Da Usa via libera a vendita missili a Taiwan nonostante no Cina
Reuters - 07/01/2010 08:27:27
TAIPEI/PECHINO, 7 gennaio (Reuters) -
Gli Stati Uniti hanno approvato la vendita di missili di difesa aerea Patriot a Taiwan nonostante l'opposizione della Cina, mentre un alto grado militare cinese ha ipotizzato l'imposizione di sanzioni contro le aziende americane che vendono armi all'isola.
Il dipartimento alla Difesa Usa ha annunciato il contratto ieri sera, dando il via libera alla vendita da parte della Lockheed Martin di un numero non specificato di Patriot, ha reso noto la rappresentanza diplomatica Usa a Taipei.
Secondo gli analisti i Patriot, considerati tra i migliori missili antiaerei, sono in grado di abbattere i razzi cinesi a corto e medio raggio.
La vendita rientra in un pacchetto da 6,5 miliardi di dollari approvato alla fine del 2008 sotto l'ex presidente George W. Bush, ha spiegato Wendell Minnick, capo dell'ufficio Asia di Defense News. "Era l'ultimo pezzo che Taiwan stava aspettando".
Martedì scorso la Cina aveva invitato gli Stati Uniti a cancellare i progetti di vendita di armi per evitare di danneggiare le relazioni con Pechino.
Nel frattempo, il vice ammiraglio Yang Yi ha detto all'agenzia China News Service che sebbene siano importanti buone relazioni tra Cina e Usa, alcune cose non possono essere accettate: "Non si può essere pazienti e concilianti quando si tratta di sviluppare relazioni sino-statunitensi stabili e salutari, e soprattutto quando si tratta di questioni di principio non bisognerebbe mai fare concessioni alla cieca".
Yang - che è anche un ricercatore dell'Istituto di Studi Strategici dell'Università per la Difesa Nazionale - ha aggiunto che alcune aziende che vendono armi a Taiwan vorrebbero vendere anche aerei e altri prodotti alla Cina, senza fare alcun nome.
"Perché non assumiamo contromisure difensive contro di esse? A parte protestare col governo Usa e compiere i passi necessari, perché non imponiamo sanzioni contro questi sobillatori?".
La Cina rivendica la propria sovranità su Taiwan sin dal 1949, quando i comunisti di Mao Zedong vinsero la guerra civile e i nazionalisti di Chiang Kai-shek fuggirono sull'isola. Pechino si è impegnata a riportare Taiwan sotto il proprio controllo, se necessario con la forza. Nel 1979 gli Stati Uniti hanno riconosciuto diplomaticamente la Cina a scapito di Taipei, adottando il principio "Una Cina". Ma restano comunque il principale alleato di Taiwan e sono obbligati da un atto dello stesso anno a contribuire alla difesa dell'isola.
Visto che le notizie economiche non smuovono nulla vediamo come reagiscono a questa.