sicuri che sia solo RECESSIONE?

Ecco la mia busta paga, falcidiata dal 55% di imposte varie!
.......Bando alle ciance, lasciamo parlare la busta paga che vi pubblichiamo qui sotto.
E’ quella di un dipendente di 23 anni, assunto a tempo indeterminato, che a fronte di un lordo pari a 1539,40, il netto ricevuto dal lavoratore ammonta a 699, 35.
Oltre 840 euro le imposte varie trattenute! E lo chiamano Belpaese…

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Insomma...
DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA.
 
nonostante questi furti "legalizzati" da un classe politica sanguisuga e traditrice
che fa il governo
parla di evasione fiscale..
ma chi davvero evade, lo fa solo per finanziare i sporchi giochi della politica!!!
il cittadino comune se qualche volta evade lo fa solo per necessità!
 
La verità sull'Economia italiana: tutti i dati che non potete non sapere

La verità sull'Economia italiana: tutti i dati che non potete non sapere

Il quadro esatto di come sta il paese. Una "pagina della memoria economica", che fa da contraltare alla propaganda dei "poteri forti".



NEW YORK (WSI) - In questa pagina WSI pubblica in sintesi il quadro oggettivo dell'economia italiana, aggiornato con i piu' recenti dati statistici, macro-economici e di politica monetaria. Una "pagina della memoria economica", che fa da contraltare alla massiccia propaganda mediatica di lobby (stato, politici, banche) che hanno interesse a non raccontare la verita' agli italiani e puntano anzi a manipolare il consenso con strategie che beneficiano soltanto i "poteri forti", strozzando i cittadini e le piccole imprese. Preghiamo i lettori di aiutarci postando aggiornamenti e segnalazioni, corredate di fonte (autorevole) e link.

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- Ammortizzatori: 80 miliardi erogati dall’Inps dall’inizio della crisi tra cassa integrazione e indennità di disoccupazione;

- Cassa integrazione: totale di ore di Cig richieste, da gennaio a giugno, supera il mezzo miliardo;

- Debito aggregato di Stato, famiglie, imprese e banche: 400% del Pil, circa 6mila miliardi;

- Debito pubblico: a giugno 2013 nuovo record a 2.075,71 miliardi di euro, dai 2.074,7 miliardi di maggio; oltre il 130% del Pil. Secondo le previsioni salirà al 130,8% del Pil nel primo trimestre 2014, rispetto al 123,8% del primo trimestre 2012.

- Deficit/Pil: 2,9% nel 2013. Peggioramento ciclo economico Imu, Iva, Tares, Cassa integrazione in deroga lo portano ben oltre la soglia del 3%;

- Disoccupazione: a giugno 2013 si attesta al 12,1%, dato peggiore dal 1977;

- Disoccupazione giovanile: il tasso nel segmento 15-24anni a giugno 2013 e' salito al 39,1%, in crescita di 0,8 punti percentuali su maggio e di 4,6 punti su base annua;

- Entrate tributarie: a maggio -0,7 miliardi rispetto allo stesso mese di un anno fa (a 30,1 miliardi, -2,2%). Nei primi 5 mesi del 2013 il calo è dello 0,4% rispetto ai primi 5 mesi del 2012;

- Gettito Iva: -6,8% nei primi 5 mesi del 2013, un vero disastro;

- Insolvenze bancarie: quelle in capo alle imprese italiane hanno sfiorato a maggio 2012 gli 84 miliardi di euro (precisamente 83,691 miliardi).

- Manifattura: indice Pmi resta sotto i 50 punti, linea di demarcazione tra espansione e contrazione;

- Neet: 2,2 milioni nella fascia fino agli under 30, ragazzi che non studiano, non lavorano, non imparano un mestiere, totalmente inattivi;

- Pil: nel secondo trimestre il prodotto interno lordo dell'Italia ha subito una contrazione dello 0,2% dopo il -0,6% nei primi tre mesi dell'anno. Comparando il secondo trimestre del 2013 con gli stessi mesi dell'anno precedente il calo è -2,0% (fonte: Eurostat. S&P ha abbassato la sua previsione di crescita 2013 per l'Italia, a -1,9% rispetto al -1,4% previsto a marzo 2013 e al +0,5% stimato a dicembre 2011. Il Fmi ha tagliato le stime del pil Italia 2013 a -1,8%. Nel 2012 il Pil ha subito una contrazione di -2,4%;

- Potere d'acquisto delle famiglie: -2,4% su base annua, -94 miliardi dall’inizio della crisi, circa 4mila euro in meno per nucleo;

- Precariato: contratti atipici per il 53% dei giovani (dato Ocse);

- Prestiti delle banche alle imprese: -5% su base annua nei mesi da marzo a maggio. In fumo 60 miliardi di prestiti solo nel 2012;

- Produzione industriale : crollata -17,8% negli ultimi dieci anni, su base annua è in calo -2%;

- Ricchezza: bruciati circa 12 punti di Pil dall’inizio della crisi, 200 miliardi circa;

- Sofferenze bancarie: a maggio 2013, secondo il rapporto Abi, le sofferenze lorde sono risultate pari ad oltre 135,7 miliardi di euro, 2,5 in più rispetto ad aprile 2013 (+22,4% annuo);

Aggiornato: 21/8/2013
 
Naturalmente il Governo dichiara apertamente la lotta all'evasione fiscale
ma si prepare a salvare un pregiudicato reo appunto di Evasione fiscale

non dico il nome perchè è un segreto
 
Naturalmente il Governo dichiara apertamente la lotta all'evasione fiscale
ma si prepare a salvare un pregiudicato reo appunto di Evasione fiscale

non dico il nome perchè è un segreto

Sarebbe un discreto precedente. Se lo salvano sono la stessa cosa loro.
Tanto qualche mese in più che sopravviveranno, non gli salverà la testa di sicuro. Ci sarà più gusto e maggiore quando rimanderanno il momento della loro dipartita. Più tergiveseranno e maggiore danni faranno.
Quindi gli effetti a valle saranno molto più violenti e sradicanti.:eek:
 
stime dell'Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, tra il 2008 e il 2012 hanno chiuso circa 9mila imprese storiche, con più di 50 anni di attività. Si tratta di 1 impresa storica su 4.


Fallimenti crescono ancora, chiudono imprese storiche



Nei primi sei mesi del 2013 circa 6.500 procedure fallimentari, +5,9% rispetto all'anno scorso. Incidenza elevata in Lombardia.


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In seguito al crac dello storico pastificio sono stati condannati. Tre anni e sei mesi per il rampllo di famiglia, tre anni per suo zio Antonio.


ROMA (WSI) - Anche se i primi timidi segnali positivi sembrano arrivare dall'economia, ad agosto i Tribunali fallimentari non vanno in vacanza. In Italia sono circa 126mila le imprese che hanno in corso ad oggi una procedura concorsuale tra fallimenti e concordati preventivi. Restringendo il campo ai soli fallimenti, nel primo semestre del 2013 si sono registrate circa 6.500 nuove procedure fallimentari, in aumento rispetto allo scorso anno del +5,9%.

E mentre aumentano i fallimenti, anche le imprese storiche fanno fatica a resistere. Per la crisi, secondo elaborazioni e stime dell'Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, tra il 2008 e il 2012 hanno chiuso circa 9mila imprese storiche, con più di 50 anni di attività. Si tratta di 1 impresa storica su 4. Prima del 2008, tra le imprese con più di 50 anni di attività, il medesimo dato si fermava a 1 su 5.

A livello territoriale, si registra una variazione più evidente di nuovi fallimenti in Toscana (+33,8% rispetto allo scorso anno), Calabria (+31%) e Trentino Alto Adige (+26,9%).

L'incidenza dei fallimenti è più elevata in Lombardia, dove si sono iscritte tra gennaio e giugno 2013 più di 1400 procedure di fallimento (1,8 imprese su 1000; +7,5% in un anno). In più della metà dei casi, si tratta di imprese nate tra il 2000 e il 2009 (2,5 imprese su 1000).

LEGGI ANCHE LA VERITÀ SULLO STATO ATTUALE DELL'ECONOMIA ITALIANA

Dopo la Lombardia, Lazio e Toscana fanno rilevare il dato più alto per nuovi fallimenti in rapporto al numero di imprese attive (in entrambe le regioni 1,5 imprese su 1000 hanno iniziato la procedura di fallimento nei primi sei mesi del 2013). Tra le regioni italiane, la percentuale delle imprese storiche che hanno cessato l'attività tra il 2008 e il 2012 sale in Calabria e supera la metà delle imprese storiche (53%, circa 250 imprese), così come in Puglia (47,6%, circa 300 imprese). In Lombardia 1 impresa storica su 3 ha cessato l'attività in questi anni di crisi (più di 4200 imprese).

"In questo periodo di difficoltà il Paese può ripartire da un lato valorizzando la componente giovane dell'imprenditoria attraverso il supporto alle start up innovative e dall'altro salvaguardando le imprese storiche che ne hanno determinato lo sviluppo - ha spiegato il presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza, Carlo Edoardo Vallie - per questo, compito delle istituzioni è individuare percorsi e iniziative ad hoc che sostengano il fare impresa nonostante la crisi".
(TMNews)
 
nel frattempo la Lega che governa le regioni sgraffigna e si aumenta le spese a carico dei cittadini tagliando la sanità



"Senza soldi per le medicine" Il grido di dolore delle famiglie

Se prima la crisi colpiva le famiglie costringendole a fare a meno di alimenti , di vestiario e di generi di consumo , oggi è in ...
 

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