Val
Torniamo alla LIRA
Il prossimo anno bisogna dargli la spallata decisiva .....ma abbiamo il ppe che "vola" da un piatto all'altro.
Sconfitti politicamente e sempre più lontani dalla realtà e dalle vere esigenze dei cittadini,
quelli della sinistra non sanno più a cosa appigliarsi e come.
E così ora rilanciano l’idea della patrimoniale sotto lo slogan (neanche fossero Robin Hood)
di togliere ai ricchi per dare… ai poveri?
No. Nemmeno più questo fanno finta di volere.
Ora vogliono togliere ai ricchi per dare al Green.
Spieghiamola bene, però.
In Europa si fa strada “a furor di popolo” una patrimoniale sui ricchi, “
per finanziare la transizione climatica e sociale
e aiutare i paesi vittima di deregolamentazione climatica”.
Parole dei promotori della petizione “Tax the rich”.
Dietro questa presunta raccolta firme che viene “dal basso”,
ci sono in realtà diverse personalità importanti e influenti nel campo della sinistra
come Thomas Piketty, il presidente del Partito socialista belga Paul Magnette,
il coordinatore mondiale dell’Alleanza progressista Conny Reuter,
l’eurodeputata francese Aurore Lalucq e, ovviamente, Ong come Oxfam.
Sconfitti politicamente e sempre più lontani dalla realtà e dalle vere esigenze dei cittadini,
quelli della sinistra non sanno più a cosa appigliarsi e come.
E così ora rilanciano l’idea della patrimoniale sotto lo slogan (neanche fossero Robin Hood)
di togliere ai ricchi per dare… ai poveri?
No. Nemmeno più questo fanno finta di volere.
Ora vogliono togliere ai ricchi per dare al Green.
Spieghiamola bene, però.
In Europa si fa strada “a furor di popolo” una patrimoniale sui ricchi, “
per finanziare la transizione climatica e sociale
e aiutare i paesi vittima di deregolamentazione climatica”.
Parole dei promotori della petizione “Tax the rich”.
Dietro questa presunta raccolta firme che viene “dal basso”,
ci sono in realtà diverse personalità importanti e influenti nel campo della sinistra
come Thomas Piketty, il presidente del Partito socialista belga Paul Magnette,
il coordinatore mondiale dell’Alleanza progressista Conny Reuter,
l’eurodeputata francese Aurore Lalucq e, ovviamente, Ong come Oxfam.