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Telecom viene trasformata in public company e viene affidata al mercato.

Ecco dunque i francesi di Vivendi,
che nel 2016 con poco meno del 25% rastrellato sul mercato
per evitare il lancio dell’Offerta pubblica
assumono il comando della società.

Assistiamo al cambio di cinque amministratori delegati
alla guida della società
(Marco Pantano, Flavio Cattaneo, Amos Genish, Luigi Gubitosi, Pietro Labriola)
in solo 8 anni.

Ora, il tragico epilogo:

Tim ha approvato a maggioranza (11 voti a favore e tre contrari)
la vendita di NetCo, il ramo d’azienda che controlla la rete telefonica,
al fondo statunitense Kkr.
 
E ricordate che - sotto sotto - la causa prevalente è una.

Sono conseguenze dovute per l'adozione della moneta unica.

Non avendo più sovranità monetaria per gestire la ns economia,
il più forte mangia il più piccolo.

Dinamiche simili, governate da persone simili, hanno condotto alla disastrosa e irrimediabile situazione attuale.

Abbiamo perso:

l'industria dell'auto (passata in blocco alla Francia),

quella della moda, accessori di lusso e occhialeria (Francia),

la compagnia aerea di bandiera (Germania),

la compagnia telefonica (Francia e USA),

tutto il comparto ferroviario, informatico, dell'acciaio, della chimica, nonchè i giganti dell'industria alimentare.

L'ex potenza industriale è solo un paese di cacciavitari.
 
L'Italia che abbiamo contribuito a far crescere NOI negli anni 60/70/80
ormai non c'é piu e TUTTO è in vendita!!

Ora ci rimangono solo le RISORSE !!!
 
F-NgCL0XcAAWy6s
 
Solo dei poveri dementi da far marcine in galera per decenni.

Il fanatismo “ecologico” colpisce ancora.

Gli esaltati climatici di ‘Just Stop Oil’ si sono accaniti a martellate sulla Venere di Rokeby,
dipinta nel 1651 (valore: 90 milioni di dollari) alla National Gallery di Londra.
 
Questo è tanto vergognoso quanto quello scritto sopra.

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani
è stato nominato commissario delegato per fronteggiare l’emergenza maltempo.
 
Quanto sotto riportato, per evidenziare il livello di demenza che pervade certi amministratori

Palazzine costruite negli anni 60 (ne esistono un'infinità), 40 - ripeto - QUARANTA alloggi popolari
Periferia della città. Vuote da anni perchè in Comune hanno qualcosa come 845 appartamenti popolari sfitti ????????
(abbiamo 46.000 abitanti, non centinaia di migliaia) e cosa mi fanno ?

ABBATTERE

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PER FARE COSA ?

Le palazzine verranno demolite per lasciare spazio a un nuovo caseggiato popolare, un progetto innovativo in Lombardia.

La nuova struttura, la prima di questo tipo nella regione, sarà costruita principalmente in legno
e ospiterà 30 nuovi appartamenti popolari, dieci in meno rispetto alla configurazione attuale.

Tuttavia, queste riduzioni saranno compensate
dalla creazione di spazi verdi aperti ai cittadini.

La nuova struttura adotterà una logica “green” con l’uso di materiali sostenibili, pannelli fotovoltaici,
pompe di calore, e un sistema di ricircolo dell’aria.

Inoltre, saranno implementate norme di sicurezza antisismiche e verranno create due vasche di accumulo.

Il progetto prevede la costruzione di appartamenti con diverse metrature,
insieme all’ampliamento degli spazi esterni, tra cui un percorso pedonale, un’area verde e un’area giochi per i bambini.

Un parcheggio per i condomini e colonnine per la ricarica delle auto elettriche saranno inclusi nell’area.


Il presidente Danesi aveva inoltre sottolineato che il nuovo edificio sarà ecocompatibile e a consumo zero,
con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita per la città di Lecco e i suoi futuri inquilini.

MA QUESTI SONO FUORI DI TESTA.

A 100 metri c'è la collina, con tutto il verde che volete.
50 metri verso sinista c'è già un'area verde, dove non troverete mai nessuno.
100 metri verso destra c'è già un parco per bambini (vorrei farVi vedere quanti ce ne sono.
Ci sono più cani che cagano che bambini).
200 metri davanti c'è la FIOCCHI MUNIZIONI (altro che terremoto)

DULCIS IN FUNDO

L’investimento complessivo per questa opera di rinnovamento
ammonta a quasi 8 milioni di euro,

di cui 5.663.088 provengono dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr),

mentre i restanti 2.245.912 sono stati stanziati dal bilancio dell’Aler Bergamo Lecco Sondrio.
 
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