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Se il punteggio massimo è 100.

Ed il migliore secondo loro arriva a 46

Non sarebbe il caso di toglierli dagli scaffali ?
 
Trova le differenze...



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Si preferisce "IL FARE" anzichè "il dire".

Il Senato ha dato l’ok a un emendamento del governo
che agevola la chiusura della procedura di infrazione pendente sullo stabilimento Ilva di Taranto.

L’emendamento agevola la chiusura della procedura di infrazione pendente sullo stabilimento ILVA di Taranto (n. 2013/2177),
relativa alla mancata adozione, da parte delle competenti Autorità italiane,
delle misure necessarie a ridurre l’impatto ambientale dello stabilimento, in violazione della direttiva 2010/75/UE
relativa alle emissioni industriali (c.d. direttiva IED).

Viene, inoltre, favorito il recepimento delle indicazioni contenute in ulteriori procedure di infrazione
relative alla qualità dell’aria, con particolare riguardo al superamento di alcuni valori limite,
come indicati nella direttiva 2008/50/CE, presso le aree dove sono ubicati stabilimenti di interesse strategico nazionale,
tra cui il territorio del comune di Taranto (n. 2014/2147).


“Nel dettaglio, l’intervento normativo consente di proseguire nell’attività di modernizzazione
e di decarbonizzazione dello stabilimento siderurgico di Taranto,
a differenza di quanto strumentalmente sostenuto da qualche opposizione,
in attuazione del Piano di risanamento ambientale e delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione integrata ambientale.

Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri saranno definiti i criteri per attuare progetti di decarbonizzazione,
con indicazione dei termini massimi di realizzazione.

Inoltre, ulteriori progetti di decarbonizzazione potranno essere presentati dal gestore con oneri a proprio carico esclusivo.

La nuova disciplina prevede che tutti gli obblighi previsti in capo al primo acquirente dello stabilimento
dovranno essere rispettati anche dai successivi acquirenti,
fino a quando non venga accertata la cessazione dei rischi connessi alla produzione:
in questa maniera, l’emendamento assicura che la gestione dell’attività avvenga nel rispetto della normativa ambientale.

In tal senso, l’emendamento approvato oggi in Senato coniuga l’esigenza di
garantire la continuità dell’attività produttiva,
la salvaguardia dell’occupazione

e la tutela dell’ambiente e della salute di cittadini e lavoratori.

Infine, in coerenza con il recente orientamento del Consiglio di Stato,
si provvede a coordinare la disciplina relativa all’autorizzazione integrata ambientale
e quella contenuta nel Testo Unico degli Enti Locali relativamente alle ordinanze contingibili ed urgenti,
evitando sovrapposizioni di competenze e di valutazione”. LEGGASI BUROCRAZIA
 
In quel posto al sistema bancario.
Contanti contanti contanti contanti CONTANTI

“Nel 2022, le autorità canadesi decisero di stroncare la clamorosa protesta dei camionisti, il cosiddetto Freedom Convoy.

In quell’occasione, la Royal Canadian Mounted Police congelò la bellezza di 206 prodotti finanziari,
compresi conti bancari e aziendali e fermò transazioni per un totale di 3,8 milioni di dollari.

Poiché i camionisti manifestavano contro le restrizioni covid, furono presentati come pericolosi no vax”.


Ma quello era solo l’inizio.

Perché poi si è arrivati al congelamento delle carte di credito dei cittadini russi presenti sul suolo europeo
dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.

Poi è stata la volta – incredibile – del noto politico britannico Nigel Farage, leader e simbolo della Brexit,
a cui è stato bloccato il conto corrente.

Come?

E perché?
 
A marzo, la banca Coutts (parte del Natwest group, nel quale lo Stato inglese è presente con il 39%)
ha deciso di bloccargli il conto corrente.

Perché?

“Farage, alla fine di giugno, ha denunciato l’accaduto sostenendo che si trattasse di una «persecuzione politica»,
una sorta di «vendetta per la Brexit»”.

In un video diffuso poi sui social, Farage ha condiviso il rapporto che la banca ha stilato sul suo caso.

Sintetizzano Daily Mail e Telegraph che Farage è stato buttato fuori
non per problemi economici ma a causa “dei suoi commenti sulla Brexit
e i suoi legami con Donald Trump e Novak Djokovic”.


Roba da pazzi.

Gli analisti della banca, in un passaggio letto da Farage, scrivono:

“La posizione finanziaria del cliente è sufficiente per mantenerla su base commerciale.
Sebbene sia accettato che non siano risultate condanne penali…
sono stati dimostrati commenti e comportamenti che non sono in linea con lo scopo e i valori della banca”.

Ma attenzione, perché come starete notando non parliamo di casi isolati.

E non si deve per forza essere Farage per subire questo sopruso.

Qualcosa di simile è accaduto anche a un blogger tedesco residente a Cipro, Hadmut Danisch.

La colpa?

Un articolo in cui sosteneva che fosse legittimo definire “grassa” la leader tedesca dei Verdi, Ricarda Lang.
Deutsche Bank gli ha subito bloccato il conto corrente su cui riceveva donazioni dai lettori.
 

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