mypa22
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Perche' nell'articolo in questione non si parla del Governo Rutte ? ( Het kabinet-Rutte ) Sbaglio ancora io oppure Rutte e' il primo ministro olandese ?Parlamento e governo non sono proprio la stessa cosa....
Perche' nell'articolo in questione non si parla del Governo Rutte ? ( Het kabinet-Rutte ) Sbaglio ancora io oppure Rutte e' il primo ministro olandese ?Parlamento e governo non sono proprio la stessa cosa....
SRLEV POSTPONES COUPON PAYMENT AT THE REQUEST OF THE EU
Thursday, March 28, 2013
The European Commission has decided not to allow SRLEV N.V. (SRLEV) to pay the coupon due on the Bonds on the next interest payment date. Therefore, SRLEV must make use of its optional deferral right based on Condition 4(e) of the Term and Conditions not to pay such coupon.
SRLEV has issued €400,000,000 subordinated bonds due 2041 in April 2011 under the ISIN code XS0616936372 (the Bonds), the terms and conditions of which are set out in a prospectus dated 12 April 2011 (the Terms and Conditions). The European Commission has recently decided not to allow SRLEV to pay the coupon due on the Bonds on the next interest payment date, i.e. 15 April 2013. Therefore, SRLEV must make use of its optional deferral right based on Condition 4(e) of the Terms and Conditions not to pay such coupon.
On 1 February 2013, the Dutch State nationalised SNS REAAL N.V. (SNS REAAL), the ultimate holding company of SRLEV and officially notified a number of State aid measures in favour of SNS REAAL to the European Commission. On 22 February 2013 the European Commission approved of the State aid measures with the provision that a hybrid debt call and coupon ban applied. Consequently, SNS REAAL is to refrain from making any payments on hybrid debt instruments, unless those payments stem from a legal obligation, and not to call or buy back those instruments without prior approval of the European Commission.
Since the interest payment by SRLEV due on 15 April 2013 is not compulsory based on the Terms and Conditions, the European Commission does not allow SRLEV to pay this coupon. Pursuant to Condition 7 of the Terms and Conditions, such non payment of the coupon will not constitute an event of default. Unpaid interest shall as long as it remains unpaid constitute arrears of interest and shall bear the same rate of interest as is payable on the Bonds.
Il “vulcano” olandese che mette a rischio l’eurozona
uno dei tanti servizi sul nostro amico; ad SNS dedicano solo quattro righe in chiusura dell'articolo senza parlare dell'esproprio dei titoli.
per quello che serve ho fatto notare nei commenti la superficialità dell'informazione.
Il ?vulcano? olandese che mette a rischio l?eurozona | Linkiesta.it
una sua dimissione dall'eurogruppo mi provocherebbe una libidine assurda!
purtroppo però la vedo dura... ma tutto è possibile...
Ritroviamo fiducia nelle banche Ue:
si dimetta il capo dell'Eurogruppo
L'Eurogruppo dovrebbe valutare l'ipotesi che il suo neopresidente, Jeroen Dijsselbloem, si dimetta
L'Eurogruppo dovrebbe valutare l'ipotesi che il suo neopresidente, il ministro delle Finanze olandese Jeroen Dijsselbloem, si dimetta. Non è mai successo prima che i ministri economici dell'area euro fossero anche solo sfiorati da un'idea del genere e lo stesso vale per il Consiglio europeo, che riunisce i capi di Stato e di governo. Il solo precedente di rilievo sono le dimissioni nel 1999 della Commissione europea allora guidata da Jacques Santer.
All'epoca Santer lasciò per anticipare il voto di sfiducia dell'Europarlamento, vista la sua gestione maldestra dello scandalo personale attorno a uno dei suoi commissari. Anche questa volta la questione va affrontata prima che si trasformi da personale in istituzionale e sistemica. Se Jeroen Dijsselbloem dovrebbe dimettersi da presidente dell'Eurogruppo, non è tanto per la gestione pasticciata del piano per Cipro: questa ha molti responsabili, in una situazione oggettivamente complessa. Il problema non è neppure la tendenza del presidente dell'Eurogruppo a lanciarsi in affermazioni per le quali non ha mandato: oltre a quella secondo cui il piano per Cipro sarebbe «un modello» per altri futuri interventi, anche la pretesa - di fronte al parlamento olandese - che l'Europa avrà diritto a incassare i proventi eventuali dei giacimenti di gas dell'isola. Paradossalmente, il motivo per cui sarebbe giusto che Dijsselbloem lasciasse non è neppure il fatto che quasi tutti lo hanno contraddetto. Il presidente francese, il premier spagnolo, vari esponenti di vertice della Bce e il governo tedesco hanno tutti spiegato che Cipro, con il prelievo forzoso sui depositi e i controlli sui capitali, non è un «modello», ma un caso unico (solo l'Italia per ora è rimasta in silenzio).
Il motivo perché l'Eurogruppo si trovi un altro presidente è diverso: le dimissioni di Dijsselbloem sono il modo migliore, forse il solo, per dimostrare che ciò che lui ha detto sulle banche non è vero. Sono il modo per riportare fiducia, oggi incrinata dalle sue parole, nelle banche di quella che Dijsselbloem definisce la «periferia» dell'area euro. In questa «periferia» decine di milioni di famiglie affrontano sacrifici dolorosi per stabilizzare i propri Paesi. Rischiare di vanificarli con una frase rivolta ai propri elettori nazionali è del tutto fuori luogo.
Federic
Questo và fermato con le Buone o con Le Cattive.