Sharm el sheik: ora basta! (1 Viewer)

ricpast

Sono un tipo serio
ah i comunisti!!!

eccola lì.


si,si i comunistoni brutti e cattivi che mangiano i bambini e corrompono i magistrati....... :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

ciao bea!!
saudameo!! :lol: :lol: :lol: :lol:
 

elena

Forumer attivo
ciiiiip ha scritto:
nessuno in Occidente uccide e si fa saltare in aria massacrando civili inermi, in nome di Dio

solo gli islamici uccidono in nome di Dio

riesci a comprendere la sottile differenza?

non è vero che nessuno in occidente massacra civili inermi...magari non lo fa in nome di Dio e cmq il risultato non cambia

dimmi qual'è la sottile differenza tra buttare bombe in nome della prevenzione e farsi saltare in aria in nome di Dio...forse per assurdo la seconda sarebbe quasi + nobile della prima se non fosse tragica

il fondamentalismo islamico usa i kamikaze al posto delle bombe, noi usiamo le bombe a falluja...i risultati non cambiano. Su internet oltre a immagini di sgozzamenti vari puoi trovare gli effetti devastanti di "certi ordigni" usati proprio per prendere falluja...foto raccapriccianti di bambini... quelle non le hai mai postate

io dico solo di smetterla di relegare il male tutto da una parte e il bene dall'altra. Ogni giorno in Irak è un dopo sharm...non capisco proprio questa sottile differenza di cui parli.

e sia chiaro che non mi schiero da nessuna parte dico solo che la dobbiamo smettere di colpevolizzare tutta una fetta di mondo...e fare una divisione netta tra bene e male è impossibile. Così come la tua analisi sulla palestina mi è sembrata davvero superficiale e poco obiettiva.

Ciao :)
 

Catullo

Forumer storico
L'apertura mentale è tale che, non potendo concepire che ci siano diverse persone che la pensano diversamente da lei, restringe gli interlocutori ad una unica persona.
E così Catullo, Ricpast, Ciro, Elena e altri sono tutti nick usati dallo stesso individuo.
Non so se esista, da parte dei moderatori, la possibilità di spiegare che siamo persone diverse provenienti da zone diverse dell'italia.
Anche se esistesse penso, però, che cambierebbe poco :( :( :(
 

Argema

Administrator
Membro dello Staff
Ragazzi, calma. :)
In questo thread ci sono verità portate da ognuno di voi ed ognuno di voi ha in parte ragione.

Provo ad elencare alcune cose:

1) corsi e ricorsi storici (fonte Catullo)
ovvero di come Islam e Occidente abbiano subito evoluzioni ed involuzioni in tempi diversi e di come ad es l'Islam abbia avuto in passato periodi splendidi in fatto di tolleranza e civiltà

2) il fenomeno delle bombe umane (fonte ciiip)

3) le bombe intelligenti (fonte elena)

etc, etc. Altre cose sono inutili (chi ha fatto + morti).
 

Argema

Administrator
Membro dello Staff
Provo a dire la mia, cercando contemporaneamente di prendere e di capire quel che ognuno di voi ha cercato di dire.

Partiamo dal problema: il progressivo affermarsi dell'integralismo islamico.
Io credo che sia questo il reale problema. Il terrorismo di matrice integralista è una consequenza.

Partiamo, a livello temporale dal 1991. Lo ricorda qualcuno?
Algeria.
Il Fronte Islamico di Salvezza Nazionale vince le amministrative del 1990 e si aggiudica il primo turno delle elezioni politiche del dicembre 1991. Il voto viene annullato, il processo di democratizzazione viene interrotto bruscamente: scioglimento del FIS (Fronte Islamico di Salvezza) di Abassi Madani, censura dell'informazione, arresto degli oppositori. Nasce il Gruppo Islamico Armato (GIA).
E' l'inizio di una sorta di guerra civile che vedrà atrocità di ogni tipo (gli islamici della GIA sgozzavano di notte interi villaggi di civili) che porterà ad un bilancio finale di circa 100.000 morti.
Qualcuno li ricorda? Sembra non siano mai esistiti eppure sono tanti.


Le ragioni della diffusione dell'Islam
Cosa ci fu di particolare in questa vicenda?
L'Islam diventava una sorta di religione sociale.
Quel che voglio dire è che l'Islam, come d'altro canto il Cristianesimo, puo diventare azione, motore sociale.
Ed è questo che stava accadendo e che accade tutt'oggi.
Negli ultimi decenni abbiamo visto un progressivo impoverimento di alcune aree del globo ed un accrescimento della ricchezza in altre. L'Occidente è diventato sempre più ricco mentre il cosiddetto Sud del mondo sempre più povero.
Questo ha favorito la penerazione dell'Islam in tutti quegli stati ed in tutti quegli strati sociali che stavano diventando via via più emarginati ed impotenti. La sua penetrazione negli ultimi decenni è stata incredibile; l'Islam ha il + alto tasso di "crescita" tra tutte le religioni.


L'Islam è diventato dunque la religione della protesta. Un nuovo protestantesimo se vogliamo ma stavolta il bersaglio non è la Chiesa Cattolica ma il potere economico e politico occidentale.

Ma perchè proprio l'Islam?
A questo punto sorge la grande domanda: ma perchè proprio l'Islam? Perchè non è stato il Cristianesimo, che pure ha in se una carica sociale fortissima ed improntata ad una maggiore giustizia ed uguaglianza?
La risposta risiede nei paesi arabi.


I paesi arabi.
Ci sarebbero da scrivere dei tomi su di loro ma tutto ruota su una loro caratteristica: sono indomiti. Sono orgogliosi ed indomiti, coscienti della loro grande storia millenaria.

Nello scorso secolo hanno però prima subito la creazione dello stato d'Israele, e successivamente diversi smacchi militari (la guerra che l'Egitto perse con Israele ad es, ma anche e soprattutto la Palestina).
Il loro orgoglio ha subito troppe umiliazioni.
Lo strapotere occidentale, le sconfitte militari e forse più di tutto l'onta di una Palestina occupata li hanno spinti a chiudersi orgogliosamente su se stessi.
Ogni qualvolta una civiltà si chiude su se stessa avvengono degli squilibri (nella storia ci sono innumerevoli esempi di come l'ìsolamento porti ad una sorta di avvitamento su se stessi). E stavolta lo squilibrio è stato un cambiamento nel modo di vivere l'Islam.
Nasce (o forse solo rinasce) e si afferma il fondamentalismo islamico.

La culla dell'Islam sono i paesi arabi e loro ne sono i promotori presso le popolazioni vicine. Ecco che l'Islam viene "esportato" e diffuso, ma nel diffonderlo viene spinto soprattutto sulla sua carica di protesta, di ribellione, di pulizia morale.
Anche alcune sue caratteristiche di integrità morale, sessuale, comportamentale, vengono rafforzate ed in alcuni casi estremizzate in conseguenza del rifiuto della cultura occidentale che, secondo la loro visione, mercifica il sesso, deruba il prossimo, truffa e smignotta, etc (che poi non è una visione tanto sbagliata).

Vi faccio una parentesi per farvi capire.
Io sono per metà romeno, da parte di mia madre, e durante gli anni 80 passavo le mie vacanze lì, da mia nonna. Erano gli anni di Ceausescu, il dittatore. Dell'occidente si sapeva poco (di film americani ce n'erano pochi e tutti vecchi, anni 60 e 70, la televisione aveva 2 soli canali e davano solo notiziari di partito e vecchi film anni 50.. ah però c'era il telefilm Dallas, quello con J.R.), e quel poco era negativo. Magari a volte davano interviste finte con romeni che dicevano di essere stati all'estero ma che ci si stava male.
Ricordo una volta che dei ragazzi rumeni mi dissero "eeh, ma li in occidente si fa sesso facile vero?"
La cosa mi sembrò una follia; in Romania infatti, a quel tempo, fare sesso era il passatempo nazionale. Prima o poi riuscivi a portarti a letto una ragazza anche se eri il figlio di Polifemo. Eppure quei ragazzi avevano dell'occidente una visione "facile". L'occidente era per loro il luogo delle perdizioni, del sesso a buon mercato .

Per gli arabi probabilmente era e per molti versi è la stessa cosa (in Romania di arabi ce n'erano tanti, venivano a studiare, e dell'occidente ne sapevano poco, come i romeni) probabilmente a causa della mancanza di una corretta informazione su di noi.

Ecco perchè è stato l'Islam ad affermarsi come religione di protesta e perchè è stato così rapido nel penetrare in molti paesi.





L'Islam dunque ha trovato terreno fertile nella disperazione, nella povertà, nella sopraffazione.

E, come accaduto anche per il Cristianesimo, essendo recitato dagli uomini, se gli uomini dentro di loro stanno coltivando il seme della violenza allora anche l'Islam diventerà violento.
Una violenza come difesa se vogliamo, ma pur sempre violenza.
Una violenza contro la nostra violenza, è vero anche questo .. ma è sempre violenza.
Eppure abbiamo nella storia recente l'esempio di Gandhi, vincente con la non violenza.

Non deve sorprendere che una religione diventi strumento. E' stato così anche per il Cristianesimo.
Un messaggio, o un testo sacro, è sostanzialmente uno strumento. E' come un coltello. Ci tagli il pane ma puoi anche usarlo a fin di male.
Questo però non "sporca" lo strumento o il messaggio, che restano validi e non devono in alcun modo essere confusi con i messaggeri.

La protesta del mondo islamico parte da fatti economici, politici e militari ma assume via via connotazioni sempre più integraliste, che vanno a toccare anche lo stile di vita ed i costumi.


Possiamo ragionare con i fondamentalisti?
No.
E' stato superato il punto di non ritorno. Cosa voglio dire? Che è tardi per parlare, le parole non possono più, a questo punto, far presa su di loro.
A parole possiamo essere bravi quanto ci pare ma ormai loro non hanno più la capacità di ascoltarci.

Cosa possiamo fare allora?
Agire. E' questo l'unico linguaggio che possiamo adottare con loro.
Dire "noi siamo bravi, vedete che vogliamo dialogare, vi capiamo" non serve a niente. Occorre agire a livello politico, militare ed economico nella direzione di un maggiore riconoscimento della loro dignità, dando loro un maggior peso politico, operando con minore aggressività sul piano economico e, soprattutto, risolvendo il problema palestinese in un modo che sia dignitoso verso i palestinesi.

Di questi elementi però è soprattutto quello economico il più vitale ed al contempo il più difficile da attuare. L'occidente potrebbe anche riconoscere maggiore dignità ai paesi islamici ma questo sarebbe una operazione puramente di facciata, in quanto il potere politico allo stato attuale è succube di quello economico.
Ed il potere economico non ha nazione, ideologia o fede. Conosce la sola regola del profitto e soprattutto la variante del profitto a tutti i costi.



La soluzione
Per ora, per il potere economico il terrorismo ha un costo inferiore a quello della perdita di profitto derivante da un atteggiamento meno aggressivo.
Insomma costa di più essere onesti verso quegli stati che non farsi ammazzare 3000 persone nelle 2 torri. Per capirci.
La politica deve quindi tornare ad essere primattore. E deve operare da cuscinetto laddove l'economia tende a schiacchiare.
Occorre quindi che torni ad essereci il primato della politica, che in fondo è l'arte del dialogo e del compromesso. Senza questo non possiamo che assistere ad un evento tragico dietro l'altro con un sud del mondo sempre più islamico e sempre più arrabiato.

Se la politica non prevarra avremo che l'economia detterà la cancellazione degli ostacoli. In parole povere la politica diventerà il braccio armato del potere economico e subirà la tentazione di prevalere con le armi, schiacciando gli stati più scomodi e ostinati.
Quello che in fondo accade già ora.
 

Argema

Administrator
Membro dello Staff
Non sono soddisfatto dell'ultimo pezzo che ho scritto. Le cose infatti sono più complesse.

Dare maggiore dignità ai paesi islamici e dare loro un maggiore peso politico non sarebbe sufficiente, come dicevo.
Neppure avere un diverso atteggiamento economico (meno predatorio).

Il problema è che tali paesi hanno accumulato una enorme rabbia.
Quando un uomo versa nella miseria e nella disperazione deve trovare un obiettivo per non farsi sopraffare.
Un obiettivo aiuta a sopravvivere. Un obiettivo o un nemico.
E occorre capire che in quei paesi alcune persone hanno trovato il proprio nemico: l'occidente.
Un occidente in parte reale ed in parte virtuale su cui versare il proprio odio.
Ora, se si vive nell'odio, è molto difficile uscirne. Occorre un evento straordinario, una rappacificazione, una conversione.
Ed anche in tal caso a volte c'è una impossibilità di ritorno alla pace in alcune persone; succede ad es ai reduci... senza la guerra si sentono persi.

Nei paesi islamici vi sono dunque strati di popolazione da recuperare e sarà molto difficile farlo.
Occorrerebbe un boom economico ma tale boom è di difficile realizzazione non solo per i nostri interessi economici (contrari magari ai loro) ma anche perchè abbiamo visto come in quei paesi la ricchezza non venga distribuita uniformemente.
Non c'è in quei paesi una storia democratica. Come non c'è in Cina (come possiamo pensare ad una Cina democratica se in 4000 anni non ha mai visto neppure un briciolo di democrazia??).
Non mi risulta vi sia mai stato un periodo repubblicano.
Probabilmente questa mancanza deriverà dal loro modello familiare e sociale, non saprei ma è un dato di fatto.

Lo stesso ragionamento è stato fatto di sicuro dagli USA.
I consiglieri di Bush (che io faccio fatica a non detestare profondamente, sia chiaro) non sono degli sprovveduti; una delle ragioni della guerra all'Irak è quella di creare nell'Irak una testa di ponte democratica.
Non sto scherzando :)
Gli USA hanno interesse a creare un Irak non solo democratico ma che sia anche un modello di sviluppo e di benessere all'interno del mondo islamico.
Ragazzi, io lo so che gli USA non sono dei benefattori; ma stavolta è proprio per il loro tornaconto (uno dei tornaconti, gli altri li sappiamo tutti, dal petrolio agli interessi economici della ricostruzione, etc etc) che l'Irak deve essere democratico e possibilmente con una redistribuzione almeno minima della ricchezza. In tal modo il paese sarebbe di esempio verso il mondo islamico, influenzando non tanto i governi di quei paesi quanto le popolazioni civili.
Come già detto in precedenza le parole servono a poco tra le persone; molto più efficaci i fatti, le testimonianze. Le persone viaggiano e parlano, raccontano, e i loro racconti diventano sensibilità comune creando desiderio di emulazione. Insomma se uno va in Irak e vede che un irakeno ha la macchina, la tv, una bella casa, la moglie con le cosce di fuori, che apparentemente se la spassa .. ovvio che voglia anche lui quelle cose nel proprio paese.
E' ovvio che in parte è solo apparenza (ricordo che in Romania mi chiedevano sempre di come si stesse in Italia e loro pensavano che qui le cose fossero perfette) ma è l'apparenza che crea i desideri e quindi che muove le persone.

E' ovvio che è un tentativo... gli USA non sono sicuri che possa funzionare.
I governi ed i potenti degli stati islamici però tutto vogliono meno che i propri stati diventino democratici. Gli Iman, che sono potentissimi, di certo non vorranno perdere il proprio potere. Dunque la resistenza da parte di Iman e potenti sarà feroce, e la loro predicazione integralista ancor più ossessiva.
 

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