbe solo
difendere l'offerente ma dovrebbe anche evitare che si crei il
cosiddetto 'cap' (tetto, ndr) ad eventuali rilanci". Per quanto
riguarda il prezzo dell'offerta "rappresenta un premio del 18%
sulla media ponderata del mese tra il 23 aprile e il 22 maggio e
del 29,207% sulla media ponderata del periodo tra novembre 2002
e maggio 2003" si leggeva nel prospetto ma secondo i gestori di
fondi i multipli delle società competitor sarebbero molto più
alti. Il cda ha già dichiarato che il prezzo è "congruo,
anche sentito il parere del proprio advisor finanziario Banca
Imi". Le armi dei fondi appaiono spuntate ma "il fronte che si
opponeva all'operazione - commentano fonti finanziarie - non si
é disgregato e l'adesione all'opa permettendo che fosse
superata la soglia del 90% potrebbe essere un modo per
rallentare i tempi dela fusione con Finm e dare priorità
all'opa residuale".