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Altro che un pistola qualunque in Egitto.

In ITALIA, questa persona è stata segregata per 2 anni.
Non poteva neppure ricevere telefonate dai parenti.

“Belle notizie da Lecco!” scrive in queste ore il Comitato ‘Libertà per Carlo Gilardi’.

“La situazione post sentenza europea, post svariate istanze e lettere dei legali
e la sostituzione del giudice tutelare (era ora), si é sbloccata – informa il Comitato -.
I parenti hanno finalmente potuto sentire telefonicamente Carlo Gilardi
e nei prossimi giorni, dovrebbero incontrarlo.

Il professore é stato felicissimo di sentire suo cugino Augusto Calvi
e ora attendiamo che si concretizzi il desirato incontro.

Nel frattempo già oggi (giovedì, ndr) un’altra famiglia, papà Piero, ex collega di Carlo e la figlia Alba Peluso,
sino ad oggi rimpallati dall’ads Barra, hanno potuto incontrare Carlo”.

Riferiscono di “un incontro molto emozionante
in cui si sono tenuti per mano per tutta l’ora abbondante della bramata visita
in cui Carlo ha manifestato la speranza di fare ritorno a casa.

Anche altre visite che prima erano state respinte ora sono state autorizzate e si realizzeranno nei prossimi giorni”.
 
Pensate come si sentirà il vostro cane ad essere paragonato ad Hunter Biden(che poi è un piddo medio)...

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:oops:
 
Quanto si sta scrivendo sulla riforma della giustizia è qualcosa che mi fa impazzire.

Oggi i giornali parlano di un “sì con riserva del Colle al disegno di legge Nordio che cancella l’abuso d’ufficio”.

Mi rivolgo a voi: c’è qualcuno che studia o ha studiato giurisprudenza?

Se sì, potete spiegarmi dove sta scritto nella nostra Costituzione
che il Presidente della Repubblica
possa non autorizzare un disegno di legge governativo?


Me lo dovete dire. Non è un decreto legge, cazzo.

È un disegno di legge.
 
Leggendo un po’ di pezzi stamani ho capito che in molti vedono in Mattarella il Re Sole al Quirinale.

Ieri dovete sapere che il Parlamento non ha votato una direttiva europea
che prevedeva delle cose assurde assurde
o comunque così ritenute dalla maggioranza di governo e dal Terzo Polo.

Ebbene, Ugo Magri, in riferimento a questo, sulla Stampa titola: “Giustizia, schiaffo al Quirinale”.


Avete capito?
Il solo fatto che il Parlamento abbia votato contro una direttiva comunitaria è uno schiaffo al Quirinale.

Fatemi capire, chi cazzo è il Quirinale?

Ho grandissimo rispetto per il Presidente della Repubblica, ma ragazzi noi giornalisti siamo impazziti.

Lo schiaffo al Quirinale consisterebbe nel voto di un Parlamento democraticamente eletto
che decide di non approvare una direttiva comunitaria?
 
Tra l’altro, sui giornali di oggi c’è una stupenda intervista di Enrico Costa,
figlio di un grande liberale che ha lasciato Forza Italia,
che ci spiega che ritiene quella direttiva una reazione assurda al Quatargate,
che peraltro è una tangentopoli che riguarda solamente la sinistra,

e che all’interno della direttiva vi siano delle cose incredibili come l’abuso d’ufficio tra privati.

A questo punto, se le direttive comunitarie sono tutte giuste e non sono discutibili
e ogni voto contrario diventa “uno schiaffo al Presidente della Repubblica”, cancelliamo direttamente il Parlamento.

Se una larga maggioranza del Parlamento vota contro
non c’è nessuno schiaffo al Presidente della Repubblica
che, per inciso, non è il Re Sole.

Non c’è nessuno schiaffo al Quirinale,

c’è solamente la decisione democratica del Parlamento
di non votare un regolamento.
 
“prevenire è meglio che curare”. Se non piace a Mattarella deve essere proprio buona!

Aggiungiamoci che quelli che considerano Mattarella una sorta di Re sopra il Parlamento
e che sostengono le ingerenze del PDR che in questi anni ha retto i loro giochini andando oltre la Costituzione…
sono gli stessi ipocriti che poi starnazzano di “autoritarismo” se si vuole fare il presidenzialismo.

Praticamente viviamo - grazie alla sx e ai suoi presidenti- in una repubblica presidenziale di fatto
ma se si vuole renderla legalmente istituzionale urlano come pazzi.
 
Incredibile a dirsi, ma da Bruxelles sembra arrivare una buona notizia, cosa che accade raramente.

In questo caso, la buona notizia è che Frans Timmermans,
il vice-commissario europeo, il fautore del Green Deal, l’alfiere della direttiva sulla casa green
e della direttiva che pone fine al motore endotermico nel 2035,
ha deciso di candidarsi alle elezioni che si terranno in Olanda in autunno, presumibilmente a novembre.

Come sapete in Olanda il governo Rutte è caduto da qualche giorno, quindi verranno indette nuove elezioni
e il candidato della sinistra olandese potrebbe essere proprio Timmermans.
 

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