“Finita la pandemia – ha spiegato il dipendente SDA a Report- questi materiali sono ormai fermi qui”.
Come questo magazzino, secondo la trasmissione in onda su RaiTre,
ce ne sarebbero almeno altri trenta o più sparsi per l’Italia.
E il problema è che al danno dello spreco
si aggiunge la beffa dei costi di manutenzione che il nostro Paese continua a pagare.
Uno spreco assurdo, insensato, che prosegue ancora oggi
nonostante molti protagonisti di quella stagione disgraziata non ricoprano più ruoli chiave.
L’ex struttura commissariale, guidata prima da Arcuri e poi da Figliuolo,
è oggi confluita nel ministero della Salute, che deve chiudere i conti
e disfarsi di un’eredità molto pesante.
Il governo ha pubblicato bandi per cercare di vendere il materiale rimasto fermo nei magazzini,
ma è difficile immaginare che la situazione possa risolversi in tempi brevi