Titoli di Stato area Euro SLOVENIA - Operativo titoli di stato

Crisi: Slovenia, nessun salvataggio Ue. Non siamo come Spagna o Italia

09 Agosto 2012 - 12:59





(ASCA-AFP) - Lubiana, 9 ago - La Slovenia ''non ha bisogno di un piano di salvataggio europeo'' e il suo caso ''non puo' essere paragonato a quello spagnolo, greco o italiano''.

Ne e' convinto il governo di Lubiana, forte delle riforme messe in campo di recente per ridurre il proprio deficit: un pacchetto di misure varato nei primi di gennaio volto tagliare il disavanzo del Paese di 3 punti percentuali (dal 6,4 per cento del prodotto interno lordo nel 2011 al 3,5-4,0 per cento nel 2012).

All'indomani del downgrade di Fitch dovuto alle precarie condizioni del sistema bancario del Paese e a pochi giorni dal declassamento dell'agenzia Moody's che ha abbassato di piu' gradini il rating creditizio delle tre maggiori banche slovene (spiegando che gli istituti finanziari locali non sono capitalizzati a sufficienza), l'esecutivo di Janez Jansa e gli analisti delle maggiori scuole di pensiero slovene fanno quadrato di fronte all'eventualita' che Lubiana possa aver bisogno di un programma di aiuti varato da Bruxelles sulla linea di quanto gia' deciso per Atene o per Madrid.

Per Tajnikar Maks, docente di Economia all'Universita' di Lubiana, i declassamenti giunti di recente sono ''totalmente fuorvianti. Quest'anno - ha dichiarato l'analista - quasi certamente non sara' necessario alcun piano di aiuti europeo''.

L'obiettivo e' individuare entro la fine del 2012 una platea di ''investitori privati internazionali'', ma ''bisgona fare presto - ha avvertito Maks -. Abbiamo ancora un ampio spazio di manovra e possiamo evitare un indebitamento, e' necessario tuttavia non perdere tempo''.
 
Slovenia, debito pubblico sotto la media europea


giovedì 09 agosto 2012






In Slovenia il debito pubblico, malgrado sia raddoppiato negli ultimi tre anni (nel 2008 era pari a 21,9% del PIL), si attesta nel 2011 al 47,6% del PIL (ca. 17 miliardi di euro in valore), mantenendosi pertanto sotto la media europea.

Infatti, secondo la recente pubblicazione Eurostat, il debito pubblico nell’euroarea a fine anno 2011 ha raggiunto in media l’87,3% del PIL (nel primo trimestre 2012 l’88,2% del PIL).

Per il 2012 il Ministero delle Finanze sloveno prevede che il debito aumenterà di 4,3 punti percentuali, raggiungendo il valore di 51,9% del PIL (18,5 miliardi di Euro).


Fonte: ICE
 
Slovenia: debito declassato, voci ricorso fondo salva-stati

Interesse titoli stato supera 7%. Ma governo Lubiana smentisce

10 agosto, 15:58





(ANSAmed) - LUBIANA, 10 AGO - Nell'arco di una settimana la Slovenia, in passato il primo della classe dei nuovi Paesi europei, oggi duramente colpita dalla stretta creditizia, si e' vista tagliare il rating del suo debito sovrano e delle maggiori banche da tre agenzie internazionali, per la seconda volta dall'inizio dell'anno.

Sono pertanto sempre piu' insistenti le voci secondo le quali in autunno la Slovenia potrebbe diventare il sesto Paese membro dell'Ue a chiedere aiuti al fondo salva-stati europeo.

Prima il 2 agosto Moody's ha declassato lo status della Slovenia da A2 a Baa2, con un outlook negativo, poi e' stata la volta di Standard and Poor's (da A+ ad A) e infine, mercoledi' scorso di Fitch, sempre di un punto, ad A-, spiegando che la decisione e' motivata ''dallo stato preoccupante in cui versa il settore finanziario del Paese''.

Il deterioramento della situazione nelle banche e la lentezza dell'azione del governo, che continua a posticipare la decisione sulla ricapitalizzazione dei maggiori istituti di credito, tra l'altro di proprieta' dello Stato, vengono indicati da tutte e tre le agenzie come la principale ragione per il giudizio negativo sullo stato delle finanze pubbliche slovene.

Secondo Fitch il governo dovra' spendere circa 2,8 miliardi di euro per stabilizzare le banche, pari all'8 per cento del Pil nazionale. Immediatamente e' schizzato anche lo spread e ora gli interessi sui titoli di Stato sloveni a scadenza decennale sono arrivati al 7,03 per cento, limite considerato insostenibile a lungo termine, dopo il quale altri Paesi dell'euro hanno dovuto chiedere aiuti a Bruxelles.

Il governo, guidato dal conservatore Janez Jansa, ha piu' volte smentito le voci che Lubiana dovra' ricorrere al fondo salva-stati e si e' definito ''sorpreso'' dal giudizio delle agenzie che ''non avrebbero valutato in modo adeguato le misure di risparmio messe in atto dallo scorso maggio''.
Jansa continua a insistere come, per quanto sia evidente che la banche avranno bisogno di aiuto, lo stato delle finanze pubbliche e' lontano dal definirsi preoccupante.

Infatti, la legge finanziaria prevede una diminuzione del deficit dal 6,4 nel 2011 a circa 4 per cento quest'anno, mentre il debito pubblico continua a mantenersi a livelli contenuti, al 48 per cento del Pil.

Mercoledi' il quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung ha pubblicato un ampio servizio che ha avuto larga eco sulla stampa slovena. L'articolo sostiene che la Slovenia e' uno tra i Paesi dell'euro maggiormente colpiti dalla crisi e che nella societa' inizia a dominare un forte pessimismo.
Al momento dell'ingresso nella Ue nel 2004 e poi nell'euro, nel 2007, come primo Paese dell'est europeo ad adottare la moneta unica, l'economica slovena, scrive il giornale, assomigliava ''a una piccola Austria'', mentre ''negli ultimi due anni e' sempre piu' simile all'Italia''.
 
Slovenia Industrial Production Rises 2.8% In June





8/10/2012 8:02 AM ET

(RTTNews) - Industrial production in Slovenia increased from last year in June, data released by the Statistical Office of the Republic of Slovenia showed Friday.

Output in the industrial sector increased 2.8 percent on an annual basis in June. Mining and quarrying production rose 1.9 percent annually, while manufacturing production moved up 0.7 percent. There was a 27.8 percent annual growth in the production of electricity, gas, steam and air conditioning during the month.

Compared to June 2011, industrial production increased in intermediate goods industries by 3.6 percent, in capital goods industries by 2.4 percent and in consumer goods industries by 3.5 percent.

Month-on-month, production advanced 2.9 percent in June. In the January-June period, industrial output moved up 0.4 percent from the corresponding period a year earlier, data showed.
 
Slovenia Likely to Set up Bad Bank







Ljubljana, 13 August (STA) - Slovenia will probably attempt to restructure its troubled banking system by shifting non-performing loans onto a bad bank, according to a near final proposal that a cross-party task force formulated on Monday.
 
Ultima modifica:
Slovenia, salvataggio banche non può passare dagli investitori privati




venerdì 24 agosto 2012


Il salvataggio degli istituti bancari slovenia non potrà esser portato a compimento dal solo sforzo degli investitori privati.
Ad esserne convinti sono sempre più economisti e, in particolar modo, Mojmir Mrak, come confermato durante una sua recente intervista rilasciata al quotidiano economico Finance.

Secondo l'economista, non vi sarebbe alcun realistico scenario in cui le banche slovene, e in particolar modo quella principale, la NLB, possano essere salvate esclusivamente mediante lo sforzo degli investitori privati.

Per Mojmir, pertanto, l'unica via di salvezza è rappresentata dall'utilizzo di fondi pubblici, locali o europei.


Fonte: sta.si
(euregion.net)
 
Crisi: Slovenia, in forte calo fiducia in Ue e Euro

Per crisi economica e voci su possibile richiesta aiuto a banche

27 agosto, 20:13




(ANSAmed) - LUBIANA - Per la crisi economica e per le voci che la Slovenia potrebbe chiedere aiuto al fondo salva stati europeo per sanare le tre maggiori banche del Paese, gli sloveni dichiarano di avere sempre meno fiducia nella moneta unica, ma anche nell'Unione Europea in generale.

Lo mostrano i risultati di un sondaggio, diffusi oggi a Lubiana, secondo il quale appena il 51 per cento degli sloveni voterebbe a favore dell'adesione del Paese all'Ue in un ipotetico referendum, mentre il 41 si esprime contro l'Unione europea.

Nel referendum sull'adesione tenutosi nel 2003, una percentuale record tra tutti i nuovi Paesi dell'Ue, l'89,64 per cento, si era espresso per l'ingresso della Slovenia nell'Ue.

Nell'euro, invece, ha fiducia il 63,5 per cento degli sloveni, mentre il 30,4 preferirebbe ritornare alla valuta nazionale. I piu' pessimisti sono i giovani e in particolare le donne.

Stando al sondaggio infatti, il 41 per cento della popolazione femminile slovena oggi voterebbe per l'adesione del Paese alla Ue, mentre il 48 sarebbe contraria. Solamente il 35 per cento delle donne slovene dichiara di avere ancora fiducia nell'euro.
 

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